O Were I On Parnassus Hill

Were I On Parnassus Hill è una canzone d’amore composta da Robert Burns nel 1788 sulla melodia di James Oswald My love is lost to me[1]. La sua Musa ispiratrice non è una ninfa della Grecia ma la moglie Jean Armour sposata da poco, con la quale andrà a vivere nella Ellisland Farm sul Nith

1.O, were I on Parnassus hill,
Or had o’ Helicon my fill,
That I might catch poetic skill
To sing how dear I love thee!
But Nith maun be my Muses’ well,
My Muse maun be my bonie sel’,
On Corsincon I’ll glowr and spell,
And write how dear I love thee.
2.Then come, sweet Muse, inspire my lay!
For a’ the lee-lang simmer’s day
I couldna sing, I couldna say
How much, how dear I love thee.
I see thee dancing o’er the green,
Thy waist sae jimp, thy limbs sae clean,
Thy tempting lips, thy roguish een –
By Heaven and Earth I love thee!
3.By night, by day, a-field, at hame,
The thoughts o’ thee my breast inflame,
And ay I muse and sing thy name –
I only live to love thee.
Tho’ I were doom’d to wander on,
Beyond the sea, beyond the sun,
Till my last weary sand was run,
Till then – and then – I’d love thee!

Orpheus Musicus la melodia di James Oswald
Alan Reid
Ceolbeg

Oh, foss’io sul Parnaso,
o avessi [la fonte di] Elicona(1) a sazietà
allora potrei afferrare poesia(2)
e cantare quanto t’amo!
Ma il Nith(3) dev’essere il pozzo della mia Musa,
la mia Musa deve essere la mia bella metà(4),
sul Corsincon(5) vagabonderò e comporrò,
e scriverò quanto t’amo.
Allora vieni, dolce Musa, ispira il mio canto!
Per tutta la lunga giornata estiva
non potrei cantare, non potrei dire
quanto, quanto t’amo.
Ti vedo ballare sul prato,
la tua vita snella, le tue membra così chiare,
le tue labbra seducenti, i tuoi occhi malandrini-
Per il cielo e la terra t’amo!
Di notte, di giorno, nei campi e in casa
i pensieri di te m’infiammano il petto,
e penso e canto il tuo nome –
Vivo solo per amarti.
Anche se fossi condannato a vagare,
oltre il mare, oltre il sole,
finché la mia ultima sabbia stanca scorrerà,
fino ad allora – e oltre- t’amerei!
NOTE
(1) “mi dissetassi [alla fonte] di Elicona” Parnaso e Elicona sono due monti distinti sebbene spesso accomunati, entrambi sedi delle Muse, il primo montagna della Grecia il secondo monte della Boezia. Le Muse dell’Antica Grecia erano ninfe delle acque, figlie di Zeus e i poeti bevevano alle loro sorgenti per ricevere l’ispirazione creativa
(2) il talento poetico
(3) Robert Burns dopo essere convolato a giuste nozze con Jean Armour si trasferisce nel Dumfriesshire in una fattoria accanto al fiume Nith.  Rabbie’s Bonny Lassies: tutte le donne di Robert Burns
(4) my bonny self: credo che il poeta abbia voluto sottolineare che con il matrimonio lui e Jean sono diventati una sola carne
(5) il poeta si deve “accontentare” del monte Corsincon sul confine tra l’Ayrshire (la contea in cui è nato ed ha trascorso la sua giovinezza) e il Dumfriesshire (la contea dove vivrà con la sua numerosa famiglia e dove troverà la morte)

Jean Redpath

In Viaggio per la Scozia con le sue Canzoni: Sui passi di Robert Burns

Nel 1785 Patrick Miller, imprenditore, banchiere e mecenate di Robert Burns acquistò la Dalswinton Estate e offrì al poeta di condurre in affitto una fattoria nella proprietà.
La scelta del poeta cadde su Ellisland in una bella posizione accanto al fiume Nith, ma incantato delle placide sponde del fiume sottovalutò la scarsa qualità del terreno. Burns visse e lavorò a Ellisland Farm tra il 1788 e il 1791, dando alla luce alcune delle sue opere più famose. Nella fattoria la famiglia Burns coltivava la terra e allevava una decina di mucche da latte importate dall’Ayrshire e alcune pecore.

La fattoria è rimasta immutata dai tempi di Burns e i successivi proprietari orgogliosi del suo passato accumularono tutta una serie di cimeli del Bardo. Nel 1922 la fattoria fu acquistata dal signor George Williamson, un ricco mercante di lana di Edimburgo che era un ammiratore di Burns. Alla sua morte la casa, la fattoria e la sua collezione furono lasciate in eredità alla nazione. Il Robert Burns Ellisland Trust, un nuovo trust formato nel 2020, continua a gestire la casa e la fattoria come un museo

Corsincon/Corsencon Hill antica porta d’accesso all’Ayrshire

Un mucchio di eventi storici si sono avvicendati ai piedi della collina che sovrasta New Cumnock, molti anche i racconti folkloristici. Nel sito New Cumnock History[2] possiamo leggere una puntuale disamina di eventi storici e mitici. Nel Medioevo Corsencon era una porta d’accesso del borgo reale di Ayr con il castello di Guglielmo I re di Scozia (1165-1215).
1788-95 Robert Burns

“Robert Burns ha acquisito familiarità con il paesaggio di New Cumnock (così come con le sue locande!) mentre viaggiava avanti e indietro tra la sua casa a Mauchline, 11 miglia a nord-ovest di New Cumnock, ed Ellisland, circa 25 miglia a sud-est di New Cumnock. Fu a Ellisland, sulle rive del fiume Nith, nel 1788 che Burns si sistemò una casa di famiglia per lui e la sua nuova sposa Jean Armour. Nell’estate di quell’anno scrisse “O, Were I on Parnassus Hill” mettendo a nudo il suo amore per Jean durante questi tempo della separazione. Anche se la sua mente lo porta sul Parnaso, dimora delle muse greche, e alle sorgenti sacre del Monte Helicona in cerca d’ispirazione, si consola e accetta ‘but Nith maun be thy Muse’s Well‘ [il Nith dev’essere il pozzo della mia Musa]  e ‘on Corsincon I’ll glow’r and spell, and write how dear I love thee‘ [sul Corsincon vagabonderò e comporrò, e scriverò quanto t’amo]. È difficile immaginare che Burns avrebbe potuto scrivere versi migliori sul Parnaso. In effetti non sarebbe una sorpresa apprendere che un poeta greco dal cuore spezzato, seduto sulla collina del Parnaso, abbia scritto ‘O, Were I on Corsincon Hill’!
Mentre a Ellisland Burns lavorava la terra, in seguito prese un secondo lavoro come Esattore delle Tasse. Tre anni dopo, nel novembre 1791, rinunciò alla fattoria e la famiglia si trasferì a Dumfries dove continuò con i suoi doveri doganali e di accise. 

[1] https://tunearch.org/wiki/Annotation:My_love_is_lost_to_me
https://thesession.org/tunes/18923

[2] Robert Burns became familiar with the landscape of New Cumnock (as well as its Inns!) as he travelled back and forth between his home at Mauchline, 11 miles north-west of New Cumnock, and Ellisland, some 25 miles south-east of New Cumnock. It was at Ellisland, on the banks of the River Nith, in 1788 where Burns set up a family home for him and his new bride Jean Armour. In the summer of that year he penned “O, Were I on Parnassus Hill” laying bare his love for Jean during these times they were apart [20, 21]. Although his mind takes him to Parnassus hill, home of Greek muses, and to the sacred springs on Mount Helicon seeking inspiration, he consoles himself and accepts ‘but Nith maun be thy Muse’s Well‘ and ‘on Corsincon I’ll glow’r and spell, and write how dear I love thee‘. It is difficult to imagine that Burns could have penned any finer words on Parnassus. Indeed it would come as no surprise to learn that some heartbroken Greek poet, sitting on Parnassus Hill has penned ‘O, Were I on Corsincon Hill’!
While at Ellisland Burns worked the land later took a second job with Customs and Excise. Three years later in November 1791, he gave up the farm and the family moved to Dumfries where he continued with his Customs and Excise duties. 
https://newcumnockhistory.com/place-names/place-names-c/corsencon-corsencon-hill/
https://newcumnockhistory.com/key-historical-events/robert-burns/robert-burns-trail/corsencon-hill-river-nith/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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