Wintersmith & Summer Lady

Tiffany Aching ha 13 anni quando nel suo apprendistato di strega viene condotta da Miss Treason (una vecchia strega itinerante, la sua prima insegnante) in un bosco per assistere in segreto alla Dark morris, una danza per inaugurare l’inverno, per aiutare le stagioni a girare nel loro ciclo annuale. Incautamente si unisce alla danza e Wintersmith (tradotto in italiano come L’Invernaio) s’innamora di lei..

Wintersmith forgia l’inverno dall’autunno

L‘Invernaio (in inglese Wintersmith lett. il fabbro dell’Inverno) è un’entità elementale o una divinità​​ solare.

La maggior parte dei popoli antichi considerava il sole come un dio e credeva che avesse bisogno di aiuto durante il solstizio, il giorno più corto dell’anno.
Immaginavano che il sole lottasse contro le forze del male e dell’oscurità, riuscendo pian piano a sconfiggerle, però non davano la vittoria per scontata.
Nelle terre del Nord venivano celebrati i rituali per assicurare la rinascita del sole, era la Festa di Yule: il fuoco, il fratello del sole, era al centro di tutte le feste invernali, la gente si mascherava con teste di cavallo, corna di cervo, pelli di daino e danzava alla luce del fuoco. (https://ontanomagico.altervista.org/solstizio-inverno.html)

Per gli antichi a presiedere l’Invero era però una dea la Madre Terre preistorica, conosciuta successivamente nel Nord Europeo come Beira/An Cailleach. E se vogliamo trovare un dio del sole pan-celtico dal gran calderone dei miti, possiamo chiamarlo con il nome di Bel/Belenos dio del sole ma anche delle acque (il dio Apollo venerato nella Gallia ai tempi di Giulio Cesare[1]).

Per i Per gli antichi filosofi greci l’Inverno era associato al Nord, all’elemento Terra e rappresenta la materia grezza, il potere atavico, le caverne, l’abbondanza, i tesori. Verrebbe da visualizzare l’Invernaio come un nano/gnomo secondo la classificazione di Paracelso, guardiano del sottosuolo, che J.R.R. Tolkien ci descrive come nell’immaginario norreno, un po’ più piccolo degli umani, ma ben proporzionato e di bell’aspetto, dal fisico robusto e asciutto del guerriero ben addestrato nelle armi e dalla grande forza.[2]
Un elementale associato alla fertilità, alla ricchezza, alla solidità e stabilità, alla natura, al nutrimento. I Nani sono i guardiani delle miniere e custodi di monili e monete d’oro, gioielli e pietre preziose, sono partecipi dei segreti delle piante e dei minerali, sono i custodi del fuoco primordiale e conoscono l’arte di forgiare i metalli. Da qui il passo è breve perchè Terry Pratchett ce lo descriva come il Wintersmith, il fabbro dell’Inverno. Peccato che la maggior parte dei fan-illustatori ce lo raffigurino come un delicato e aristocratico Elfo dei Ghiacci, un giovane Re del Gelo/Jack Frost[3]!

In passato il fabbro era una figura chiave nella vita del villaggio, il creatore di tutti gli oggetti indispensabili per la sopravvivenza della comunità, dalle spade per i guerrieri ai vomeri per i contadini, nel Mondo Disco è il forgiatore che trasforma l’Autunno in Inverno.

[1] https://ontanomagico.altervista.org/beltane-la-festa-celtica-del-maggio.html
https://bifrost.it/CELTI/2.Divinitagalliche/05-Apollo.html
[2] https://terreceltiche.altervista.org/gnomi-o-nani/
[3] https://terreceltiche.altervista.org/jack-frost-nipping-your-nose/

Wintersmith (Steeleye Span)

L’Invernaio arriva con il vento del Nord chiamato proprio dalla Dark Morris e Tiffany sente che c’è un posto vuoto nello schema della danza come se il ritmo dei tamburi la chiamasse.

“Questi sono i giorni del mistero e del mito. E queste sono le vie dell’Invernaio…” (The Dark Morris Song) così il rituale compiuto da sei ballerini[1] contiene il potere dei grandi misteri.
Adesso la danza era nelle ossa di Tiffany, la chiamava. Sei ballerini non bastavano! Corse avanti e saltò nella danza. Gli occhi degli uomini danzanti la fissavano mentre saltava e ballava in mezzo a loro, restando sempre dove loro non erano. I tamburi avevano i suoi piedi e andavano dove il ritmo li mandava.
E poi… …c’era qualcun altro lì. Era come la sensazione di qualcuno dietro di lei, ma era anche la sensazione di qualcuno davanti a lei, e accanto a lei, e sopra di lei, e sotto di lei, tutto allo stesso tempo.
I ballerini si bloccarono, ma il mondo girava. Gli uomini erano solo ombre nere, contorni più scuri nell’oscurità. I tamburi si fermarono e ci fu un lungo momento in cui Tiffany si voltò dolcemente e in silenzio, con le braccia aperte, i piedi che non toccavano terra, il viso rivolto verso le stelle fredde come il ghiaccio e affilate come aghi. È stato… meraviglioso.
Una voce disse: “Chi sei?” Aveva un’eco, o forse due persone l’avevano detto quasi contemporaneamente.
“[tradotto dal libro The Wintersmith]

Il terzo brano dell’album composto da Rick Kemp introduce l’invocazione notturna con il ballo dei Morris nel bosco dell’Invernaio


1.Far along the back road
Winding through the forest
At the end of faith and hope
In the dark black trees
An icy wind is rising
Just as sharp as any knives
Cutting through the lives of those
Who toil against the breeze
Where death stands by the cradle
Where blood runs through the Moors
Fire burn, fireplace so bright
Keep us warm through the long winter night!
Flames keep away the fearsome sight
Of the Wintersmith- The Wintersmith

2.Among the chilling screams
And the heavy drum of hooves
A center never moves
as the sheep girl waits to fight
She’s fair as stars in heaven
And the flowers on the land
Lightning in her left hand
And Thunder in her right
5.Where the tangled bones of shipwrecks
lie upon the distant shore
There lives the Wintersmith
Where a thousand drowning voices
rise from the ocean floor
There lives the Wintersmith
Where the silver moon cause
shapes upon the frozen boards
There lives the Wintersmith There lives the Wintersmith

Dark Morris Tune

traduzione italiana Cattia Salto
1.Lontano lungo la strada secondaria
Che serpeggia attraverso la foresta
Alla fine della fede e della speranza
Tra gli alberi neri e scuri
Si sta alzando un vento gelido,
Affilato come qualsiasi coltello,
Recide le vite di coloro
Che arrancano contro la brezza.
Dove la morte si accosta alla culla
Dove il sangue scorre nelle Brughiere.
Il fuoco brucia, il camino è così luminoso
Ci tiene al caldo durante la lunga notte invernale
Le fiamme allontanano la vista spaventosa
dell’Invernaio dell’Invernaio

2.Tra le urla agghiaccianti
E il pesante tamburo degli zoccoli(1)
Un centro non si muove mai
mentre la pastorella(2) aspetta di combattere
È bella come le stelle del cielo
E i fiori sulla terra.
Fulmine nella mano sinistra
E Tuono in quella destra.
3.Dove le ossa aggrovigliate dei naufragi
giacciono sulla riva lontana
Lì vive l’Invernaio
Dove mille voci annegate
si levano dal fondo dell’oceano
lì vive l’Invernaio
Dove la luna d’argento
crea forme sulle assi di legno ghiacciate
Lì vive l’Invernaio, Lì vive l’Invernaio

NOTE
(1) il ballo dei Morris
(2) Tiffany Aching è figlia di un pastore e vive nelle amate Chalk Downs probabilmente ispirate alle South Downs inglesi le colline gessose nel Sud dell’Inghilterra.; “downs” deriva dalla parola inglese antico dun, che significa “collina”


Tiffany ha ballato con l’Invernaio e lui si è innamorato di lei. Così modella ogni singolo fiocco di neve con l’immagine di Tiffany, crea iceberg a sua somiglianza, le offre delicate rose di ghiaccio. Non desidera altro che condividere con lei le meraviglie dell’inverno. Per sempre.

[1] Tiffany riconosce la danza come una Morris danze compiuta però nel periodo sbagliato (in Inverno invece che in Primavera) senza il settimo personaggio “Il matto” così si unisce alla danza proprio per “correggere” l’anti-Morris
Dicendo al lettore che il settimo ballerino è il Matto, Pratchett prefigura quale sarà il risultato dell’adesione di Tiffany al gruppo; il mondo capovolto, l’inversione delle stagioni, tutto causato dalle azioni “sciocche” di Tiffany.”
La scena nel bosco in cui i ballerini eseguono la ‘dark Morris’ per Wintersmith risuona con il movimento mitopoietico maschile reso popolare (in particolare negli Stati Uniti) negli anni ’90 dal poeta Robert Bly nel suo libro intitolato ” Iron John: A Book About Men”. Il termine è stato coniato dal professor Shepherd Bliss in preferenza al termine “movimento maschile New Age” per il tipo di eventi in cui gli uomini entrano in contatto con il proprio io interiore in un ambiente esclusivamente maschile, capanne del sudore, canti e “tamburi nei boschi” tradotto da https://discworld.fandom.com/wiki/Wintersmith
[2] Now there was only the dance itself. It twisted in the air like a living thing. But there was a space in it, moving around. It was where she should be, she knew it. Miss Treason had said no, but that had been a long time ago and how could Miss Treason understand? What could she know? When did she last dance? The dance was in Tiffany’s bones now, calling to her. Six dancers were not enough! She ran forward and jumped into the dance.
The eyes of the dancing men glared at her as she skipped and danced between them, always being where they weren’t. The drums had her feet, and they went where the beat sent them. And then … … there was someone else there.
It was like the feeling of someone behind her — but it was also the feeling of someone in front of her, and beside her, and above her, and below her, all at once. The dancers froze, but the world spun. The men were just black shadows, darker outlines in the darkness. The drumbeats stopped and there was one long moment as Tiffany turned gently and silently, arms out, feet not touching the ground, her face turned towards stars that were as cold as ice and sharp as needles. It felt … wonderful.
A voice said: “Who are you?” It had an echo, or perhaps two people had said it at almost the same time.
The beat came back, suddenly, and six men crashed into her. (pp. 41–42) (da https://www.thefrumiousconsortium.net/2018/05/01/wintersmith-by-terry-pratchett/

https://en.wikipedia.org/wiki/Wintersmith
https://agreenmanreview.com/books/terry-pratchetts-wintersmith/
https://www.terrypratchettbooks.com/books/wintersmith/
https://www.thefrumiousconsortium.net/2018/05/01/wintersmith-by-terry-pratchett/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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