Lady Jean la figlia del re e il fratello

Roud 39 ; Child 52 ; G/D 7:1395 ; Ballad Index C052 ; Mudcat 85497 ; trad.]

Lady Jean (o meglio The King’s Dochter Lady Jean) è una ballata tradizionale che sembra un frullato di almeno altre cinque ballate: Lady Jane la figlia minore del Re, segue l’impulso di andare a raccogliere delle noci nella foresta e incontra un giovanotto che la violenta -e questa volta non è un elfo (Tam LinHind Etin).
Primo colpo di scena: i due scoprono di essere fratello e sorella (The Bonny Hind, Lizie Wan) Secondo colpo di scena: i due muoiono abbracciati (stilettata, crepacuore)

Fair Rosie-Anne

Il brano viene dalla tradizione orale della Scozia, tutta la prima parte fino alla VII strofa ricalca la ballata di Tam Lin: la fanciulla che ricama al sicuro e protetta dentro le mura del castello, il desiderio improvviso di andare nel bosco per raccogliere noci (o rose) l’incontro con un forestiero che le chiede “o il mantello o la verginità”, il predatore sessuale che prende la fanciulla per la manica verde e la stende per terra. Ma ecco che a metà ballata inizia la tragedia: i due giovani hanno appena commesso un incesto inconsapevole e gli eventi precipitano.

Maureen Jelks in Eence Upon A Time, The Living Tradition, the Tradition Beares series, LTCD 1004, 2000 Scrive nelle note: “My version was put together for me by Peter Shepheard. The tune and much of the text from Alex Robb of New Deer, Aberdeenshire, 1909. The text is collated with a version Pete Shepheard collected from Martha (Peasie) Reid of Birnam, Dunkeld, 1967, and the concluding verse from Peter Buchan’s Ancient Ballads & Songs of the North of Scotland, published in 1828, where the ballad is under the title Castle Ha’s Daughter.”


I
Fair Rosie-Anne sat on her castle wa’
Sewing at her satin seam
And she’s awa tae the guid greenwood
Some nuts (1) for to pu’ and bring hame
II
She hadna pu’ed a nut, a nut,
A nut but barely three
When a young man he cam intae the wood
For tae ruin her fair bodie
III
Oh cam’ ye here tae be my guide?
Or cam’ ye tae be my slave?
Or cam’ ye here, young man – she said
Tae put me in my grave? (2)
IV
I cam’ nae here tae be your guide
Nor cam’ I tae be your slave
It’s your mantle or your maidenhead (3)
It’s ain o’ them I’ll hae
V
[O gin ye tak’ my mantle, young man
Another I can caird and spin
But gin ye tak’ my maidenhead
I’ll never see it again]
VI
He’s ta’en her by the middle sae sma’
And by the grass green sleeve
And he’s laid her low in the guid greenwood
And at her spake nae leave (4)
VII
O since ye’ve ta’en the wills o’ me
The will o’ me ye’ve ta’en
Will ye be sae guid, young man – she said
As tell tae me your name? (5)
VIII
My name, my name, fair maid – he said
My name I’ll not denied
For I am Lord Barnet’s only son
And he never had another but I
IX
If you be Lord Barnet’s son (6)
There’s little between you and me
For I am Lord Barnet’s ae daughter
And he never had another but I
X
Heel weel, heel weel, dear sister –
Heel weel, heel weel, tae me
For I wish my ship it had been wrecked
And sunk tae the bottom o’ the sea (7)
XI
Fair Rosie-Anne sat in the greenwood
Lamentin’ on what she’d done
When her mother cam’ intae the wood
Saying – “What ails thee, fair Rosie-Anne?”
XII
As I cam’ ow’r yon high high hill
And doon by yon castle wa’
O heavy, heavy was the stone
That on my foot did fa’
XIII
Dry up your tears, fair Rosie-Anne
And come awa hame wi’ me
For yoor brother John is new come hame
Is new come hame frae the sea
XIV
O haud your whist, dear mother – she cried
O haud your whist fae me
For he may be made welcome in a’ the hoose
But he’ll never be made welcome by me
XV
O dowie, dowie (8) rose she up
And dowie she’s gaed hame
And she’s ta’en off her silk mantle
And tae her bed she’s lain
XVI
Then in cam’ her brother John
Stricked  (9) back her yellow hair
And tae her lips his ain did press
And words he never spake mair
And words he never spake mair
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
La bella Rosanna siede nel suo castello
a ricamare con filo di seta
ed esce nel bel bosco
Per prendere delle noci e portarle a casa
II
Non raccolse che un noce, una noce
o forse tre 
Quando un giovanotto venne nel bosco
Per sciupare il suo bel corpo
III
“Siete venuto qui per farmi da guida?
O per essere il mio servitore?
O siete venuto qui giovanotto- disse lei
Per mettermi nella tomba?”
IV
“Non sono venuto qui per farvi da guida,
nè per essere il vostro servitore,
E il vostro mantello o la vostra verginità
che ho in animo di prendere”
V
Oh se prendete il mio mantello, giovanotto
un altro lo posso cardare e tessere
Ma se prendete la mia verginità
Non la riotterrò più”
VI
La prese per la vita tanto snella
e per la manica color verde erba
E la distese a terra nel bosco
e a lei non chiese il permesso
VII
“Poichè avete fatto ciò che avete voluto di me,
avete esercitato il vostro volere su di me,
Vorreste essere così gentile, giovanotto- dice lei
di dirmi il vostro nome?”
VIII
“Il mio nome, il mio nome, bella damigella-
Non vi nasconderò il mio nome
Che sono il solo figlio di Lord Barnet
ed egli non ha altri che me”
IX
“Se voi siete il figlio di Lord Barnet
c’è qualcosa in comune tra voi e me
Perchè io sono la sola figlia di Lord Barnet
Ed egli non ha altri che me”
X
“Ahimè, ahimè, cara sorella
disgrazia su di me
perchè vorrei che la mia nave fosse naufragata
e affondata negli abissi del mare
XI
La bella Rosanna seduta nel bosco
Si lamenta di quello che ha fatto
Quando la madre viene nel bosco
dicendo “Che cosa t’affligge, Rosanna?”
XII
“Mentre andavo su quella collina alta, alta
giù verso il muro del castello
pesante, pesante fu la pietra
che sul mio piede cadde”
XIII
“Asciuga le tue lacrime bella Rosanna
E ritorna a casa con me
chè tuo fratello John è appena ritornato a casa
è appena ritornato a casa dal mare
XIV
Chetati cara madre
frena il tuo entusiasmo per me
perchè potrà essere il benvenuto in tutto il castello, ma non sarà mai il benvenuto per me”
XV
Piano piano lei si alzò
e piano piano ritornò a casa
E si è tolta il suo mantello di seta
e si è messa a letto
XVI
Allora entrò il fratello John
le accomodò i biondi capelli
E sulle sua labbra le sue premette
e non disse più una parola
e non disse più una parola

NOTE
1) la raccolta delle noci viene effettuata a fine settembre/ottobre così verrebbe da collocare la storia ai primi freddi autunnali, senonchè c’è anche una tradizione popolare di cui tenere conto, la raccolta delle noci nella notte di San Giovanni per preparare il Nocino: le noci si raccoglievano con la buccia ben attaccata e si lasciavano all’aperto tutta la notte perchè si impregnassero della rugiada; il giorno dopo erano messe in infusione e alla vigilia di Ognissanti il Nocino era pronto da bere
2) ora mi domando: ma perchè non scappa invece di fare delle stupide domande a un estraneo incontrato in un bosco solitario?
3) nelle ballate popolare mantello e imene sono a livello simbolico equivalenti, il venticello che solleva il mantello è un eufemismo per la deflorazione.
4) mentre nei dialoghi iniziali tra i due ci sono anche dei riferimenti al fatto che la fanciulla doveva chiedere il permesso per poter raccogliere le noci, l’uomo che fino a questo momento potrebbe essere scambiato per un guardiacaccia, prende alla fanciulla la verginità senza che lei sia consenziente. Secondo la mentalità maschilista però per il solo fatto che una donna se ne vada per i boschi tutta sola è una provocazione, quasi una richiesta ad essere abusata. L’uomo però non ha mai bisogno di chiedere il permesso per fare ciò che vuole.
5) si il dialogo è un po’ surreale per la nostra mentalità
6) e qui entriamo nella seconda parte della storia, il riconoscimento di aver compiuto un incesto anche se per così dire “accidentale”: un peccato grave che ha come conseguenza la morte -sicuramente della sorella ma anche del fratello
7) come spesso accada in queste ballate sul mancato riconoscimento il fratello è ritornato dopo un lungo viaggio per mare
8) manca la strofa in cui la fanciulla si pugnala, in questa strofa la vediamo sofferente senza sapere che è agonizzante
9) to streek la fanciulla è chiaramente morta (non sappiamo se si sia uccisa con uno stiletto o sia morta di crepacuore) e il fratello le aggiusta i capelli e poi muore sulle sue labbra, esalando l’ultimo soffio di vita con un bacio, un’immagine alla Romeo e Giulietta che desta pietà per i due sfortunati fanciulli

Queen Jane

Tim Eriksen in Soul of the January hills 2010 con il titolo di Queen Jane, compositore-musicista americano (Massachusetts) etnomusicologo già fondatore dei Cordelia’s Dad ha contribuito alla colonna sonora del film Cold Mountain.
Tim canta a cappella, che porta tutta la bellezza della melodia e la tristezza della storia negli accenti della voce.

La versione di Tim deriva dalla registrazione di “Queen Jane” di Sarah Cleveland 1966 per l’album Folk-Legacy  Ballads and Songs of the Upper Hudson Valley, 1966

Hedy West in “Untitled” (2019)


I
Queen Jane sat at her window one day
Sewing a silken seam
She looked out to the merry green woods
She saw the green nut tree
And saw the green nut tree
II
She dropped her thimble at her heel
And her needle at her toe
And away she ran to the merry green woods
To gather nuts and so
To gather nuts and so
III
She scarce had reached the merry green woods
Scarce had pulled nuts two or three
When a proud forester came striding by
Saying, “Fair maid, let those be”
Saying, “Fair maid, let those be”
IV
“Why do you pull the nuts,” he said
“And why do you break the tree?
And why do you come to the merry green wood
Without the leave of me?
Without the leave of me?”
V
“Oh, I will pull the nuts,” she said
“And I will break the tree
And I will come to the merry green wood
I’ll ask no leave of thee
I’ll ask no leave of thee”
VI
He took her by the middle so small
And he gently laid her down
And when he took what he longed for
He laid her on the ground
He laid her on the ground
VII
“Oh woe to you, proud forester
And an ill death may yours be
For I am the King’s
youngest daughter,” she cried
“You will pay for wronging me
You will pay for wronging me”
VIII
“If you’re the King’s youngest daughter,” he said
“Then I’m his eldest son
And woe unto this unhappy hour
And the wrong that I have done
And the wrong that I have done”
IX
“The very first time I came from sea
Jane you were unborn
And I wish my gallant ship had sunk
And I’d been left forlorn
And I’d been left forlorn”
X
“The very next time I came from sea
You were on your nurse’s knee
And the very next time I came from sea
You were in this wood with me
You were in this wood with me”
XI
“I wish I ne’er had seen your face
Or that you had ne’er seen mine
That we ne’er had met in this merry green wood
And this wrong could be undone
And this wrong could be undone”
XII
“I wish to God my babe was born
And on it’s nurse’s knee
And as for me, I was dead and gone
And the green grass growing over me
And the green grass growing over me”
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
La Regina Jane sedeva alla finestra un giorno
a ricamare con filo di seta
e guardò verso il bel bosco verde
e vide l’albero del verde noce 
e vide l’albero del verde noce 
II
Lasciò cadere il ditale vicino il tallone
e l’ago alla punta dei piedi
e fuori corse verso il bosco verde
Per prendere delle noci 
Per prendere delle noci 
III
Appena raggiunse il bosco
non raccolse che un noce o forse tre, che un fiero guardaboschi si avvicinò a grandi passi
dicendo “Bella fanciulla, lasciate stare”
dicendo “Bella fanciulla, lasciate stare”
IV
“Perchè prendete le noci-disse lui
e perchè spezzate i rami?
E perchè venite nel bosco,
senza il mio permesso
senza il mio permesso?”
V
“Prenderò le noci-disse lei
e spezzerò i rami
e verrò in questo bosco,
senza chiedervi il permesso
senza chiedervi il permesso”
VI
La prese per la vita tanto snella
e gentilmente la posò a terra
e quando prese quello che voleva
la distese a terra 
la distese a terra 
VII
“Oh guai a voi, fiero guardaboschi
che possiate morire malamente
Poichè io sono la figlia minore
del Re- gridò lei-
pagherete per avermi fatto torto
pagherete per avermi fatto torto”
VIII
“Se voi siete la figlia minore del re- disse lui
Allora io sono il figlio maggiore
e maledetta sia quest’ora infelice
e lo sbaglio che ho fatto
e lo sbaglio che  ho fatto”
IX
“La prima volta che venni dal mare
Jane voi eravate non ancora nata
E vorrei che il mio brigantino fosse affondato
E io fossi rimasto disperso
E io fossi rimasto disperso”
X
“La seconda volta che venni dal mare
Voi eravate sulle ginocchia della balia
e la volta dopo che venni dal mare
voi eravate nel bosco con me
voi eravate nel bosco con me”
XI
“Vorrei non aver mai visto il vostro viso
o che voi non siate mai stata mia,
Che noi non ci fossimo mai incontrati in questo bosco verde e vorrei poter annullare questo errore, poter annullare questo errore “
XII
“Vorrei per Dio che il mio bimbo nascesse
e fosse sulle ginocchia della balia
in quanto a me sarò morta e sepolta
con l’erba verde che cresce su di me
con l’erba verde che cresce su di me”

Sedayne canta la ballata seguendo il testo della Versione A dal Manoscritto di Motherwell


I
The king’s young dochter
was sitting in her window,
Sewing at her silken seam;
She lookt out o the bow-window,
And she saw the leaves growing green, my luve,
And she saw the leaves growing green.
II
She stuck her needle into her sleeve,
Her seam down by her tae,
And she is awa to the merrie green-wood,
To pu the nit and slae.
III
She hadna pu’t a nit at a’,
A nit but scarcely three,
Till out and spak a braw young man,
Saying, How daur ye bow the tree?
IV
‘It’s I will pu the nit,’ she said,
‘And I will bow the tree,
And I will come to the merrie green wud,
And na ax leive o thee.’
V
He took her by the middle sae sma,
And laid her on the gerss sae green,
And he has taen his will o her,
And he loot her up agen.
VI
‘Now syn ye hae got your will o me,
Pray tell to me your name;
For I am the king’s young dochter,’ she said,
‘And this nicht I daurna gang hame.’
VII
‘Gif ye be the king’s dochter,’ he said,
‘I am his auldest son;
I wish I had died on some frem isle,
And never had come hame!
VIII
‘The first time I came hame, Jeanie,
Thou was na here nor born;
I wish my pretty ship had sunk,
And I had been forlorn!
IX
‘The neist time I came hame, Jeanie,
Thou was sittin on the nourice knee;
And I wish my pretty ship had sunk,
And I had never seen thee!
X
‘And the neist time I came hame, Jeanie,
I met thee here alane;
I wish my pretty ship had sunk,
And I had neer come hame!’
XI
She put her hand down by her side,
And doun into her spare,
And she pou’t out a wee pen-knife,
And she wounded hersell fu sair.
XII
Hooly, hooly rase she up,
And hooly she gade hame,
Until she came to her father’s parlour,
And there she did sick and mane.
XIII
‘O sister, sister, mak my bed,
O the clean sheets and strae,
O sister, sister, mak my bed,
Down in the parlour below.’
XIV
Her father he came tripping down the stair,
His steps they were fu slow;
‘I think, I think, Lady Jean,’ he said,
‘Ye’re lying far ower low (1).’
XV
‘O late yestreen, as I came hame,
Down by yon castil wa,
O heavy, heavy was the stane
That on my briest did fa!’
XVI
Her mother she came tripping doun the stair,
Her steps they were fu slow;
‘I think, I think, Lady Jean,’ she said,
‘Ye’re lying far ower low.’
XVII
‘O late yestreen, as I cam hame,
Down by yon castil wa,
O heavy, heavy was the stane
That on my breast did fa!’
XVIII
Her sister came tripping doun the stair,
Her steps they were fu slow;
‘I think, I think, Lady Jean,’ she said,
‘Ye’re lying far ower low.’
XIX
‘O late yestreen, as I cam hame,
Doun by yon castil wa,
O heavy, heavy was the stane
That on my breast did fa!’
XX
Her brither he cam trippin doun the stair,
His steps they were fu slow;
He sank into his sister’s arms,
And they died as white as snaw.
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
La giovane figlia del Re
era sedeva alla finestra
a ricamare con filo di seta
e guardò fuori dal bovindo
e vide le foglie crescere verdi, mio caro
e vide le foglie crescere verdi
II
Lasciò cadere il ditale nella tasca
il cucito ai suoi piedi
ed è fuori verso il bel bosco verde
a prendere delle noci 
III
Non raccolse che un noce,
una noce o forse tre 
Quando parlò un baldo giovanotto 
dicendo “Perchè spezzate i rami?”
IV
“Prenderò le noci-disse lei
e spezzerò i rami
e verrò in questo bosco,
senza chiedervi il permesso”
V
La prese per la vita tanto snella
e  la posò sull’erba verde
e prese quello che voleva
e la saccheggiò di nuovo
VI
“Poichè avete fatto ciò che avete voluto,
vi prego di dirmi il vostro nome
Poichè io sono la figlia minore del Re- disse lei-
e stanotte dovrò tornare a casa”
VII
“Se voi siete la figlia del re- disse lui
io sono il figlio maggiore
Avrei voluto morire  su un isola straniera
e non essere mai ritornato a casa
VIII
“La prima volta che venni a casa, Jane
voi non eravate ancora nata
E vorrei che la mia bella nave fosse affondata
E io essere stato disperso”
IX
“La seconda volta che venni a casa, Jane
Voi eravate seduta sulle ginocchia della balia
E vorrei che la mia bella nave fosse affondata
E io essere stato disperso”
X
E la volta dopo che venni a casa, Jane
vi incontrai qui da sola
vorrei che la mia bella nave fosse affondata
E io essere stato disperso”
XI
Si portò la mano al fianco
e dalla tasca
cavò un piccolo stiletto
E si ferì in profondità
XII
Piano piano lei si alzò
e piano piano ritornò a casa
finchè entrò nel salottino del padre
e lì si accasciò e gridò
XIII
“O sorella, sorella, fammi il letto
con lenzuola pulite e pagliericcio
O sorella, sorella, fammi il letto
giù nel salottino inferiore”
XIV
il padre venne furtivamente dalle scale
e i passi erano lenti assai
“Credo, credo Lady Jane- disse lui
che tu sia caduta molto in basso”
XV
O l’altro ieri mentre rientravo a casa,
giù dalle mura del castello
era una pietra pesante, pesante
che sul mio petto cadde
XVI
La madre venne furtivamente dalle scale
e i passi erano lenti assai
“Credo, credo Lady Jane- disse lei
che tu sia caduta molto in basso”
XVII
O l’altro ieri mentre rientravo a casa,
giù dalle mura del castello
era una pietra pesante, pesante
che  sul mio petto cadde
XVIII
La sorella venne furtivamente dalle scale
e i passi erano lenti assai
“Credo, credo Lady Jane- disse lei
che tu sia caduta molto in basso”
XIX
O l’altro ieri mentre rientravo a casa,
giù dalle mura del castello
era pietra pesante, pesante
che sul mio petto cadde
XX
Il fratello venne furtivamente dalle scale
e i passi erano lenti assai
affondò tra le braccia della sorella
e morirono come la bianca neve

NOTE
1) tradotto un po’ a senso

LINK
https://www.springthyme.co.uk/ah08/ah08_05.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=85497
http://www.bluegrassmessengers.com/52-the-kings-dochter-lady-jean.aspx
http://www.bluegrassmessengers.com/the-kings-dochter-lady-jean–storie-1827-child-a.aspx
https://tam-lin.org/stories/The_King_s_Daughter_Jane.html

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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