Across the Western Ocean

Across the Western Ocean è una sea shanty che è anche un canto dell’emigrante, all’origine della ben più conosciuta “Time for Us tu Leave Her” (Leave her, Johny, leave her). Collegata anche alla shanty “Across the Rockies“.

Roud 8234 ; Ballad Index San412 ; trad.]

Across the Western Ocean prende l’abbrivio con “Oh the times are hard and the wages low“: è il lamento dell’emigrante irlandese che durante la carestia delle patate (1846-1850) fu costretto a lasciare la sua casa per non morire di fame, e così s’imbarca per solcare l’oceano atlantico e approdare nella Terra Promessa.

Una data probabile per collocare l’origine della “Across the Western Ocean” è stata stimata da più collezionisti alla metà dell’Ottocento.

Oh the times were hard and the wages low,
Amelia, whar you bound to?
The Rocky Mountains it is (are) my home,
Across the Western Ocean .

Oh the land of promise there you’ll see,
I’m bound away across the (Western) Sea.
[To Liverpool I’ll take my way,
To Liverpool that Yankee school.
There’s Liverpool Pat with his tarpaulin hat,
And Yankee Jack the packet rat.]

For I’m bound to leave my friends and home
I’m bound away to seak for gold.
Oh beware them packet ships, I pray,
They’ll steal your gold and stores away.
Oh ye mothers and sisters dont’ you cry
oh ye brothers loved I say goodbye

Oh i tempi erano difficili e le paghe scarse
Amelia(1), dove sei diretta?
Le Montagne Rocciose saranno la mia casa,
Dall’altra parte dell’Atlantico(2).

Oh la Terra Promessa(3) lì vedrete,
sono costretto ad attraversare il mare.
[A Liverpool prenderò la mia strada
a Liverpool quella scuola di marinai(4)
C’è Liverpool Pat con il suo cappello cerato(5)
e Yankee Jack il topo del postale(6)]

Perché sto per lasciare amici e casa
e salperò in cerca dell’oro(7).
Fate attenzione ai postali, vi prego
Vi ruberanno l’oro e la roba(8).
Oh voi madri e sorelle non piangete
oh a voi fratelli amati, dico addio

NOTE
trascrizione all’ascolto della versione di Green Fields of America e traduzione italiana di Cattia Salto; tra parentesi quadre le strofe aggiuntive
(1) Whall ipotizza che sia “O’melia”, Shay propende per “O’Malley”, ma potrebbe anche essere il nome di una ragazza e non di una nave
(2) letteralmente l’oceano occidentale come inglesi e irlandesi chiamavano l’Atlantico
(3) anche “land of plenty”
(4) l’emigrante prende una piccola imbarcazione da Cork o Dublino che lo porterà a Liverpool da dove si sarebbe imbarcato su un clipper per New York o Boston
packet ship= nave di linea tra le due sponde dell’oceano per il trasporto della posta, passeggeri e merci
(5) tar hat detto comunemente “telone” è un tipico cappello portato dai marinai nel XVIII secolo e ancora utilizzati nel secolo successivo, fatto con paglia/tela spessa e incatramato; ma dalle prove documentarie sembrerebbe che fossero più diffusi i cappelli di feltro incatramati (cf)
(6) “packet rat” letteralmente “topo delle navi di linea”, termine gergale con cui venivano chiamati i marinai
(7) non necessariamente i versi si riferiscono alla Cerca dell’oro in California, potrebbero genericamente indicare “fare fortuna”
(8) i versi variano “They’ll steal your stores and clothes away” oppure “They steal your hide and soul away”

Green Fields of America in The Green Fields of America, 2009
Matthew Sabatella
The Jolly Rogers in Shanty Time 2016 aggiungono un coro:
Amelia, whar you bound for?
Amelia, whar you bound for?
The Rocky Mountains are my home,
Across the Western Ocean.
Jim Moray l’arrangia come canto d’addio dell’emigrante
Hulton Clint nella versione di Stan Hugill
il saluto alla nave con l'emigrante irlandese in partenza per l'America
l’ultimo saluto dei parenti alla nave in partenza per l’America

RIFERIMENTI
Roll And Go(p57-8),
American Sea Songs and Chanteys(p72),
Sea Songs and Shanties(p49-50),
Songs of American Sailormen(p118-9),
Music of The Waters(p15),
Chanteying Aboard American Ships(p58-60),
Irish Ballads and Songs of the Sea(p26, 28),
Shanties from the Seven Seas (complete)(p292-3)

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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