Ar Eireann Ni Neosainn Ce hi è una canzone d’amore dolcissima, la cui melodia richiama un’antica aria anglo-scozzese “Tweedside” o “The Banks of the Tweed” (vedi)
La fonte data dalle pubblicazioni testuali (in gaelico irlandese) si rifanno a E. Walsh “Irish Popular Song” 1847: “Walsh says the name of the author is unknown, but he was likely a native of Kerry, as the song was very popular there. Tradition attributes it to a young man who fell in love with his brother’s affianced bride. Dr. Joyce quotes O’Curry’s authority for the statement that the song was written about 1810 by Finneen, or Florence, Scannell, a Kerry schoolmaster.”
Scritta in gaelico forse nel 1800 su di una melodia del secolo precedente, la canzone è stata più recentemente tradotta metricamente in inglese in varie versioni. In origine probabilmente una aisling song un genere letterario della poesia irlandese proprio del 1600-1700 in cui il protagonista ha la visione in sogno di una bella fanciulla che rappresenta l’Irlanda. Incidentalmente anche il poeta inglese William Cowper nel 1788 scrisse una poesia dal titolo “The Morning Dream” sulla stessa melodia con il tema del sogno, in cui una bellissima ragazza ordina al poeta di andare a liberare gli schiavi africani dalle catene (vedi).
VERSIONE ORIGINALE IN GAELICO IRLANDESE
Un giovane si è innamorato di una ragazza ma è troppo povero per poterla mantenere decorosamente e troppo timido per farsi comunque avanti, si reca all’estero per cercare la fortuna e quando ritorna trova la donna sposata con suo fratello.
O almeno è questa la storia raccontata tradizionalmente con la canzone, anche se versioni testuali tramandate continuano a rimanere molto enigmatiche!
In questa versione il senso dell’incontro o del sogno notturno resta piuttosto indefinito: il protagonista incontra una bella fanciulla che gli ruba il cuore, ma lui non ha il coraggio di parlarle! In verità il poeta si avvicina alla fanciulla per conoscerla e lei non vuole ascoltarlo. Una situazione piuttosto angosciante che lascia l’uomo esausto..
ASCOLTA De Dannan in “A Celtic Tapestry” vol II 1997
ASCOLTA Ciara Considine in “Beyond The Waves” 2010
Il video creato da Alessandro Tosi ha come interprete Maria McCool
I
Aréir is mé téarnamh um’ neoin
Ar an dtaobh thall den teóra ‘na mbím,
Do théarnaig an spéir-bhean im’ chómhair
D’fhág taomanach breóite lag sinn.
Do ghéilleas dá méin is dá cló,
Dá béal tanaí beó mhilis binn,
Do léimeas fé dhéin dul ‘na cómhair,
Is ar éirinn ní n-eósainn cé h-í.
II
Dá ngéilleadh an spéir-bhean dom’ ghlór,
Siad ráidhte mo bheól a bheadh fíor;
Go deimhin duit go ndéanfainn a gnó
Do léirchur i gcóir is i gcrich.
Dó léighfinn go léir stair dom’ stór,
‘S ba mhéinn liom í thógaint dom chroí,
‘S do bhearfainn an chraobh dhi ina dóid,
Is ar éirinn ní n-eósainn cé h-í.
III
Tá spéir-bhruinneal mhaordha dheas óg
Ar an taobh thall de’n teóra ‘na mbím.
Tá féile ‘gus daonnacht is meóin
Is deise ró mhór ins an mhnaoi,
Tá folt lei a’ tuitim go feóir,
Go cocánach ómarach buí.
Tá lasadh ‘na leacain mar rós,
Is ar éirinn ní n-eósainn cé h-í.
TRADUZIONE INGLESE I Last night as I strolled abroad(1) On the far side of my farm I was approached by a comely maiden Who left me distraught and weak. I was captivated by her demeanour and shapeliness By her sensitive and delicate mouth, I hastened to approach her But for Ireland I’d not tell her name. II If only this maiden heeded my words, What I’d tell her would be true. Indeed I’d devote myself to her And see to her welfare. I would regale her with my story And I longed to take her to my heart Where I’d grant her pride of place But for Ireland I’d not tell her name. III There is a beautiful young maiden On the far side of my farm Generosity and kindness shine in her face (2) With the exceeding beauty of her countenance Her hair reaches to the ground Sparkling like yellow gold; Her cheeks blush like the rose But for Ireland I’d not tell her name. |
Tradotto da Cattia Salto I Ieri notte mentre passeggiavo sul lato opposto della fattoria, mi si avvicinò una bella fanciulla che mi lasciò turbato e fiacco. Fui catturato dal suo contegno e delle sue forme, dalla sua bocca sensuale e delicata; e mi affrettai per conoscerla, ma per l’Irlanda non dirò il suo nome II Se solo questa fanciulla badasse alle mie parole, le racconterei la verità. Anzi mi dedicherei tutto a lei e penserei al suo benessere L’avrei deliziata con la mia storia e che desideravo tenerla nel mio cuore dove avrebbe preso il posto d’onore, ma per l’Irlanda non dirò il suo nome III C’è una bella giovane fanciulla sul lato opposto della mia fattoria, generosità e gentilezza spiccano sul suo viso, (2) superate solo dalla bellezza del suo volto, i capelli toccano terra e luccicano come oro giallo; le guance avvampano come rose, ma per l’Irlanda non dirò il suo nome |
NOTE
1) il termine abroad ha un duplice significato: significa sia fuori che all’estero
2) l’apparizione è descritta come una creatura fatata, che simboleggia la natura rigogliosa e l’amore
ASCOLTA The High Kings in “The High Kings” 2008
In questa versione viene mantenuta la I strofa in gaelico mentre la seconda è stata riscritta in inglese: sembrerebbe che l’uomo si trovi in una terra straniera e che la nostalgia della sua Irlanda sia tale da apparirgli in sogno come una bellissima fanciulla! Egli purtroppo si rende conto che la visione è fugace forse perchè in cuor suo sa che non rivedrà mai più il suo amato paese!
Questa versione di sole due strofe richiama l’aisling song, un genere letterario della poesia irlandese proprio del 1600-1700 in cui il protagonista (spesso un poeta) ha la visione in sogno di una bella fanciulla che rappresenta l’Irlanda. In genere lei si lamenta delle condizioni di vita del popolo irlandese e prevede un futuro radioso, in cui sarà libera dagli oppressori. La chiave politica è una lettura tipicamente irlandese di un genere sviluppato in Francia con il termine Reverdie, in cui il poeta incontra una dama soprannaturale, che simboleggia la natura rigogliosa e l’amore.
A volte il poeta è esortato a compiere grandi gesta o a unirsi alla causa, ma il tutto è scritto in codice, perchè per chi aveva scritto e per chi cantava la canzone, c’era l’accusa di tradimento, ed era passibile perciò di condanna a morte. (continua)
Le aisling song sono in genere delle slow air di una dolcezza mista a tristezza infinita e per lo più sono composte in gaelico irlandese per rivendicare l’indipendenza culturale dall’inglese e le proprie radici celtiche!
I Aréir is mé téarnamh ar neoin Ar ar dtaobh eile ‘en teóra seo thiós Do thaobhnaigh an spéirbhean im’ chomhair D’fhág taomanac breoite lag tinn Le haon ghean dá méin is dá cló Dá bréithre ‘s dá beol tanaí binn Do léimeas fá dhéin dul ‘na treo Is ar Éirinn ní neosfainn cé hí II Last night in strange fields as I roved Such a vision I passed on my way A young woman so fair to behold That in seconds my heart was astray Oh she reached out a welcoming hand But I knew that it never could be And before I could kiss her sweet lips She had vanished forever from me |
Tradotto da Cattia Salto I Ieri sera mentre all’aperto passeggiavo sul lato opposto della fattoria, si avvicinò una bella fanciulla che mi ha lasciato sconvolto e esausto. Fui affascinato dal suo contegno e delle sue forme, dalla sua bocca sensuale e delicata; mi sono affrettato per conoscerla, ma per l’Irlanda non dirò il suo nome II Ieri sera mentre passeggiavo in campi stranieri, una visione incrociai nel cammino! Una giovane donna così bella a vedersi, che il mio cuore in un attimo si era smarrito. Oh lei allungò una mano invitante, ma io sapevo che non avrei mai potuto prenderla e prima che potessi baciare le sue dolci labbra lei era scomparsa per sempre. |
VERSIONI IN INGLESE
Questa traduzione in inglese è quella circolata durante il folk revival degli anni settanta, ma non ha avuto molto seguito
ASCOLTA Wolfe Tones in “Let the People Sing” 1972
I Last eve as I wandered quiet near, To the border’s of my little farm, A beautifull maiden appeared, Whoes lovelyness caused my heart’s harm, By her daring and love smitten sour, And the words from her sweet lips that came, To meet her I raced the field o’re, But for Ireland i’d not tell her name. II If this beauty but my words would heed The words that I speak would be true, I’d help her in every need, And indeed all her work I would do, To win one fond kiss from my love, I’d read her romances of fame, Her champion I daily would prove, But for Ireland I’d not tell her name. III There’s a beautiful stately young maid, At the nearing of my little farm, She’s welcoming kind unafraid, Her smile is both childlike and warm, Her gold hair in masses that grows Like amber and sheen is that same, And the bloom in her cheeks like the rose, But for Ireland I’d not tell her name. |
Tradotto da Cattia Salto I L’altra sera passeggiavo tranquillo vicino al confine della mia piccola fattoria, una bella fanciulla mi apparve, la cui amabilità mi ha infiammato il cuore verso di lei ardito e d’amore infatuato -per le parole che dalle sue dolci labbra venivano- a incontrarla corsi oltre il campo, ma per l’Irlanda non dirò il suo nome II Se questa beltà avesse solo badato alle mie parole, le parole che le avrei detto sarebbero state sincere, l’avrei aiutata per ogni bisogno, e inoltre tutto il suo lavoro avrei fatto; per vincere un bacio appassionato dal mio amore, leggerei i suoi romanzi preferiti e la proteggerei ogni giorno ma per l’Irlanda non dirò il suo nome III C’è una bella giovane fanciulla maestosa che si avvicina alla mia piccola fattoria è la benvenuta senza tema, il suo sorriso è sia fanciullesco che sensuale, i suoi capelli d’oro voluminosi sono lucenti come ambra e le sue guance sbocciano come rose ma per l’Irlanda non dirò il suo nome |
ASCOLTA Dervish in “The End of the Day” 1996
Questa versione meno letterale nella traduzione è però più armoniosa come metrica e decisamente più bella della precedente: qui l’uomo per sfogare il suo struggimento d’amore per la bella fanciulla che lo aspetta, canta per lei una canzone, ma non vuole farci sapere il nome di lei finchè non l’avrà sposata!
I There’s a home by the wide Avonmore That will sweep o’er the broad open sea/And wide rivers their waves wash ashore Whilst bulrushes wave to the breeze Where the green ivy clings ‘round the door And the birds sweetly sing on each tree Oh me darling, they’re tuning their notes/It’s ar Éirinn ní neosfainn cé hí II Like the sick man that longs for the dawn/I do long for the light of her smile/And I pray for my own cailín bán Whilst I’m waiting for her by the stile/Oh I’d climb all the hills of the land/And I’d swim all the depths of the sea/To get one kiss from her lily-white hand It’s ar Éirinn ní neosfainn cé hí III I have toiled sore those years of me life Through storm, through sunshine and rain And I surely would venture my life For to shield her one moment from pain For she being my comfort in life Oh my comfort and joy she may be She’s my own, she’s my promised wife It’s ar Éirinn ní neosfainn cé hí IV Oh but when I will call her my own And ‘tis married we both then will be Like the king and the queen on the throne We’d be living in sweet purity Oh ‘tis then I’ll have a home of my own And I’ll rear up a nice family Oh ‘tis then that her name will be known But for Ireland I won’t tell her name |
Tradotto da Cattia Salto I C’è una casa accanto all’ampio Avonmore (1) che sfocerà verso il mare aperto e ampi fiumi le onde bagnano la riva i giunchi ondeggiano nella brezza, mentre la verde edera si aggrappa alla porta, e gli uccelli dolcemente cantano su ogni ramo o mia cara, cantano la melodia “It’s ar Éirinn ní neosfainn cé hí” II Come l’uomo malato che brama l’alba io bramo la luce del suo sorriso, e prego la mia cailín bán (2) mentre lì aspetto accanto alla scaletta; oh vorrei arrampicarmi su tutte le colline della terra, e vorrei nuotare in tutti gli abissi del mare, per ottenere il bacio della sua bianca mano (3) It’s ar Éirinn ní neosfainn cé hí III Ho faticato molto in questi anni della mia vita, sia con la tempesta, con il sole e la pioggia, e di certo rischierei la mia vita per proteggere lei dai dispiaceri perchè lei è il mio conforto nella vita Oh il mio conforto e gioia lei potrebbe essere, lei è mia, la mia promessa sposa It’s ar Éirinn ní neosfainn cé hí IV Oh ma fino a quando la chiamerò mia cara e saremo sposati insieme come il re e la regina sul trono, dobbiamo vivere in castità Oh allora avrò una casa tutta mia e crescerò una bella famiglia solo allora il suo nome sarà conosciuto ma per l’Irlanda, non voglio dire il suo nome |
NOTE
1) il fiume l’Avonmore scorre nelle Wicklow Mountains e confluisce nel fiume Avoca cantato anche da Thomas Moore nel “The Meeting of the Waters”
2) cailín bán: ragazza bella
3) un giro di parole per dire: “vorrei essere accarezzato”
Come si vede in nessuna versione si fa menzione che la donna abbia sposato il fratello del protagonista, la vox populi deve essere stata aggiunta come tentativo di spiegazione al refrain “But for Ireland I won’t tell her name“, ovvero la segretezza del nome della fanciulla per non turbare i rapporti parentali.
Eppure la bellezza della canzone sta proprio nell’enigmaticità del verso.
FONTI
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=10531
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=111051
http://martindardis.com/id70.html
http://thesession.org/tunes/1039
http://thesession.org/tunes/11612
http://spenserians.cath.vt.edu/TextRecord.php?action=GET&textsid=38883
http://www.celticlyricscorner.net/soundtracks/areireann.htm
http://www.celticlyricscorner.net/dervish/areirinn.htm
ILLUSTRAZIONE
Dipinto di Angela Betta Casale sito web
(Cattia Salto febbraio 2014)