Charles Dickens e il Natale

Benvenuti nel Calendario dell’Avvento 2022 ideato da Terre Celtiche Blog su ispirazione del Calendario dell’Avvento illustrato da Paul Bommer[1]

19 dicembre
A Christmas Carol
I Valori della Famiglia
La critica sociale di Charles Dickens

God Rest Ye Merry Gentlemen
The Sussex Carol
Dickens’ Dublin
Sam Hall

19 dicembre

Paul Bommer con questa tappa del Calendario dell’Avvento targato 2010 rende omaggio a Charles Dickens, “inventore del Natale” nei paesi anglosassoni e non solo, il quale nel dicembre del 1843 pubblicò il racconto di Natale “A Christmas Carol”, illustrato da John Leech. Un libro andato a ruba nella sua prima edizione deluxe, (l’edizione italiana risale al 1852), diventato un classico delle letture natalizie ai bambini, e riletto volentieri anche dagli adulti ancora oggi.

Senza contare i numerosi adattamenti teatrali e cinematografici del libro tra i quali “The Man who invented Christmas” tratto dall’omonimo romanzo di Les Standiford, in cui si racconta la genesi dell’opera affiancata alla momentanea crisi finanziaria e creativa dell’autore.

A Christmas Carol

Paul Bommer Scrooge
Paul Bommer Scrooge

Tutta la storia si svolge la notte della vigilia di Natale e si conclude il giorno di Natale, una storia “edificante” incentrata sulla figura di un “cattivo” indurito nel cuore, spietato verso gli umili e i deboli, tiranno verso il suo dipendente.
Scrooge vive da solo in un grande appartamento vuoto (scrive Charles Dickens “in un vecchio e bieco caseggiato che si nascondeva in fondo ad un chiassuolo. [2])
Paul Bommer lo disegna in vestaglia da camera, berretto da notte e pantofole, seduto accanto ad un camino semispento, su di una poltrona dall’alto schienale: “il ramino con l’orzo sulla fornacetta” scrive Dickens e Bommer disegna un pentolino da cui spunta il manico di un cucchiaio in un angolo all’interno del camino [3].

Era un fuoco meschino; meno di niente in una notte come quella. Dovette accostarvisi dappresso e quasi covarlo, prima di spremerne il menomo calore. Il caminetto decrepito era stato costruito tanti anni fa da qualche mercante olandese con intorno un ammattonato fiammingo tutto pieno de’ fatti della Storia Sacra. Ci erano de’ Caini e degli Abeli; figlie de’ Faraoni, regine di Saba, messi celesti calanti per l’aria sopra nuvole a foggia di piumini, Abrami, Baldassarri, Apostoli che salpavano in tante salsiere, centinaia di figure da attrarre i suoi pensieri.

Così Bommer disegna una cornice al camino con ceramiche di Dresda dai caratteristici disegni blù.

Scrooge è un uomo abbiente, che si è fatto da sè, ma è diventando misantropo e tirchio; così a far luce nella sua stanza solitaria avvolta nel buio c’è solo il fuoco del camino e una candela. A fargli visita il fantasma del suo socio in affari, Jacob Marley, deceduto sette anni prima e tormentato dai fantasmi degli usurai, il quale lo ammonisce dicendogli che anche a lui toccherà la sua stessa fine, se non aprirà il suo cuore al prossimo.[4]


L’ultimo di una lunga serie di adattamenti teatrali e cinematografici è il musical animato, “Scrooge” distribuito dalla piattaforma Netflix proprio in questo dicembre 2022

Dickens – L’uomo che inventò il Natale 2017 regia Bharat Nalluri
A Christmas carol 2009 regia di Robert Zemeckis -la trasposizione più fedele del libro

“Con gli Spiriti non ebbe più da fare; ma se ne rifece con gli uomini. E di lui fu sempre detto che non c’era uomo al mondo che sapesse così bene festeggiare il Natale. Così lo stesso si dica di noi, di tutti noi e di ciascuno! “[Charles Dickens]

I Valori della Famiglia

In realtà Charles Dickens non ha inventato il Natale ma ha saputo inserirsi in un trend vincente che il regno della regina Vittoria aveva da poco inaugurato. ll libro è una vivida descrizione delle tradizioni natalizie inglesi alla metà dell’Ottocento con l’avaro senza cuore Ebenezer Scrooge che fa un esame della sua vita accompagnato dai tre Spiriti del Natale.
Dickens descrive le strade di Londra avvolte nel freddo e gelido Inverno, con i negozi decorati con rami di agrifoglio, i carolers che cantano per le strade nel giorno delle Vigilia e quello del Natale. Descrive una festa che riuniva tutta la famiglia, dalla preparazione del cibo e della tavola, alle decorazioni e poi i regali, i giochi di società e i balli.

In Inghilterra fu il principe tedesco Albert appena sposato con la regina Vittoria a far allestire un abete a Palazzo e dare il via alla tradizione.

Era il 1840 e la moda divampò presso tutte le corti europee.

dalla serie televisiva britannica Victoria (2016) una serie di spezzoni sulle celebrazioni natalizie vittoriane.

La critica sociale di Charles Dickens

Karl Marx scrisse che Dickens “mise al mondo più verità politiche e sociali di quante non ne abbiano proferite tutti i politici messi insieme” e in effetti i suoi romanzi hanno aperto gli occhi della società vittoriana sul mondo dei derelitti e in particolare sul disagio sociale dei bambini poveri nei bassifondi di Londra. La sua critica rivela la corruzione delle istituzioni di stato che avrebbero dovuto prendersi cura degli orfani e dei senza tetto, mentre in realtà erano l’abbietto ingranaggio di un sistematico sistema di sfruttamento del lavoro minorile e delle donne nelle fabbriche. In questa Londra dell’infanzia abbandonata e lasciata a sè stessa, priva di mezzi e di educazione, sono in agguato i Mangiafuoco di sempre, mentre i bambini cresciuti nell’Ignoranza e nella Miseria sono destinati alla criminalità e alla prostituzione, fino a che diventeranno degli scarti umani da rinchiudere in prigione o in manicomio.
Molte esperienze autobiografiche[5] traspaiono nelle sue opere a partire dalla figura paterna. Come i protagonisti dei suoi libri Charles Dickens ha ottenuto il suo riscatto sociale dopo aver dovuto lavorare all’età di 12 anni in una fabbrica di lucido da scarpe per ripagare i debiti del padre.

Charles Dickens ritratto da Francis Alexander nel 1842
Charles Dickens ritratto da Francis Alexander nel 1842

[1] Traendo ispirazione dal Calendario dell’Avvento di Paul Bommer (disegnato nel 2010) anche in Terre Celtiche Blog per il 2022 faremo il count-down dal 1 dicembre fino al giorno di Natale. L’artista ci ha dato l’autorizzazione a utilizzare le immagini dei suoi bellissimi disegni, così ogni giorno volteremo virtualmente una pagina del Calendario per gustarci una storia, una canzone, del buon vino cotto, un dolcetto.. https://terreceltiche.altervista.org/ritual-chants/#ca

[2] Davvero, quel caseggiato in quel posto non si sapeva che vi stesse a fare: si pensava, mal proprio grado, che da bambino, facendo a rimpiatterelli con altre case, si fosse rincantucciato lì e non avesse più saputo venirne fuori. Oramai s’era fatto vecchio ed arcigno. Non ci abitava che Scrooge: tutte le altre stanze erano date via in fitto per studi di commercio. Era così buio il chiassuolo, che lo stesso Scrooge, pur conoscendolo pietra per pietra, vi brancolava.. La nebbia incombeva così spessa davanti alla porta scura della casa, da far credere che il Genio dell’inverno stesse lì a sedere sulla soglia, assorto in una lugubre meditazione.

[3] Esistono diversi modi di cucinare o grigliare nel caminetto. Questi metodi derivano dai modi con cui, ai tempi in cui non esistevano i fornelli, si cucinava normalmente nei caminetti. A questo scopo si faceva uso di ogni genere di accessori per camino. https://www.piastredelcamino.com/blog/come-si-fa-a-cucinare-nel-caminetto-con-gli-accessori-per-camino-antichi

[4] per i pochi che non hanno ancora letto il libro o per i pochissimi che non conoscono la storia
http://www.tuttomondonews.it/christmas-carol-dannazione-redenzione/

[5] https://vitaminevaganti.com/2022/02/05/la-nascita-del-romanzo-sociale-inglese-charles-dickens/
https://losbuffo.com/2018/01/13/charles-dickens-la-sua-londra-vittoriana/
https://www.vanillamagazine.it/la-poverta-dei-bambini-di-londra-spinse-dickens-a-scrivere-canto-di-natale/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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