Willie Brew’d A Peck O’ Maut

Willie Brew’d A Peck O’ Maut è una drinking song scozzese su tre amici “al bar”. A rendere famoso l’evento i tre personaggi-compagni di bevute: Robert Burns il poeta, Allan Masterton il musicista e William Nicol il padrone di casa.
I tre divennero amici già dal primo soggiorno di Burns ad Edimburgo (1787) probabilmente attraverso la frequentazione della loggia massonica Canongate Kilwinning.

Il signor Miller [Patrick Miller] era un massone entusiasta, essendo vice-maestro della Canongate Kilwinning Lodge nella capitale. Tra i suoi soci c’era una cerchia di insegnanti: Louis Cauvin, Alexander Campbell (“Singing Sannock”), John Campbell, Allan Masterton (insegnante di scrittura, che abitava a Stevelaw’s Close) e il famoso William Nicol (che risiedeva a Causewayside). Nel 1787, durante la sua prima visita a Edimburgo e alla Loggia, Burns conobbe questa confraternita. Successivamente prese lezioni di francese da Louis Cauvin, di latino da Nicol, e probabilmente di musica da Masterton. Perché “Honest Allan”, come Burns chiamava Masterton, era un gael e un compositore di brani, come “Strathallen’s Lament” e “Braes of Ballochmyle” ; e in seguito divenne uno degli insegnanti di musica di Sir Walter Scott. La musica potrebbe aver reso Masterton un gradito ospite o insegnante a Dalswinton, dove la signora Miller era una bellissima cantante e suonatrice di clavicembalo. In un’occasione, mentre Burns stava cenando a Dalswinton, la signora Miller ha cantato la nuova patetica canzone intitolata “Raving winds around her blowing”, apparentemente senza conoscere il nome dell’autore. Burns fu felicissimo e annunciò di essere l’autore della composizione.[1]

Allan Masterton (c1750-1799) era un insegnante d’Edimburgo (writing master) abilitato come insegnante alla Royal High School e compositore di musica; per l’amico Robert Burns compose alcune melodie pubblicate nello Scots Musical Museum: “Strathallen’s Lament”, “The Braes o ‘Ballochmyle”, “The Bonnie Birks o’ Ayr”, “On Hearing a Young Lady Sing” oltre alla melodia per questa canzone e a Beware o’ Bonie Ann che Burns scrisse in omaggio alla figlia dell’amico la signorina Ann Masterton

William Nicol (1744-1797) di umili natali era però molto intelligente e attraverso lo studio di arte, teologia e medicina all’Università di Edimburgo elevò il suo status sociale diventando professore di latino alla Royal High School of Edinburgh, un’antica e prestigiosa scuola semi-pubblica che attirava allievi da tutta l’Europa.

Il famoso simposio dei three merry boy

Willie Brew’d A Peck

I tre amici si riunirono probabilmente nell’autunno del 1789, in occasione di una visita di Allan Masterton alla tenuta del banchiere-inventore Patrick Miller[2] a Dalswinton nei pressi di Dumfries. Mecenate di Robert Burns Miller gli aveva affittato a un canone favorevole Ellisland dove Burns vi costruì la fattoria in cui visse dal 1788 al 1791.
Allan e Robert decisero di andare a trovare William il quale era solito trascorrere le vacanze scolastiche a Moffat (al “Willie’s Mill”), finchè nel 1788 acquistò una fattoria Lagganpark a Glencairn. Secondo una tradizione locale la capanna del maltaggio era stata costruita in una conca nelle colline sopra l’insediamento. La canzone venne pubblicata nello SMM del 1790 e lo stesso Burns scrisse

“Quest’aria è di Masterton; la canzone mia. L’occasione è stata questa. Mr William Nicol, della High School, Edimburgo, durante le vacanze autunnali a Moffat; l’onesto Allan, che a quel tempo era a Dalswinton, e io siamo andati a fare una visita a Nicol. Abbiamo avuto una riunione così gioiosa che il signor Masterton e io abbiamo deciso, ciascuno a modo suo, di celebrare la faccenda.”[3]

Non rivelandoci però il luogo esatto dell’incontro!

I tre amici: a sinistra Allan Masterton, al centro l’anfitrione William Nicol e a sinistra Robert Burns
Christie, James Elder; ‘Willie Brew’d a Peck o’ Maut’; Paisley Museum and Art Galleries, Renfrewshire Council Collections; http://www.artuk.org/artworks/willie-brewd-a-peck-o-maut-189954

Willie Brew’d A Peck O’ Maut è diventato un simposio rinomato nella zona e raffigurato in quadri, stampe e ceramiche

Willie Brew’d A Peck

O Willie brew’d a peck o’ maut,
And Rob and Allen cam to see;
Three blyther hearts, that lee-lang night,
Ye wadna found in Christendie.
We are na fou, we’re nae that fou,
But just a drappie in our ee;
The cock may craw, the day may daw
And aye we’ll taste the barley bree.

1.Here are we met, three merry boys,
Three merry boys I trow are we;
And mony a night we’ve merry been,
And mony mae we hope to be!
2.It is the moon, I ken her horn,
That’s blinkin’ in the lift sae hie;
She shines sae bright to wyle us hame,
But, by my sooth, she’ll wait a wee!
3.Wha first shall rise to gang awa,
A cuckold, coward loun is he!
Wha first beside his chair shall fa’,
He is the King amang us three.

Tony Cuffe
Kukerpillid

Oh, Willie(1) ha prodotto un po’ di malto(2)
⁠e Rob e Allan sono venuti ad assaggiare;
Tre cuori felici per una lunga nottata
⁠non li troveresti in tutta la Cristianità
Non siamo ciucchi(3), non siamo così pieni,
giusto un tantino(4)!
Che canti il gallo e sorga il giorno
e sempre assaggeremo il whisky(5)!

Qui ci siamo riuniti, tre allegri ragazzi;
tre ragazzi allegri credo che noi siam:
e molte notti siamo stati in allegria(6)
⁠e molte speriamo di esserlo (7)!
È la luna, conosco il suo corno(8),
che luccica alta nel cielo:
brilla così intensamente da farci ubriacare(9),
ma, parola mia, aspetterà un po’!
Chi per primo si alzerà per andarsene
⁠è un cornuto, codardo e canaglia(10);
chi per primo resterà seduto sulla sedia,
⁠egli sarà il re tra noi tre.
NOTE
(1) William Nicol è l’anfitrione della riunione conviviale, proprietario di una fattoria con una stazione di maltaggio per “uso domestico” di birra e whisky
(2) il peck-pek era un’unità di misura scozzese sostituita con le unità imperiali nel 1824. Per non farmi venire il mal di testa, ho preferito non indagare ulteriormente sulla conversione in litri.
maut=malt. Nel contesto della frase e l’uso del verbo brew è lecito supporre che si tratti di birra, ma in realtà ciò che bevono i tre amici, per tutta la notte, è il whisky, il barley bree
(3) fou=drunk
(4) drappie=droplet letteralmente “appena una lacrima nell’occhio”
(5) barley bree=whisky lett. il brodo d’orzo
(6) nella John Dowie’s Tavern[4], il ritrovo preferito di Burns quando soggiornava ad Edimburgo
(7) I tre si riuniranno ancora nel 1793 al Globe Inn di Dumfries[5]
(8) la falce della luna
(9) in inglese “to entice/lure us home”=attirarci a casa, ma perchè la luna- dopotutto non è una luna piena- dovrebbe richiamare verso casa? Qui credo ci sia un gioco di parole sulla luna che fa uscire di senno.
(10) colui che per primo si alzerà per andarsene non è un “vero” uomo (non regge il bere), mentre l’ultimo che resterà sulla sua sedia sarà il campione

In viaggio per la Scozia con le sue canzoni: Dalswinton Estate

Una passeggiata nella campagna scozzese per incontrare la storia a Dalswinton a una decina di kilometri verso nord-ovest di Dumfries, con il villaggio di Dalswinton a Nithsdale e la Dalswinton House, costruita sul sito dell’ex castello di Comyns (XIII sec) per Patrick Miller, forse su progetto di Alexander Nasmyth suo intimo amico.

ritratto Patrick Miller

Patrick Miller fu un eclettico personaggio, figlio dell’Illuminismo scozzese, mecenate di artisti e poeti, diventato ricco con il commercio navale, venne nominato nel 1767 direttore della Banca di Scozia di Edimburgo e infine vice-governatore nel 1790. Acquistò la tenuta di Dalswinton come un investimento, sebbene a scatola chiusa, trovandola in uno stato di estrema arretratezza e degrado, riuscì a portarla alla floridezza. Miller iniziò vari esperimenti di agricoltura scientifica, arrivando a inventare un aratro perforatore e una nuova trebbiatrice per ottimizzare il lavoro agricolo.

Nel 1790 mandò al re di Svezia The Experiment, uno strano battello a doppio scafo che in assenza di vento poteva essere azionato da una serie di ruote a pale, manovrate però manualmente (una grande faticaccia per i marinai che dovevano girare attorno all’argano motore!). Il re per ringraziarlo gli mandò una tabacchiera finemente decorata e conoscendo l’interesse del donatore per l’agricoltura la riempì con i semi di rapa Rutabaga. La coltivazione della rapa svedese fu un successo e l’ortaggio prese piede nel resto della Scozia (nel dialetto scozzese sono le Swede, o “neeps” dette anche bagie che si mangiano con l’haggins)[6]

Oggi la tenuta è magnifica ed è aperta al pubblico per ammirare i giardini e il parco formale. Tra le architetture nel parco i ruderi della Dalswinton Old House, la torre cilindrica (Doocot), le logge neoclassiche e l’Est Gate, il Back Lodge di metà ottocento, il giardino cintato e le scuderie. Mentre i terreni del parco sono aperti i Dalswinton House Gardens si possono visitare solo una volta nell’anno a maggio.

Walking per la tenuta Dalswinton:
il percorso ad anello nella tenuta tracciato da seguire
il percorso lungo il fiume Nith e attraverso il lago: di circa 7 km tracciato da seguire

Una location del genere non poteva non accogliere matrimoni, gestiti da Queensberry Events. https://www.dalswintonestate.co.uk/estate/weddings/

https://www.dalswintonestate.co.uk/
https://www.britainexpress.com/scotland/Dumfries-Galloway/properties/ellisland-farm.htm
http://vipauk.org/enter/muse/scot/s40.html
http://portal.historicenvironment.scot/designation/GDL00131
https://thecastleguy.co.uk/castle/dalswinton-castle/

si veda anche Visita a Dumfries sulle orme di Robert Burns

[1] Mr [Patrick] Miller was an enthusiastic Freemason, being a Depute-Master of Canongate Kilwinning Lodge in the Capital. Among his associates there was a coterie of teachers – Louis Cauvin, Alexander Campbell, (“Singing Sannock”), John Campbell, Allan Masterton (teacher of writing, who dwelt in Stevelaw’s Close), and the notable William Nicol (who resided in Causewayside.) In 1787, during his first visit to Edinburgh and to the Lodge, Burns became acquainted with this fraternity. Thereafter he took lessons in French from Louis Cauvin, in Latin from Nicol, and probably lessons in music from Masterton. For “Honest Allan,” as Burns styled Masterton, was a Gael and a composer of tunes, such as “Strathallen’s Lament,” and “Braes of Ballochmyle”; and later he became one of the musical teachers of Sir Walter Scott. Music may have made Masterton a welcome guest or teacher at Dalswinton, where Mrs Miller was a beautiful singer and player on the harpsichord. On one occasion when Burns was dining in Dalswinton, Mrs Miller sang the new pathetic song entitled “Raving winds around her blowing,” apparently not knowing the name of the author. Burns was delighted, and announced that he was the author of the composition. http://w.themastertons.org/allan_masterton.html

[2] Imprenditore, banchiere e mecenate di Robert Burns. Miller acquistò la fatiscente tenuta di Dalswinton nel Dumfriesshire nel 1785 dove apportò notevoli innovazioni e vi costruì Dalswinton House. Appassionato di architettura navale, Miller lavorò con James Taylor (1753 – 1825) e William Symington (1763 – 1831) per costruire la prima barca a vapore che venne varata nel lago della sua tenuta nel 1788.
https://usinuk.co.uk/blog/archives/20918

[3] “This air is Masterton’s; the song mine. The occasion of it was this. Mr William Nicol, of the High School, Edinburgh, during the autumn vacation being at Moffat; Honest Allan, who was at that time at Dalswinton, and I went to pay Nicol a visit. We had such a joyous meeting that Mr Masterton and I agreed, each in our own way, that we should celebrate the business.” http://w.themastertons.org/allan_masterton.html

[4] https://ouredinburghfriends.scot/2018/05/12/tardis-to-a-tipple/

[5] Robert Burns frequentò sicuramente tutte le taverne di Dumfries, vuoi per lavoro, vuoi per svago, ma il suo howff (il ritrovo, luogo d’incontro) è stato indubbiamente il Globe Inn. Per lui e la sua cerchia di amicizie era riservato un salottino (un privè come si direbbe oggi) dove passare delle serate conviviali con buon cibo e ottime bevande, fare musica, conversazioni, recitare poesie e cantare canzoni.
https://terreceltiche.altervista.org/the-gowden-locks-of-anna-yestreen-i-had-a-pint-o-wine/

[6] https://usinuk.co.uk/blog/archives/20918

https://rbwf.org.uk/wp-content/uploads/2016/05/1993-May.pdf
Willie Brew’d a Peck o’ Maut (Kirsten Easdale & Gregor Lowry)
https://tunearch.org/wiki/Annotation:Willie_Brew%27d_a_Peck_o%27_Maut
https://en.wikisource.org/wiki/The_Book_of_Scottish_Song/Willie_brew%27d_a_peck_o%27_maut
http://www.rampantscotland.com/songs/blsongs_williebrewed.htm
http://robertburnsfederation.com/poems/translations/631.htm

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Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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