Kissin’ My Katie/Merry Hae I Been Teethin A Heckle

Kissin’ My Katie/Merry Hae I Been è una canzone tradizionale scozzese rivisitata da Robert Burns sulla melodia Lord Breadalbane’e March[1] e pubblicata nello Scots Musical Museum (vol III, 1790). E qui si fermano le mie ricerche sul brano..

Da un’analisi del testo ci accorgiamo che si tratta di una canzone semi-seria e anche con doppi sensi, su un matrimonio mal assortito. Protagonista un fabbro che ha sposato Bess, ma rimpiange Katie, il suo amore giovanile.

“Fortuna” vuole che la moglie sia morta e la sua Katie sia ancora ben disposta a riprendersi il fabbro!!


O merry hae I been teethin’ a heckle,
An’ merry hae I been shapin’ a spoon;
O merry hae I been cloutin’ a kettle,
An’ kissin’ my Katie when a’ was done.
O a’ the lang day I ca’ at my hammer,
An’ a’ the lang day I whistle and sing;
O a’ the lang night I cuddle my kimmer,
An’ a’ the lang night as happy’s a king.

Bitter in dool I lickit my winnins
O’ marrying Bess, to gie her a slave:
Blest be the hour she cool’d in her linnens,
And blythe be the bird that sings on her grave!
Come to my arms, my Katie, my Katie;
O come to my arms and kiss me again!
Drucken or sober, here’s to thee, Katie!
An’ blest be the day I did it again.

Tony Cuffe

Traduzione italiana Cattia Salto
Oh, allegro ero a mettere i chiodi nel pettine(1)
e allegro modellavo un cucchiaio!
Oh, allegro ero a rattoppare un bollitore
e a baciare la mia Katie quando tutto era finito(2)!
Oh, tutto l’intero giorno batto il mio martello,
e tutto il giorno canticchio!
Oh, per tutta la notte coccolavo la mia compagna,
e per tutta la lunga notte ero felice come un re!

Amareggiato dal dispiacere, mi sono bevuto i risparmi
sposando Bess, per darle uno schiavo:
benedetta sia l’ora in cui si è raffreddata nel sudario,
e allegro sia l’uccello che canta sulla sua tomba!
Vieni tra le mie braccia, mia Katie, mia Katie,
oh vieni tra le mie braccia, e baciami ancora!
Ubriaco o sobrio, brindo a te, Katie,
e sia benedetto il giorno in cui l’ho fatto di nuovo!
NOTE
(1) si tratta di un arnese per la cardatura del lino, formato da diversi chiodi di ferro fissati ad un supporto di legno; facendo passare il piccolo covone più e più volte si “pettina” così la fibra del lino (proprio come si fa per districare e lisciare i capelli). Con la cardatura (in inglese heckling) si separano le fibre più corte (e meno pregiate) da quelle più lunghe. https://terreceltiche.altervista.org/weary-pund-tow/
(2) le attività descritte nei tre versi sono un eufemismo per il fare sesso


[1] https://tunearch.org/wiki/Annotation:Lord_Breadalbane%27s_March

http://www.robertburnsfederation.com/poems/translations/o_merry_hae_i_been.htm

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.