Le Liberties di Dublino: the pride of Coombe

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew (ideato da Cattia Salto per Terre Celtiche Blog) sulle note di Biddy Mulligan

LIBERTY MARKET 
★SOSTA AL PUB: Lark Inn
THE MUSEUM FLAT – THE IVEAGH TRUST
Iveagh Market
ST PATRICK’S PARK
Biddy Mulligan

Le Liberties di Dublino sono un quartiere storico e popolare “al di quà del Liffey” cioè la sponda sud del fiume, il parente povero di Temple Bar, dove probabilmente ci girano meno turisti. Le principali vie del quartiere sono: Meath Street, The Coombe, Thomas e Saint James street e la Francis Street. La trama urbanistica è ancora quella medievale con le strade a vocazione commerciale che comprende anche una vasta area industriale più a ovest sul Liffey.
vedi la prima parte

LA VEDOVA DEL COOMBE

Jimmy O’Dea

“Biddy Mulligan” è la canzone irlandese scritta nel 1930 per il music-hall da Seamus Kavanagh in collaborazione con Harry O’Donovan e che venne interpretata dal grande cantante-attore Jimmy O’Deaen travestì”. Il personaggio è collegato a una serie di canzoni sempre scritte da Harry O’Donovan: the Charladies’ Ball (condividendo la melodia di Biddy Mulligan) e Daffy the Belle of the Coombe (sulla figlia della vedova Mulligan).
Il testo per la verità è stato ripreso dalla canzone “Mrs Twankey, the Queen of the Coombe” scritta da W S North per la commedia Taladoin, or The Scamp with the Lamp” che andò in scena il 26 dicembre 1889 (vedi). Si tratta della macchietta di una vedova che risiede a Coombe (nel quartiere delle Liberties) e campa vendendo per strada, a seconda dei giorni, frutta fresca e verdure, vestiario o pesce. Come personaggio fa il paio con l’altrettanto famosa Molly Malone

Il punto indicato da Biddy dove teneva la sua bancarella all’angolo di Patrick Street ha subito una pesante trasformazione con l’allargamento della strada negli anni 1990. Già nel 1901 l’Iveagh Trust su Patrick Street aveva costruito un gruppo di quattro blocchi residenziali di edilizia assistita (Iveagh Trust Buildings) in stile Art Nouveau.
Ai tempi di Jimmy O’Dea  la maggior parte degli ambulanti delle Liberties vendevano nell’Iveagh Market, il mercato coperto di Francis Street, costruito sempre dall’Iveagh Trust. Il Mercato coperto venne costruito a nord della cattedrale di St. Patrick e aprì nel 1906; nel mercato si vendeva a seconda dei giorni: verdure, pesce o vestiario.

Ancora vitale negli anni 60 l’Iveagh Market cadde in disuso e venne abbandonato nel 1990 e al momento i progetti di riqualificazione sono solo sulla carta. Ma non il progetto di ridisegno urbano di Francis Street, la strada rinomata per i negozi d’antiquariato e le gallerie d’arte.

COOMBIE E PIMLICO

Coombie e Pimlico sembrano due nomi usciti dal libro di Alice nel Paese delle Meraviglie (come Pinco e Pallo), sono due strade che descrivono una L allungata nel quartiere delle Liberties caratterizzate da un edilizia residenziale con casette a schiera in mattoni rossi a due piani per la maggior parte ristrutturate. Un posto dove gli hipster dublinesi comprano casa per viverci qualche anno per poi trasferirsi quando mettono su famiglia e la casetta diventa un po’ stretta (i mq sono al max 70/80)

In Our Shoes Walking Tours
un’idea per girare il quartiere con le persone che ci vivono

Per la serie The Liberties Dublin – The People We Meet
Episode 17 – The Liberties. The heart of Dublin 8
un video assolutamente da vedere

Liberty Market 

in Meath Street aperto giovedì e venerdì dalle 10-16 e sabato dalle 10-17
uno dei mercati più antichi di Dublino (per comprare vestiti, gioielli, accessori a prezzi convenienti)
https://www.libertymarket.ie/

Se si vive nelle Liberties è meglio rifornirsi presso i negozianti piuttosto che fare la spesa nei supermercati (per i Lidl-dipendenti ne trovate uno in Thomas St). Ci sono tradizioni di piccole attività commerciali saldamente ancorate alla comunità (negozi e venditori ambulanti)

★SOSTA AL PUB
Lark Inn all’ 81 di Meath St
https://www.facebook.com/Thelarkinnmeathstreet/

The Museum Flat – The Iveagh Trust

Flat 3B, Bull Alley Street
L’appartamento è rimasto immutato da quando la famiglia Molloy ottenne l’alloggio (1915). Raro esempio di come vivesse una famiglia della classe operaia agli inizi del XX secolo. Prima dell’intervento l’area era fatiscente e degradata e ci vivevano i cittadini più poveri di Dublino.
Nonostante gli appartamenti siano stati adeguati alle esigenze abitative moderne il 3B è rimasto una capsula del tempo per volere di Nellie Molloy che ci visse fino al 2002 (fino all’età di 95 anni). Tutti arredi e gli oggetti sono rimasti quelli di allora. Non c’era acqua corrente nell’appartamento e il lavandino con bagno era in comune sul pianerottolo. 
https://www.theiveaghtrust.ie/our-story/the-museum-flat/

Dominic Behan
The Dubliners (strofe I, II III, V)

St Patrick’s Park

A fianco della Cattedrale di S. Patrizio comprende un piccolo parco giochi per bambini, i lavori risalgono al 1901, la vista sulla cattedrale è il punto forte del parco.

SOMMARIO
oppure continua con ST PATRICK CATHEDRAL (la Chiesa d’Irlanda nelle Liberties)

You may travel from Clare to the County Kildare,
From Drogheda right down to Macroom
but where would you see a fine widow like me, 
Biddy Mulligan, the pride of the Coombe?
I
I’m a scrap of a widow that lives in a place in Dublin,
that’s known as the Coombe.
And me comfort and ease, sure no king could excels
Though me palace consists of one room
II
By Patrick Street corner for thirtyfive years
I stood by my stall, that’s no lie
And while I was there, there’s no one would dare 
To say black was the white of me eye
III
I sell apples and oranges, nuts and split peas
Bulls eyes and sugar sticks sweet
On a Saturday night I sell second hand clothes
From me stall on the floor of the street
IV
I sell fish on a Friday, laid out on a dish
Fresh mackerel and lovely ray
I sell lovely herrings such lovely fresh herrings
That once swam in dear Dublin Bay
V
Now I have a son Mick who plays on the pipe/fife
He belongs to the Longford Street Band
It would do your heart good to see them march out 
On a Sunday to Sandymount Strand
VI
In the park on a Sunday I cut quite a dash
And the neighbours look on in surprise
At my grand paisley shawl and my bonnet so tall
It would dazzle your eyes

Puoi viaggiare dal Clare alla contea di Kildare,
da Drogheda e dritto fino a Macroom,
ma dove potrai mai trovare una bella vedova come me,
Biddy Mulligan, l’orgoglio del Coombe?
I
Sono una vedova formosa che vive a Dublino
in un posto detto Coombe,
confortevole e adatto a me, di sicuro nessun re supera
il mio palazzo, sebbene consista in una stanza sola (1).
II
All’angolo di Patrick Street per 35 anni
rimasi alla mia bancarella, e non dico bugie,
e mentre stavo là nessuno avrebbe osato
parlare male di me (2).
III
Vendo mele e arance noci e piselli spaccati,
occhi-di -bue (3) e dolci bastoncini di zucchero.
La sera del sabato vendo abiti di seconda mano 
dalla mia postazione sul marciapiede della strada.
IV
Di venerdì vendo pesce disposto su un piatto,
sgombro fresco e una bella razza, vendo belle aringhe, aringhe fresche così deliziose
che prima nuotavano nella bella baia di Dublino.
V
Ora ho un figlio di nome Mick che suona il flauto
e fa parte della banda di Longford Street (4),
rallegrerebbe il vostro cuore vederli marciare
di domenica sullo Sandymount Strand (5).
VI
Nel parco (6) di domenica faccio la mia figura (7)
e i vicini guardano con meraviglia
il mio grande scialle di Paisley (8) e il mio berretto così alto
che vi lascerà a bocca aperta (9)

NOTE E traduzione italiana Cattia Salto
Per quanto recente la canzone è stata oggetto di molte varianti testuali.
1) anche scritto come: “are these”. Il verso alternativo dice:
“My shop and my stall is laid out in the street
And me place consists of one room.”
2) dire che “nero è il bianco dei miei occhi“, è una tipica espressione popolare che significa: “nessuno può parlare male di me”
3) I Bulls eyes sono delle caramelle alla menta a strisce bianche e nere del tipo Humbug, ma mentre l’humbug ha forma cilindrica il bull-eye è sferica
4)  in Longford Street Lower c’è ancora la York House dell’Esercito della Salvezza (Salvation Army) , movimento nato dal Metodismo negli anni 1860 l’organizzazione  aveva come obiettivo principale l’evangelizzazione dei poveri con un approccio salutista e militaresco: le prediche contro l’abuso di alcol, la prostituzione e i giochi d’azzardo erano spesso accompagnati da una banda di suonatori in uniforme. Il suo fondatore William Booth era convinto che disciplina militare e musica marziale fossero un connubio perfetto per allestire spettacoli che suscitassero curiosità e interesse.
5) oppure “When the band goes to Dollymount Strand”: sia Sandymount che Dollymount sono spiagge nella Baia di Dublino una a Sud e l’altra a Nord
6) probabilmente il
St Patrick park adiacente alla cattedrale
7) espressione idiomatica per “Cut a fine figure”
8) oppure “With my Aberdeen shawlie thrown over my head”

9) ho preferito tradurre con un’espressione equivalente in italiano, “It would dazzle your eyes”= vi abbaglierebbe gli occhi

FONTI
http://www.kinglaoghaire.com/lyrics/915-biddy-mulligan
http://dublinopinion.com/2008/06/09/jimmy-jimmy/
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=115394
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=6502

/ 5
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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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