Whare Are You Gaun, My Bonie Lass/A Waukrife Minnie

“Whare Are You Gaun, My Bonie Lass” è una canzone scozzese collezionata da Robert Buns per lo SMM dove fu pubblicata nello 1790. Il poeta ci dice di averla sentita cantare nel 1788 circa da una ragazza di campagna a Nithsdale a Dumfriesshire, ma non sappiamo quanto sia stata rimaneggiata dallo stesso Burns. Robert Hartley Cromek aggiunse una strofa in una nota a piè di pagina e pubblicò l’arrangiamento di Burns in Select Scottish Songs, Ancient and Modern, Volume 2 nel 1810. In effetti la canzone era molto comune nelle contee di Ayr e Renfrew.
In realtà si tratta di una ballata tradizionale diffusa nelle Isole britanniche sotto vari titoli ma con lo stesso tema, quella della night visiting song tra una giovane fanciulla e un giovanotto di bella presenza (spesso un soldato) che s’incontrano per strada e poi si danno appuntamento notte tempo nella casa di lei.
Tra le varianti intitolate variamente e più spesso come “Waukrife Minnie” anche questa con un gallo che canta fin troppo mattiniero e sveglia la madre mentre i due sono ancora abbracciati nel letto.. Si veda il parallelo nelle versioni irlandesi dal titolo As I roved out (on a bright May morning)


1.’Where are you gaun, my bonie lass?
Where are you gaun, my hinnie?’
She answer’d me right saucilie: –
‘An errand for my minnie!’
2.’O, whare live ye, my bonie lass?
O, whare live ye, my hinnie?’
‘By yon burnside, gin ye maun ken,
In a wee house wi’ my minnie!’
3.But I foor up the glen at e’en
To see my bonie lassie,
And lang before the grey morn cam
She was na hauf sae saucy.
4.O, weary fa’ the waukrife cock,
And the foumart lay his crawin!
He wauken’d the auld wife frae her sleep
A wee blink or the dawin.
5.An angry wife I wat she raise,
And o’er the bed she brought her,
And wi’ a meikle hazel-rung
She made her a weel-pay’d dochter.
6.’O, fare-thee-weel, my bonie lass!
O, fare-thee-weel, my hinnie!
Thou art a gay and a bonie lass,
But thou has a waukrife minnie!’

Brian Miller

Traduzione italiana Cattia Salto
“Dove vai bella ragazza
dove vai tesoruccio mio?”
Mi risponde sbarazzina
“Una commissione per la mia mammina”
“Oh, dove abiti, mia bella ragazza?
Oh, dove abiti, tesoruccio mio?
“Su quella riva del fiume, se vuoi saperlo,
in una casetta con la mia mammina!”
Ma la sera salii nella vallata
per vedere la mia bella ragazza,
e molto prima che arrivasse il grigio mattino,
lei non fu così impertinente.
Oh, accidenti alla sveglia del gallo,
che quel puzzone la smetta di cantare!
Risvegliò la moglie dal sonno
poco prima dell’alba.
La moglie arrabbiata l’alzò dal letto,
e la portò fuori dal letto,
e con un grosso randello di nocciolo
riempì la figlia di botte
«Oh, addio, mia bella fanciulla!
Oh, addio, tesoruccio mio!
Sei una ragazza allegra e adorabile,
ma hai una madre che dorme poco!».

Rod Paterson

LINK
http://robertburnsfederation.com/poems/translations/a_waukrife_minnie.htm
http://www.bluegrassmessengers.com/wakerife-mammy–ayr-c1750-t-lyle.aspx
http://www.bluegrassmessengers.com/british–other-versions-9-seventeen-come-sunday.aspx

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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