Lindormen

Lindormen (classificazione: SMB 11, TSB A 29) è una naturmityscken ballader registrata nell’Archivio TSB in diciannove varianti svedesi (di cui cinque della regione finlandese-svedese) datate dal 1810 in poi. Tredici delle varianti sono dotate di melodie. Ballate analoghe si ritrovano anche in Danimarca (la DgF 65) e in Norvegia.

Lo stesso soggetto è cantato in una canzone popolare slava ed è conosciuto in forma di fiaba sia nei paesi nordici che tra la maggior parte degli altri popoli europei, nonché nell’antica letteratura indiana.

La narrazione si collega all’archetipo di Bella e la Bestia, l’equilibrarsi dell’energia femminile e di quella maschile, ma è anche un sorta di rito iniziatico delle vergini alla sessualità dell’età adulta.

Chi è il Lindorm

Lindorm mostro leggendario del folklore dell'Europa settentrionale.
Il Lindorm è spesso raffigurato come un animale con testa di drago, zampe d’aquila, ali di pipistrello e corpo posteriore a forma di coda con un ricciolo su di essa e che termina con una punta a forma di freccia. Un modo insolito in cui si diceva che alcuni lindorm si muovessero era quello di mordersi la coda per formare un cerchio, e poi rotolare in avanti come una ruota. Un tale lindorm era chiamato hjulorm o serpente della ruota.

Il Lindorm (linnorm in norvegese) di cui trattano le ballate popolari è un mostro leggendario del folklore dell’Europa settentrionale. È una specie di drago o serpente gigante, che a volte appare con una lunga criniera e ama vivere nelle foreste.

Nella tradizione svedese possono avere buone o cattive intenzioni, e un cattivo lindorm non è simpatico da incontrare.

Ma spesso i lindorm erano considerati creature benevole e incontrarne uno era considerato raro e fortunato.

Geijer e Afzelius raccontano la storia di come un ragazzo in Svezia abbia catturato un lindorm una volta, ma il lindorm è scappato, e la muta della vecchia pelle è rimasta in mano al ragazzo. Quando il ragazzo è tornato a casa, ha messo la pelle nel suo stufato e lo ha mangiato. Dopodiché divenne molto saggio e fu in grado di usare minerali, piante e animali come medicinali.

Ci sono anche storie romantiche raccontate di principi che sono stati stregati e trasformati in terrificanti lindorm e poi liberati dall’incantesimo dall’amore e dal coraggio di una fanciulla. La ballata di cui si parla qui racconta una di queste storie, che ha dato origine anche ad una fiaba diffusa in tutta la Scandinavia.

Anche le ballate inglesi Kemp Owen e The Laidly Worm hanno un tema simile, ma in queste c’è una principessa che è stata maledetta in forma di serpente e un cavaliere che la salva. Nella ballata scozzese Alison Cross (o Allison Gross) è la donna-fatata che trasforma il cavaliere in serpente (ugly worm)

la storia (versione svedese)

Prince Lindworm

La protagonista della ballata si chiama la piccola Signe e presta servizio alla corte del re. Un giorno, mentre è a passeggio nei boschi, Signe incontra un enorme lindorm che le chiede di andare via con lui. Signe risponde che lo farà a patto che il lindorm non la tradisca mentre dorme. Fatto il patto, si mettono in cammino: la ragazza cavalca mentre il lindorm le corre a fianco.

In breve arrivano in una città e lì incontrano il padre di Signe che tenta di convincerla ad abbandonare il lindorm, ma ella risponde che deve lasciarle fare a modo suo, come le era stato predetto quando era bambina. Poco dopo, in un boschetto, incontrano i fratelli di Signe, e la scena si ripete nello stesso modo.

I due cavalcano e corrono ancora fino a giungere ad un prato fiorito con un letto in mezzo. Il lindorm suggerisce di fermarsi per una pausa e Signe acconsente. La fanciulla si siede sul letto spossata e si addormenta, con il lindorm sdraiato di fianco a lei.

Quando Signe si sveglia, vede che il lindorm si è trasformato nel figlio di un re.

Le versioni danese e norvegese

Nella versione danese la protagonista (di nome Ingelille) è assai meno rassegnata al suo destino della omologa svedese Signe. Alla “proposta indecente” del Lindorm risponde orgogliosamente sdegnata (“come potrei promettermi a un lindorm quando sono stata corteggiata da un figlio di re?”). Ma poi segue comunque il lindorm, che deve averle fatto un sortilegio, e da questo punto in poi la vicenda è analoga a quella narrata nella ballata svedese: l’incontro con il padre e i fratelli, il talamo nuziale in mezzo al prato, e la ragazza che dopo aver giaciuto con il Lindorm si risveglia di fianco ad un principe.

John Bauer

La versione norvegese racconta una storia diversa, tanto da essere catalogata a parte (TSB E156).

Un pastorello trova un piccolo verme nell’erba e lo porta all’orgogliosa vergine Lyselin, la quale crede che il verme sia d’oro e lo mette in una cassa, ma dopo un paio di giorni il verme cresce, così che la cassa scoppia e il lindorm esce e giace in grembo alla vergine.

Un messaggero viene inviato al suo corteggiatore, il figlio del re danese. Questi salpa per l’Islanda, dove la fanciulla risiede, e un piccolo puledro marrone gli consiglia di crogiolarsi nel catrame e nella sabbia primaverile, una miscela che funge da armatura.

Dopo un duro combattimento, il re danese uccide il Lindorm.

Lyselin invita il suo salvatore a «mangiare un piatto con me / e dormire fuori con me» ma quegli rifiuta l’offerta perché “ha altri progetti”.

la ballata (versione svedese)

Signa Lilla tjente i konungens gård,
Och de lekte
Hon tjente der uti åtta år.
Och de lekte både nätter och i alla sina dagar

Signa Lilla sig utom lunden går,
Der möter henne en lindorm så stor.
“Hörest du, Signa Lilla, hvad jag säger dig,
“Vill du nu följa af landet med mig?”
“Jag ville väl följa af landet med dig,”
Om du intet i sömnen ville svika mig.”
Lindormen svepte om jungfrun kappan blå,
Så lyfte han henne på gångaren grå.
Signa Lilla red och lindormen rann,
Till dess att de kommo litet bättre fram.
När som de kommo till borgarelid,
Der stod hennes fader och hvila sig dervid.
“Och hörest du, Signa, hvad jag säga må,”
“Hvi vill du följa den lindorm så stor?”
“Och käre ni, min fader, ni lät mig ha min gång;”
“Ty detta var mig spådt allt uti min barndom.”
När som de kommo i rosendelund,
Der mötte hon sina bröder i samma stund.
“Och hörest du, Signa, hvad jag säga må,”
“Hvi vill du följa den lindorm så stor?”
“Och käre mina bröder, ni låt mig ha min gång;”
“Ty detta var mig spådt uti min barndom.”
Signa Lilla red och lindormen rann,
Och så foro de den vägen fram.
De redo sig genom en blomstergrön äng:
Der hittade de på en uppbäddad säng.
Lindormen lyfte jungfrun af gångaren grå:
“Här skola vi hvila båda två.”
“Intet är jag trötter och intet är jag mod,”
“En liten hvila hon vore dock god.”
Jungfrun hon satte sig i sängen ned,
Hennes tårar de runno, sina händer hon vred.
Signa Lilla lade sig ändtligen ned,
Och lindormen lade sig tätt bredvid.
är Signa Lilla vakna och sig kringom såg,
Så var det en konungason på hennes arm låg.
Allting var förändradt och allting var godt,
Och de lekte
Begge så vaknade de i sitt slott.
Och de lekte både nätter och i alla sina dagar

La piccola Signa prestava servizio alla corte del re,
E hanno giocato(1)
ha servito lì per otto anni.
E hanno giocato entrambe le sere e in tutti i loro giorni

La piccola Signa fuori dal boschetto cammina,
Lì incontra un Lindorm assai grande.
“Hai sentito, piccola Signa, quello che ti sto dicendo,
“Vuoi ora girare il paese con me?”
“Io vorrei girare il paese con te,
Se tu non volessi dormire nel mio sonno.”
Lindorm avvolse un mantello blu intorno alla fanciulla  
poi la issò su un destriero grigio.
La piccola Signa cavalcava e il lindorm correva
finché non furono arrivati un poco più avanti.
Quando arrivarono alla borgata
lì stava suo padre che la aspettava.
“Ascolta Signa che cosa devo dirti
Perché vuoi seguire questo lindorm così grande?”
“O mio caro padre lasciami fare a modo mio
ché tutto ciò mi è stato predetto nella mia infanzia”
Poi quando arrivarono al boschetto di rose
trovarono in un sol tempo i suoi fratelli.
“Ascolta Signa che cosa dobbiamo dirti
Perché vuoi seguire questo lindorm così grande?”
“O miei cari fratelli lasciatemi fare a modo mio
ché tutto ciò mi è stato predetto nella mia infanzia”
La piccola Signa cavalcava e il lindorm correva
così essi presero la loro strada.
Arrivarono così ad un prato verde di fiori
lì trovarono un letto preparato.
Il lindorm sollevò la fanciulla dal grigio destriero
“Qui staremo a riposare entrambi”
“Non sono stanca e non sono audace
Un po’ di riposo mi farebbe proprio bene”
La fanciulla si sedette sul letto
scorrevano le lacrime, si contorcevano le mani.
La piccola Signa infine si addormentò
e il lindorm giacque vicino di fianco a lei.
Poi la piccola Signa si svegliò e si guardò intorno
c’era il figlio delre che giaceva tra le sue braccia.
Tutto era cambiato e tutto era buono
E hanno giocato
Si svegliarono entrambi nel loro castello.
E hanno giocato entrambe le sere e in tutti i loro giorni

NOTE
(1) il temine indica un divertimento, sollazzo mediante le gioie del sesso

La ballata nel folk revival

la folk band svedese Kalabra dall’album Folka (2000)
Skald, gruppo neofolk francese che canta in lingua norrena, dall’album I en Svunnen Tid (2012)
Lena Willemark, nota folk singer sevdese, accompagnata da un’orchestra sinfonica
Kristin Borgehed e Rasmus Krohn
I danesi Virelai dall’omonimo album (2017)
Trio Fri, un terzetto folk dell’Ostergotland
Grafotterna, altra folk band svedese contemporanea, dall’album Fallande stjarna (2018)
Maija Karhinen-Ilo, harp & voice and Marianne Maans, fiddle & voice.

LINK

https://www.bloges.wiki/wiki/no/Lindorm
http://www.lefavoledilang.it/librorosa36.html
http://balladspot.blogspot.com/2017/09/the-lindworm.html
https://www.bokselskap.no/boker/kjempeballadar/tsb_e_156_lindormen

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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