Sinclairvise

Sinclairvise è una ballata norvegese, composta da Edvard Storm (poeta originario del Gudbrandsdalen) nel 1781, in cui si narra della storica battaglia di Kringen, avvenuta nel 1612. Un gruppo di contadini norvegesi tese un’imboscata a una compagnia di soldati scozzesi (capitanata, tra gli altri, dall’ufficiale George Sinclair) mentre andavano a combattere per la Svezia contro la Norvegia nella cosiddetta “guerra di Kalmar.”

L’imboscata avvenne in un punto in cui i soldati scozzesi dovevano passare lungo una stretta via delimitata da ripidi pendii da un lato e da un fiume dall’altro. Gli scozzesi furono pesantemente sconfitti e la battaglia assunse uno status leggendario, anche grazie a causa delle poesie, delle storie e delle canzoni che sono state raccontate e cantate al riguardo

la trama

Prima ancora che la storia inizi, ci sono un paio di strofe che ci predicono che le cose per Sinclair non andranno bene; sebbene venga navigando per combattere al soldo dei suoi padroni svedesi, presto troverà la sua tomba in Norvegia.

Lo stesso Sinclair viene avvertito da una sirena di tornare indietro mentre si avvicina alla Norvegia a bordo della sua nave. Ma Sinclair non è interessato ad ascoltarla e continua a navigare fino ad avvistare la costa norvegese.

L’esercito scozzese sbarca a Romsdal, attraversa il paese, bruciando e saccheggiando. La notizia dei massacri si diffonde in tutto il paese, ma poiché tutti i soldati norvegesi sono lontani a combattere per il re, i contadini decidono che dovranno difendere da soli la loro terra.

La ballata descrive quindi il luogo in cui avrà luogo l’imboscata: il sentiero chiamato Kringen corre vicino alla collina mentre un fiume scorre nelle vicinanze. E in quel fiume cadrà il nemico, preda del Nokkien, una creatura del folklore norvegese, che solleva dall’acqua la sua barba bagnata. Sinclair muore al primo colpo che lo raggiunge. Tutti i suoi uomini gridano disperati, ma i norvegesi lanciano un grido di battaglia e Kringen viene presto cosparso di cadaveri, così che i corvi abbiano abbastanza da mangiare. Nessun scozzese sopravvive per tornare a casa e dire ai connazionali quanto sia pericoloso visitare coloro che vivono nelle colline norvegesi.

lo stile

Lo stile in cui è scritta questa ballata è in alcune parti notevolmente diverso da quello delle tipiche ballate popolari, sebbene oggi sia cantato su melodie di ballate, a volte con un ritornello

Le due strofe iniziali ricordano quelle di altre ballate, per esempio Bendik e Årolilja, nelle quali l’intera trama è riassunta molto brevemente in un’unica strofa, e poi immediatamente ripetuta con lievi variazioni. I versi in cui Sinclair sta parlando alla sirena sono ancora versi tipici di una ballata, con molto discorso diretto. Ma da qui in avanti la canzone di Sinclair di discosta dai canoni delle ballate tradizionali; il discorso è in qualche modo più astratto sulla narrazione sembra prevalere il commento. Anche molte delle immagini e delle descrizioni sembrano più ricche di quelle che si incontrano in una tipica ballata popolare.

Anche lo schema delle rime (ABAB) è piuttosto insolito. I versi di una ballata a quattro versi sono tipicamente ABCB, o molto occasionalmente AABB. Un’ulteriore caratteristica che distingue questa ballata dalle tipiche ballate medievali è la mancanza di ripetizione. I primi due versi della ballata sono variazioni l’uno dell’altro, ma oltre a ciò, la ripetizione, che è una caratteristica così tipica delle ballate popolari, è sostanzialmente assente.

la ballata

Il testo originale di Storm non prevedeva il ritornello. Ma oggi la ballata viene spesso eseguita su una melodia tradizionale delle Isole Faroe (o forse dalla Danimarca passando per le Isole Faroe), con il ritornello Vel op før dag, de kommer vel over den hede (in italiano ben prima che venga il giorno, essi arriveranno alla brughiera).

Herr Sinklar drog over salten Hav,
Til Norrig hans Cours monne stande;
Blant Guldbrands Klipper han fant sin Grav,
der vanked så blodig en Pande.
Vel op før Dag,
de kommer vel over den Hede.

Herr Sinklar drog over Bølgen blaa
For Svenske Penge at stride;
Hielpe dig Gud du visselig maa
I Gresset for Nordmanden bide.

Maanen skinner om Natten bleg,
De Vover saa sagtelig trille:
En Havfrue op av Vandet steeg
Hun spaaede Herr Zinklar ilde.

Vend om, vend om, du Skotske Mand!
Det gielder dit Liv saa fage,
Kommer du til Norrig, jeg siger for sand,
Ret aldrig du kommer tilbage.

Leed er din Sang, du giftige Trold!
Altidens du spaaer om Ulykker,
Fanger jeg dig en gang i Vold
Jeg lader dig hugge i Stykker.

Han seiled i Dage, han seiled i tre
Med alt sit hyrede Følge,
Den fierde Morgen han Norrig mon see,
Jeg vil det ikke fordølge.

Ved Romsdals Kyster han styred til Land
Erklærede sig for en Fiende;
Ham fulgte fiorten hundrede Mand
Som alle havde ondt i Sinde.

De skiendte og brændte hvor de drog frem,
Al Folket monne de krænke,
Oldingens Afmakt rørte ei dem,
De spottet den grædende Enke.

Barnet blev dræbt i Moderens Skød,
Saa mildelig det end smiled;
Men Rygtet om denne Jammer og Nød
Til Kiernen af Landet iled.

Baunen lyste og Budstikken løb
Fra Grande til nærmeste Grande,
Dalens sønner i skjiul ei krøb
Det måtte Hr. Zinklar sande.

Soldaten er ude paa Kongens Tog,
Vi maae selv Landet forsvare;
Forbandet være det Niddings Drog,
Som nu sit Blod vil spare!

De Bønder av Vaage, Lessøe og Lom,
Med skarpe Øxer paa Nakke
I Bredebøigd til sammen kom,
Med Skotten vilde de snakke.

Tæt under Lide der løber en Stie,
Som man monne Kringen kalde,
Laugen skynder sig der forbi,
I den skal Fienderne falde.

Riflen hænger ei meer paa Væg,
Hist sigter graahærdede Skytte,
Nøkken opløfter sit vaade Skiæg,
Og venter med Længsel sit Bytte.

Det første Skud Hr. Zinklar gialdt,
Han brøled og opgav sin Aande;
Hver Skotte raabte, da Obersten faldt:
Gud frie os af denne Vaande!

Frem Bønder! Frem I Norske Mænd!
Slaa ned, slaa ned for Fode!
Da ønsked sig Skotten hjem igien,
Han var ei ret lystig til Mode.

Med døde Kroppe blev Kringen strøed,
De Ravne fik nok at æde;
Det Ungdoms Blod, som her udflød,
De Skotske Piger begræde.

Ei nogen levende Siel kom hjem,
Som kunde sin Landsmand fortælle,
Hvor farligt det er at besøge dem
Der boe blandt Norriges Fielde.

Sinclair ha attraversato il mare salato
Verso la costa norvegese si è diretto
Tra le colline di Guldbrands ha trovato la sua tomba
là dove c’era una fonte sanguinante
Ben prima che arrivi il giorno
essi arriveranno alla brughiera


Sinclair ha attraversato le onde blu
per camminare al soldo svedese
Dovrà aiutarti certamente Dio
nell’erba dal morso norvegese

La luna brillava pallida nella notte
La barca rullava piano dolcemente
Una sirena si alzò dall’acqua
Guardò male il signor Sinclair

Girati, girati, scozzese!
La tua vita è così meravigliosa
Tu stai venendo in Norvegia ma ti dico la verità
Non importa se ora tu torni indietro

Di piombo è la tua canzone, velenoso Troll!
Ogni volta che tu prevedrai lutti
io ti prenderò con violenza
E ti farò tagliare a pezzi

Egli navigò per un giorno navigò per tre giorni
Con tutto il suo seguito
Il quarto giorno vide la costa norvegese
Non lo nasconderò

Alla baia di Romsdal egli prese terra
e si dichiarò come nemico
Quattrocento uomini lo seguivano
e ognuno aveva il male al suo fianco

Hanno invaso e bruciato ovunque andassero
e tutta la gente fu colpita
Il Potere dell’Antico non li toccava
ed essi deridevano le vedove piangenti

I bambini furono uccisi nel grembo materno
nonostante il loro mite sorriso
Ma la notizia di questi massacri e distruzioni
Arrivò fin nel cuore della regione

Brillavano i falò e correvano i messaggeri
Dal villaggio al villaggio più vicino
i figli del Dalen nascondevano un brivido
Sinclair dovrà dirlo

I soldati sono fuori con le schiere del Re
Noi dobbiamo difendere da noi la nostra terra
Maldetto sia il turpe invasore
Che ora dice salverà il suo sangue

I contadini di Vaage, Lessoe e Lom
con asce affilate in spalla
Vennero insieme a Bredeboigd
Volevano affrontare gli Scozzesi

Vicino a dove corre uno stretto sentiero
come una specie di freddo anello
Le truppe devono passare in fretta
lì dovranno cadere i nemici

Il fucile non è più appeso al muro
Prende la mira il grigio indurito tiratore
Il Nokkien solleva la sua barba bagnata
e aspetta con desiderio la sua preda

Al primo colpo che Sinclair ricevette
egli ruggì ed esalò il suo spirito
Ogni scozzese gridò quando cadde il comandante
Dio ci liberi da quest’acqua!

Avanti contadini” Attaccate uomini norvegesi!
Colpite, colpite forte con il piede
Così lo scozzese vorrà tornare a casa
giacché amava molto la madre

Il Kringen era disseminato di cadaveri
i corvi avevano abbastanza da mangiare
Il sangue giovane che qui sgorgava
le ragazze scozzesi ora piangeranno

Nessuna anima viva tornò a casa
Mentre ogni loro conterraneo potrà dire
Come sia pericoloso fare visita a coloro
che abitano i campi norvegesi.

la ballata nel folk revival

la storica folk band norvegese Folque dal suo primo
album
TYR, folk metal band delle far Oer guidata dalla cantante Pól Arni Holm
Il quartetto islandese Hrafnagaldur
Kauderne, gruppo norvegese apparso da pochissimo sulla scena folk
Tempest, la celtic rock band multinazionale guidata dal norvegese Leif Sorbje
Stormti, in un disco del 1993 dedicato a Edvard Storm
Hamradun, la nuova band faroese della cantante Pól Arni Holm,
Il gruppo danese Gny, con la vocalist Nanna Barslev
La cantautrice faroese Eivor Palsdottir

LINK

https://balladspot.blogspot.com/2017/02/the-ballad-of-sinclair.html

https://www.kringen1612.no/Litteratur.htm#Zinklars_Vise

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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