Get up and bare the door (Chi va a chiudere la porta?!)

Get up and bare the door è una ballata tradizione umoristica classificata dal professor Child al numero 275, nelle versioni scozzesi intitolata spesso John Blunt (blunt “sciocco, stupido”)

Scrive Riccardo Venturi nel suo Saggio (Ballate umoristiche (archive.org): “L’umorismo delle ballate, è quasi del tutto incentrato su buffe ed assurde vicende coniugali, dove è comunque spesso la donna ad avere la meglio e l’uomo fa la figura del cretino: è il caso di questa antica storia, basata quasi sicuramente su un fabliau o comunque su un racconto popolare medievale (se ne hanno degli echi anche nella tradizione popolare toscana). Anche la tradizione delle nostre campagne abbonda infatti di storie di sciocchi che, per una banale fissazione, si fanno gabbare da tutti …

John Blunt / Get Up and Bar the Door / The Barring of the Door

Roud 115 ; Child 275 ; G/D 2:321 ; Ballad Index C275 ; Bodleian Roud 115 ; Mudcat 3602 ; trad.]

Get up and bare the door è una ballata probabilmente del XVII secolo, scritta in inglese con qualche parola o espressione in scozzese. Si descrive una lite tra moglie e marito in cui la moglie ha l’ultima parola. Non lasciamoci però ingannare dall’apparente “superiorità” della moglie, è una burla, sono gli uomini che si divertono scrivendo comicamente di una donna “forte” ma schiocca (e in questo facendo il paio con il marito), ben rassicurati del loro dominio naturale sulla donna.

In questa illustrazione della ballata i due “gentiluomini” introdottisi nottetempo nella casa dalla porta aperta si stanno mangiando salsicce e sanguinaccio appena cotti (e il pentolone ancora bolle appeso al camino), mentre marito e moglie sono chiusi nel loro ostinato mutismo a causa di una sciocca scommessa.

It fell about the Martinmas time (1)
And a gay time it was then o
That our good wife had puddings to make
And she boiled them in the pan o.

The wind blew cold from East and North
And blew into the floor o,
Quoth our good man to our good wife,
“Get up and bar the door o.”

“My hand is in my hussyfskap,
Good man, as you may see o.
If it should be barred this hundred years (2)
It’ll not be barred by me o.”

They made the pact between the two
They made it firm and sure o:
Whoever should speak the very first word
Should rise and bar the door o.

Then by and came two gentlemen
At twelve o’clock at night o,
And they could see that in the house
There was coal nor candle light o.

“Oh, have we here a rich man’s house
Or have we here a poor o?”
But never a word would the old couple speak
For the barring of the door o.

So first they ate the white puddings (3)
And then they ate the black o;
And muckle thought the good wife herself
But ne’er a word she spoke o.

Then one unto the other did say,
“Here man, take ye my knife o.
Do you take off the old man’s beard
And I’ll kiss the good wife o.”

“But there’s no water in the house
And what shall we do then o?”
“What ails ye at the pudding broth
That boils in yonder pan o.”

Oh, up then started our good man
And an angry man was he o,
“Well ye kissed (4) my wife before my eyes
And scald (5) me with pudding broth o.”

Oh up then started our good wife,
Gave three skips on the floor o,
“Good man ye have spake the very first word:
Get up and bar the door o.”

Accadde nell’Estate di San Martino,
È proprio un bel tempo dell’anno;
Una massaia si mise a fare i pudding
E in pentola li cuoceva.

Da Est e nord, soffiava freddo il vento,
E soffiava proprio dentro casa;
Il marito disse a sua moglie,
“Vai fuori e chiudi la porta.”

“Sto facendo le faccende di casa,
Marito mio, come puoi vedere;
Se in questo secolo qualcuno la chiuderà,
Quella non sarò di certo io.”

Fecero un patto tra loro due
E giurarono di rispettarlo:
Chi avesse detto la prima parola
Sarebbe andato a chiuder la porta.

Ed arrivarono due signori
A mezzanotte che suonava;
Non si vedeva né casa, né castello,
Né brace accesa, né lume di candela.

“Questa é la casa d’un ricco
Oppure é la casa d’un povero?”
Ma non dissero neanche una parola
Per non andare a chiuder la porta.

Prima mangiarono le salsicce,
Poi si mangiarono il sanguinaccio;
La massaia si mordeva la lingua
Ma non disse neanche una parola.

Allora uno disse a quell’altro:
“Ehi, tu, prendi il mio coltello;
Mentre tu tagli la barba al vecchio,
Io mi faccio sua moglie.”

“Ma non c’è punta acqua in casa,
Come facciamo a tagliargli la barba?”
“Che ne dici della broda delle salsicce
Che nella pentola bolle ancora?”

Allora s’alzò quel brav’uomo,
Ed era incazzato sul serio:
“Volete farvi mia moglie davanti a me
E farmi la barba con la broda delle salcicce?”

S’alzò allora quella brava donna,
E diede tre bei colpi in terra:
“Marito, sei tu che hai parlato per primo:
Alzati, forza, e chiudi la porta.”

NOTE
Versione italiana e note in corsivo di Riccardo Venturi traduzione condotta volutamente in un linguaggio popolaresco
note in parentesi quadre di Cattia Salto
(1) l’inizio della ballata sembra parodiare l’attacco di molte ballate “serie”, con tanto di Martinmas time e con un irresistibile effetto comico (anzi, eroicomico)
(2) Malgrado l’argomento, i procedimenti stilistici sono infatti quelli di tutte le ballate, come l’iperbole di questa strofa
[3] alcune osservazioni in merito alle ricette, quando leggiamo in inglese pudding -che si traduce con budino- immaginiamo un piatto da dessert in realtà la parola nei ricettari britannici ha un significato ben diverso; il termine sta a indicare un “miscuglio” di ingredienti sminuzzati, cotto a vapore o in acqua bollente e può essere sia dolce che salato. Il white-pudding è una ricetta agro-dolce discendente dal biancomangiare medievale che però nelle versioni preparate nelle campagne scozzesi e irlandesi è un piatto povero del tipo insaccato preparato con grasso di maiale (raramente la carne come le nostre salcicce) e fegato legato dalla farina d’avena e pan grattato. Si procede alla cottura in un pentolone di acqua bollente. La versione black comprende anche il sangue del maiale
I white e black pudding nello specifico sono preparati con le frattaglie del maiale appena macellato (non a caso siamo nei giorni di San Martino) Nelle Isole Britanniche se li mangiano a fette nella colazione del mattino (ma anche come street-food)
(4) uno dei due “signori” afferma di voler “baciare” la moglie, ma crediamo ragionevolmente che non si volesse limitare ad un semplice bacio, ed abbiamo tradotto di conseguenza (d’altronde, altre versioni della ballata sono più esplicite al riguardo).
[5] l’uomo teme non tanto che lo sgozzino, quanto che gli buttino l’acqua bollente sul viso

Folk Revival

Hermes Nye
Frankie Armstrong – John Kirkpatrick “John Blunt”
Silly Sisters ”The barring of the door” in No More to the Dance
Jackie Oates “John Blunt” in The Spyglass & the Herringbone 2015 qui in versione live

LINK
Ballate umoristiche (archive.org)
John Blunt / Get Up and Bar the Door / The Barring of the Door (mainlynorfolk.info)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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