La serie dei numeri parte 4: Previsioni del tempo nelle filastrocche bretoni e britanniche

Previsioni del tempo nei 12 giorni del Natale

Nei dodici giorni successivi al Natale in Inghilterra venivano scambiati dei doni (in particolare uccelli e altri animali commestibili). Erano inoltre giorni di divinazione, perchè era convinzione popolare che il tempo durante i dodici mesi dell’anno corrispondesse a quello di ciascuno dei giorni dopo il Natale.
L’uccello incasellato nei 12 giorni era quello che sarebbe stato cacciato nel mese corrispondente.

The Gaping Wide-mouthed Waddling Frog

Gioco della rana dalla bocca larga
Gioco-filastrocca della rana dalla bocca larga-
illustrazione di Walter Crane

The Gaping Wide-mouthed Waddling Frog è un gioco-filastrocca per bambini che ha come protagonista una rana dalla bocca larga. Un gioco vittoriano per bambini riservato alle festività natalizie.

E’ la britannica Lina Eckenstein (1857-1931) in “Comparative Studies in Nursery Rhymes” (London: Duckworth & Co., 1906), pp. 134-142, a segnalare l’apparizione in un playbook del XVIII secolo del gioco natalizio “The Gaping Wide-mouthed Waddling Frog” [cf]. I partecipanti, seduti in cerchio, iniziano un dialogo in cui le risposte cumulative valevano una piccola penitenza per quelli che sbagliavano.

Come canzone riassuntiva con domande e risposte, la “filastrocca” bretone dei “Vespri delle rane” ” è più o meno simile a queste “perdrioles” e canzoni inglesi che terminano con la frase “the Partridge in a Pear Tree“.
Il contenuto di queste canzoni è solo apparentemente surreale.

The Gaping Wide-mouthed Waddling Frog.
Buy this of me:— What is it?
The gaping wide-mouthed waddling frog.
Buy this of me:— What is it? Two pudding ends will choke a dog, With a gaping wide-mouthed waddling frog.
Buy this of me:— What is it? Three monkeys tied to a clog, etc.
Twelve huntsmen with horns and hounds,
Hunting over other men’s grounds;
Eleven ships sailing o’er the main,
Some bound for France and some for Spain,
I wish them all safe home again;
Ten comets in the sky, Some low and some high;
Nine peacocks in the air, I wonder how they all came there, I do not know and I don’t care;
Eight joiners in joiner’s hall
Working with their tools and all.
Seven lobsters in a dish,
As fresh as any heart could wish;
Six beetles against the wall [or six spiders in the wall], Close by an old woman’s apple stall;
Five puppies by our bitch Ball
Who daily for their breakfast call;
Four horses stuck in a bog;
Three monkeys tied to a clog;
Two pudding ends would choke a dog;
With a gaping wide-mouthed waddling frog

La rana goffa dalla bocca larga.
Prendimi questo: Cos’è?
la rana goffa dalla bocca larga.
Prendimi questo: Cos’è? Due avanzi di salsiccia che soffocherebbero un cane, con una rana goffa dalla bocca larga
Prendimi questo: Cos’è? Tre scimmie legate a uno zoccolo ecc.
Dodici cacciatori con corni e segugi,
cacciano su terreni di altri uomini;
Undici navi che navigano sulla terraferma,
alcune dirette alla Francia e altre alla Spagna,
auguro a tutte loro di tornare a casa;
Dieci comete nel cielo, alcune in basso e altre in alto;
Nove pavoni in aria, mi chiedo come siano arrivati tutti lì, non lo so e non mi interessa;
Otto falegnami nella falegnameria
che lavorano con i loro strumenti e tutto il resto.
Sette aragoste in un piatto,
fresche quanto chiunque potrebbe desiderare;
Sei coleotteri contro il muro [o sei ragni nel muro], Vicino alla bancarella di mele di una vecchia;
Cinque cuccioli dalla nostra cagna
Ball che chiamano ogni giorno per la loro colazione;
Quattro cavalli bloccati in una palude;
Tre scimmie legate a un ceppo;
Due avanzi di salsiccia che soffocherebbero un cane; Con una rana goffa dalla bocca larga

L’antico calendario celtico e il “gourdeizioù”

calendario di Coligny

“C’è nell’anno bretone un periodo iniziale che parte o dal 25 dicembre o dal 1 gennaio. Dura dodici giorni; si chiama “gourdeizioù “, cioè letteralmente” i giorni “, “i giorni addizionali “. Sono quelli che sommati ai 354 giorni dell’anno lunare ne fanno un anno solare di 366 giorni. Questi 12 giorni si trovano con valore mitico anche in Germania, e in India dove, come in Bretagna, prevedono il tempo dell’anno che verrà … “
M. Fañch Postic, (CNRS, CRBC) in un articolo intitolato “le feste legate al calendario” [in Bretagna], https://docplayer.fr/15052540-Les-fetes-liees-au-calendrier-en-bretagne.html fornisce i seguenti dettagli:
Una delle preoccupazioni maggiori era quella meteorologica: si trattava di indovinare cosa riservava il tempo per l’anno successivo, in particolare nel periodo dei raccolti estivi e autunnali. Abbiamo osservato per questo il gourdeizioù (i “super giorni”) o “goursuhun” (la “super settimana”): da Natale, ogni giorno, indicava il periodo di un mese dell’anno a venire. A nord dell’Aulne, vengono presi in considerazione i primi dodici giorni dell’anno, a volte sostituiti dai primi dodici giorni della fase lunare (gourdeiziou al loar). Siamo generalmente d’accordo nel vedere in questi giorni (che in tutta Europa servono così a predire il tempo del nuovo anno) una testimonianza finale del calendario celtico che inizialmente era lunare“.

RISORSE
http://chrsouchon.free.fr/rannouf.htm
https://clatterymachinery.wordpress.com/2007/12/22/a-gaping-wide-mouth-waddling-frog-illustrated-by-walter-crane/
http://ontanomagico.altervista.org/feste-celtiche.html

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Pubblicato da Giorgio Gregori

vive a Brescia. Chitarrista acustico appassionato di etnomusicologia e liuteria chitarristica, è vicepresidente dell'Associazione Culturale Folk Lab di Brescia. Ha curato per anni la rubrica del Folk per la rivista mensile "Chitarra Acustica" diretta da Andrea Carpi, attualmente scrive per la rivista "BresciaMusica".

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