24 dicembre La Natività

Benvenuti nel Calendario dell’Avvento 2022 ideato da Terre Celtiche Blog su ispirazione del Calendario dell’Avvento illustrato da Paul Bommer[1]

Per l’ultimo giorno ho preparato una Christmas Playlist del 2022 incentrata sui classici della Natività, ma non solo

Natività Christmas Playlist del 2022

per ogni canto trovate la scheda relativa nel link con testi e traduzione e note commentate e una panoramica delle versioni (che non ci potevano stare tutte tutte nella play list!)
Gloria in Excelsis Deo/Les anges dans nos campagnes/
Angels we have heard on high
Ding Dong! Merrily On High
Carol of the Bells
Noël est arrivé/ La camba me fai mau
Bring a torches, Jeanette Isabella
Christ Child’s Lullaby/ Taladh Chriosda
Ninna nanna di Gesù Bambino
Minuit chrétiens/ Holy Night
Stille Nacht/Silent Night
Don Oíche Úd I MBeithil
In dulci Jubilo/ Good Christian Men Rejoice
Adeste fideles/Come All Ye Faithful
Hark! The herald angels sing
Gesù Bambin l’è nato
Thys Endris Night
Péh trouz zou ar en doar
Kanomp Noel

Paul Bommer Natività
Paul Bommer Natività

Scrive Paul Bommer “I calendari dell’Avvento tradizionalmente terminano alla vigilia di Natale (così come l’Avvento stesso, poiché tutta la magia si svolge oggi, questa stessa notte) e di solito mostra la Natività. Una scena familiare, un senso di pace e calma, mistero e magia – possiamo identificarci con questo, cristiani o no.”[2]

Intanto che decidevo la scaletta, rielaboravo i post già pubblicati, ascoltavo le varie versioni, ammiravo l’illustrazione di Paul Bommer, sono andata a riguardarmi un po’ di scene della Natività nell’arte. Bommer ha collocato la sacra famiglia in un interno pieno di luce, all’ingresso della grotta con “veranda”, un compromesso tra la grotta e la capanna già elaborato da Giotto e da Duccio di Buoninsegna[3] . Sicuramente i rimandi di Bommer a Giotto sono molto forti sia nella stella cometa che sfreccia in cielo sia nel gioco di sguardi tra Gesù e Maria[4]. Mi piace molto il Giuseppe barbuto e capellone con in mano il bastone fiorito, proclama iconografico della verginità di Maria[5]

Se avete un po’ di tempo guardate questa lezione di Elisa Marianini

[1] Traendo ispirazione dal Calendario dell’Avvento di Paul Bommer (disegnato nel 2010) anche in Terre Celtiche Blog per il 2022 faremo il count-down dal 1 dicembre fino al giorno di Natale. L’artista ci ha dato l’autorizzazione a utilizzare le immagini dei suoi bellissimi disegni, così ogni giorno volteremo virtualmente una pagina del Calendario per gustarci una storia, una canzone, del buon vino cotto, un dolcetto.. https://terreceltiche.altervista.org/ritual-chants/#ca

[2] Advent Calendars traditionally end on Christmas Eve (as does Advent itself, as all the magic takes place to-day, this very night) and usually features the Nativity. A family scene, a sense of peace and calm, and mystery and magic – we can relate to that, Christian or not. https://paulbommerarchive.blogspot.com/2010/12/advent-calendar-24th-dec-nativity.html

[3] Le prime raffigurazioni della Natività seguono le indicazioni iconografiche orientali: la grotta, gli animali, Gesù nella mangiatoia e in fasce. In Occidente l’ambiente preferito è invece quello della stalla. Il senese Duccio –  Natività (1308-11), National Gallery, Washington- tenta una sintesi inserendo una stalla dentro ad una grotta o che richiama  la stalla, a ridosso della montagna di Giotto -Natività (1303-05), Cappella degli Scrovegni Padova.
http://www.lookingatart.org/2020/12/28/spot-the-painting-due-nativita-a-confronto/

[4] la figura di Maria ha subito un lungo processo di elaborazione a cominciare dalla posizione sdraiata di una puerpera raffigurata separata dal bambino (a cui volta spesso le spalle) che man mano si mette semisdraiata appoggiata ad un cuscino, si siede e infine si inginocchia in adorazione
http://www.engramma.it/eOS/index.php?id_articolo=2543

[5] https://unapennaspuntata.com/2011/11/30/bastone_fiorito_san_giuseppe/


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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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