The Unquiet Grave versioni a confronto

The Unquiet Grave” anche conosciuta con il titolo “Cold blows the wind” è una ballata tradizionale che giunge dal Medioevo o quantomeno è risalente al 1600.
La ballata è la testimonianza di una credenza popolare: i morti devono essere lasciati in pace!
Dato il tema non potevano mancare le versioni “gothic” della ballata

The Unquiet Grave
Roud 51 ; Master title: The Unquiet Grave ; Child 78 ; Ballad Index C078 ; VWML CJS2/9/227 , CJS2/9/205 , GG/1/10/620 ; Bodleian Roud 51 ; GlosTrad Roud 51 ; Wiltshire 755 , 1066 ; Mudcat 1706 , 104911 ; trad.]
1^ puntata
Child A (The Dubliners)
Child B (Solas, Faith and The Muse)
2^ puntata
Versioni inglesi
Child E (Steven Wilson)
Kate Rusby
3^ puntata
Gothic versions (Dives and Lazarus tune): Helium Vola, Gryphon, Claymore
4^ puntata
Versioni americane
Cold Blows The Wind – Pamela Wyn Shannon

The Unquiet Grave: LA MELODIA PIÙ ANTICA

La melodia più antica di The Unquiet Grave è la “Dives and Lazarus” raccolta da Vaughan Williams (John Evans di Dilwyn, Herefordshire 1907) e risalente al Medioevo.
Conosciuta come “Star of the County Down” tra gli studiosi è aperto il dibattito sulle origini se sia da attribuire al versante irlandese, inglese oppure a quello scozzese[1]

dalla serie televisiva “Penny Dreadful” (strofe II, III, IV)


I
Why does thou sit upon my grave
And will dead lips to speak? (1)
Why does thou weep upon my grave
And will not let me sleep?
II
My breast it is as cold as clay,
My breath is earthly strong;
And if you kiss my cold clay lips (2),
Your days they won’t be long.
III
How often on yonder grave, sweetheart.
Where we were want to walk,
The fairest flower (3) that ever I saw
Has withered to a stalk.
IV
When will we meet again, sweetheart?
When will we meet again?
When the autumn leaves that fall from trees
Are green and spring up, again.

Traduzione italiana di Cattia Salto
I
Perchè stai seduto sulla mia tomba
e fai parlare le labbra morte?
Perchè piangi sulla mia tomba
E non mi lasci dormire?
II
Il mio seno è freddo come la terra
e di terra il mio soffio respira, e se tu dovessi baciare
le mie labbra fredde come marmo
non ti resterà molto tempo da vivere.
III
Quanto spesso in quel cimitero, amore
eravamo soliti andare,
là il fiore più bello che io abbia mai visto,
è appassito sullo stelo.
IV
“Quando ci rivedremo ancora, cuore mio?
Quando ci rivedremo ancora?”
“Quando le foglie autunnali che cadono dagli alberi
ridiventeranno verdi e sarà di nuovo primavera.”

NOTE
(1) letteralmente: e le labbra morte parleranno? Una variazione del verso “the dead began to speak
(2) letteralmente labbra di fredda argilla
(3) In genere la frase è detta dal defunto: il fiore più profumato o più bello è quello che cresce nel giardino di Cupido a simboleggiare  l’amore sbocciato tre i due innamorati. Adesso però il fiore è appassito ed è morto, ovvero i morti non possono più provare sentimenti per i vivi che hanno lasciato, così l’amore non più alimentato non potrà più rinascere. Il fantasma molto pragmaticamente spiega al vivo che si deve rassegnare e rasserenare. Solo nella morte potranno ricongiungersi

Non tutte le versione di questa melodia sono in stile gotico si prenda questa delicata ma intensa, composizione dei The Morrigan (la folk -prog band fondata da Colin Masson, che nel brano suona la chitarra acustica )

The Morrigan in Spirit Of The Soup (1999) la voce è di Cathy Alexander

(PRIMA PARTE VERSIONE B)
I
Cold blows the wind to my true love
and gently drops the rain
I only had but one true love
and in greenwood she lies slain
I’ll do as much for my true love
as any young man may
I’ll sit and mourn along her grave
for a twelve-month and a day
II
When the twelve months and one day was past
the ghost began to speak:
“Why sit thou’st here along my grave
and will not let me sleep?”
“There’s one thing that I want sweetheart,
there’s one thing that I crave,
And that is a kiss from your lily white lips
then I’ll go from your grave”
III
“My lips they are as cold as clay
my breath smells earthy strong
And if you kiss my cold clay lips
your days they won’t be long
(OTHER VERSIONS)
IV
Go fetch me water from the desert
and blood from out of stone
Go fetch me milk from a fair maid’s breast
that a young man never had known (1)”
V
‘Twas down in Cupid’s Garden
where you and I would walk
The finest flower (2) that ever I saw
is withered to a stalk
The stalk is withered and dry sweetheart
the flower will ne’er return
And since I lost my one true love
what can I do but mourn?
VI
“When shall we meet again sweetheart?
When shall we meet again?”
“Ere the oaken leaves that fall from the trees
are green and spring up again”(3)
VI bis
The stalk is withered dry, my love
though our hearts shan’t decay
So make yourself content, my love
till god calls you away (4)

Traduzione italiana Cattia Salto
I
Il vento freddo soffia per il mio amore
e lieve cade la pioggia
non ho mai avuto che un solo vero amore
e nel bosco sacro lei giace uccisa.
Farò ciò che ogni innamorato
fa per il suo amore,
starò a  piangere sulla sua tomba
per dodici mesi e un giorno
II
Quando il dodicesimo mese e un giorno erano passati,
il fantasma iniziò a parlare:
“Perchè siedi qui sulla mia tomba
e non mi lascia dormire?”
“C’è una cosa che voglio
amore mio, una cosa che t’imploro,
ed è un bacio dalle tue labbra smorte
poi me ne andrò dal tuo sepolcro”
III
“Le mie labbra sono fredde come la terra
e di terra il mio soffio respira
e se tu dovessi baciare le mie labbra fredde di terra,
non ti resterà molto tempo da vivere.

IV
Vai a prendermi l’acqua dal deserto
e il sangue dalle pietre,
vammi a prendere il latte dal seno di una vergine,
che non abbia mai conosciuto uomo
V
Era nel giardino d’Amore,
dove eravamo soliti andare,
il fiore più bello che io abbia mai visto,
è appassito sullo stelo.
E’ appassito e disseccato sullo stelo, amore mio,
e il fiore non rinascerà più,
da quanto ho perduto il mio amore
cosa posso fare se non piangere?”
VI
“Quando ci rivedremo ancora cuore mio?
Quando ci rivedremo ancora?”
“Prima che le foglie di quercia che cadono dagli alberi
ridiventino verdi e sarà di nuovo primavera.
VI bis
Lo stelo è appassito e disseccato, amore mio
ma i nostri cuori non marciranno,
così rallegrati, amore mio,
finchè dio ti chiamerà.”

NOTE
(1) il verso contiene alcune delle imprese impossibili che si ritrovano anche in tante altre ballate del soprannaturale. Alcuni studiosi ritengono che si tratti della credenza celtica della vita oltre la morte, per cui anche i debiti (e le promesse) contratti in vita possono essere riscattate nell’Altromondo. Per sciogliere il fidanzamento (ugualmente valido anche se sopraggiunge la morte di uno dei due) il vivo deve compiere delle imprese eroiche, altrimenti è obbligato a seguire il defunto nel mondo degli spiriti.
(2) In genere la frase è detta dal defunto: il fiore più profumato o più bello è quello che cresce nel giardino di Cupido a simboleggiare  l’amore sbocciato tre i due innamorati. Adesso però il fiore è appassito ed è morto, ovvero i morti non possono più provare sentimenti per i vivi che hanno lasciato, così l’amore non più alimentato non potrà più rinascere. Il fantasma molto pragmaticamente spiega al vivo che si deve rassegnare e rasserenare. Solo nella morte potranno ricongiungersi.
(3) il testo dei Gryphon si interrompe qui
(4) ulteriori versi cantati dai Claymore.

Helium Vola
Karliene Reynolds
Quadriga Consort feat. Nikolaus Newerkla (clavicembalo) -14 Tales of Mystery 2014 – bellissima versione tra rinascimento e barocco di un gruppo austriaco che ha fatto degli arrangiamenti di brani tradizionali deliziosi, assolutamente azzeccato il loro motto “Canzoni e melodie tradizionali delle isole britanniche suonate su strumenti vecchi da gente giovane”
Gryphon in Gryphon 1994
Claymore in Giants Forever 1997

[1] Frank Sidgwick in “Ballads of Mystery and Miracle and Fyttes of Mirth popular Ballads of the Olden Times” scrive “A ‘ballet of the Ryche man and poor Lazarus’ was licensed to be printed in 1558; ‘a ballett, Dyves and Lazarus,’ in 1570-1. In Fletcher’s Monsieur Thomas (1639), a fiddler says he can sing the merry ballad of Diverus and Lazarus. A correspondent in Notes and Queries (ser. IV. iii. 76) says he had heard only Diverus, never Dives, and contributes from memory a version as sung by carol-singers at Christmas in Worcestershire

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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