Montrose

James Graham, primo marchese di Montrose (1612 –1650) è stato un nobile scozzese, poeta, soldato e poi viceré e capitano generale della Scozia. Inizialmente si unì ai Covenanter[1] nelle Guerre dei Tre Regni, ma successivamente sostenne il re Carlo I, per conto del quale dal 1644 al 1646, e di nuovo nel 1650, combatté nella guerra civile in Scozia.

Le sue vittorie spettacolari, che colsero di sorpresa i suoi avversari, sono ricordate nella storia militare per la loro genialità tattica.

Ma dopo la sua sconfitta e cattura nella battaglia di Carbisdale, Montrose fu processato dal Parlamento scozzese e condannato a morte per impiccagione.

La sua testa venne posta sul punto più alto della Old Tolbooth[2], una struttura municipale appena fuori dalla cattedrale di St Giles dove rimase dal 1650 al 1661, mentre il suo braccio destro venne appeso ai cancelli della città di Dundee e poi portato in Inghilterra, senza mai venire sepolto con il resto del corpo.

Dopo la Restaurazione, nel 1661 il nuovo re Carlo II pagò di tasca sua un sontuoso funerale nel 1661, e la reputazione di Montrose cambiò da traditore a martire ed eroe romantico, nonché soggetto di opere di Walter Scott (A Legend of Montrose, 1819) e John Buchan (Montrose, 1928).

[1] Covenanti, (covenant è un accordo, alleanza in riferimento al rapporto diretto tra Dio e il suo popolo, tramite le parole della Bibbia) così erano chiamati presbiteriani in Scozia, le loro riunioni in aperta campagna vennero denominate “conventicles” e considerate illegali passibili di pena capitale.
[2] Il Tolbooth di Edimburgo costruito intorno al 1561 come dogana per i mercanti, poi diventato sede del municipio e tribunale nel XVII fu trasformato in prigione e in luogo di esecuzioni pubbliche, venne demolito nel 1817.

Montrose (Steeleye Span)

Nel loro primo album dal vivo (Live at last) del 1978, gli Steeleye Span inserirono l’epica ballata dedicata a Montrose, lunga ben 15 minuti, con un arrangiamento che Tim Hart definì il più complicato mai realizzato dalla band. Una versione ridotta a 4 minuti scarsi fu realizzata per il mercato australiano e pubblicata come singolo.

Nell’album la canzone è indicata come “tradizionale” ma in realtà è stata quasi interamente riscritta dal gruppo, in particolare per opera di Rick Kemp. Il ritornello e pochi altri versi sono tratti dalla canzone My Dear and Only Love, attribuita al Marchese di Montrose stesso.

1.When James the King ruled by sceptered crown
With bishops and pen from London town
And the sword could ne’er bring Scotland down,
Where the cold north wind breathes through the dawn,
At Ol’ Montrose on a winter’s morn,
The Fourth Earl’s only son was born.
And he grew strong and he grew stern,
Of books and knowledge he would learn
And so to Glasgow he must turn.
2.For truth and valour he was named,
For bowmanship he was acclaimed,
And the silver arrow he did gain.
First through France then to London town
This noble youth did proudly ride
With his good bow strapped in behind.
3.Then his King’s favour he has sought
But slander brought it all to naught
To Scotland he’s fled back from court.
But new King Charles, so ill advised
By Hamilton and Laud likewise,
Scotland they betrayed by lies.
With papacy and bad intent,
A new prayer book to Scotland sent
To control the Kirk was his intent.
4.The mob has raged around St.Giles
against the King’s churchmen,
But Montrose spoke above them all,
the people’s love to win.
So Jamie joined the Covenant,
for war they did prepare
And he rode north to Huntly’s house
but found no welcome there.
So the gay red Gordon ribbons
they chased around the land
Until at Inverurie Lord Huntly signed his hand.
So Montrose rode to Aberdeen
where the Covenant held sway
To speak the King at Berwick,
a truce was signed that day.
But the grim Geneva ministers put Montrose in a cell
And there he fought to serve Scotland and serve his King as well.
Meanwhile down south in England the Civil War began,
So Montrose rode to London town to parley with the King.
For a thousand men he pleaded to save his fair Scotland,
But he went home a general without a single man.
5.The giant Macdonald Alasdair with sixteen hundred men
From Ireland sailed to join Montrose
and plunder Campbell’s glen.
Montrose’s small united force of Gaelic men did lure
Against seven thousand Covenant on the field of Tippermuir.
Chorus I’ll serve thee in such noble ways
Was never heard before
I’ll crown and deck thee with all bays
And love thee more and more

6.With stones and bows, the screaming clans put Covenant to flight
That Sabbath day at Tippermuir was such a bloody sight,
Then marching north to Aberdeen where treasure could be found
The soldiers fought for bounty there while James fought for the crown (Chorus)
7.His army now three thousand strong,
he was resolved to go
To meet the Campbell in his lair
through all the winter snow
King Campbell sailed from his castle
strong as Montrose’ pipes drew near
No refuge from the Lord on earth,
no pity for Campbells here (Chorus)
8. With Campbell lands all wasted,
Montrose was forced to guess
To fight Argyll or Lord Seaforth on the road to Inverness.
It came to pass that Campbell’s might was smashed on Loch Eil’s shore
And the terror of Clan Diarmaid behold their glens no more Chorus
9.At Auldearn, Alford, and Kilsyth, the Royal standard shone,
As Alexander he did reign and he did reign alone.
Then Montrose entered Glasgow with Scotland at his feet,
But the power could not be broken of the minister elite. Chorus
10. Soon the year of miracles, like the slowly setting sun,
Was melting now before his eyes,
all he could do was done.
At Philiphaugh and Carbisdale warm fortune did turn cold,
MacLeod the devil’s advocates
sold James for oats and gold. Chorus
11.The judges passed their cruel sentence,
traitors laughed and jeered.
He stood unmoved in stately calm and spoke quite unafeared,
“Nail my head on yonder tower, give every town a limb
And God who made shall gather them, I go from you to Him”.
As he turned from out the Hall, clouds left the sky,
To battle he has never walked more proudly than to die.
12.They set him high upon a cart, the hangman rode below,
There stood the Whig and West Country lords in balcony and bower
They brought him to the water gate, he looked so great and high,
So noble was his manly frame, so clear his steadfast eye.
13. The rabble rout forbore to shout and each man held his breath,
For well they knew a hero’s soul
was face to face with death,
For loving Scotland and his King he went to death that morn,
A shudder ran across the sky, the work of death was done.

Quando Giacomo il Re governava con la corona scettrata
con vescovi e in punta di penna(1) dalla città di Londra
mai la spada avrebbe potuto abbattere la Scozia,
dove il freddo vento del nord soffia all’alba,
al vecchio maniero dei Montrose in una mattina d’inverno,
nacque l’unico figlio del Quarto Conte.
E crebbe forte e crebbe severo,
imparando dai libri e dalla cultura
e così dovette rivolgersi a Glasgow.
Per verità e valore fu rinomato,
per la sua abilità con l’arco fu acclamato,
e la freccia d’argento(2) guadagnò.
Prima per la Francia poi fino alla città di Londra
questo nobile giovane cavalcò con orgoglio
con il suo buon arco sulla schiena. 
Allora cercò il favore del suo re
ma la calunnia vanificò tutto,
in Scozia fuggì dalla corte (di Londra).
Ma il nuovo re Carlo (fu) così mal consigliato
anche da Hamilton e Laud(3),
la Scozia fu tradita dalle bugie.
Con il papato e le cattive intenzioni
un nuovo libro di preghiere fu inviato in Scozia:
controllare la Chiesa di Scozia(4) era il suo intento. 
La folla era infuriata davanti a St. Giles
contro gli ecclesiastici del re,
ma Montrose parlava sopra tutti loro
dell’amore del popolo per la vittoria.
Così Jamie si unì ai Covenanti,
che si preparavano alla guerra ,
e si diresse a nord verso la casa di Huntly,
ma lì non trovò il benvenuto.
Così i vivaci nastri rossi dei Gordon
li inseguirono per il paese
finché a Inverurie Lord Huntly firmò di suo pugno.
Così Montrose si recò ad Aberdeen
dove i Covenanti dominava
per parlare al re a Berwick,
quel giorno fu firmata una tregua.
Ma i cupi ministri di Ginevra(5) misero Montrose in cella
e là egli combatté per servire la Scozia e servire bene anche il suo re.
Nel frattempo nel sud dell’Inghilterra cominciò la guerra civile,
così Montrose si recò a Londra per parlamentare con il re,
per mille uomini implorò di salvare la sua bella Scozia,
ma tornò a casa, un generale senza un solo uomo. 
Il gigante Macdonald Alasdair(6) con milleseicento uomini
dall’Irlanda salpò per raggiungere Montrose
e saccheggiare la valle dei Campbell.
Attirò la piccola forza unita di uomini gaelici di Montrose
contro settemila Covenanti sul campo di Tippermuir(7). 
Ritornello (8) Ti servirò in modi così nobili
quali non furono mai sentiti prima
ti incoronerò e ti adornerò con tutti gli allori
e ti amerò sempre di più
 
Con pietre e archi, i clan urlanti costrinsero i Covenanti alla fuga
quel sabato a Tippermuir fu uno spettacolo tanto cruento,
poi in marcia verso nord a Aberdeen(9) dove si poteva trovare il tesoro/ i soldati combattevano lì per il soldo mentre James combatteva per la corona 
Il suo esercito, ora forte di tremila persone,
era deciso ad andare avanti
per incontrare il Campbell nella sua tana
attraverso la neve invernale
Re Campbell partì dal suo castello
mentre le cornamuse di Montrose si avvicinavano
nessun rifugio dal Signore sulla terra(10),
nessuna pietà per i Campbell qui!
Con le terre di Campbell tutte devastate,
Montrose fu costretto a chiedersi
se combattere Argyll o Lord Seaforth sulla strada per Inverness.
Accadde che la potenza di Campbell venne annientata sulle rive del Lago Eil
e il terrore del Clan Diarmaid non vedrà più le sue valli (Coro)
Ad Auldearn, Alford e Kilsyth (11) splendeva lo stendardo reale,
come Alessandro egli regnò e regnò da solo (12).
Poi Montrose entrò a Glasgow con la Scozia ai suoi piedi,
ma il potere dell’élite ministeriale non poteva essere spezzato. 
Presto l’anno dei miracoli, come il sole che tramonta lentamente,
si stava sciogliendo davanti ai suoi occhi,
tutto quello che poteva fare era fatto.
A Philiphaugh e Carbisdale (13) la calda sorte divenne fredda,
gli avvocati del diavolo MacLeod
vendettero James per avena e oro(14).
I giudici emisero la loro crudele sentenza,
i traditori risero e schernirono.
Rimase impassibile con maestosa calma e parlò senza paura:
“Inchioda la mia testa su quella torre laggiù, dai un arto a ogni città
e Dio che li ha fatti li raccoglierà(15), io vado da te a Lui.”
Mentre si voltava dalla sala, le nuvole lasciarono il cielo, in battaglia non ha mai camminato con più orgoglio che per andare a morire 
Lo misero su un carro, il boia cavalcava di sotto,
c’erano i signori di Whig e West Country sul balcone e sulla torre.
Lo portarono alla porta dell’acqua, sembrava così grande e alto,
così nobile era la sua figura virile, così limpido il suo sguardo fermo. 
La marmaglia(16) si astenne dal gridare e ciascuno trattenne il fiato,
perché sapevano bene che l’anima di un eroe
era faccia a faccia con la morte,
Per aver amato la Scozia e il suo re andò a morte quella mattina,
un brivido percorse il cielo, l’opera della morte era compiuta. 

NOTE
(1) James the King = Giacomo VI di Scozia che si vantava sempre di governare la Scozia con la penna mentre i suoi antenati dovevano governarla con la spada
(2) La Freccia d’Argento era un premio per il tiro con l’arco assegnato all’università di Montrose, St. Andrews (dove frequentò il St. Salvator’s College). Lo stesso Argyll l’aveva vinto sette anni prima di Montrose, quando anche lui era uno studente lì.
(3) William Laud, arcivescovo di Canterbury, il cui nuovo libro di preghiere provocò una rivolta nella chiesa di St. Giles a Edimburgo
(4) Kirk = la Chiesa di Scozia
(5) “Ministri in Ginevra”: indica i Presbiteriani. L’abito di Ginevra (anche detto “abito da pulpito” è un indumento ecclesiastico adottato dai predicatori laici della Riforma protestante
(6) Alexander (o Alaster) McDonald (c. 1610-1647) fu un guerriero scozzese nato nelle Ebridi Interne (isola di Colonsay) e primogenito di un capo clan (uno dei più potenti clan scozzesi delle Highlands). Nella annosa faida con il clan Campbell però il Clan Donald finì per soccombere con il devastante corollario di perdita della terra, case bruciate, uccisioni o cattura della maggior parte degli uomini. Così Alasdair si trasferì in Irlanda del Nord in esilio presso i suoi parenti MacDonnels di Antrim, con un pugno di guerrieri, finendo nel bel mezzo della guerra civile irlandese del 1641.
Noto per la sua gigantesca statura e prestanza fisica nel 1644 fu nominato comandante di quasi 2.000 uomini per una spedizione in Scozia a sostegno della guerra civile scozzese, ben determinato a vendicarsi di coloro che lo avevano offeso.
Non perdendo l’occasione di saccheggiare le terre dei Campbell (bruciò vivi anche donne e fanciulli con l’unica colpa di appartenere al clan dei Cambell, devastò castelli e città meritandosi il nome di “il devastatore” per la sua crudeltà) vinse una serie di battaglie alleandosi con il generale scozzese James Graham primo marchese di Montrose tra il 1644 e il ’45 (Tippermuir, Aberdeen, Inverlochy, Auldearn, Alford e Kilsyth) https://terreceltiche.altervista.org/alasdair-mhic-cholla/
(7) Tippermuir, 1 settembre 1644: Montrose (3000 uomini) sconfigge l’esercito Covenant (7000 uomini) 
(8) Il ritornello (“Ti servirò…”) è un testo che è stato scritto dallo stesso Montrose, che però scriveva “all with bays” mentre Maddy canta “with all bays”. 
(9) Aberdeen, 13 settembre 1644 Montrose (1500 uomini) sconfigge Burleigh (2500 uomini) 
(10) Citazione dal National Covenant, l’accordo presbiteriano che proclamò l’indipendenza scozzese dall’Inghilterra: “E così vediamo che non c’è rifugio sulla terra contro il Signore”. 
(11) Auldearn, 1 maggio 1645, Alford, 2 luglio 1645, Kilsyth, 15 agosto 1645 altre battaglie vittoriose di Montrose
(12) La frase “Come Alessandro regnò” è stata scritta dallo stesso Montrose
(13) a Philiphaugh, 13 settembre 1645 Montrose (500 uomini) è sconfitto da David Leslie (4000 uomini), Montrose esiliato in Francia; a Carbisdale, 27 aprile 1650 Montrose è sconfitto ancora da David Leslie 
(14) Il laird Neil MacLeod vendette Montrose ai suoi nemici Covenant, dopo che Montrose ferito e perduto era andato da MacLeod per chiedere aiuto e protezione dopo la sua sconfitta a Carbisdale. Il pagamento di MacLeod fu promesso in oro e farina d’avena (molto importante in Scozia), ma si dice che egli non avesse mai ottenuto tutto l’oro e che metà dell’avena fosse acida. 
(15) Il verso della poesia da cui è stato copiato (The Execution of Montrose, nel libro di poesie The Lays of the Scottish Cavaliers, di William Edmonstoune Aytoun) recita “E Dio che ha creato li raccoglierà”.
(16) nel booklet gli Steeleye Span scrivono “The rebel rout”

Ulteriori adattamenti

Brian McNeil

Al momento la versione della Battlefield Band da da “On The Rise” 1986 non è in rete

LINK
https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/montrose.html
https://en.wikipedia.org/wiki/James_Graham,_1st_Marquess_of_Montrose
https://www.firstmarquisofmontrosesociety.co.uk/history/james-graham/
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=4640

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

Una risposta a “Montrose”

  1. Punto 13:
    nel testo che ho in archivio la riga “The rebel rout forbore…” differisce da quella scritta qui: “The rabble rout forbore….”

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