Dickens’ Dublin (The palace)

Uno scorcio della Dublino dickensiana inizia con la voce di una giovane mendicante (un povero monello di strada) che racconta la storia della Natività di Gesù e si alterna al cantato di Loreena McKennitt, così questa “Dickens’ Dublin” nell’album Parallel Dreams è il sogno di una famiglia.

La recitazione è stata presa da una serie di registrazioni trasmesse su Radio Eireann (la stazione radio nazionale irlandese) negli anni ’60. I bambini di Dublino della città della cerchia interna hanno avuto l’opportunità di raccontare la loro versione di certe storie, e la versione della piccola ragazza della storia natalizia che Loreena usa su Dicken’s Dublin è stata una di quelle (tradotto da qui)

Una melodia orecchiabile e popolare e un tema sociale che sarà sempre presente nei suoi album: la voce degli oppressi.

[English transaltion]
A glimpse of Dickensian Dublin begins with the voice of a young beggar (a poor starving street urchin) narrating the story of the Nativity of Jesus and alternating with the cantata of Loreena McKennitt, so this “Dickens’ Dublin” in the Parallel Dreams album is a family’s dream.

The recitation was taken from a series of recordings broadcast on Radio Eireann (the Irish national radio station) in the 1960’s. Inner city Dublin children were given the opportunity to tell their version of certain stories, and the little girl’s version of the Christmas story that Loreena uses on Dicken’s Dublin was one of them. (from here)

A catchy and popular melody and a social theme that will always be present in her albums: the voice of the oppressed.

Dickens’ Dublin (by Loreena McKennitt)

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Percorro le strade di Dublino/
è il 1842,
nevica la vigilia di Natale/
credo che elemosinerò un altro scellino o due,
mi rannicchierò in questo androne,
finchè qualcuno passerà,
se il lampionario arriverà presto,
forse andò a casa con lui
Coro
Forse troverò un posto che potrò dire casa mia
Forse troverò una casa che potrò dire proprio mia
II
I cavalli sull’acciottolato mi passano accanto
credo che ne prenderò uno, un bel giorno,
e farò una corsa per la campagna
e andrò molto lontano,
ma ora mentre la luce del giorno scompare
è meglio trovare un posto per dormire,
credo che dormirò nel campanile della chiesa
proprio in fondo alla strada
Coro
III
Forse lungo il cammino troverò il cane
che ho visto l’altra notte
e lo infilerò sotto la giacchetta,
così staremo al caldo per la notte
proprio mentre dormiremo nel campanile in alto
e sogneremo i giorni a venire (quando)
le campane sulla cima festeggeranno (4)
il giorno che troveremo una casa
NOTE
(1) uno dei mestieri perduti, quello di andare ad accendere e spegnere i lampioni delle illuminazioni cittadine, un tempo lampade ad olio poi lampioni a gas; alcune città europee e degli States hanno tuttavia conservato (o ripristinato) l’illuminazione a gas in alcuni quartieri di rilevanza storica o a vocazione turistica.
(2) la ragazza è un orfanella, ma spera (vanamente) di potersi  fare una famiglia sua, sposarsi e avere dei figli per sentirsi a casa: un desiderio irrealizzabile espresso a Gesù per Natale
(3) il suo disperato bisogno d’affetto sarà riversato su un cane randagio con cui rannicchiarsi per dormire e condividere i sogni
(4) letteralmente chiameranno l’ora


I
I walk the streets of Dublin town
It’s 1842
It’s snowing on this Christmas Eve
Think I’ll beg another bob or two
I’ll huddle in this doorway here
Till someone comes along
If the lamp lighter(1) comes real soon
Maybe I’ll go home with him
Chorus
Maybe I can find a place I can call my home
Maybe I can find a home I can call my own (2)
II
The horses on the cobbled stones pass by
Think I’ll get one one fine day
And ride into the country side
And very far away
But now as the daylight disappears
I best find a place to sleep
Think I’ll slip into the bell tower
In the church just down the street
Chorus
III
Maybe on the way I’ll find the dog(3)
I saw the other night
And tuck him underneath my jacket
So we’ll stay warm through the night
As we lie in the bell tower high
And dream of days to come
The bells o’er head will call the hour
The day we will find a home

(1) one of the lost trades, that of going to turn on and off the street lamps of the city lights, once oil lamps and then gas lamps; some cities in Europe and the United States, however, have retained (or restored) gas lighting in some areas of historical importance or tourism.
(2) the girl is a orphan, but hopes (in vain) to be able to make a family of her own, get married and have children to feel at home: an unrealizable desire expressed to Jesus for Christmas
(3) her desperate need of affection will be poured on a stray dog with which to curl up to sleep and share dreams

Loreena McKennitt in Parallel Drems 1989


LINK
https://josvg.home.xs4all.nl/cits/lm/lorecd36.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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