The Saucy Sailor Boy o Jack Tar nei canti del mare

The Saucy Sailor Boy è una sea song dove il giovane marinaio “insolente” corteggia una donna di campagna che lo respinge.

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Roud 531 ; Master title: The Saucy Sailor ; Laws K38 ; G/D 1:49 ; Ballad Index LK38 ; VWML RoudFS/S160402 , GB/4/16 ; Bodleian Roud 531 ; GlosTrad Roud 531 ; Wiltshire 1188 ; Mudcat 133473 ; trad.]

Jack Tar

Saucy Sailor Boy

L’immagine ottocentesca del marinaio è piuttosto stereotipata: è Jack Tar, un ubriacone e donnaiolo, forse lavativo e piantagrane, sempre pronto a fare a pugni.
Il marinaio è guardato più spesso con diffidenza dalle donne, quando non proprio con disprezzo: nelle canzoni del mare dal punto di vista femminile il marinaio è spesso un bugiardo infedele che ha una ragazza in ogni porto anche se  tiene moglie e figli a casa.

Ridicolizzato e respinto da alcune, è invece ricercato da altre che preferiscono in assoluto l’amore di un marinaio (vedi Sailor laddie)!
In Saucy Sailor Boy la donna respinge il marinaio con mala grazia, perchè i suoi vestiti puzzano ancora di catrame; la musica cambia quando il marinaio tira fuori i soldi, così lei abbassa le sue arie da gran dama e gli promette di sposarlo; ora è la volta del marinaio a mostrarsi schizzinoso e a rifiutarla!

GLI ABITI DEL MARINAIO

I vestiti del Poor Jack, un marinaio britannico di fine Settecento sono tutt’altro che miseri: indossa una variante popolare delle braghe al ginocchio, una specie di gonna pantalone molto ampia. E’ probabile si tratti di una variante delle calzabraghe rinascimentali. (sono gli slops cioè i “mutandoni”, che diventeranno d’ordinanza nella Royal Navy)
Porta un cappello a cono nero con ampia falda, e ha i capelli lunghi sciolti sul collo, una camicia bianca dal colletto rigido  con una cravatta rossa annodata; caratteristico panciotto a doppio petto giallo a righine rosse, con una doppia fila di bottoni e un’elegante giacchetta corta blu con una lunga fila di bottoni bianchi; calze azzurrine e scarpe nere con una bella fibbia di metallo.

Saucy Sailor Boy -Poor Jack, Charles Dibdin, 1790-1791
Poor Jack, Charles Dibdin, 1790-1791, British Museum indossa gli slops,i larghi pantaloni di tela al ginocchio. I capelli portati lunghi fino a metà ottocento erano tenuti ordinati fermandoli dietro la nuca in un codino catramato, da qui il nomignolo Giovannino Catrame (Jack Tar)

Ma i marinai come tutti gli operai e gli uomini del popolo portavano soprattutto i calzoni lunghi che diventarono uno standard dell’abbigliamento maschile dopo la rivoluzione francese.

THE SAUCY SAILOR BOY

Il testo si ritrova in molte collezioni ottocentesche e nei broadside soprattutto in Gran Bretagna e in America, e probabilmente ha origini settecentesche (William Alexander Barret nel suo “English Folksong” pubblicato nel 1891 ritiene che il brano sia comparso in stampa nel 1781 e cita la sua grande popolarità fra le ragazze che lavorano negli opicifi dell’Est London).

The Tarry Sailor dalle collezioni popolari (voce di Andrew Robbie di Strichen, Aberdeenshire)  

I
“Come, my dearest, come, my fairest,
Come and tell unto me,
Will you pity (fancy) a poor sailor boy,
Who has just come from sea?”
II
“I can fancy no poor sailor:
No poor sailor for me!
For to cross the wide ocean
Is a terror to me.
III
You are ragged, love, you are dirty, love,
And your clothes they smell of tar.
So begone, you saucy sailor boy,
So begone, you Jack Tar(1)!”
IV
“If I’m ragged, love, if I’m dirty, love,
If my clothes they smell (much) of tar,
I have silver in my pocket, love,
And of gold a bright (great) store.”
V (2)
When she heard those words come from him,
On her bended knees she fell.
“To be sure, I’ll wed my sailor,
For I love him so well.”
VI
“Do you think that I am foolish?
Do you think that I am mad?
That I’d wed with a poor country girl
Where no fortune’s to be had?
VII
I will cross the briny ocean
Where the meadows they are green (3);
Since you have had the offer, love,
Another shall have the ring.
VIII
For I’m young, love, and I’m frolicksome, (4)
I’m good-temper’d, kind and free.
And I don’t care a straw (5), love,
What the world says (thinks)of me.

I LUI
“Vieni mia cara, vieni mia bella
vieni e dimmi,
ti potrebbe interessare un povero giovane marinaio,
appena arrivato dal mare?”
II LEI
“Non mi piace nessun povero marinaio,
nessun povero marinaio per me!
Perchè attraversare il vasto oceano
mi mette terrore
III LEI
Sei cencioso, cocco, e sporco, caro
i tuoi vestiti puzzano di catrame
così stai lontano, impertinente ragazzino, 
stai lontano Jack Tar”
IV LUI
“Se sono cencioso, cara, e sporco
e i miei vestiti puzzano di catrame
ho argento nelle tasche, cara,
e oro in gran quantità”
V LEI
E allora quando lo sentì parlare così
cadde in ginocchio
“Stanne certo, sposerò il mio marinaio
perchè lo amo così tanto”
VI LUI
“Credi che io sia scemo cara?
Credi che io sia pazzo?
A sposare una povera ragazza di campagna,
dove non c’è fortuna da fare?
VII LUI
Attraverserò l’oceano salmastro
dove le terre sono verdi
e visto che tu hai rifiutato l’offerta, cara,
qualche altra ragazza porterà l’anello.
VIII LUI
Oh io sono giovane, cara e un allegrone
di buon carattere, disponibile e libero
e non mi importa un fico secco, cara
di quello che il mondo pensa di me”

NOTE Traduzione italiana Cattia Salto
1) Jack Tar è il termine comunemente usato, non necessariamente in senso dispregiativo, per indicare un marinaio delle navi mercantili o della Royal Navy. Probabilmente il termine è stato coniato nel 1600 alludendo al catrame (in inglese “tar”) con il quale i marinai impermeabilizzavano i loro abiti da lavoro. Erano anche soliti nel Settecento incatramare i capelli dopo averli racconti in una treccia o codino per impedire che si bagnassero e o che il vento li scompigliasse sul viso
2) la strofa negli Steeleye Span dice:
And then when she heard him say so
On her bended knees she fell,
“I will marry my dear Henry
For I love a sailor lad so well.”
3) vuol forse dire che il mare è come un prato verde? Negli Steeleye Span dice: I will whistle and sing
4) Negli Steeleye Span dice: Oh, I am frolicsome and I am easy,
Good tempered and free, (in italiano: Oh io sono uno allegro e disponibile,
di buon carattere e libero)
5) oppure “I don’t give a single pin” che è esattamente la stessa espressione

La versione più filologica è quella dei Quadriga consort
Steeleye Span in Below the Salt, 1972 (strofe I e da III a VIII), la versione che è diventata quella standard nei repertori dei cantanti e gruppi folk
Steeleye Span in Live at Last ,1978 con in coda The Black Freighter
Quella più swing di Harbottle & Jonas (dalla Cornovaglia)
Wailin Jennys 

LA VERSIONE SEA SHANTY: The Tarry Sailor

Stan Hugill nella sua Bibbia degli Shantyman (Shanties from the Seven Seas) ci dice che la canzone The Tarry Sailor (Saucy Sailor Boy) oltre ad essere una forebitter song veniva occasionalmente cantata durante le noiose ore di pompaggio dell’acqua dalla sentina, quando le pompe si azionavano a mano! (vedere sea shanty)

RIFERIMENTI
Shanties from the Seven Seas(p343-4),
Shanties from the Seven Seas (complete)(p461-2)
The Oxford Book of Sea Songs(words only)(p134-5),
The Valiant Sailor(p13),
Songs of the Sailor and Lumberman(p294-5)

I
Come on my fair ones,
Come on my fan ones,
Come and listen unto me.
Could you fancy a boldly sailor lad
That has just come home from sea?
Could you fancy a boldly sailor lad
That has just come home from sea?
II
No, indeed, I’ll wed no sailor
For they smell too much of tar!
You are ruggy, you are sassy,
get you gone Jackie Tar.
III
I have ship on all the ocean,
I have golden great galore
All my clothes they may be all in rags,
but coin can buy me more
IV
If I am ruggy, if I am sassy
And may by a tarry smell
I had silver in my pockets
For they knew can every tell
V
When she heard him that distressed
down upon her knees she fell
Saying “Ruggy dirty saylor boy
I love more than you can tell”
VI
Do you think that I’m foolish,
Do you think that I’m mad?
That I’d wed the likes of you, Miss,
When there’s others to be had!”
VII
No indeed I’ll cross the ocean,
And my ships shall spread her wings,
You refused me, ragged, dirty,
Not for you the wedding ring.

Hulton Clint 

I LUI
“Vieni mia bella,
vieni mia cara
vieni e dimmi,
ti potrebbe interessare un povero giovane marinaio,
appena tornato a casa dal mare?”
Ti interesserebbe un povero giovane marinaio, 
appena tornato a casa?”
II LEI
“No affatto, non sposerò nessun marinaio,
perchè puzzano di catrame!
Sei cencioso, sei  sporco,
stai lontano Jack Tar”
III LUI
“Ho una nave sull’oceano
e ho una fortuna in oro;
i miei vestiti possono essere stracciati
ma i soldi ne possono comprare tanti
IV
“Se sono cencioso, se sono sporco
e se forse puzzo di catrame
ho argento nelle tasche,
perchè si sa quanto possa dire”
V LEI
Quando lo sentì così afflitto
cadde sulle ginocchia dicendo
“Cencioso e sporco marinaio
ti amo più di quanto tu possa dire”
VI LUI
“Credi che io sia scemo?
Credi che io sia pazzo?
A sposare una come te, signorina
quando ce ne sono altre da avere!
VII
Attraverserò l’oceano
e le mie navi dispiegheranno le vele
mi hai rifiutato, lacero e sporco
non è per te l’anello nunziale.”
[Traduzione italiana Cattia Salto]

I marinai scozzesi erano ottimi ballerini e parte del loro addestramento consisteva nell’esercitarsi nella Sailor’s Hornpipe

seconda parte

FONTI
https://www.britishtars.com/2014/01/poor-jack-1790-91.html
https://www.mun.ca/mha/mlc/articles/introducing-merchant-seafaring/jack-tar.php
http://mainlynorfolk.info/peter.bellamy/songs/saucysailor.html
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=133473
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=16440

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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