Ballate Folk dalla Vecchia Europa

Le Ballate folk[1] si possono suddividere per “argomento” così nel Sommario sono elencati quelli già a suo tempo classificati da Riccardo Venturi nel suo saggio sulle Childs Ballads. Per ognuno è compreso anche un breve “indice” che rimanda alla relativa ballata presa come “exempla”
[1] Il canto narrativo detto ballata è un canto che racconta una storia (il termine risale al medioevo) ma non è necessariamente una canzone popolare con ambientazione medievale. 


GLI ARGOMENTI DELLE BALLATE FOLK

La ballata cavalleresca riflette la vita contemporanea della piccola e grande nobiltà medievale. Molte sono le storie d’amore romantico anche se spesso infelice. Si trattano anche temi “scottanti” come il rapimento, lo stupro, l’incesto, l’adulterio e l’omicidio per gelosia o per vendicare un tradimento. Riflessi di un’antica civiltà in cui i deboli (di forza, di carattere o di cuore, di livello sociale basso) avevano ben poche aspettative di vita.

AMOR CORTESE

L’amor cavalleresco celebrato nelle canzoni dei trovatori e trovieri medievali era una grande novità dei tempi. Se si vuole semplificare, era la sublimazione degli impulsi sessuali incanalati verso il concetto di donna angelicata, la quale non più oggetto passivo, diventava agente e sorgente di una sorta di perfezionamento o estrinsecazione delle migliori qualità di un uomo.
Eppure la dama era per lo più la Signora del Castello, moglie del Sire, e quindi l’amore cortese era forse una costruzione più intellettuale che praticata, in ogni caso, incompatibile con il matrimonio, il quale era visto come un contratto di convenienza.
Se l’innamorato per elevarsi spiritualmente doveva mettersi al completo servizio della sua Signora, si trattava solo di una devozione spirituale o anche carnale? Leggendo tra le righe, pur tra gli stereotipi del genere, qualcosa di più concreto doveva esserci, anche se circondato da molta, molta circospezione!!

Le ballate del ciclo arturiano

Nel corpus childiano le ballate sull’epos arturiano sono molto poche perchè già nell’ottocento stavano scomparendo dalla tradizione orale. Tutta questa materia cavalleresca non suscita più interesse nel pubblico di oggi e anche nel Folk revival si contano pochi esempi.
Questo genere di ballate narra delle gesta eroiche dei cavalieri (il coraggioso cavaliere errante che sfida le forze oscure siano streghe o fate, cinghiali o draghi) e della vita alla corte di Artù

The Boy and the Mantle
Kemp Owyne
King Henry
Sir Lionel, or Sir Eglamore Bold Sir Rylas

Folk Ballad: i fatti quotidiani

Un tempo le ballate folk erano il modo di rappresentare la realtà del quotidiano. Figli o mariti che partivano per la guerra, episodi tragici tratti dalla cronaca.

MURDER BALLAD

Le storie più truculente sono anche dette “street ballads” o “murder ballads” e si diffondevano di bocca in bocca creando dei gruppi di sostenitori accaniti. Sono canzoni tipiche dell’Ottocento, ma già diffuse e in pieno sviluppo dalla metà del 1600 riferite a fatti di cronaca popolare, anche se rappresentativi di cliché ancora attuali nostra società. La ragazza madre che uccide il figlio appena nato, l’amante che massacra di botte o uccide la donna che ha messo incinta, le innamorate tradite che si vendicano, fratelli e sorelle che si uccidono tra loro per gelosia, rivalità, eredità.

Il fatto di cronaca “scandalistica” diventa stereotipo (o meglio archetipo come  Caino e Abele): così fratelli e sorelle si uccidono fra di loro per gelosia o per rivalità a causa di una ragazza o di un bel giovanotto. E il tema dell’incesto fa spesso capolino da un eufemismo.

[English translation]
Once the folk ballad was the way of representing the reality of daily life. Sons or husbands who left for the war, tragic episodes taken from the chronicle.

Murder ballad

The truculent stories are also called “street ballads” or “murder ballads” and they spread from mouth to mouth creating groups of avid supporters. They are typical songs of the nineteenth century but already widespread and in full development since mid-1600 referring to events of popular news, even if representative of clichés still current our society. The mother girl who kills the newborn son, the lover who massacres his woman who got pregnant, the betrayed lovers who take revenge, brothers and sisters who kill each other out of jealousy, rivalry, legacy.

The fact of tabloid chronicle becomes stereotype (or rather archetype as Cain and Abel): so brothers and sisters kill each other out of jealousy or rivalry because of a girl or a handsome young man. And the theme of incest does often peeping out of a euphemism.

Murder ballaDS

Il tema dell’incesto nelle ballate folk

Non si può fare a meno di notare che, nelle ballate più tragiche, gli atti più vili e obbrobriosi vengono commessi spesso da fratelli nei confronti delle sorelle (si veda ad esempio Clerk Saunders, Lady Maisry e The Cruel Brother); e, certo, questo è un tema presente in tutto il medioevo europeo, a partire dal Decamerone, opera pesantemente influenzata dalle narrazioni popolari. Le motivazioni incestuose sono spesso presenti, come abbiamo già visto; ed è certo che la gelosia dei fratelli verso le sorelle è un fatto facilmente constatabile ancora oggi. Le ballate popolari, d’altro canto, riflettono un mondo arcaico (ma quanto arcaico, visto gli attualissimi fatti di cronaca?) fatto di padri e fratelli padroni, dove la condizione della donna era terribile. Va dato comunque atto alla maggior parte delle ballate di schierarsi emozionalmente dalla parte delle vittime, segno che tali episodi venivano comunque stigmatizzati ed erano anche allora considerati al di fuori degli elementari princìpi umani. Quel che rimane davanti agli occhi è comunque un ambiente tragico, dove l’ingiustizia, la sopraffazione, la viltà è un falso senso dell’onore e del “gruppo” (che si chiami “clan”, “branco” o “mafia” è la stessa cosa) sono la regola; praticamente il mondo d’oggi, definito da alcuni (a nostro parere a ragione) “medioevo tecnologico”. (Riccardo Venturi in Fatti e Fattacci)

Love Troubles

Le ballate folk parlano spesso d’amore, sono delle “soap opera” ante litteram. Non tutte terminano con un lieto fine, spesso i due amanti per una serie di impedimenti, non possono congiungersi in matrimonio e finiscono per morire di crepacuore.
Corollario all’amore romantico ma non socialmente approvato, è il nodo d’amore tra rosa e rovo (simbolo dell’Amore che trionfa anche se solo nella morte). Cresciuti dalle rispettive tombe degli amanti si congiungono e intrecciano tra loro.

Folk ballad: ROSE-BRIAR MOTIF

ROSE-BRIAR MOTIF

[English translation]
The Folk ballads often speak of love, they are “soap opera” ante litteram. Not all end with a happy ending, often the lovers for a series of impediments, can not join in marriage and end up dying of heartbreak.
A corollary to romantic love but not socially approved, it is the knot of love between rose and thorn, which from the respective lovers’ graves they intertwines with each other.
In Anglo-Scottish ballads, the love knot between rose and briar symbolizes the love that always prevails, even if only in death !!

TRAGEDIE ROMANTICHE

Barbara Allen
Braes o’ Yarrow 
Clerk Saunders
Earl Brand
Edward
Glasgerion -Jack Orion
Lady Maisry
Lord Lovel
Lord Thomas and Fair Annet
Jamie Douglas – Waly Waly
Johnny Faa, or The Gypsie Laddie

HAPPY END

(The) Bailiff’s Daughter of Islington
(The )Fair Flower of Northumberland
Fa’se Footrage
Glenlogie
KING ESTMERE
KATHERINE JAFFRAY
Jock of Hazeldean
(The) Maid Freed From the Gallows 
Sir Aldingar

A broken token (Return song)

Altro filone fecondo delle Ballate Folk sono le “return songs” il protagonista (sotto mentite spoglie) Willie o John o George,  o Thomas Riley -Rally, Reilly-, pone delle domande per indagare sulla fedeltà della donna rimasta sola, chè il suo vero-amore è partito per la guerra. Il modello a cui tutto il genere si riconduce, ha origine medievale nella ballata ”Hind Horn“, tratta dal romanzo cavalleresco King Horn.

Nella maggior parte di queste storie l’uomo ritorna dopo molto tempo e, non riconosciuto dalla donna, la mette alla prova corteggiandola. La fanciulla lo respinge perchè è in attesa del ritorno del suo vero amore. L’uomo così rassicurato, si rivela alla donna e i due coronano il loro amore con il matrimonio.

Ulisse

La storia richiama le figure archetipe di Ulisse e Penelope, quando Ulisse, che ritorna dopo vent’anni dalla guerra (e dalle sue peripezie nei mari) alla sua Itaca sotto mentite spoglie, non è riconosciuto dalla moglie, e la interroga per mettere alla prova la sua fedeltà.
E’ anche un tipico tema da romanzo sugli uomini che ritornano dalla guerra cambiati nel fisico e nella psiche o che sono palesemente un’altra persona, accettata nonostante tutto dalla moglie per lo più per motivi pratici; la moglie finisce poi per preferire questa nuova o diversa persona al precedente marito!

[English translation]
A folk ballad theme is “the return songs”. The protagonist (in disguise) Willie or John or George, or Thomas Riley -Rally, Reilly-, asks some questions to her wife/lover left behind. He wants to know if she has remained faithful to him.
The model to which the whole genre refers is of medieval origin, namely the “Hind Horn” ballad, in turn taken from the chivalric novel King Horn.

In most of these folk ballad the man returns after a long time and, not recognized by the woman, tests her loyalty by courting her. But the girl refuses, saying she can not give him her heart because she is waiting for the return of her true love.
The man so reassured, reveals himself to the woman and they crown their love with marriage.

Ulysses

This story recalls the archetypal figures of Ulysses and Penelope, whith Ulysses, who returns twenty years after the war (and his vicissitudes in the seas) to his Ithaca in disguise,that he is not recognized by his wife, and asks her to test her loyalty.
It is also a typical novel theme on men who return from war changed in physique and psyche or who are clearly another person, accepted in spite of everything by his wife mostly for practical reasons; she then ends up preferring this new or different person to the previous husband!

BROKEN TOKEN

Hind Horn
King Orfeo
Young Beichan 


Warning songs

Nelle ballate folk più antiche (e non solo di quelle in lingua inglese)  non sono insoliti ritornelli su fiori,  erbe e piante, forse il più famoso è quel “prezzemolo, salvia, rosmarino e timo” (in inglese Parsley, sage, rosemary and thyme) che nella versione di Simon & Garfunkel divenne il tormentone musicale sul finire degli anni sessanta .  L’aggiunta di erbe, verdure, fiori nel ritornello annunciava al pubblico l’ascolto di una storia “piccante” ovvero a sfondo erotico con significati più o meno nascosti. Il pubblico così era avvisato che le parole e le frasi avevano dei doppi sensi.

Un filone ancora più specifico delle ballate folk è poi quello delle warning songs  in cui le erbe compaiono come simboli per insegnare alla fanciulle i comportamenti più socialmente convenienti, ossia che si mantenessero pure e caste fino al matrimonio.
Nelle ballate folk la pianta associata al concetto di purezza fu il timo erba utilizzata nei fuochi sacri e come incenso religioso unitamente alla salvia, per l’antica credenza che  il timo fosse in grado di dare forza e chiarezza alla mente e purificasse l’aria dalle malattie.

[English translation]
In ancient ballads (and not only those in English) there are some refrains with flowers, herbs and plants and perhaps the most famous is “Parsley, sage, rosemary and thyme” (that in the version of Simon & Garfunkel became the musical hit at the end of the sixties.)
The addition of herbs, vegetables, flowers in the refrain announced to the audience the listening of a “hot” story with an erotic background with more or less hidden meanings.
The public was thus warned that words and phrases had double meanings.

An even more specific theme is that of the warning song in which herbs appear as symbols to teach the girls the most socially convenient behavior, that is, that they should remain pure and chaste until marriage.
In the ballads the plant associated with purity was the thyme, herb used in the sacred bonfires and as religious incense together with the sage, for the ancient belief that the thymus was able to give strength and clarity to the mind and purify the air from diseases .

WARNING SONGS IN THE GARDEN

(The) bunch of thyme
(The) Gardener
(The) Irish girl
Let no man steal yout thyme
Sprig of thyme
Seeds of Love

Night visiting with Romeo & Juliet

Un buon numero delle ballate folk sono dette  “night visiting song” perchè raccontano le avventure amorose, anche se stereotipate, di un giovanotto (un soldato o un marinaio o anche un nobiluomo di passaggio, ma anche un bracciante agricolo o un giovane apprendista) che, per la sua avvenenza e galanteria, riesce a ottenere la virtù di una giovane ragazza, spesso intrufolandosi in camera sua nottetempo (in genere in una notte di pioggia). Una versione popolare della visita notturna di Romeo al balcone di Giulietta.
Negli esempi si alternano il tono comico-erotico con il dramma (l’imminente partenza dell’amante per la guerra o l’emigrazione).

In origine doveva trattarsi di una canzone umoristica e un po’ sconcia su un triangolo amoroso con lei, lui e il marito cornuto. In alcune versioni più antiche è addirittura una ninna-nanna a doppi sensi cantata dalla giovane al bambino nella culla per avvisare l’amante che il marito è in casa (“the cuckoo’s in his nest”).
Il filone così si sdoppia, al posto del marito ci sono i genitori da non svegliare, e la canzone diventa un dialogo (contrasto amoroso) tra due teneri (e smaniosi) innamoratini.
Le variante testuali sono molte anche con titoli diversi ma tutte riconducibili alla stessa matrice, e diffuse in Scozia, Irlanda e Inghilterra.

Romeo and Juliet
Romeo and Juliet, Heinrich von Angeli

[English translation]
In the tradition there are many ballads called “night visiting songs” with a stereotypical love adventure in which a young man (a soldier or a sailor or even a passing nobleman) for his attractiveness and gallantry, he manages to obtain the virtue of a young girl, entering her bedroom at night (usually on a rainy night). A popular version of Romeo’s night visit to Juliet’s balcony.

The examples alternate the comic-erotic tone with the drama (the imminent departure of the lover for war or emigration).

Originally it must have been a humorous and bawdy song about a love triangle with her, he and her cuckold husband. In some older versions it is even a double-meaning lullaby sung to the baby in the crib to warn the lover that husband is at home (“the cuckoo’s in his nest“).
Sometimes instead of the husband there are the parents and the song becomes a dialogue (amorous contrast) between two tender (and eager) lovers.
The textual variants are many also with different titles but all referable to the same matrix, and widespread in Scotland, Ireland and England.

NIGHT VISITING SONGS

ARE YE SLEEPIN’ MAGGIE?
AS I ROVED OUT
BARNACLE BILL THE SAILOR (sea song)
BLOW THE CANDLES OUT (sea song)
COLD BLOW ON A RAINY NIGHT
Convegno Notturno (versione piemontese)
DROWSY SLEEPER (Who’s that Knocking on My Window)
(El) enamorado y la muerte (tradiz Spagna)
I WILL SET MY SHIP IN ORDER
LAIRD O’ WINDY WA’S
LET ME IN (THIS AE NIGHT) -Robert Burn
MONYMUSK LADS
NIGHT VISITING SONG
ONE NIGHT AS I LAY ON MY BED

Whare Are You Gaun, My Bonie Lass/A Waukrife Minnie
WHEN A MAN’S IN LOVE

Night visiting with a Ghost/Revenant

Nelle ballate folk lo sviluppo delle night visiting songs contempla la storia di due amanti che per una serie di impedimenti non possono congiungersi in matrimonio e finiscono per morire di crepacuore.

A corollario la visita notturna del fantasma che consola (o tormenta) il vivo.

Folk ballad-revenant

[English translation]
In folk ballads, the development of night visiting songs contemplates the story of two lovers who, due to a series of impediments, cannot join in marriage and and they will die of a broken heart.

A corollary is the nocturnal visit of the ghost who consoles (or torments) the living

NIGHT VISITS OF A GHOST

Clerk Saunders
Fair Margaret and Sweet William
Holland Handkerchief
Grey Cock
House Carpenter
Proud Lady Margaret
Sweet William’s Ghost

REVENANT BALLADS

I am stretched on your grave
She moved through the fair
The Unquiet Grave
The Wife of Usher’s Well

Medieval fantasy

Nell’ambito celtico tuttavia le ballate folk più antiche si vestono di argomenti fantasy con rimandi alla mitologia e agli archetipi e affrontano soprattutto tematiche trattate nelle fiabe antiche di cui ne sono lo specchio.
In particolare esiste una parte del bosco sacra e inviolabile, che tuttavia diventa luogo d’iniziazione. Così nelle fiabe tradizionali, (le cosiddette fiabe di magia) un giovane o una giovane vengono allontanati da casa e si inoltrano nel bosco dove devono affrontare una creatura mostruosa, il lupo cattivo, la strega di turno o l’orco, che li sottopongono a delle prove spaventose o impossibili. Le prove sono superate, spesso con il supporto di un aiutante magico e di doni magici e l’eroe (o l’eroina) ritorna a casa con un tesoro, o con una forza maggiore o con facoltà magiche, oppure per sposarsi con una sposa/sposo d’alto rango.

[English translation]
In the Celtic sphere, however, the most ancient ballads are dressed in fantasy subjects with references to mythology and archetypes and they mainly deal with themes dealt with in ancient fairy tales of which they are the mirror.
In particular there is a part of the sacred and inviolable greenwood, which nevertheless becomes a place of initiation. So in traditional fairy tales, (the so-called fairy tales of magic) a young man or a young girl are removed from home and enter the forest where they face a creature monstrous, the bad wolf, the witch or the ogre, who submit them to scary or impossible tests. The tests are over, often by the help of a magical helper and by magical gifts and the hero (or heroine) returns home with a treasure, or with a force majeure or with magical powers, or to marry a bride / high-ranking groom.

Folk ballad - greenwood
Folk ballad – greenwood

IL SOPRANNATURALE E ANTICHI RITUALI

Il “popolo delle ballate” era attaccato ai fatti e alle cose ed aveva desideri elementari; il mondo era concepito come un triste luogo di passaggio ed il destino umano non poteva che essere violento e tragico. Ma, nonostante questa durezza ed estrema concretezza, le ballate nascono e prosperano in una cultura ricca di credenze popolari e dominata da differenti categorie di esseri soprannaturali, alcuni benevoli, altri maligni e diabolici (la maggior parte), con i quali gli umani debbono sempre fare i conti. I malefìci e gli incantesimi sono potenti e all’ordine del giorno; gioielli, fiori, piante, oggetti -in pratica ogni cosa- hanno poteri magici. I cantori più tardi non riuscivano più a cogliere e comprendere queste credenze primitive o le vestigia mitologiche fossilizzatesi nelle ballate, che appaiono quindi oscure senza un’analisi approfondita; spesso è presente una “patina” cristiana, e gli elementi soprannaturali appaiono banalizzati o ridotti addirittura a nonsense. Gli elementi soprannaturali non hanno in genere superato la traversata oceanica: le versioni americane delle ballate mostrano infatti una completa razionalizzazione delle storie (un tipico esempio sono i vari episodi magici regolarmente presentati come sogni). (Riccardo Venturi in IL SOPRANNATURALE E REMOTE TRADIZIONI POPOLARI)

La Morte Occultata in Terre Celtiche Blog

Pastourelle (Pastorellerie)

Ogni trovatore o menestrello che si rispettasse e che aspirasse ad essere ricevuto ed ascoltato a Corte doveva avere senz’altro nel proprio repertorio una serie di “pastorellerie”, ovvero brevi componimenti incentrati su incontri amorosi tra un corteggiatore ed una pastorella, sia nel bosco che “in camporella”. La trama era pressoché standard: le proposte più o meno velate di lui, il diniego di lei ed il di lui susseguente successo o insuccesso. Usualmente il cavaliere vinceva tali aristocratiche tenzoni sessuali, ma quando il popolo s’impadronì del tema, la storia finiva in tutt’altro modo. Nei secoli seguenti, il cavaliere delle ballate originarie diventa un Dragone di Sua Maestà Britannica, e, più tardi ancora, un semplice fante. (Riccardo Venturi in PASTORELLERIE)

Pastorellerie e pastorelle, sono i canti “bucolici” molto popolari in Inghilterra, Irlanda e Scozia nei secoli XVII e XVIII, ma già diffusi nel Medioevo dai trobadori del sud della Francia. Questo genere letterario si caratterizza per il  contrasto amoroso tra una pastorella e un corteggiatore (anch’egli pastorello oppure un gentiluomo di passaggio) spesso a sfondo erotico o piccantemente allusivo.

Per un archivio più completo in Shepherd’s Songbook

[English translation]
The “pastourelle” are the “bucolic” songs very popular in England, Ireland and Scotland in the seventeenth and eighteenth centuries, but already widespread in the Middle Ages by trobadors in the south of France. This literary genre is characterized by the love contrast between a shepherdess and a suitor (also a young shepherd or a gentleman passing through) often with an erotic background or spicy allusive.

Pastorellerie

Baffled Knight
Broomfield Hill (Bonny May)
Crow and Pie* (Riccardo Venturi)
Shepherd’s Dochter

Ballate del Mare

Le ballate folk del Mare raccolte dal Child sono appena una manciata: ballate sui capitani coraggiosi, celebrative delle vittorie o delle gesta eroiche che li hanno portati alla morte. Non solo ufficiali della Royal Navy ma anche corsari o pirati.
Battaglie navali, donne vestite da marinai, leggende del mare.

Per un archivio più completo su
Canti del Mare/ Sea songs

[English translation]
The Ballads of the Sea collected by prof. Child are just a handful: ballads about brave captains, celebrating the victories or heroic deeds that led to their death.
Not only Royal Navy officers but also privateers or pirates.
Naval battles, women dressed as sailors, legends of the sea.

SEA BALLADS

CAPTAIN WARD AND THE RAINBOW
(THE) GEORGE ALOE AND THE SWEEPSTAKE/HIGH BARBARY
(THE) GOLDEN VANITY
HENRY MARTYN
HOUSE CARPENTER
JOHN DORY
(THE) MERMAID
SILKIE OF SULE SKERRY 
SINKING IN THE LONESOME SEA 
SIR ANDREW BARTON
SIR PATRICK SPENS

BORDER BALLADS

Durante il XVI secolo e gran parte del XVII (fino all’unione delle Corone, avvenuta nel 1702), la zona di frontiera tra l’Inghilterra e la Scozia fu assai simile al Far West: una terra di nessuno, senza legge, dove l’autorità sia del Re di Scozia che di quello d’Inghilterra non aveva assolutamente alcun valore. Neppure le grandi famiglie feudali della zona -i Percy, i Douglas, i Neville-, d’altronde in perenne lotta fra di loro, erano in grado di mantenere l’ordine. Lo stato di guerra (e guerriglia) era perpetuo; il potere era praticamente in mano a delle bande di malfattori stanziate nelle valli scozzesi dell’Esk e del Lid ed in quelle inglesi della Tyne e della Rede, ed anche lungo i fiumi Teviot, Cheviot, Tweed, Yarrow e Ettrick.
Durante le razzie ai danni dei ricchi villaggi della Northumbria e del Cumberland, i banditi rubavano bestiame, rapivano persone a scopo d’estorsione e, in generale, compivano saccheggi e ruberie d’ogni genere. Ad alcuni villaggi venivano regolarmente richiesti dei tributi (il termine inglese per “ricatto”, blackmail -letteralmente “lettera nera” ovvero “denaro richiesto per una protezione, «pizzo»”, nacque proprio in questo periodo sulla frontiera scozzese).
Nelle valli in mano ai fuorilegge la società continuava ad essere organizzata in modo arcaico, su base tribale. Il capo comandava una banda di accoliti la cui fedeltà era assoluta (i tradimenti venivano puniti in modo atroce); l’onore e la cavalleria erano i sommi valori, e vigeva un rigidissimo codice di cameratismo. I feudi venivano contesi tra i clan rivali con episodi di fanatica vendicatività e terribile crudeltà. Tale primitivo modo di vita, fatto anche di beffe esilaranti e d’atmosfere eroiche, è stato “per natura” terreno fertile per le ballate, che hanno valso agli illetterati fuorilegge delle brughiere la fama di poeti naturali.
Lo storico Trevelyan sottolineò come essi “furono in grado di esprimere, con potenti parole, l’inesorabile fato che governa gli esseri umani, ed anche un’autentica compassione per le sofferenze che pure s’infliggevano l’un l’altro senza pietà”; e non è un caso che anche l’epoca del Far West americano sia stata accompagnata da una grande fioritura di ballate.
(Riccardo Venturi in BALLATE DELLO “SCOTTISH BORDER”)

Sono molte le ballate folk che provengono da quel periodo tumultuoso,  ballate che si dipanavano in una quarantina di strofe e servivano a intrattenere il pubblico per un buon quarto d’ora e più, ma che ai nostri tempi si sono condensate in una decina di strofe se non anche meno.
Non solo storie di battaglia o fattacci ma anche storielle di seduzione amorosa (più o meno consensuali ovviamente) e di romantici eroi scozzesi.

Vedasi anche l’approfondimento in
Border Affaires!

[English translation]
There are many Ballads that come from that tumultuous period, ballads with over forty stanzas and served to entertain the public for a good quarter of an hour and more, but which in our time have condensed into a dozen verses if not less.

Not just battle stories or murdering, but also stories of love seduction (more or less consensual of course) and romantic Scottish heroes

BORDER BALLADS

ARCHIE O CAWFIELD
(The) BATTLE OF OTTERBURN
(THE) BONNY EARL OF MURRAY
BONNY MAY
CAPTAIN CAR or EDOM O’GORDON
CHEVY CHASE
FAMOUS FLOWER OF SERVING MEN
(THE) FIRE OF FRENDRAUGHT
GEORDIE
HOBIE NOBLE
JOCK O’ THE SIDE
JOHNIE ARMSTRONG
JOHNNY THE BRINE
(THE) LAMENT OF THE BORDER WIDOW
WILLIE MCINTOSH or BURNING OF AUCHINDOWN 

LEGGENDE RELIGIOSE

Non molte le ballate folk a sfondo religioso raccolte dal professor Child. Scrive Riccardo Venturi “Il popolo delle ballate” mescolava nella propria cultura gli elementari concetti del Cristianesimo con antiche credenze e leggende ancora dure a morire … La ballata religiosa aveva però anche un compito morale, edificante: essa, per così dire, contribuiva a “spiegare” la religione alla gente e, spesso, doveva come aiutarla ad accettare il proprio destino fatto di povertà assoluta e di durissime condizioni di vita.” (da Leggende Religiose )

Ma le ballate religiose non comprendevano solo edificanti parabole, alcune sono intrise di propaganda antisemita..
Vedasi anche NARRAZIONE BIBLICA, STORIE DI SANTI E LEGGENDE DI NATALE

BALLATE UMORISTICHE

 Scrive il Venturi “L’umorismo delle ballate è quasi del tutto incentrato su buffe ed assurde vicende coniugali, dove è comunque spesso la donna ad avere la meglio e l’uomo fa la figura del cretino” (in Ballate Umoristiche) Spesso questo genere di ballate folk sono parodie di temi più seri.

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