Sir Cawline (Sir Colvin)- Child n° 61

Sir Colvin/Colin è una ballata dalla raccolta delle Child Ballads che narra le gesta del prode cavaliere che deve dimostrare il suo valore per ottenere la mano della bella principessa. La ballata è imparentata con un poemetto dal titolo “Ane Taill of Sir Colling the Knyt” del XVI secolo ritrovato da Marion Stewart (M. Stewart “A recently-Discovered Manuscript: “ane taill of Sir Colling ye knyt” 1972)
La battaglia finale con un fantasma fin troppo in carne è ambientata ai piedi di una collina delle fate, Eldritch Hill o Orlange Hill.

(Frammento) – Cantante sconosciuto in una competizione di canto maschile al Kinross Festival. Registrato da Peter R. Cooke in data 09.09.1978
L’inizio della versione più antica della ballata scozzese “Sir Colin”, che descrive le battaglie del cavaliere con creature soprannaturali al fine di ottenere il diritto di sposare la figlia del Signore di Argyll. Queste stanze preliminari forniscono lo scenario per la ballata, raccontando il coinvolgimento di Sir Colin nella campagna di Edward Bruce in Irlanda.
(testo del frammento al momento non reperito)

King Malcolm and Sir Colvin

Buchan: Ballads of the North of Scotland, II, 6; Motherwell Manuscript, p. 581.
Questa è una forma breve della ballata in cui Sir Colvin combatte solamente contro il campione degli Elfi

Spriguns – Sir Colvin (in Revel Weird And Wild 1976) i quali compongono una piccola suite


I
There lived a king in fair Scotland
King Malcolm was his name
When ancient history gives record
Of valour words and fame
And it fell out upon the day
The king sat down to dine
And there he missed his favourite knight
Whose name was Sir Colvin
II
And then upspoke another knight
And one of Sir Colvins kin:
“He’s lying in bed right sick a-with love
All for your daughter Jean”
“This shall not be” said the royal king
“I’m sorry for the same
She must take bread and wine so red
To give to Sir Colvin”
III
So gently did she bear the bread
Her page did carry the wine
And set a table at his bed
Sir Colvin rise and dine
“Oh well I love the wine lady
Come from your lovely hand
But better I love your fair body
Than all of fair Scotland”
IV
“Oh hold your tongue now Sir Colvin
Let all your folly be
My love must be by honour won
Or none shall enjoy me
But on the head of Elrick’s hill (1)
Down by the sharp of form (2)
You must go and walk at night
And boldly blow your horn”
V
Then up arose Sir Colvin
And dressed in armour keen
He has gone to Elrick’s hill
Without the light of the moon
VI
At midnight mark the moon upstart
And a knight walked up and down
While loudest cracks of thunder roared
Out over the hill so brown
And in the twinkling of an eye
He spied an armed knight
A gay lady (3) bearing the sword
His armour shining bright
VII
Sir Colvin then he drew his sword
His foe he drew his brand
And there they fought on Elrick’s hill
Till they were bloody (4) men
But the Elrick king was great of might
And stiff to the ground did stand
Sir Colvin with an awesome stroke
Cut of from him his hand
VIII
“My forebeares here did haunt
Three hundred years and more
I’m safe to swear a solemn oath
We were never beat before”
And Sir Colvin has taken the bloody hand
And set it before the king
And the morn it was on Wednesday
When he married his daughter Jean
Traduzione italiana di Cattia Salto
I
C’era un re nella bella Scozia
Che si chiamava Re Malcom
Quando la storia antica dava conto
delle parole valorose e della fama
E accadde un giorno
Che il re era a desinare
E mancava il suo campione
il cui nome era Sir Colvin
II
S’alzò a parlare un altro cavaliere
uno del clan di Sir Colvin
“E’ a letto malato d’amore
per vostra figlia Jean”
“Non va bene- disse Sua Maestà
mi dispiace tanto,
lei deve prendere pane e vino rosso
da dare a Sir Colvin”
III
Mentre lei portava con garbo il pane,
il suo paggetto portava il vino,
e approntò una tavola al suo capezzale
Sir Colvin si alzò e cenò
“Oh tanto amo il vino, Signora
che viene dalla vostra amabile mano
Ma ancor di più amo il vostro corpo
più bello della bella Scozia”
IV
“Frenate la vostra lingua Sir Colvin
lasciate stare la vostra avventatezza
l’amor mio sarà conquistato dall’onore
o nessuno mi garberà,
così in cima alla collina di Elrick
accanto a quel cespuglio di biancospino
dovete andare per passarci la notte
e soffiare con ardore il vostro corno”
V
Allora si alzò Sir Colvin
e si vestì con l’armatura
e andò alla collina di Elrick
senza la luce della luna
VI
A mezzanotte spuntò la luna
e un cavaliere camminava su e giù
mentre il più forte temporale imperversava
sulla collina brulla
e con la coda dell’occhio
vide un cavaliere in armi,
una gaia dama che portava la spada,
e la sua armatura splendeva
VII
Allora Sir Colvin trasse la spada
il suo nemico brandì la sua
e là combatterono sulla collina degli Elfi
finchè divennero uomini sanguinanti
Ma il re degli Elfi era assai potente
e saldo a terra resisteva
Sir Colvin con un colpo spaventoso
gli tagliò la mano
VIII
” I miei antenati qui imperversavano
300 anni e più
in fede giuro solennemente
che non fummo mai sconfitti prima”
E Sir Colvin prese la mano insanguinata
e la mise davanti al re
E fu di mercoledì mattina
che sposò sua figlia Jean

NOTE
1) Elrick=Elfin
2) nella trascrizione del Buchan “Near by yon sharp hawthorn”, un biancospino isolato su una collina sta a indicare la vicinanza a una dimora delle fate
3) sulla collina davanti a sir Colvin che passeggiava avanti e indietro compaiono due figure, un cavaliere elfico e una dama radiosa. Nel Ms. Harris di Harvard la dama non è altri che Janet e la storia diventa parecchio confusa perchè il re del castello  e il re della collina diventano la stessa persona

Ms. Harris
… Till he spied
a knicht wi’ a ladie bricht,
Wi’ a bent bow intil his han’.
XV
She cried afar ere she cam naur,
I warn ye, kind sir, I rede ye flee;
That for the love you bear to me
I warn ye, kind sir, that ye flee.
XVI
They faucht up, sae did they doon,
They faucht even through the loan,
Till he cut aff the king’s richt han’,
Was set aboot wi’ chains o’ goud.
XVII
Haud your hand now, Sir Colin,
I wat you’ve dung my love richt sair;
Noo for the love ye bear to me
See that ye ding my love nae mair.
XVIII
He wooed, he wooed that fair Janet,
He wooed her and he brocht her hame;
He wooed, he wooed that fair Janet
An’ ca’d her Dear-Coft till her name.
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
.. finche non vide
Un cavaliere e una dama splendente,
Un arco curvo in mano a quello;
XV
Gridò e gridò finché lei non venne vicino,
“Ti avverto, Signore, ti prego, scappa;
Per l’amore che hai per me,
T’imploro, Signore, scappa, scappa!”
XVI
E combatterono su e giù per il colle,
Combatterono anche per il sentiero,
Finché lui non mozzò la mano destra del Re Ornata con braccialetti d’oro.
XVII
“Ferma la tua mano, ora, Sir Colin, 
Ché hai fatto al mio amato già abbastanza male; Ora, per l’amore che hai verso di me
Guarda di non colpirlo ancora.”
XVIII
Ha fatto la corte, la corte alla bella Janet,
Le ha fatto la corte e l’ha portata a casa;
Ha fatto la corte, la corte alla bella Janet
E l’ha chiamata “Comprata-A-Gran-Prezzo”.

4) sempre nel Ms Harris sappiamo che in precedenza Janet ha donato a Colvin una bacchetta magica che gli impedisce di sanguinare

Link
http://www.bluegrassmessengers.com/61-sir-cawline.aspx
https://www.sacred-texts.com/neu/eng/child/ch061.htm
https://mainlynorfolk.info/folk/songs/sircolvin.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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