Fiddler’s Green, l’isola dei Beati Marinai

L’isola dei Beati Marinai ma anche dei Pirati (Fiddler’s Green), dove il tempo è sempre mite, i violini non smettono mai di suonare, le ragazze sono bellissime e la birra è gratis.
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Scritta da John Conolly nel 1966 “Fiddler’s Green” è una di quelle canzoni che diventano tradizionali appena un paio d’anni dopo la loro nascita.
Tim Hart e Maddy Prior  la registrano poco dopo per il loro album “Folk Songs of Old England Vol. 2” (per la verità riconoscendo i crediti a John).
Poi sempre agli inizi degli anni 70 la registrano anche i Clancy Brothers … e la canzone diventa irlandese nella testa dei più (peccato che John Conolly sia dello Staffordshire)!
Così già negli anni 70 la canzone viene spacciata per la versione irlandese dell’isola dei Beati (vedi). Oggi non manca mai nelle rievocazioni storiche tipo Renaissance Faire o ai raduni pirateschi.

Fiddler’s Green

Roud 26370 ; Ballad Index FR439 ; Mudcat 47889 ; John Conolly]

John Conolly, 1966 (Copyright © 1970 for the world, March Music Ltd, March, Cambs, UK)

I originally wrote “Dress me up in me ABB SOCKS and jumper” ,until Bill [Meek] pointed out that no-one outside Grimsby would know about these specialist fishermen’s oiled-wool feet-protectors …
The song is certainly not consciously based on “Tarpaulin Jacket”,although obviously that’s where I got the idea for the first line of my chorus – and as far as I know the words and tune are original -although I will concede that the first line of my verse does bear a passing resemblance to “The Dark-eyed Sailor” (old songwriters’ dodge – change the rhythm and they’ll never notice ..) John Conolly

John Conolly scrive su Mudcat “Inizialmente ho scritto “Vestitemi con le calze ABB e il maglione”, fino a quando Bill [Meek] ha sottolineato che nessuno al di fuori di Grimsby conosceva le protezioni per i piedi in lana oliata di questi pescatori specializzati …
La canzone non è certamente basata consapevolmente su “Tarpaulin Jacket”, anche se ovviamente è da lì che ho avuto l’idea per la prima riga del mio ritornello – e per quanto ne so le parole e la melodia sono originali – anche se ammetto che la prima riga del mio verso ha una vaga somiglianza con “The Dark-eyed Sailor” (espediente dei vecchi cantautori – cambia il ritmo e non se ne accorgeranno mai..)

VERSIONE DUBLINERS
I
As I walked by the dockside one evening so fair,
To view the salt waters and take the salt air,
I heard an old fisherman singing this song:
“Oh, take me away, boys, my time is not long.
my oilskins and jumper,
No more on the docks I’ll be seen;
Just tell my old shipmates I’m taking a trip, mates,
And I’ll see you someday in Fiddler’s Green.
II
“Now, Fiddler’s Green is a place, I’ve heard tell,
Where fishermen go if they don’t go to hell;
Where the sky is all clear and the dolphins do play,
And the cold coast of Greenland is far, far away.
III
“The sky’s always clear and there’s never a gale,
And the fish jump on board with a flip of their tail;
You can lie at your leisure, there’s no work to do,
And the skipper’s below, making tea for the crew.
IV
“And when you’re in dock and the long trip is through,
There’s pubs and there’s clubs,there’s lasses there, too;
The girls are all pretty and the beer is free,
And there’s bottles of rum growing on every tree.
V
“I don’t want a harp nor a halo, not me,
Just give me a breeze and a good rolling sea;
And I’ll play my old squeezebox as we sail along,
With the wind in the rigging to sing me this song.

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Mentre camminavo per il molo in una sera così bella
ad ammirare il mare e prendere una boccata d’aria salmastra, ho sentito un vecchio pescatore che cantava “O portatemi via, ragazzi, il mio tempo è alla fine”
Vestitemi con la mia cerata (1) e il maglione (2)
e non sarò più visto sul molo
dite solo al mio capitano che sono in viaggio, compagni
ci ritroveremo un giorno a Fiddler’s Green”
II
Fiddler’s Green è un posto, ho sentito dire,
dove i pescatori vanno se non finiscono all’inferno;
dove il tempo è mite e i delfini nuotano
e le fredde coste della Groenlandia sono lontane.
III
Il cielo è sempre sereno e non c’è mai una tempesta,
e il pesce salta a bordo dimenando la coda
si sta con le mani in mano e non c’è da faticare (3),
e il capitano è sottocoperta a fare il tè per la ciurma
IV
E quando sei in porto e il lungo viaggio è finito
ci sono pub e ritrovi e ci sono anche le ragazze;
le ragazze sono tutte belle e la birra è gratis
e ci sono bottiglie di rum che crescono su ogni albero.
V
Non voglio l’arpa e l’aureola, non io
datemi solo una brezza e un buon mare mosso;
e io suonerò la mia concertina mentre navighiamo,
con il vento nelle vele per cantare questa canzone”

NOTE
1) in genere erano le mogli a preparare i vestiti di tela incerata (cioè trattata con olio di lino) che i marinai usavano durante la pesca nei casi di pioggia e di cattivo tempo.
2) jumper è un maglione di lana indossato dai marinai che si presenta molto accollato e con maniche lunghe e strette. Confezionato dalle moglie e dalle fidanzate dei marinai con punti e motivi tipici della zona d’origine.
3) “Il mestiere del marinaio è uno dei più antichi che l’uomo abbia esercitato e certamente uno dei più faticosi e pericolosi.
Abbiamo parlato a lungo con un marinaio pescatore ottantenne, il quale ci ha raccontato la vita che conduceva prima che i pescherecci fossero dotati del motore. … Egli era un conoscitore, e lo è tuttora, del tempo, della direzione dei venti, delle nuvole, dell’acqua: dagli elementi conoscitivi che ne poteva trarre decideva se era o no il caso di avventurarsi sul mare per la pesca. Quante paure, quanti fortunali improvvisi e imprevisti s’è trovato ad affrontare e come abbia salvato la vita non sa nemmeno lui! La barca, le vele, le reti, i vestiti da lavoro tutto facevano a mano. “(tratto da qui)

Barney McKenna & The Dubliners
Barry Davis
The Wolfe Tones (che la accreditarono come TRAD. ARR. WOLFTONES)
Tim Hart & Maddy Prior

Tarpaulin Jacket

Il riferimento più diretto di Fiddler’s Green è la ballata tradizionale Tarpaulin Jacket, di cui esistono peraltro molte versioni testuali e parodie. Una melodia un po’ d’antan che andava di moda negli anni 40. Il testo (stampato come broadside ballad prima del 1826) è attribuito al romanziere scozzese G. J. Whyte-Melville (1821-1878) (su musica del londinese Charles Coote) e raccolta nello “Scottish Students Songbook” (edizione 1929). La melodia richiama “Rosin the Beau” da cui probabilmente trae anche l’ispirazione per il testo.

G. J. Whyte-Melville
I
A tall stalwart lancer lay dying,
And as on his deathbed he lay,
To his friends who around him were sighing,
These last dying words he did say:
chorus
Wrap me up in my tarpaulin jacket
And say a poor buffer lies low;
And six stalwart lancers shall carry me
With steps solemn, mournful and slow.
II
Had I the wings of a little dove,
Far far away would I fly; I’d fly
Straight for the arms of my true love
And there I would lay me and die.
III
Then get you two little white tombstones
Put them one at my head and my toe, my toe,
And get you a penknife and scratch there:
“Here lies a poor buffer below.”
IV
And get you six brandies and sodas,
And set them all out in a row, a row,
And get you six jolly good fellows
To drink to this buffer below.
V
And then in the calm of the twilight
When the soft winds are whispering low, so low,
And the darkening shadows are falling,
Sometimes think of this buffer below.

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Un alto valoroso lanciere (1) morente
sul suo letto funebre
ai suoi amici che intorno a lui piangevano
queste ultime parole disse
CORO
Avvolgetemi nel sudario(2)
e dite che un poveraccio (3) qui giace
e sei lancieri valorosi (4) mi porteranno
con passo solenne, triste e lento
II
Se avessi le ali di una Tortorella
volerei lontano, volerei
dritto tra le braccia del mio vero amore
e là mi fermerei a morire.
III
Allora prendete due piccole lapidi bianche (5)
e mettetene una alla mia testa e una ai piedi,
poi prendete un pugnale e incideteci sopra
“Qui giace un poveraccio”
IV
Poi prendete sei brandy e della soda (6)
e metteteli tutti in fila, in fila
e prendete sei compagni allegri
che bevano per questo poveraccio
V
Poi nella calma del crepuscolo
mentre i venti sussurrano pian piano
e le ombre della notte scendono
a volte pensate a questo poveraccio

NOTE
1) un particolare tipo di cavalleria che impiega come arma principale la lancia. La prima strofa è spesso omessa nelle versioni sea song
2) oppure “dress up in blue jacket and trousers”; tarpaulin jacket è un tessuto pesante solitamente trattato con una resina di catrame per proteggerlo dalla pioggia. Il giaccone cerato è l’indumento di lavoro di un marinaio più che di un lanciere. In questo caso si tratta di un pezzo di vela cerata cucita come seconda pelle attorno al cadavere.
3) Anche scritto come duffer, sta per “A silly, or incompetent, old man”
4) Burl Ives dice:
Wrap me up in my tarpaulin jacket,
and say a poor duffer’s laid low.
Send for six salty seamen to carry me
With steps mournful, solemn and slow,

5) in altre versioni sono “two white holly tablets” forse delle holy stones per appesantire il cadavere e farlo andare sul fondo del mare. Erano pezzi di pietra pomice (pietra con i buci, pietra porosa) usata per raschiare i ponti di legno
6) le disposizioni testamentarie del morente contemplano da tradizione un’allegra bevuta alla sua salute. Una diversa versione testuale dice
Then send for six jolly foretopmen
And let them a-rollickin’ go
And in heaping two-gallon measures
Drink the health of the duffer below.

Frank Crumit 1935 (G. J. Whyte-Melville version)
Burl Ives

The Dying Stockman

La versione australiana è stata scritta da Horace Flower presumibilmente intorno al 1885. Una canzone tradizionale che si presenta in alcune varianti testuali (“Banjo” Paterson (1905), G. Doyle (1894), and F. Harrison (1894).)

Burl Ives 1959
Slim Dusty Australian Bush Ballads And Old Time Songs

Un aitante mandriano giaceva morente
con la sella che gli reggeva la testa
intorno a lui stavano i suoi compagni
mentre alzava (la testa) dal cuscino e diceva

“Avvolgetemi con la mia frusta e la coperta
e seppellitemi sottoterra
dove i dingo e i corvi non possano molestarmi
all’ombra degli eucalipti.

Poi abbattete un paio di alberelli
e mettetene uno alla mia teste e uno ai miei piedi
incidetevi sopra la frusta e la sella
solo per indicare che sotto è sepolto un mandriano.

Date al ragazzo la mia sella e la coperta
date a Billy i miei proiettili di piombo
questi due amici d’infanzia
ricorderanno l’ultimo giaciglio di un mandriano.

C’è del te nel vecchio pentolino
mettete le tazze in fila
e brinderemo al prossimo lieto incontro
nel posto dove vanno tutti i buoni compagni.

A strapping young stockman lay dying
His saddle supporting his head
All around him his comrades were standing
As he raised on his pillow and said

“Wrap me up with my stockwhip and blanket
And bury me deep down below
Where the dingoes and crows can’t molest me
In the shade where the coolibahs grow


Then cut down a couple of saplings
Place one at my head and my toe
Carve on them stockwhip and saddle
Just to show there’s a stockman below

Give one guy my saddle and blanket,
Give Billy my bullets of lead
These two dark friends of my childhood
May remember a stockman’s last bed.

There’s tea in the battered old billy
Place the pannikins out in a row
And we’ll drink to the next merry meeting
In the place where all good fellows go

FONTI
http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/carnevale-feste-tradizioni-lavoro/scheda/9244.html
http://www.folkmusic.net/htmfiles/inart573.htm
http://itu.se/eirinn/ceol/d/#fiddlers-green
https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/fiddlersgreen.html
http://www.afolksongaday.com/?p=2168
http://www.wtv-zone.com/phyrst/audio/nfld/01/fiddler.htm
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=93405
http://www.contemplator.com/england/tarpaulin.html
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=16016
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=148910
http://www.joe-offer.com/folkinfo/songs/346.html
https://folkways.si.edu/gale-huntington/tarpaulin-jacket/american-folk/music/track/smithsonian
http://folkstream.com/034.html
https://www.australianculture.org/the-dying-stockman-music/
http://www.australianculture.org/the-dying-stockman-1905/
http://www.australianculture.org/the-dying-stockman-doyle-1894/
http://www.australianculture.org/the-dying-stockman-harrison-1894/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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