The Bailiff’s Daughter of Islington

The Bailiff’s Daughter of Islington

The Bailiff’s Daughter of Islington è una ballata tradizionale nell’ambito di un vasto filone della ballatistica anglo-scozzese. Un tema diffuso generalmente un po’ in tutta la tradizione della Vecchia Europa: il ricongiungimento degli amanti/sposi separati.
Questa ballata in particolare vede una donna vestire i panni dell’amante in incognito, ruolo solitamente maschile.

The Bailiff’s Daughter of Islington era una ballata molto popolare in Inghilterra nel Seicento-Settecento e ampiamente stampata nei broadside, come pure riportata in molte collezioni. Le versioni che provengono dalla tradizione orale sono però arrivano dall’America e dal Canada e sono abbastanza uniformi tra di loro. (cf)

Il professor Child classifica The Bailiff’s Daughter of Islington al numero 105 in sei versioni.

La trama

Lei e lui si amano, lui viene mandato a Londra ad imparare un mestiere e resta lontano sette anni. Lei non si da pace e si traveste da mendicante per andarlo a cercare. Lo trova e mette alla prova il suo sentimento per lei dicendogli che il suo amore di gioventù è morto. Lui è preso da sconforto, lei lo consola rivelandogli la sua identità. I due si sposano.

The Bailiff’s Daughter of Islington: Dal Massachusetts

Paul Clayton presenta una selezione di ballate del Massachusetts dalla terra e dal mare. ma non dice la fonte di questa ballata.

Paul Clayton in Bay State Ballads, 1955

There was a youth a well beloved youth
And he was the squire’s son;
He loved the bailiff’s daughter (1) dear
That lived in Islington.

Yet she was coy and would not believe
That he did love her so,
Nor at any time would she to him
Any countenance show.

But when his friends did understand
His fond and his foolish mind
They sent him up to fair London town
An apprentice for to bind.

And when he had been for seven long years
And never his love did see,
“Oh, many a tear have I shed for her sake
While she little thought of me. “

Then all the maids in Islington
Went forth to sport and play,
All but the bailiff’s daughter dear
Who silently stole a way.

Then she took off her silken gown (2)
And she put on a ragged attire,
And she rode away to fair London town,
Her sweetheart to enquire.

And as she went along the high road,
The weather being hot and dry
She sat upon a little green bank
And her true love came riding by.

She started up with a color so red,
Catching hold of his bridle and rein,
“Oh, one penny, one penny, kind sir,” she said,
“Would ease me of much pain.”

“Before I give you a penny, sweetheart,
Pray tell me where were you born?”
“At Islington, kind sir, ” she said,
“Where I have had many a scorn. “

“Oh, they do maiden tell to me,
Oh, tell me whether you know,
The bailiff’s daughter of Islington.”
“She is dead, sir, long ago.”

“If she be dead, then take my horse,
My saddle and bridle also,
For I will go to some far country
Where no man shall there me knew.”

“Oh, stay, oh, stay, thou goodly youth,
She standeth by thy side,
She is here alive, she is not dead,
And ready to be thy bride.”

“Oh, farewell grief and welcome joy,
Ten thousand times therefore,
For now I have found mine own true love,
Whom I thought I should never see more. “

C’era un giovane, era proprio un bel giovane,
Era figlio di uno scudiero;
Amava la figlia del balivo,
Che viveva a Islington.

Ma lei era timida e non credeva
Che lui l’amasse tanto,
E mai e poi mai gli avrebbe
Fatto sapere le sue intenzioni.

E quando i suoi amici capirono
Che era pazzo d’amore,
Lo mandarono nella bella Londra
Ad imparare un mestiere.

Passarono sette lunghi anni
E lui non vide più il suo amore:
“Tante lacrime per lei ho versato,
E di me non le importa niente,”

Tutte le ragazze di Islington
Andavano a divertirsi e a giocare,
Tutte, ma non la figlia del balivo;
Così lei fuggì di casa.

[si levò la veste di seta],
Si mise una veste stracciata,
Per andare nella bella Londra
A cercare il suo amore.

Mentre passava per la strada maestra,
Il tempo era caldo e secco,
Si mise a sedere su una verde riva
Ed il suo amore arrivò a cavallo.

S’alzò, ed era scarlatta in viso,
E diede un’occhiata alle redini;
“Un soldo, un soldo, Signore”, disse
“Mi solleverebbe da tante pene.”

“Prima che ti dia il soldo, cara,
Ti, prego, dimmi dove sei nata.”
“A Islington, Signore”, rispose,
“Dove ho patito tanti dolori.”

“Ti prego, cara, ora dimmi,
Dimmi dunque se conosci
La figlia del balivo di Islington.”
“Signore, è morta da tempo.”

“Se è morta, prendi il mio cavallo,
La mia sella e le mie redini;
Ché me ne andrò in terre lontane
Dove nessuno saprà chi sono.”

“Resta, resta, bravo giovane,
Lei è qui, proprio al tuo fianco;
È viva, non è affatto morta
E presto sarà la tua sposa.”

“Vattene, pena, benvenuta, gioia,
Per cento e cento volte!
Ho ritrovato il mio unico amore
Che credevo di non veder mai più.”

NOTE
Traduzione italiana di Riccardo Venturi (in Racconti a lieto fine dal suo saggio sulle Child Ballad) il suo testo era il Percy, Reliques, III, 133 (1765) e si adatta quasi perfettamente alla versione americana raccolta nell’Ottocento/primi del Novecento. I pochi versi modificati sono stati inseriti in parentesi quadre
1) molti dei cantori americani di fine Ottocento /Novecento non conoscevano il termine Bailiff, che viene dal Medioevo (una via di mezzo tra magistrato e esattore delle tasse vedi balivo)
2) il Percy scrive: She pulled off her gowne of greene = Si mise la gonna verde. Qui invece si sottolinea il benessere economico della figlia e i raffinati abiti da lei indossati

Bailiff’s Daughter of Islington

The Bailiff’s Daughter of Islington: con coretto

Sostanzialmente identica la versione cantata da Laura Cortese che aggiunge semplicemente un coro non sense e condensa qualche strofa. In questa versione però il ragazzo è convinto che il suo amore di gioventù sia morto.

Laura Cortese in Hush 2004

There was a fair and fine young man
and he was a squire’s son
He loved a Bailiff’s daughter dear
She lived at Islington

But she was coy and never would
on him her heart bestow
So they sent him down to London town
because he loved her so

Chorus
And she sang
Lu lie, Lu lie lo, and a Lu lie lay
Lu lie, Lu lie lo as he rode away


When seven long years had passed away
she put on mean attire
And went straight down to London town
about him to inquire.
Well as she passed along the road
through peril toil and pain
She rested on a distant place
and her true love he came riding
[Chorus]
“Well kind young sir, tell unto me
where did you learn that tune?”
“From a girl that I loved dear
when I was a youth.
But, That was oh so long ago
to think I loved in vain.
She died so many years ago.
I never saw her again.”
[Chorus]
“Well she is not dead but alive dear man
and standing by your side
She is not dead but alive dear man
and ready to be thy Bride”
[Chorus]

C’era un giovane e bello
Era figlio di uno scudiero;
Amava la figlia del balivo,
Che viveva a Islington.

Ma lei era timida e non avrebbe
mai affidato il suo cuore a lui
Così lo mandarono nella bella Londra
perchè era pazzo d’amore.

Coro
e lei canta
Lu lie, Lu lie lo, and a Lu lie lay
Lu lie, Lu lie lo mentre scappa via


Passarono sette lunghi anni
lei si mise degli abiti malconci
e andò senza indugi nella città di Londra
per chiedere di lui.
Mentre passava per la strada,
tra insidie, fatica e sconforto,
Si riposava da una parte
Ed il suo amore arrivò a cavallo.
[Coro]
“Gentil galante, ditemi
dove avete imparato questa melodia?”
“Da una ragazza che amavo caramente
quando ero giovane.
Ma è accaduto così tanto tempo fa
e credo che l’amai invano.
E’ morta tanti anni or sono
e non la vedrò mai più”
[Coro]
“Non è affatto morta, ma è viva, caro signore
Lei è qui, proprio al tuo fianco;
Non è affatto morta, ma è viva, caro signore
E presto sarà la tua sposa.”
[Coro]


LINK
http://www.bluegrassmessengers.com/us–canada-versions-105-bailiffs-daughter.aspx
http://www.bluegrassmessengers.com/bailiffs-daughter–clayton-ma-1955-rec.aspx
https://mainlynorfolk.info/folk/songs/thebailiffsdaughterofislington.html
http://mysongbook.de/msb/songs/b/bailiffs.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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