Bonny Black Hare

Bonny Black Hare è una ballata piuttosto rara, ma reinterpretata da molti grandi protagonisti del folk revival, con il classico doppio senso assai diffuso e apprezzato nei traditionals delle Isole Britanniche. Basata sulla caccia alla lepre e l’esibizione di armi da fuoco, il suo simbolismo che non nasconde nulla di ciò che sta accadendo la rende una irresistibile miscela di oscenità e tenerezza.

Scriveva A.L.Lloyd (il primo a cantarla in epoca moderna , accompagnato dal violino di Dave Swarbrick)

“Gli psichiatri ci dicono che la pistola pronta del cowboy è una “affermazione di potenza”. Beh forse. Certamente identificare i rapporti sessuali con l’esibizione di ordigni è una vecchia battuta. Cupido con il suo arco e le sue frecce non è altro che il precursore di quei marinai nelle canzoni oscene che sparano con il loro cannone e bucano la loro ragazza a centro nave e si addormentano con l’armadietto vuoto. Qui, opportunamente, l’immagine centrale è una pistola sportiva con la lepre nera suo bersaglio (nel gioco di parole).(1) Non molte canzoni erotiche affrontano la questione in modo così delicato e allo stesso tempo vivido come questo bonario pezzo, il cui umorismo malizioso è accentuato dall’inafferrabile ritmo bicronale della melodia”

(1) il gioco di parole sta nell’assonanza dei termini “hare” (lepre) e “hair” (no, non capelli, altra peluria…)

La canzone può anche essere letta come un ammonimento sui pericoli della promiscuità sessuale. La giovane donna viene presentata come una partecipante consenziente all’incontro sessuale, ma il giovane è ritratto come un cacciatore che ha solo una cosa in mente. La canzone suggerisce che il giovane continuerà a dare la caccia alla bella lepre nera, indipendentemente dalle conseguenze

Bonny Black Hare

Roud 1656 ; Master title: The Bonny Black Hare ; G/D 7:1427 ; Ballad Index RL042 ; Bodleian Roud 1656 ; GlosTrad Roud 1656 ; DT BLACKHAR , BLACKHR2 ; Mudcat 92152 ; trad.]

On the fourteenth of May at the dawn of the day
With me gun on me shoulder to the woods I did stray
In search of some game if the weather proved fair
To see can I get a shot at the bonny black hare 
I met a young girl there, her face like the rose
Her skin was as fair as the lily that blows
Says I “Me fair maiden, why ramble you so?
Can you tell me where the bonny black hare do go?”
The answer she gave me, oh the answer was “No
But under me apron they say it do go
And if you’ll not deceive me I’ll vow and declare
We’ll both go together to hunt the bonny black hare” 
I laid this girl down with her face to the sky
I took out me ramrod and me bullets likewise
Saying “Wrap your legs round me, dig in with your heels
For the closer we get, love, the better it feels” 
The birds they were singing in the bushes and trees
And the song that they sang was “She’s easy to please”
I felt her heart quiver and I knew what I’d done
Says I “Have you had enough of me old sporting gun?” 
The answer she gave me, oh, the answer was “Nay
It’s not often young sportsmen like you come this way
But if your powder is good and your bullets are fair
Why don’t you keep firing at the bonny black hare?”
“Me powder’s all wet and me bullets all spent
And I can’t fire a shot for it’s choked at the vent
And I’ll be back in the morning if you are still here
We’ll both go together to hunt the bonny black hare”

All’alba del 14 maggio
con il fucile in spalla mi sono allontanato nel bosco
per cacciare se il tempo fosse stato bello
e vedere se potevo sparare alla bella lepre nera.
Lì incontrai una giovane ragazza, dal viso come la rosa
la sua pelle era chiara come il giglio che sboccia,
dissi: “Mia bella fanciulla, perché vaghi così?
Puoi dirmi dove andrà la bella lepre nera?” 
La risposta che mi ha dato, oh, la risposta è stata “No
ma sotto il mio grembiule dicono che sia andata
e se non mi ingannerai, giurerò e dichiarerò
che andremo insieme a cacciare la bella lepre nera”.
Ho disteso questa ragazza con la faccia rivolta al cielo
ho tirato fuori la mia canna e anche le mie pallottole
dicendo “Avvolgimi con le gambe, affondami con i talloni
perché più ci avviciniamo, amore, meglio ci si sente” 
Gli uccelli cantavano tra i cespugli e gli alberi
e la canzone che cantavano era “Lei è di bocca buona”
Ho sentito il suo cuore tremare e sapevo cosa avevo fatto
dico “Sei stufa della mia vecchia pistola sportiva?” 
La risposta che mi ha dato, oh, la risposta è stata “No, non capita spesso che giovani sportivi come te arrivino qui.
Ma se la tua polvere è buona e i tuoi proiettili sono giusti
perché non continui a sparare alla bella lepre nera?” 
“La polvere è tutta bagnata e i proiettili sono tutti esauriti
enon posso sparare perché il foro è ostruito.
Ma tornerò domattina se sei ancora qui
andremo insieme a cacciare la bella lepre nera”

la ballata nel folk revival

Steeleye Span in Bedlam Born (2006)
Fairport Convention in Angel Delight (1971)
Damh The Bard in Tales from the Crown Man (2009)
A.L.Lloyd nella raccolta The Bird in the Bush (1965)
The Fried Pirates in Sailors, strumpets and Scallywags (2018)
Steeleye Span live nel 2006
Fairport Convention una versione alternativa della fine degli anni ’70
Martin Carthy in Byker Hill (1967)
Beggar’s Bridge in Short storie, tall tales (2015)
Jason Steel al Leigh Folk Festival (2009)

LINK

https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/thebonnyblackhare.html

https://genius.com/Steeleye-span-bonny-black-hare-lyrics

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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