Maid that’s deep in love/Short Jacket and White Trousers

Roud 231 ; Master title: The Rakish Female Sailor ; Laws N12 ; Ballad Index LN12 ; trad.]

donna-marinaio

C’è un discreto filone tra i canti del mare, che narrano di fanciulle innamorate che si travestono da marinaio, pur di attraversare l’Oceano per andare alla ricerca del loro fidanzato, che le ha lasciate per emigrare in America. (vedi)

Tutte raccontano la stessa storia: la fanciulla (tra)vestita da uomo si imbarca come mozzo e viene notata dal capitano, il quale resta turbato dal nuovo marinaio al punto di innamorarsi; solo giunti a riva però la fanciulla rivela la sua vera identità e il capitano ammirato dal suo coraggio, le giura amore eterno e le chiede di sposarlo.
In questa ballata dal titolo ” Maid that’s deep in love”, “Maid in sorrow”, “The short jacket”, “Blue Jacket and White Trousers” il capitano resta colpito dalle fattezze del giovane bel marinaio e “ci prova” ma lei tiene nascosta la sua sessualità e lo respinge, ben determinata a trovare il suo innamorato.

LA VERSIONE AMERICANA: MAID THAT’S DEEP IN LOVE

La canzone è molto rara in Irlanda, mentre si trova più diffusamente nell’America Nord-Est. Potrebbe risalire al XVIII secolo o più probabilmente ai tempi della massiccia emigrazione irlandese verso l’America del secolo successivo.

“Per quanto ne so, l’unica traccia della canzone recuperata da questa parte dell’Atlantico è l’unica strofa intitolata The Mermaid in Joyce’s Old Irish Folk Music (e anche lì, la storia della canzone sembra essere diversa dalle versioni americane). Le varie versioni di Terranova, Nuova Scozia e Maine sembrano essere molto simili e potrebbero riguardare una “broadsheet”. La versione attuale è ovviamente molto frammentaria e manca del tema centrale della storia ( il tema di Broomfield Hill , si potrebbe chiamarlo) della ragazza che inganna l’innamorato capitano. Ma contiene ciò che di solito manca alle versioni nord-orientali americane, ovvero il motivo della ricerca di un amante perduto. Una versione della canzone nel Missouri inizia: “C’era una bella damigella profondamente innamorata e sprofondata nella disperazione”. La melodia della signora Costello è più familiare come una delle versioni di Lowlands of Holland – A.L.L. ( Journal of the English Folk Dance and Song Society , dicembre 1953)[1]

Sono stati i Pentangle a farne la versione standard nel loro album “Cruel Sister” del 1970


I
I am a maid that’s deep in love
But yes I can complain
I have in this world but one true love
And Jimmy is his name
And if I do not find my love
I’ll mourn most constantly
And I’ll find and follow Jimmy thro’
The lands of liberty(1)
II
Then I’ll cut off my yellow hair
Men’s clothing I’ll wear on
I’ll sign to a bold sea captain
My passage I’ll work free
And I’ll find and follow Jimmy thro’
The lands of liberty
III
One night upon the raging sea
As we were going to bed(2)
The captain cried “Farewell my boy,
I wish you were a maid
Your rosy cheeks, your ruby lips
They are enticing me
And I wish dear God with all my heart
A maid you were to me”
IV
“Then hold your tongue, dear captain
Such talk is all in vain
And if the sailors find it out
They’ll laugh and make much game
For when we reach Columbia(3) shore
Some prettier girls you’ll find
And you’ll laugh and sing you’ll court with them
For courting you are inclined”
V
It was no three days after
Our ship it reached the shore
“Adieu(4) my loving captain
Adieu for evermore
For once I was a sailor on sea
But now I am a maid on the shore
So adieu to you and all your crew
With you I’ll sail no more”
VI
“Come back, come back, my own pretty maid
Come back and marry me
I have ten thousand pounds in gold
And that I’ll give to thee
So come back, come back, my own pretty maid
Come back and marry me”

Traduzione italiana di Alberto Musica&Memoria (da qui)
I
Sono una fanciulla perdutamente innamorata,
ma ho qualcosa che mi fa soffrire.
Ho in questo mondo, nient’altro che un unico vero amore
e Jimmy è il suo nome 
e se non trovo il modo (di avere) il mio amore
non smetterò di piangere
E io cercherò e inseguirò Jimmy
Nella terra della libertà(1)
II
Allora ho tagliato i miei biondi capelli
Ho indossato abiti da uomo
Ho firmato con un brillante capitano
Per il mio passaggio lavorerò senza stipendio
E io cercherò e inseguirò Jimmy
Nella terra della libertà
III
Una notte sul mare in tempesta
mentre stavamo andando a fondo (2)
il capitano gridò: “Addio ragazzo mio
vorrei che tu fossi una fanciulla
le tue gote rosse, le tue labbra color rubino
mi attirano verso di te
Ed io vorrei, mio Dio, con tutto il mio cuore
che tu fossi una ragazza per me.”
IV
“Frena la tua lingua, caro capitano
questo discorso è completamente vano
che se i marinai lo scoprono
Riderebbero e ci scherzerebbero sopra molto
Perché quando raggiungeremo la costa della Columbia (3)
tu troverai molte ragazze più belle
E tu riderai e canterai e farai loro la corte
Perché sei portato a fare la corte”.
V
Solo tre giorni dopo
La nostra nave ha raggiunto la costa
“Addio(4) mio capitano innamorato
Addio per sempre
Perché un tempo sul mare, ero un marinaio
Ma ora a terra sono una ragazza
Quindi, addio a te e tutta la ciurma
Con te non navigherò più”
VI
“Torna, torna, mia graziosa ragazza
Torna indietro e sposami
Ho dieci mila sterline d’oro
E questo è ciò che darò a te
Quindi torna indietro, torna indietro, mia graziosa ragazza
Torna indietro e sposami”

NOTE
1) L’America
2) andare a dormire (per sempre)
3) La Columbia Britannica, dove si trovano le città di Victoria e Vancouver, la più occidentale delle province canadesi.
4) Addio è pronunciato in francese, probabilmente in coerenza con la terra di destinazione, abitata anche da persone di lingua francese.

[1] “To the best of my knowledge, the only vestige of the song recovered on this side of the Atlantic is the single stanza entitled The Mermaid in Joyce’s Old Irish Folk Music (and even there, the story of the song seems to be different from the American versions). The various Newfoundland, Nova Scotia and Maine versions seem to be very much alike, and may relate to a broadsheet print. This present version is very fragmentary, of course, and is quite lacking in the central theme of the story (The Broomfield Hill theme, one might call it) of the girl outwitting the amorous captain. But it does contain what the north-eastern American versions usually miss, which is the motive of search for a lost lover. A Missouri version of the song begins: “There was a fair damsel all crossed in love, and deeply sunk in despair, O”. Mrs Costello’s melody is more familiar as one of the Lowlands of Holland sets – A. L. L. (Journal of the English Folk Dance and Song Society, Dec 1953 tratto da qui)

I AM A MAID THAT SLEEPS IN LOVE

La variante della precedente canzone proposta dal gruppo americano-irlandese Solas.

Solas in “The words that remain” 1998


I am a maid that sleeps in love
and cannot feel my pain(1)
For once I had a sweetheart,
and Johnny was his name
And if I cannot find him,
I’ll wander night and day
For it’s for the sake of Johnny,
I’ll cross the stormy seas
I’ll cut off my yellow locks,
men’s clothing I’ll wear on
And like a gallant soldier boy
this road I’ll gang along
Enquiring for a captain a passage to engage free
For to be his chief companion on the banks of liberty
The very first night the captain lay down
on his bed to sleep
These very words he said to me,
“I wish you were a maid
Your cherry cheeks and ruby lips,
they’ve often enticed me
I wish to the gods, unto my heart,
a maid you were to me”
In three days after that we did land on shore
“Adieu, adieu, dear captain, adieu forever more
A sailor boy I was on ship,
but a maid I am on shore
Adieu, adieu, dear captain, adieu forever more”
“Come back, come back, my blooming girl,
come back and marry me
For I have a good fortune, I’ll give it all to thee”
“To marry you, dear captain,
is more than I can say
For it’s for the sake of Johnny,
I’ll wander night and day”

Traduzione italiana Cattia Salto
Sono una fanciulla che è molto innamorata
e mi lamento(1)
perché una volta avevo un fidanzato
di nome Johnny,
e se non riesco a trovarlo,
vagherò notte e giorno,
è per il bene di Johnny
che attraverserò l’oceano in tempesta.
Mi taglierò i riccioli biondi
e indosserò abiti maschili,
e come un bel soldatino
percorrerò questa strada,
e chiederò al capitano  un passaggio in cambio di lavoro,
per essere il suo attendente, verso le rive della libertà.
La prima notte il capitano si stese
nel letto per dormire
e mi disse queste parole:
” Vorrei che tu fossi una fanciulla,
le tue guance rosee, le tue labbra di rubino
mi hanno spesso attirato,
vorrei perdio con tutto il cuore,
che tu fossi per me una fanciulla”.
Appena tre giorni dopo giungemmo a riva
“Addio mio caro capitano, addio per sempre,
sul mare ero un marinaio,
ma a terra sono una fanciulla.
Addio mio caro capitano, addio per sempre”
“Torna indietro, torna indietro, mia splendida fanciulla, ritorna e sposami,
perché sono ricco e darò tutto a te”
“Di sposarti, caro capitano,
è più di quanto possa dire,
perchè è per il bene di Johnny
che vagherò notte e giorno”

NOTE
1) si tratta chiaramente di un mondegreen di” I am a maid that’s deep in love I can complain”

“The Words That Remain , il terzo album di Solas pubblicato nel 1998, conserva l’equilibrio tra brani per danza e canzoni visto nel CD precedente. L’album fonde Woody Guthrie (sicuramente uno degli scrittori più influenti mai vissuti), reel che si aprono come una morna di Cesária Évora, una canzone tradizionale delle Orcadi, musica della Bretagna, jig e reel tradizionali irlandesi e una canzone di Peggy Seeger. I Solas sanno quanto sia flessibile la musica tradizionale irlandese, e lo era, le jigs si sono trasformate in danze da stalla in America, il banjo è tornato in Gran Bretagna per aggiungersi al tessuto musicale delle band irlandesi. Ma sembra esserci appena una traccia di perdita di identità, di apertura a influenze troppo ampie. L’album presenta il canto di Karan Casey, superbo sia su materiale contemporaneo che tradizionale, e la chitarra di John Doyle, che ormai produce suoni che ricordano Django Reinhardt. ” Non posso che concordare con lui il gruppo dopo il quarto album: “Purtroppo sembrano aver abbandonato la musica irlandese in favore di materiale più autoprodotto. Per quanto buono, rende la musica del gruppo tutt’altro che unica.”

The Words That Remain, Solas’ third album released in 1998, preserves the equal balance of dance tunes and songs seen in the previous CD. The album blends Woody Guthrie (surely one of the most influential writers who ever lived), reels that open like a morna from Cesária Évora, a traditional song from the Orkneys, music from Brittany, traditional Irish jigs and reels, and a song from Peggy Seegar. Solas knows just how flexible Irish traditional music is, and was, jigs mutating into barn dances in America, the banjo coming back to Britain to add to the musical texture of Irish bands. But there seems just a trace of losing identity, of opening up to influences too widely. The album features the singing of Karan Casey, superb on both contemporary and traditional material, and the guitar of John Doyle, by now producing sounds reminiscent of Django Reinhardt. ” Non posso che concordare con lui il gruppo dopo il quarto album: “Unfortunately they seem to have abandoned Irish music in favour of more self penned material. Good as this is, it makes the group’s music far from unique.” https://phillipkay.wordpress.com/2013/01/09/explorations-in-irish-music/

FONTI
https://phillipkay.wordpress.com/2013/01/09/explorations-in-irish-music/
http://www.musicaememoria.com/pentangle_cruel_sister.htm https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/shortjacketandwhitetrousers.html
http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=13503&lang=it
http://www.celticlyricscorner.net/solas/iam.htm http://www.joe-offer.com/folkinfo/songs/435.html

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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