Archie o Cawfield/Bold Archer

Archie o Cawfield (Bold Archer) è una ballata tradizionale scozzese raccolta dal professor Child al numero 188.
Secondo la tradizione si riferisce a Archibald Armstrong, un famigerato Reiver dello Scottish Border. La ballata presenta alcune analogie con Jock o’ the Side condividendone la trama, anche se con nomi diversi di persone e località.

Archer è tenuto in carcere (secondo le versioni A e B del professor Child a Dumfries) con una pesante ferraglia di manette, catene e palle di ferro, ma i suoi amici riescono a liberarlo.

Border Reivers
Border Reivers
Duncan Williamson di Furnace, Argyllshire, che prima abitava nel Fife.
Registrato da Dr. Linda Williamson nel 1984.

Reynard the Fox ha inserito nel suo canale anche la versione di Harry Cox di Norfolk, East Anglia. Registrata da Leslie Shepard nel 1965.

Bold Archer

Roud 83 ; Child 188 ; G/D 2:244 ; Ballad Index C188 ; Bodleian Roud 83 ; Mudcat 9037 ; trad.]

La ballata è sopravvissuta in America presso le comunità anglo-scozzesi del New England in una forma più simile alla parodia e viene ulteriormente elaborata a partire dal 1740 dopo che John Webb finì in prigione per aver falsificato delle banconote della zecca.

Seguiamo la storia nella versione F [“Bold Dickie”]  Child #188 come comunicata dal signor JM Watson, di Clark’s Island, Plymouth Harbour, Massachusetts, il 10 aprile 1889, che ricordava dal canto del padre.
Una versione che è l’elaborazione di quella diffusa anticamente in Scozia ma generalizzata affinchè la storia potesse descrivere l’audace fuga di Archer, un bandito americano, con l’aiuto della sua banda.
Lo sceriffo sembra essere più dispiaciuto per la perdita dei ferri che legano il prigioniero che per la sua fuga.

Debra Cowan

As I walked out one morning in May,
All at the dawning of the day,
I met with two brothers a-making their moan,
I listen’d a while to what they did say.

“We have a brother in prison,” said they,
“Oh, in prison lieth he,
If we had ten men just like ourselves
We surely will set the prisoner free.

“Oh, no, oh, no” Bold Dickie says he.
“Oh, no, oh no, that never could be;
For forty men is full little enough
If I for to ride in their companie.”

“Ten to pull the horses in,
Ten to guard the city about,
Ten to stand at the prison door,
And ten to let poor Archer out.”

They mounted their horses and so rode they,
Who but they so merrilie ?
They rode till they came to a broad riverside
And there they alighted so manfullie.

They mounted their horses and so swam they,
Who but they so swiminglie!
They swam till they came the the other side
And there they alighted so drippinglie.

They mounted their horses and so rode they,
Who but they so gallantlie!
They rode till they came to that prison door
And there they alighted so daringlie.

” Archer, poor Archer,” Bold Dickie says he,
“Look you not so mournfullie
I’ve forty men in my companie
I have come to set you free.”

“Oh, no, Oh, no,” poor Archer he cried,
“Oh, no, oh, no, that never can be,
I’ve forty weight of good Spanish iron
Between me ankle and my knees.”

But Dickie broke lock, and Dickie broke key
And Dickie broke everything he could see.
He took the poor Archer under his arm
He carried him out so manfullie.

They mounted their horses and so rode they,
Who but they so merrilie!
They rode till they came to that broad riverside,
And there they alighted so manfullie.

” Dickie, Bold Dickie,” poor Archer he cried
“Give me love to me wife and me children three,
My horse he grows lame, he cannot swim,
Here I am afraid that I must die.”

They changed their horses and so swam they,
Who but they so swiminglie!
They swam till they came to the other side,
And there they alighted so shiveringlie.

“Dickie, Bold Dickie,” poor Archer he cried
“Look you yonder there and see,
I see the High Sheriff he is a-coming
A hundred men in his companie.”

” Dickie, Bold Dickie,” High Sheriff says he,
“You are the worst rascal ever I’ve seen;
Go bring me back the iron you stole
And I will set the prisoner free.”

“Oh, no, oh, no,” Bold Dickie says he,
“Oh, no, oh no, that never could be;
The iron will do to shoe our horses
The blacksmith rides in our companie.”

“Dickie, Bold Dickie,” High Sheriff says he,
“You are the worst scoundrel ever I’ve seen.”
“Thank you for nothing,” Bold Dickie replied,
“And you are a fool for following me.”

Mentre passeggiavo una mattina di Maggio
allo spuntare dell’alba
incontrai due fratelli che si lamentavano
e per un po’ ascoltai quello che si dicevano.

“Abbiamo un fratello in prigione -dicevano
oh lui sta in prigione;
se ci fossero dieci uomini proprio come noi
di sicuro si riuscirebbe a liberarlo”

“Oh no, oh no- dice Bold Dicky-
oh, no, oh no non si può;
basterebbero appena quaranta uomini
se accorressi con la loro compagnia”

“Dieci per tirare i cavalli
dieci per sorvegliare i dintorni della città,
dieci per stare alla porta della prigione
e dieci per far uscire il povero Archer”

Montarono a cavallo e corsero al galoppo
allegramente galopparono
finchè arrivarono alla sponda di un ampio fiume
e smontarono risolutamente.

Poi (ri)montarono a cavallo e nuotarono
e che bravi nuotatori
nuotarono finchè arrivarono dall’altro lato
e smontarono tutti infradiciati.

(ri)montarono a cavallo e corsero al galoppo
e com’erano gagliardi
galopparono finchè arrivarono alla porta della prigione
e smontarono con grande audacia.

“Archer, povero Archer- dice Bold Dicky-
cerca di non disperarti
sono in compagnia di quaranta uomini
e sono venuto da te per liberarti”

“Oh no, oh no- dice Bold Dicky-
oh, no, oh no non si può;
ho quaranta palle di buon ferro spagnolo
tra caviglie e ginocchia”

Ma Dicky ruppe la serratura e ruppe la chiave
e Dicky ruppe tutto ciò che poteva
prese il povero Archer sotto le braccia
e lo portò fuori risolutamente.

Montarono a cavallo e corsero al galoppo
allegramente galopparono
finchè arrivarono alla sponda dell’ampio fiume
e smontarono risolutamente.

“Dickie, Bold Dickie,” gridò il povero Archer
“Porta il mio amore a mia moglie e ai mie tre figli,
Il mio cavallo si è azzoppato, non riesce a nuotare,
temo che qui morirò “.

Fecero il cambio dei cavalli e e poi notarono
e che bravi nuotatori
nuotarono finchè arrivarono dall’altro lato
e smontarono tutti pieni di brividi.

“Dickie, Bold Dickie,” gridò il povero Archer
“Non vedi quello che vedo,
l’Alto Sceriffo sta arrivando
in compagnia di cento uomini. “

“Dickie, Bold Dickie”, dice l’Alto Sceriffo,
“Sei il peggior mascalzone che abbia mai visto;
riportarmi il ferro che hai rubato
lascerò il prigioniero libero”.

“Oh, no, oh, no”, dice Bold Dickie,
oh, no, oh no non si può;
Il ferro servirà per ferrare i nostri cavalli
Il fabbro cavalca nella nostra compagnia. “

“Dickie, Bold Dickie”, dice l’Alto Sceriffo,
“Sei il peggior mascalzone che abbia mai visto.”
“Grazie tante”, rispose Bold Dickie,
“E tu sei uno stupido a seguirmi.”

In America la ballata è diffusa nel Folk Revival degli anni 60 come “The Escape of Old John Webb/Billy Broke Locks“, un’ulteriore semplificazione della vecchia storia di furfanti scozzesi, per descrivere la fuga del falsario John Webb

John Stewart
97th Regimental String Band
e qui nella versione The Kingston Trio (testo non riprodotto in Terre Celtiche Blog)

Versione Billy Broke Locks
There were nine to guard the British ranks,
and five to guard the town about,
And two to stand at either hand,
and one to let old tenor out.
There was eighty weight of good Spanish iron,
Between his neckbone and his knee,
But Billy took Johnny under his arm
And lugged him away right artfully.

Chorus
And Billy broke locks,
And Billy broke bolts,
And Billy broke all that he came nigh,
Until he came to the dungeon door,
And that he broke right manfully.

They mounted their horse and away did ride
(And who but they rode gallantly),
Until they came to the river bank,
And there they alighted right merrily.
And then they called for a room to dance
(And who but they danced merrily),
And the best dancer among them all
Was old John Webb who was just set free.

Traduzione italiana Cattia Salto
C’erano nove a guardia della schiera britannica,
e cinque a guardia della città,
E due per stare su entrambi i lati,
e uno per far uscire il vecchio falsario (1).
C’erano ottanta palle di buon ferro spagnolo,
Tra l’osso del collo e il ginocchio,
Ma Billy prese Johnny sotto braccio
E lo ha trascinò via con abilità

Coro
E Billy ruppe le serrature,
E Billy ruppe i perni,
E Billy ruppe tutto ciò che aveva davanti,
Finchè arrivò alla porta della prigione,
Che ruppe risolutamente.


Montarono a cavallo e andarono via
e com’erano gagliardi
Fino a quando arrivarono alla riva del fiume,
E lì scesero allegramente.
E poi chiesero un locale per ballare
e come ballarono allegramente
E il miglior ballerino tra tutti
Era il vecchio John Webb che era stato appena liberato.

NOTE
la versione corrisponde alla Billy & Johnny” come trascritta dalla signora Seth S. Thornton, Southwest Harbor e raccolta con l’aggiunta di ulteriori versi e lo spartito in British Ballads From Maine , 1929. Scrive la signora Thornton “E’ stata cantato dalla mia bisnonna, Hannah (Boynton) Lurvey, che è venuta qui da Byfield, Massachusetts, intorno al 1800. John Webb era (credo) un maestro di zecca ai tempi coloniali e viveva a Salem o vicino a lui. Fu ingiustamente imprigionato dal governo e liberato dai suoi amici
(1) per capire il significato del termine “Old Tenor” mi sono letta Le monete coloniali in America prima dell’indipendenza degli USA: la cartamoneta era il segreto della loro ricchezza e Money in the American Colonies: la parola tenore, non ha niente a che vedere con la lirica, ma con la cartamoneta stampata dai governi coloniali e il problema della sua contraffazione; il termine “tenore” nel contesto significa “valore”, il corso della moneta.
In Contemplator.com si scrive “Secondo il Burl Ives Songbook, John Webb e Bill Tenor furono incarcerati a Salem, Massachusetts intorno al 1730. La prigionia era impopolare e una folla li liberò. Una bordata di venti versi apparve poco dopo il raid. I documenti storici indicano che John Webb era un falsario. Stampò banconote contraffatte che erano evidentemente ben note come contraffatte, ma accettate come valuta per un certo periodo, probabilmente a causa della scarsità di denaro nel New England negli anni del 1730″ e prosegue “Il nome “Bill Tenor” è forse un gioco di parole. Il nome comune per le banconote in sterline era “vecchi titoli di credito a tenore.” [old tenor bills of credit] È possibile che John Webb sia diventato un eroe popolare perché le sue monete del “vecchio tenore” (Bill Tenor?) Hanno fatto uscire molti debitori dalla prigione.” In particolare “Old Tenor” è una specifica emissione di carta moneta da parte del governo coloniale del Massachusetts.

FONTI
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=79613&threadid=79613
http://www.bluegrassmessengers.com/188-archie-o-cawfield.aspx
http://www.contemplator.com/child/boldick.html
https://www.contemplator.com/america/webb.html
http://music.debracowan.com/track/bold-archer
https://mainlynorfolk.info/tony.rose/songs/boldarcher.html
https://www.attivismo.info/le-monete-coloniali-in-america-prima-dellindipendenza-degli-usa-la-cartamoneta-era-il-segreto-della-loro-ricchezza/
https://eh.net/encyclopedia/money-in-the-american-colonies/
http://rootdig.genealogytipoftheday.com/?p=1511

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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