Sigrid og Astrid

Sigrid og Astrid è una ballata norvegese sulla vendetta di due sorelle contro l’assassino del padre. La ballata differisce da altre che trattano temi simili per il tono leggermente umoristico, che peraltro non sminuisce la drammaticità del contesto presentato

la storia

Hermod (il cattivo della storia) ha ucciso il padre di Sigrid e Astrid, ma le due ragazze non hanno un fratello che possa vendicare l’omicidio. Sigrid è distrutta dal dolore e non sa cosa vuole, mentre Astrid è forte e vuole vendetta. Su sua iniziativa le ragazze si cuciono abiti cavallereschi e comprano spade e armature. Equipaggiate come due cavalieri, giungono alla corte di Hermod. Questi è a caccia, ma sua madre ha preparato delle sedie per loro. Hermod torna a casa e chiede se sono uomini appena sposati o se hanno intenzione di fare la proposta. Le ragazze rispondono che intendono proporsi. Dopo uno scambio di battute, le ragazze estraggono le spade e fanno letteralmente a pezzi il nemico

Due sorelle assai diverse

Come avviene spesso nelle storie che hanno per protagonisti fratelli o sorelle, Sigrid e Astrid hanno personalità molto diverse, anzi praticamente contrapposte. Astrid è attivamente caparbia e infatti è il personaggio trainante della storia. Vede la vendetta come suo obiettivo imprescindibile e cerca solo il modo di ottenerla. Sigrid vorrebbe anch’essa vendicarsi ma è più passiva e riservata e non vede via d’uscita dalla situazione disperata in cui sono finite.

Come se non bastasse per alimentare l’odio che provano per Hermod, nella ballata viene anche accennato che il malvagio ha qualcosa a che fare con la morte della loro madre. Questo è evidente, tra l’altro, nel modo in cui Hermod parla agli estranei uomini (cioè le sorelle in incognito) sulle due venerabili fanciulle che hanno perso sia il padre che la madre.

In effetti in una versione danese della ballata si esplicita che Hermod ha violentato e forse anche ucciso la madre delle ragazze (Danmarks olde Folkeviser 1966, volume IV, n. 193 A, strofa 12).

Non è chiaro, neppure dalla variante danese, se la madre si fosse innamorata di Hermod, e che questo amore proibito in qualche modo l’avesse portata alla morte, ma la cosa appare poco probabile, dato il modo completamente negativo in cui è presentato il personaggio dell’uomo.

la necessità del travestimento

Il tema del travestimento è comune a molte ballate nordiche, come “Margjit og Tarjei Risvollo” o “Bendik e Årolilja“. Nella prima motivo del travestimento è tragico, nella seconda è romantico, mentre nella ballata qui presentata è usato in modo più umoristico. Comune a tutte e tre le storie è la necessità del travestimento affinché le donne non siano riconosciute, e perché è l’unica soluzione a un problema che non può essere risolto date le dinamiche tra i generi dell’epoca. Non era facile per le due sorelle chiedere giustizia, anzi se l’avessero fatto avrebbero corso il rischio di essere diffamate. Nel sistema di relazioni sociali di quel mondo, la donna poteva esercitare diritti solo tramite l’azione di un uomo, un padre o un marito. Nel caso di Sigrid e Astrid, non ci sono né padri né mariti che possano difendere la loro causa, quindi devono fare da sole

una vendetta al femminile?

L’uccisione di Hermod da parte delle sorelle è grottesca nella sua brutalità, ma nella tradizione popolare la vendetta spesso lo è; inoltre i vendicatori hanno solitamente il supporto del pubblico e in questo caso lo scopo della ballata era chiaramente far solidarizzare l’ascoltatore con le due protagoniste.

È però raro che le donne uccidano a sangue freddo per vendicarsi, e di solito dietro ci sono gli uomini. Nella società medioevale la donna era tradizionalmente presentata come simbolo di vita, cura e amore, mentre la brutalità, l’omicidio e la morte erano comunemente associati al maschile.

Qual è allora la motivazione per scegliere una donna per il ruolo di eroe-assassino in questa ballata? Secondo alcuni studiosi è possibile che il motivo umoristico del travestimento e quello gotico della vendetta di sangue ostentatamente brutale fossero destinati a funzionare come una parodia dei ruoli di genere, ovvero che questi due motivi costituiscano una allegoria della posizione delle donne nella società medievale. Nella quale era responsabilità dell’uomo vendicarsi, mentre il posto di una donna era sedersi a casa e al più piangere l’uomo morto. E se è vero che nella poesia medioevale le donne sono per lo più espressioni di pio desiderio e sogni ad occhi aperti, che si deve pensare quando le donne infrangono le leggi e i costumi consuetudinari della società e si comportano in modo simile agli uomini? Forse è così che si deve leggere il ritratto delle sorelle vendicatrici: entrando nel ruolo di killer, abbandonano il ruolo di donna (che secondo tradizione e norme è deputata a produrre nuova vita, non pianificare vendetta e causare morte) e si avventurano in quello di genere maschile, dove le norme consentono di esercitare la vendetta di sangue. Se la ballata di Sigrid e Astrid è stata scritta da uomini, probabilmente è da intendersi come un paradossale “horror comico”; poiché per un uomo sarebbe stata una grande umiliazione essere ridicolizzato e ucciso da una donna. Se invece la ballata fosse stata concepita da donne, allora potrebbe essere percepita come una visione critica dei ruoli di genere stabiliti e delle norme associate a questi, come un sogno di ribellione che sfidi le convenzioni.

la ballata

Come la gran parte delle ballate norvegesi raccolte da Magnus Landstad nel suo Norske Folkeviser, anche questa proviene dal Telemark. Nella raccolta di Landstad la ballata di Sigrid e Astrid è catalogata tra le “kæmpe og trollviser” (ballate di cavalieri e troll), mentre nel catalogo TSB è collocato nel gruppo D, che ha il termine collettivo “ballate cavalleresche”

1. Sigrid syrgjer nott og dag,
Komen af aurom lande.
Astrid er både kåt og glad.
Di ride så hart i Hermods Garden, di kvendi!
2. Syrg inki Sigrid syster mi,
Hermod skal få hevndi si.
3. Hossi kan Hermod henvndi få,
Me hava ’ki brød’ann at lite på.
4. Me skal ride ’kon ut i by,
kaupe ’kon karmann-klædir ny.
5. Kaupe ’kon sox og sylvarkam,
skera ’kons hår i karlemann.
6. Astrid ut etter vegin rann,
Sigrid hon der etter slong.
7. Astrid om seg ridand i gård,
Hermods modir ute står.
8. Er no Hermod heime,
hell er en i skogin at veide?
9. Aa Hermod hen er inki heime,
Han er i skogin at veide.
10. Det ser eg på Hermods rakkar små,
at Hermod er inki langt ifrå.
11. Astrid ho geng seg i stoga in,
Hermod han tukkar stolen sin.
12. ”Inki trøytt og inki mod?
Ei liti kvild hon er vel god.
13. Er no de tvo nygifte menn,
hell ville de burt at gilja i løynd?
14. Inki så er me nygifte menn,
men me vil burt at gilja i løynd.
15. Der bur tvo jomfrugur up under øy
Som er båd’ fadir- og modirlaus møy.
16. Bur der tvo jomfrugur up under lid,
Kvi hev då du ’ki belad til di?
17. Eg ha belad til Astrid, ded vene mår,
ha eg inki slegid hennas fadir ifrå.
18. Astrid heve eg agtad meg,
Sigrid skal eg geva deg.
19. Her er Astrid, du agtad deg,
og der er Sigrid, du vil geva meg!
20. Du vog ’kons fadir, gav ingjo bot,
Lokkad ’kons modir så mykje imot.
21. Astrid let sitt sverdid brå,
Hon hoggi Hermod i lutinne två.
22. Sigrid hon sit sverd utdrog,
Hon hoggi af Hermod hånd og fot.
23. Dei hoggi Hermod alt så små,
Komen af aurom lande.
Som lauv in-under lindi låg.
Di ride så hart i Hermods Garden, di kvendi!

Sigrid piange giorno e notte
Vieni dalla terra dell’aurora
Astrid è sia eccitata che felice
Cavalchi forte nel giardino di Hermod, donna!(1)
(Sono) addolorata per mia sorella Sigrid
Hermod dovrà ricevere la sua vendetta
Possa lei avere vendetta di Hermod
il mio ginocchio alzerò un poco
Andremo a cavalcare fino alla città
per comprare nuovi vestiti da uomo
Comprarono stivali e stemmi d’argento
si tagliano i capelli alla maniera di un uomo
Astrid prese veloce la strada
Sigrid la seguiva più lontano (2)
Astrid condusse il suo cavallo nel cortile
Hermod stava fuori poco lontano
Hermod è a casa adesso
o forse è per strada nella foresta?
No Hermod non è in casa adesso
è per strada nella foresta
Vedo nelle piccole rasature di Hermod(3)
che Hermod non è molto lontano
Astrid entrò nella stanza
Hermod rimboccò la sedia
Non sei stanco, non sei affaticato?
Non preoccupatevi sto bene
Siete dunque due uomini appena sposati (4)
che forse vorrebbero farlo di nascosto?
Non siamo due uomini appena sposati
e non vogliamo farlo di nascosto
Vivono due fanciulle giù nell’isola
che sono entrambe belle e forti
Ma ci sono due fanciulle giù nel bosco
chi allora hai amato?
Ho amato Astrid, quella bella martora
ma non ho mai strappato le penne della gallina
Astrid puoi prenderti cura di me
Sigrid potrò darti me stesso
Qui è Astrid, dovresti preoccuparti
e là c’è Sigrid, tu sarai mio!
Tu hai osato uccidere nostro padre, darci pena
guarda ora che cosa attiri contro di te
Astrid estrasse all’improvviso la spada (5)
e tagliò Hermod in due pezzi
Sigrid afferrò la sua spada
tagliò a Hermod le mani e i piedi
Fecero Hermod a pezzi così piccoli
Vieni dalla terra dell’aurora
come le foglie che stanno nel sottobosco
Cavalchi forte nel giardino di Hermod, donna!(1)

NOTE
(1) Il ritornello sottolinea l’atmosfera della ballata. Le due donne chiaramente hanno una missione importante e il fatto che “cavalcano così duramente” indica che non andranno a fare una visita di cortesia
(2) in una variante norvegese “Astrid cavalca così forte da spezzare il terreno, mentre Sigrid non rompe un ramo di tiglio”
(3) dai peli della barba rimasti in giro Astrid deduce che l’uomo deve essere nei paraggi
(4) Hermod parla con i due “uomini” senza rendersi conto che sono le due sorelle che ha in visita.
(5) il cambio di tono della narrazione è impressionante; dopo alcune strofe con scambi di battute che sembrano quasi convenevoli, all’improvviso si scatena la furia vendicatrice delle sorelle

LINK

https://www.duo.uio.no/bitstream/handle/10852/26611/MicrosoftxWordx-xMaster.pdf?sequence=1&isAllowed=y

https://www.bokselskap.no/boker/riddarballadar2/tsb_d_354_sigridogastrid

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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