The Farmer’s Toast / God Speed the Plough

The Farmer’s Toast è una canzone del folk inglese risalente al XV secolo. Secondo la maggior parte delle fonti era contestualizzata nel “lunedì dell’aratro“, Plough Monday in inglese, che è il primo lunedì dopo l’Epifania (tra il 7 e il 14 gennaio). L’aratura rituale è stata documentata in diverse località dell’Europa per assicurare la fertilità della terra e i buoni raccolti.

Plough Monday

Plough Monday è una questua rituale ancora diffusa nell’Inghilterra rurale di oggi (Yorkshire, Lincolnshire, East Anglia e East Midlands), seppure solo nel Folk-revival.
Il rituale consisteva in una “parata” dell’aratro trascinato di casa in casa, da una allegra comitiva, per lo più mascherata, e la richiesta di cibo o bevande, al grido di  “Good speed the plough” [Dio spinga l’aratro]. In alcune tradizioni si collegava alla danza delle spade, oppure alle Morris Dance, e anche ad una rappresentazione di Mummers.
La questua rituale del Plough Monday agli inizi del XX secolo era in via d’estinzione e praticata per lo più dai bambini con il pretesto di raggranellare qualche soldino o dolcetto.

The Farmer’s Toast

Roud 1603 ; Ballad Index OLoc030 ; Mudcat 39751 ; trad., tune Eric Winter]

Sebbene il rituale del Plough Monday sia probabilmente d’origine medievale, il testo e la melodia di The Farmer’s Toast risalgono al 1800. Così brindiamo al contadino, perchè moriremo tutti di fame senza coloro che lavorano la terra!

Folly Bridge in All in the Same Tune – Unabridged 2015
God Speed the Plough è una variante di The Farmer’s Toast anche sotto i titoli Success to the FarmerJolly Farmer, The Farmer’s Anthem

Kate Rusby in Philosophers, Poets & Kings (2019)
John Kirkpatrick

Versione di Kate Rusby

Come all jolly fellows who delight in being mellow
Attend unto me, don’t be lazy
For a pint when it’s quiet, come all let us try it
For thinking can make a man crazy.

Come sit at my table, as many as able
I’ll hear not one word of complaining
For the tinkling of glasses, all music surpasses
I long to see bottles a draining.

Chorus
I have lawns, I have bowers
I have fields, I have flowers
And the lark is my daily alarmer
So jolly boys now, who follow the plough
A health and success to the farmer.

For here I am king I can laugh drink and sing
Let no-one approach as a stranger
Just show me the ass who refuses a glass
And I’ll treat him to hay in a manger.

Let the wealthy and great be in splendor and state
I envy them not I declare it
I eat my own ham, my own chickens and lamb
I shear my own sheep and I wear it.

Were it not for my seeding you’d all have poor feeding
I’m sure you would all starve without me
But I am content when I’ve just paid the rent
I’m happy when friends are around me.

Traduzione italiana Cattia Salto

Venite miei allegri compagni che amate essere gioviali,
avvicinatevi attorno a me, non siate pigri,
per gustare una pinta di birra quando tutto è tranquillo,
perchè il desiderio può far impazzire un uomo.

Venite a sedervi alla mia tavola, quanti ce ne state,
non sentirò lamentele,
perchè il tintinnio dei bicchieri, supererà ogni melodia;
non vedo l’ora che le bottiglie si svuotino.

Coro
Ho prati, ho giardini (1)
ho campi, ho fiori
e l’allodola (2) è il mio allerta quotidiano,
così giovanotti gioviali, che seguite l’aratro
(brindiamo) alla salute e al successo del contadino
!

Perchè qui io sono il re, rido, bevo e canto,
che nessuno si avvicini da estraneo,
mostratemi solo l’asino che rifiuta il bicchiere
e lo curerò con una mangiatoia piena di fieno.

Che i ricchi e i notabili vivano in pompa magna,
non li invidio di certo,
io mangio il mio prosciutto, i miei propri polli e agnelli,
toso le mie pecore e ne indosso la lana.

Se non fosse per la mia semina, voi mangereste poco, sono sicuro che morireste tutti di fame senza di me,
ma io sono contento appena ho pagato l’affitto
e sono felice quando ho amici attorno a me (3)!

Note
1) in questo contesto bower (=pergolato) sta per giardino
2) l’allodola è l’araldo della Primavera ed è spesso accostata al lavoro dell’aratore
3) il contadino che con il suo lavoro riesce a soddisfare i bisogni primari di mangiare e stare al caldo non ha problemi economici e non s’interessa di finanza, preferisce brindare in compagnia circondato da persone a cui vuole bene e che gli vogliono bene

LINK
https://mainlynorfolk.info/john.kirkpatrick/songs/godspeedtheplough.html
https://www.bookofdaystales.com/plough-monday/
http://projectbritain.com/ploughMonday.htm

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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