The Dubliners’ Dublin: Le Liberties

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew

Abbiamo lasciato la prima puntata dopo aver fatto tappa all’O’Donoghue’s Pub, dove è nato il gruppo dei Dubliners, lo storico irish pub nei pressi di St. Stephen’s Green, e li abbiamo ascoltati suonare la street ballad dublinese Dicey Riley

Dublinia

Nel documentario The Dubliners’ Dublin al minuto 5:57 del video (che potete riguardare andando nella prima puntata oppure cliccando qui) vediamo Ronnie tra una ricostruzione del villaggio della prima Dublino: si trova a Dublinia una via di mezzo tra museo delle cere e living history, nel quale vengono ricostruite, attraverso scenografie e filmati, due epoche-chiave per Dublino: la fondazione vichinga e il medioevo.
L’insediamento vichingo di An Dubh Linn è documentato attraverso video, ricostruzioni di alloggi e luoghi di culto; le capanne sono animate dai personaggi del tempo intenti nelle loro attività: abili artigiani mostrano alcune attività del tempo tra le quali la forgia delle monete.
La zona medievale al primo piano inizia con un meraviglioso plastico della Dublino del 1500; gran parte del museo è interattivo pensato per i ragazzi, ma in cui gli adulti si divertono anche di più!
All’ultimo piano la documentazione degli scavi archeologici. Dalla torre di Dublinia all’uscita, una vista panoramica offre un grandioso colpo d’occhio dell’area.
Dal Museo potete passare direttamente nella Christ Church.

La Cripta Medievale della Christ Church

Dopo una panoramica sull’edificio che racchiude Dublinia, il passaggio aereo che lo unisce alla Cattedrale e la Cattedrale stessa vediamo Ronnie aggirarsi nei sotterranei della Cripta. Costruita nel 1172, è la più antica struttura nella città di Dublino e si estende sotto la Cattedrale in tutta la sua lunghezza. Tra gli oggetti conservati di grande valore artistico e storico Ronnie si sofferma alla gogna, usata per punire i trasgressori di fronte alla Court of the Dean’s Liberty, la piccola zona sottoposta all’autorità civica della Cattedrale. In una grande teca sono conservati i corpi mummificati di Tom e Jerry un gatto e di un topo rimasti intrappolati in una canna dell’organo e ritrovati nel 1860

Le Liberties

L’area delle Liberties si sviluppò a ovest della città normanna di Dublino, fuori dalle mura medievali della città e dalla sua giurisdizione, attorno all’Abbazia reale che godeva di molti privilegi. Al suo apice nel 15 ° secolo, l’abbazia formava uno dei più grandi complessi della città.
Le antiche Liberties oggi è un’area popolare della vecchia Dublino tra le cattedrali Christ Church e Saint Patrick che si estende verso Ovest lungo l’arteria di Thomas e St James street (un tempo strada dei pellegrini medievali). Fin dal Medioevo queste aree erano sotto la giurisdizione della Chiesa che dava asilo e protezione alla povera gente. Dalla giurisdizione dell’Abbazia di San Tommaso Martire, e poi sotto la famiglia Brabazon, i Conti di Meath. Le Liberties erano un feudo semi-indipendente con proprie leggi, usanze e tributi. La sua autonomia dalla Corporazione cittadina ha guidato l’attività industriale della zona nel corso dei secoli.
Le Liberties hanno conservato l’atmosfera della vecchia Dublino (stradine case ad uno o due piani, vecchi negozi a buon mercato) ed è ancora un quartiere storico e popolare. Ci sono diversi progetti di riqualificazione urbana destinati a cambiare il volto (nel bene o nel male) di questa parte della città ma per lo più improntati a mantenere il carattere originario del quartiere e la sua gente.
Qui la famiglia Guinness (vecchia classe di imprenditori illuminati) ha contribuito in larga misura al benessere dei suoi lavoratori costruendo case dignitose, un mercato coperto, il Bayno, un centro giovanile e ludoteca (ora Liberties College ), il Saint Patrick’s Park, gli appartamenti dell’Iveagh Trust (un ramo del Guinness Trust, compagnia fondata nel 1890 da Edward Guinness, I conte di Iveagh), l’Iveagh Hostel e una piscina conosciuta come Iveagh Baths. Senza contare i restauri a proprie spese della cattedrale di San Patrizio, della Marsh’s Library, l’estensione del Coombe Women’s Hospital etc. etc.

THOMAS STREET PASSO dopo PASSO

una passeggiata per le Liberties

Oggi sulle Liberties svetta la piattaforma vetrata del Gravity Bar (in cima alla Guinness storehouse), ma un tempo il segnale-simbolo del quartiere era la Saint Patrick’s Tower alta 33 metri, in origine un mulino a vento, ristrutturato per macinare l’orzo dalla distilleria di George Roe (fondata nel 1757). Nel 1949, i locali di Roe furono acquisiti dalla Arthur Guinness Son & Company.
Oggi, sotto la torre c’è la Digital Hub, un cluster di imprese tecnologiche e multimediali.
Con la caratteristica cupola in verde rame, sormontata dalla statua di San Patrizio benedicente, la torre sarà probabilmente convertita in uno spazio per mostre e conferenze.

APPROFONDIMENTO LIBERTIES
L’argomento è suddiviso in varie puntate
Drink it up men (Guinness). Questa irish drinking song, resa popolare dai Dubliners, non è nella lista del documentario “The Dubliners’ Dublin”, ma l’ho inserita ugualmente come approfondimento della seconda puntata sulle Liberties, con la tappa alla Guinness Storehouse.

A spasso con Easy and Slow: dalla Cattedrale di Cristo al Phoenix park passando per le Liberties e in particolare per Thomas Street

Biddy Mulligan: negozi, mercatini e ambulanti nelle Liberties (Iveagh Trust)

APPROFONDIMENTI
http://www.dublinia.ie/
https://www.latitudinex.com/rubriche/curiosita/con-dublinia-a-spasso-nel-tempo.html
https://christchurchcathedral.ie/it/la-cattedrale/
https://christchurchcathedral.ie/it/la-cripta/
http://dublinoapiedi.com/dublino-alternativa-the-liberties/
https://wideandconvenientstreets.wordpress.com/2014/04/14/reginald-street-the-coombe/
https://libertiesdublin.ie/visit-the-liberties/history-liberties/
https://libertiesdublin.ie/a-liberties-landmark-st-patricks-tower/
https://www.dublininquirer.com/2021/02/03/st-patrick-s-tower-in-the-liberties-may-become-an-exhibition-space
https://libertiesdublin.ie/living/
https://www.guinness-storehouse.com/it
https://www.teelingwhiskey.com/

Racchiusa in un edificio a metà strada tra un castello e una chiesa neo-gotica Dublinia è unita da una Galleria aerea alla cattedrale anglicana della Santissima Trinità o più semplicemente La cattedrale di Cristo.
Hanno visitato Dublinia per voi i simpatici Giorgio e Martina del canale In Viaggio col Tubo

in Viaggio col Tubo

CHRIST CHURCH

La Chiesa di Cristo è la cattedrale della diocesi anglicana di Dublino costruita nel Medioevo su di una chiesa vichinga in legno. Fu una popolare meta di pellegrinaggio per via delle sue preziose reliquie.

La Cripta della Christ Church può essere affittata per eventi privati (non solo matrimoni) ed è stata un set cinematografico per le serie televisive ‘I Tudors’ e ‘Dragons’ Den’.

Le Liberties

La Dublino popolare, commerciale, artigianale e industriale del 1700-800 nelle strade di Saint James e Thomas street, Carman Hall, Meath square, Meath street, The Coombe, Francis Street.

IL PUB: Brazen Head
al 20 di Bridge Street Lower (nei pressi del Father Mathew Bridge) trasformato in locanda per la sosta delle carrozze nel 1754. Il locale ha conservato tutto il suo fascino antico.

L’edicola del Sacro Cuore all’incrocio tra Gray St. e Reginal St. è stata costruita nel 1929 per commemorare il centenario dell’abolizione delle Penal Lows.
Diventato il punto di aggregazione preferito dai residenti per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo. In origine al posto della statua di Gesù c’era una fontanella di acqua pubblica (per gli edifici dell’isolato) e un abbeveratoio per cavalli. L’attuale baldacchino è però stato ricostruito nel 1979.
L’isolato raggruppa delle casette a schiera in mattoni ad un piano costruite nel 1880-1882 dalla Dublin Artisan’s Dwelling Co, società presieduta da Sir Edward Cecil Guinness. Erano case destinate alla classe operaia e in particolare ai dipendenti del vicino birrificio della Guinness.

National College of Art and Design 
al 100 di Thomas Street, l’unico istituto universitario specializzato in Arte e Design (fondato nel 1746).
Vicar Street 
al 58-59 di Thomas Street, centro per le arti dello spettacolo e concerti 

RADIO RTÉ

testimonianza dalle Liberties (da qui)

SOSTA ALLA GUINNESS

-L’iconica Guinness Storehouse al St James Gate Brewery

SOSTA ALLA DISTILLERIA

Il cosiddetto Triangolo d’Oro di Dublino: quattro distillerie artigianali di whisky che si sono stabilite a Newmarket e James Street

ROE & CO DISTILLERY
Pearse Lyons Distillery
Teeling Whisky Distillery aperta nel 2015

https://www.facebook.com/thelibertiesdublin/
Itinerario guidato di “Dublino a Piedi”

SOMMARIO
oppure continua la puntata con: The Dubliners’ Dublin: la Dublino del Potere


The Ragman’s Ball alle Liberties

The Ragman’s Ball is among the Dublin street songs recorded by Frank Harte and by the Dubliners. An extended version (“The Night of the Ragman’s Ball”) was collected by Colm O’Lochlainn from a Thomas Street storyteller in 1913, on the “It was in Dublin city” melody.
The song describes the annual dance for the Christmas holidays that was held in the Liberties, the popular neighborhood in the old Dublin, organized in Ash street by the ragmen.
One of the old crafts, but not entirely lost, the ragman’s work is the first forms of separated collection in history.

A rag-and-bone man  passed through the street with his cart to collect a bit of everything, rags, glass, metals, bones and rabbit skins, but also went to empty out cellars or attics or to withdrew bulky objects, recovering the metals as copper, brass, aluminum, iron but also old magazines, fabrics or skins and paying the owners according to the goods or by weight. The ragmen were much loved by children because they exchanged candy or balls to play but also thread, needles, thimbles, combs, hair pins, soap, and other small objects or toys. In the centuries before the twentieth century the ragman rummaged in the garbage of the streets to collect all that could be resold (or transformed to make paper)

The Ragman’s Ball è tra le street songs di Dublino registrate e diffuse da Frank Harte e dai Dubliners. Una versione estesa (“The Night of the Ragman’s Ball”) è stata raccolta da Colm O’Lochlainn da un cantastorie di Thomas Street nel 1913, sulla melodia “It was in Dublin city”.
La canzone descrive il ballo annuale per le feste di Natale che si teneva nelle Libertà di Dublino, il quartiere popolare nella città vecchia, organizzato in Ash street dagli stracciai.
Uno dei vecchi mestieri, ma non del tutto perduto, quello dello straccivendolo, (straccino, stracciaio) detto anche cenciaiolo, cenciaio che possiamo considerare tra le prime forme di raccolta differenziata nella storia, in parallelo con la raccolta dei ferrivecchi o parallelo al mestiere di rigattiere.

Lo stracciaio era l’ambulante che con il suo carrettino passava per la strada a raccogliere un po’ di tutto, stracci, vetro, metalli, ossa e pelli di coniglio, ma andava anche a svuotare cantine o solai o ritirava gli oggetti ingombranti, recuperava i metalli che si riciclavano come rame, ottone, alluminio, ferro ma anche vecchie riviste, stoffe o pelli e pagava i proprietari in base alla merce o a peso. Gli stracciai erano molto amati dai bambini perchè ricevevano in cambio delle robe vecchie delle caramelle o le biglie per giocare ma anche filo, aghi, ditali, pettini, mollette per capelli, sapone, ed altri piccoli oggetti o giocattoli.
Nei secoli precedenti al Novecento gli stracciai rovistavano nella spazzatura delle strade per raccogliere tutto quanto poteva essere rivenduto (o trasformato per fare la carta) 

stracciaio di metà Novecento


I
Come listen to me for a while
Me good friends one and all
And I’ll sing to you a verse or two about a famous ball.
Now the ball was given by some friends
Who lived down Ashe Street (1)
In a certain house in the Liberties (2)
Where the ragmen (3) used to meet.
II
When the names were called (4) at seven o’clock
every man was on the spot
And to show respect for the management
Every ragman brought his mot (5)
I must admit that I brought mine
at twenty five minutes to eight
And the first to stand up was Kieran Grace (6)
For to tell me I was late
III
Then up jumps Humpy Soodelum
And he says: ‘I think somehow
By the ways are all going on tonight
Is a looking for a row
Now listen here, Grace if you want your face
You’d better not shout or bawl
There’s a lot of hard chews gonna be here tonight
To respect the ragman’s ball”

IV
Then we all sat down to some fish and chips (9),
and every man was there
And as a post of honour Billy Boland took the chair
He swiped the chair and sold it to an old one in Carman Hall
And danced on the face of poor Kieran Grace
the night of the Ragman’s Ball
V
Then says my one “ou’re quare (10) one now
And Biddy you’re hard to beat”
Oh when up jumps Liza Boland
And she told her to hold her prate
Then my one made a clout at her
She missed her and hit the wall
And the two of them went in the ambulance
The night of the Ragman’s ball
VI
Just to make the thing a swell affair,
we all brought friends a few
We brought up blind Gort Whelan and big Dan Kenny too
And the gallant Jack Tar (11) smoked his cigar,
and slipped coming through the hall
He lost a new bag and all his swag
the night of the Ragman’s Ball
VII
To keep the house alive my boys,
we brought some music too
We brought up Tommy Reynolds and his old tin whistle too
He played that night with all his might
till coming on to dawn
But we couldn’t find many to dance with Dan Kenny
that night at the Ragman’s Ball
VIII
Well for eating we had plenty now
As much as we could hold
We drank Brady’s Loopline porter (12)
Until round the floor we rolled
In the midst of all the confusion
Someone shouted for a song
When up jumps oul’ John Lavin and sings
‘Keep rollin’ your barrel along’
IX
Then we all sat down to some ham parings
When everything was quiet
And for broken noses I must say
We had a lovely night
Black eyes they were in great demand
Not to mention split heads and all
So if anyone wants to commit suicide
Let them come to the Ragman’s ball

NOTES
1)  the area’s placenames refer to the former trades that took place here over the centuries
2) The Liberties developed to the west of the Norman city of Dublin, outside the medieval walls of the city and its jurisdiction, around the royal abbey who enjoyed many privileges. At its height in the 15th century, the abbey formed one of the largest complexes in the city, with its main commercial throughfare – Thomas Street
3) often synonymous with beggar, but at that time a profession
4) in the more formal parties and gala dinners the guests were (and still are) announced by a butler (or a master of ceremonies) before entering the hall
5) Originally from the Irish maith meaning good. It became associated with ‘girl’ as a shortened form of maith an cailín – literally ‘good girl’, but used to mean girlfriend. 
6) some names of prominent people of Dublin gentry were used with satirical intent
9) fish and chips: a popular street food that cannot be missed at any working class gathering. We know that the product was already known in the days of Dickens, who listed it in his most famous work, “Oliver Twist” (1838), some claim that it was Italian immigrants who introducing it into the eating habits of the British and the Irish, according to others it was the Spanish.
10) This is fairly common in the south of Ireland. It’s an odd pronunciation of “queer,” and it’s used as a replacement for “very.”
11) Jack Tarr is the synonym of sailor who often ends up drunk and robbed of his equipment / pay
12) loopline porter=cheap porter 

LINK
http://www.countysongs.ie/song/night-of-the-ragmans-ball
https://wikivisually.com/wiki/The_Ragman%27s_Ball
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=27067

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Venite ed ascoltatemi per un momento
miei buoni amici, uno per uno
e vi canterò un paio di strofe su una famosa festa da ballo.
La festa fu organizzata da alcuni amici,
che vivevano ad Ash Street (1)
in una certa casa delle Libertà (2),
dove gli stacciai si radunavano di solito.
II
Quando i nomi furono annunciati (4) alle sette in punto
ogni uomo era sul posto
e per mostrare rispetto all’organizzatore
ogni stracciaio portò la sua ganza (5).
Devo confessare che io portai la mia
alle otto e venticinque
e il primo a parlare fu Kieran Grace (6)
per dirmi che ero in ritardo!
III
Poi salta su Humpy Soodelum
e dice “Penso che per
come vadano le cosa stasera
tutti vogliano far schiamazzo! (7)
Ora ascolta qui, Grace se vuoi salvarti la faccia (8)
faresti meglio a non urlare o a sbraitare,
ci sarà un sacco di roba da masticare stasera
per rispettare il ballo dello stracciaio

IV
Allora tutti ci sedemmo per un po’ di pesce e patatine (9)
e c’erano proprio tutti
e a capotavola Billy Boland rubò la sedia
e la rivendette a un vecchio di Carman Hall
e ballò sulla faccia del povero Kieran Grace,
la notte del Ballo dello Stracciaio
V
Allora mi dice la mia ganza “Sei un tipo strambo (10)
Biddy, duro da battere”

Allora salta su Liza Boland
e le disse di tenere a freno la lingua,
così la mia ganza le tirò un ceffone,
la mancò e colpì il muro
e le due sono finite sull’ambulanza
la notte del Ballo dello Stracciaio
VI
Proprio per fare una cosa molto distinta
tutti portammo alcuni amici
portammo Gort Whelan il cieco e Dan Kenny il grosso
e  il valoroso Jack Tar (11) fumò il sigaro
e prese uno scivolone nel corridoio
perse la borsa nuova e tutto il suo malloppo
la notte del Ballo dello Stracciaio
VII
Per mantenere la casa in allegria, ragazzi,
portammo anche della musica
portammo Tommy Reynolds e il suo vecchio flauto di latta
suonò quella notte con tutte le sue forze
fino all’arrivo dell’alba,
ma non ne trovammo tante a ballare con Dan Kenny
quella notte al Ballo dello Stracciaio
VIII
Beh di mangiare ce n’era in abbondanza
quanto ne potevamo contenere
bevemmo la birra scura economica (12) di Brady
fino ad azzuffarci sul pavimento.
In mezzo a tutta la confusione
qualcuno urlò per una canzone
alloro salta su il vecchio John Lavin e canta
‘Keep rollin’ your barrel along’
IX
Poi ci sedemmo tutti intorno a un po’ di prosciutto
quando tutto fu tranquillo,
e per i nasi rotti devo dire
che abbiamo passato una bella serata,
gli occhi neri erano molto richiesti
per non parlare delle teste rotte e del resto.
Quindi se qualcuno vuole suicidarsi
fallo venire al Ballo dello Stracciaio!!

NOTE
1)  i nomi dei luoghi della zona si riferiscono ai precedenti commerci che vi hanno avuto luogo nel corso dei secoli
2) L’area delle Liberties si sviluppò a ovest della città normanna di Dublino, fuori dalle mura medievali della città e dalla sua giurisdizione, attorno all’Abbazia reale che godeva di molti privilegi. Al suo apice nel 15 ° secolo, l’abbazia formava uno dei più grandi complessi della città, con la sua principale via commerciale (Thomas Street).
3) [spesso sinonimo di mendicante, quello dello stacciaio era in realtà un mestiere
4) [nelle feste più formali e i pranzi di gala gli invitati erano (e sono ancora) annunciati da un maggiordomo (o un maestro delle cerimonie) prima di fare il loro ingresso nella sala]
5) Originariamente dall’irlandese maith che significa buono. Venne associato a “ragazza” come forma abbreviata d imaith an cailín – letteralmente “brava ragazza” come sinonimo di fidanzata. 
6) [alcuni nomi di personaggi in vista della Dublino bene erano usati con intento satirico]
7) se ho ben compreso la frase essendo have a row= litigare
8) sottointeso : se non vuoi fare a cazzotti
9) [uno street food popolare immancabile ad ogni raduno della working class. Il prodotto era già conosciuto ai tempi di Dickens, che lo annoverò nella sua opera più celebre, “Oliver Twist” (1838), alcuni sostengono che furono gli immigrati italiani a introdurlo nelle abitudini alimentari dei britannici e degli irlandesi, secondo altri invece furono gli spagnoli.]
10) Abbastanza comune nel sud dell’Irlanda. È una bizzarra pronuncia di “queer” e si usa per dire “molto”.
11) [Jack Tarr è il sinonimo di marinaio che finisce spesso ubriaco e derubato del suo equipaggiamento/paga]
12) loopline porter=cheap porter 

Ronnie Drew (I, VIII, V, IX)
Frank Harte

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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