Il pellegrino di Roma/Pellegrin che vien da Roma/Pelegrin ch’al vèn da Roma

[Costantino Nigra #113]

Il pellegrino di Roma è una ballata comica diffusa ampiamente nel Nord italiano dal Piemonte al Veneto, una canzone da osteria o come si dice in piemontese “canson dla piòla” raccolta anche da Costantino Nigra nel Canavese e nel Biellese.
Sulla via di ritorno dal pellegrinaggio a Roma il nostro galantuomo alloggia in una locanda e dorme nel letto della moglie dell’oste.

Costantino Nigra grafia
Piligrin n’in ven da Ruma,
a sa nen duve logè.
A va a cà dël signur osto:
— O m’ vorissi ‘n po’ logè?
— Mi j’un pa nè fen nè paja,
i sun pa duve logè.
– O vorissi ‘n po’ logià-me
ant ël let d’ vostra mojè?
— Sì, ma vöi che t’m’amprumëte
bugè nè gambe nè pè.
I bütran na büsca d’paja
tra mi e vostra mojè. —
Quand l’è stáit a meza nóite,
piligrin s’ büta a sfojè.
Quand l’è stáit a la matina,
la büsca a l’è al fund dëi pè.
Ël marì ch’a se dëzvia :
— Coz’a i fas-to a mia mojé?
— Mi n’a j’un pardù la bursa,
la mia bursa dij denè.
Mi j’avia tranta soldi, n’ù mac pi che vint e des. —

Traduzione italiana
Il Pellegrino che viene da Roma
non sa dove alloggiare.
Va a casa del signor oste
“Mi vorreste dare un alloggio?”
“Non ho fieno, nè paglia,
non saprei dove alloggiarvi!”
“Mi vorreste alloggiare
nel letto di vostra moglie?”
“Si ma dovrete promettermi
che non muoverete nè gambe, nè piedi.”
“Metteremo una pagliuzza(1)
tra me e vostra moglie”
Quando fu mezzanotte
il pellegrino si mette a rovistare.
Quando venne mattina
la pagliuzza è in fondo ai piedi.
Il marito che si sveglia
“Cosa hai fatto a mia moglie?”
“Io ho perso la borsa,
la mia borsa dei soldi.
Ne avevo 30, ora ne ho solo venti e dieci(2)”

NOTA
(1) parodia della lirica trovadorica, il fuscello di paglia invece della spada che i cavalieri mettevano in mezzo al letto per resistere alla tentazione nella prova dell’ asag (per passare la notte accanto alla donna amata senza sfiorarla con un dito)
(2) il pellegrino ha pagato per la prestazione fornita dalla signora?

Il gruppo piemontese Amemanera con il titolo “Pelegrin ch’al vèn da Roma” riprende però la versione lombarda.

Amemanera live
Amemanera

Pelegrin ch’al vèn da Roma Al va ’l biròcc
Con le scarpe rote ai pé El biròcc al va, ël biròcc al va
Bon-a sèira signòr òsto
A j’é dl’alògg per ij forësté?
A-i sarèva na stansia sola
Dòve dòrme mia mojé
Metteremo una bisca ’d paja
Ën mès da lui e me mojé
L’é rivà la mesanòte
La bisca ’d paja s’andrissa ’n pé
O, bastard d’un pelegrin!
Cosa t’hèi facc a me mojé?
L’hò baciata e ribaciata
A la mòda dël me paìs

traduzione italiana
Pellegrino che viene da Roma Va il calesse
Con le scarpe rotte ai piedi
“Buona sera signor oste, c’è un alloggio per i forestieri?”
“Ci sarebbe una stanza sola dove dorme mia moglie.
Metteremo una pagliuzza tra lui e mia moglie”
E’ arrivata la mezzanotte la pagliuzza si drizza in piedi
“O, bastardo di un pellegrino cosa hai fatto a mia moglie?”
“L’ho baciata e ribaciata come si usa al mio paese!!”

Pellegrin che vien da Roma

I Gufi
Duo di Piadena (prov Cremona)

La versione più conosciuta della ballata è sicuramente quella lombarda, eccola nella spassosa e cabarettistica interpretazione de I Gufi (con Gianni Magni nella parte del dell’oste, Nanni Svampa come pellegrino, Lino Patruno e Roberto Bivio ai cori)

Pellegrin che vien da Roma, con le scarpe rotte ai piè
non appena fu arrivato all’osteria se ne andò.
“Buona sera signor oste, c’è una camera per me?”
“Camera c’è n’è una sola, ma ghe denter la mia mijè,
per maggiore sicuressa, metteremo un campanel”
Mezzanotte era suonata, campanel sentia suonar.
“Spurcacciun d’un pellegrin se ghe fait alla mia mije?”
“L’ho cosata e ricosata come s’usa al mè paes.”
“Se scampassi anca cent’anni, de pellegrin ne ciapi pú”
NOTA
Al posto della pagliuzza nelle versioni piemontesi è il campanello a segnalare al marito lo “sconfinamento” del pellegrino. L’oste sentenzia nel finale: “Anche se campassi fino a cent’anni, non prenderò (alloggerò) più pellegrini”

LINK
https://archive.org/details/cantipopolaride01nigrgoog/page/476/mode/2up?q=pellegrino
http://www.amemanera.com/testi/16.pdf



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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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