Heming og Harald kongen, un’antica leggenda nordica

isola di Torga

Heming og Harald kongen, (“Heming e il re Harald”) catalogata nell’archivio TSB tra le “ballate eroiche” (TSB E3) descrive una sfida tra il giovane Heming e l’ultimo re vichingo di Norvegia Harald Sigurdsson, chiamato Harald Hardråde (letteralmente “Filo duro”). Secondo la leggenda il re avrebbe sentito delle voci su Heming e sarebbe andato a visitare l’isola di Torga (nella foto, si trova nella regione a nord di Trondheim e ora è chiamata Torget o Torghatten) per verificare se questo Heming potesse essere una potenziale minaccia per lui.

La competizione coinvolge lo sci e il tiro a segno (uno dei primi campionati norvegesi di biathlon 😊) Il duello è tanto più interessante in quanto si svolge tra un potente re e un giovane ragazzo.
Una delle “gare” presenta anche una curiosa parentela con la leggenda di Guglielmo Tell

la storia

La ballata inizia alla corte di Harald con il re vichingo che si chiede se incontrerà mai qualcuno che possa considerare alla pari. Quando un servo suggerisce che un ragazzo di nome Heming potrebbe in effetti essere il suo antagonista (perché è un “gigante che sa torcere l’acqua dall’acciaio”), Harald la prende male e salpa velocemente per incontrare questo Heming.
Il padre di Heming, Aslak, incontra il re Harald quando arriva. Cerca di proteggere suo figlio, incoraggiandolo a rimanere a casa piuttosto che uscire per incontrare il visitatore. Ma Heming è desideroso di uscire e competere con il re Harald.

Heming og Harald kongen

La prima gara di tiro con l’arco non vede alcun vincitore, così Harald sfida Heming a colpire una noce dalla testa di suo fratello, eppure Heming riesce nell’impresa.

Successivamente, Heming accetta quella di sciare lungo la montagna della Snarafjell, impresa apparentemente impossibile Ma, come afferma il ritornello della canzone, Heming è un ottimo sciatore, quindi riesce facilmente a vincere la sfida e a quel punto prende letteralmente per il naso Harald e lo fa cadere (in alcune versioni gli taglia le mani). La ballata termina con il giovane che scappa verso le montagne del nord

origini e varianti

Heming og Harald kongen fa parte di quel sottogenere chiamate «leggende storiche», cioè narrazioni che riguardano personaggi ed eventi storici, ma rielaborate attraverso le sensibilità e le credenze popolari, così che i testi giunti fino a noi sono espressione di ciò che nelle continue e successive rivisitazioni è stato preservato e percepito da coloro che hanno provveduto della trasmissione orale. In sintesi, la leggenda non racconta tanto la storia degli eventi quanto la loro percezione da parte della gente comune.

Nel nostro caso, l’esistenza e l’autenticità di Heming è completamente impossibile da stabilire, ma il fatto che la sua storia sia stata trovata sia in Norvegia che in Islanda e nelle Isole Faroe dice che sia una parte importante della tradizione orale in questi paesi.

La ballata faroese (Gauti Aslaksson) e il racconto islandese (Hemings thatte Aslakssonar) addirittura estendono la storia con episodi ambientati in Inghilterra. Nella ballata faroese è scritto che il vero nome del giovane è in realtà Gauti e che Heming è un soprannome. In questa versione c’è anche una gara di nuoto, mentre nelle versioni norvegesi sopravvivono solo frammenti che potrebbero farvi riferimento.

Le versioni svedesi e danesi non sono note, sebbene la leggenda danese dell’eroe Palna Toke racconti una storia simile, che prevede gare sia di tiro con l’arco che di sci.

Il personaggio di Heming appare in un’altra ballata, conosciuta sia in Svezia che in Norvegia, chiamata Heming e il Troll della Montagna. Anche in questa storia Heming è un bravo sciatore, ma deve vedersela con un troll (la ballata appartiene al genere delle naturmytiscke).

Heming e Guglielmo Tell

La saga di Heming è probabilmente il risultato di un assemblaggio di storie/ leggende diverse. Tra queste una che ricorda la leggenda dell’eroe elvetico, invincibile cecchino con la sua balestra, famoso per aver diviso in due con una freccia una mela in piedi sulla testa di suo figlio. Gesto da cui leggenda vuole abbia avuto inizio la rivolta antiasburgica che portò alla nascita della Confederazione.

Il norvegese Heming da noi è molto meno famoso ma nella tradizione popolare nordica riveste un ruolo abbastanza simile. Comune a entrambi gli eroi l’impossibilità di determinare qualcosa di certo sulla loro esistenza, quindi il loro essere miti popolari.

L’episodio dell’eroe costretto a colpire qualcosa di piccolo sulla testa di un congiunto è diffuso in altre storie della tradizione nordica: il già citato danese Palna Toke , il norvegese Eindridi, l’islandese Egill. Comune a tutte le leggende il dettaglio della seconda freccia tenuta di scorta per uccidere il re in caso di tragico fallimento della prova.

Heming e Harald in Inghilterra

Nel settembre 1066 a Stamford Bridge fu combattuta una battaglia che vide la sconfitta di Re Harald Handrade. Si dice che la battaglia abbia segnato la fine dell’era vichinga, o quanto meno del tentativo vichingo di conquistare le isole britanniche.

Nella storiografia inglese gli eventi di Stamford Bridge furono ampiamente oscurati da quelli della battaglia di Hastings, di poche settimane dopo, ma le tradizioni scandinave sulla battaglia, in poesia e prosa, sono molto più complete e varie.
Ad esempio, dopo aver descritto la sfida “sportiva”, la versione islandese della leggenda di Harald e Heming continua, raccontando le avventure in terra inglese non solo del re vichingo ma anche del suo giovane antagonista. Seccondo questo racconto, Heming si era recato in Inghilterra molto prima della tentata invasione norvegese ed era diventato amico e alleato del re inglese Harold Godwinson. La leggenda racconta di come le abilità di tiro con l’arco di Heming furono di grande importanza nella battaglia di Stamford Bridge. Il giovane infatti aveva riconosciuto Harald e aveva scagliato una freccia, non per ucciderlo, ma per indicarlo così che altri potessero colpirlo. Alla fine si racconta di come Heming riuscì a uccidere Tostig, il perfido fratello di Harold Godwinson, con una freccia nell’occhio.

la ballata

Testo della versione norvegese, trascritta per la prima volta da Jørgen Moe in Telemark nel 1847

1. Harald site på breiom benke,
 Talar han til sine menn.
“Eg veit ikkje  liken min eg,
ufødde so er han enn.”
Hemingen unge, han kunne på skiomen renna
2. Harald site på breiom benke,
 ser yver alle si’ sveinar.
 “Eg veit ikkje liken min eg,
 i desse fødesheimar.”
3. Til svara liten smådrengen,
 han var so snøgg i målet:
 “Eg veit meg ei avrings kjempe
 som vrid’e vatn or ståli.”
4. So er hesten åt Hemingen,
 kvar du han i vegen møter:
 “Han er som ormen i augo sjå,
 og elden or nasom frøser.”
5. Og det var Harald kongen,
 han uti nasane frøyner:
 “Liver eg dag etter denne natti,
 kjempa den skal eg røyne.”
6. So hissa dei upp de silkjesegl
høgast í seglerå
dei sille ikkje på bunkjen strúke
fyrr dei Aslakslande Såg.
7. Aslak stående i høilofte
ser han seg ut so vie
hot tru de æ for eit Orlogsskip
som mónne på bylgjunne skrie
8. Nó sitte dú inne dú sónen min
å drikke den me mæ møya,
mæ eg gjenge meg ne at stråndi
å sér kven de mónne vera.
9. aa de va daa Aslak Kongen
han gjæng seg der ne ti Straand
aa de va daa Harald Kongen
saa styrer sin Snekja i Land
10. De va daa Harald Kongen
han sprenge paa hvite Sand
høir du gamle Mann paa Vodden gjænge
du sei meg dit rete Navn
11. Eg ska sei deg mit rette Navni
tike du de nokon Mone
Aslak Kongen saa heiter eg
aa Hæmeng men øngste Sone
12. Det var årle um morgonen,
 soli ho ryr på tinde,
 fus var han unge Hemingen
 Harald kongen å finne.
13. Dei prøvdest utpå leikarvollen,
 soli ho ryr på toppom,
 dei kunne ikkje kvarandre høva,
 pilene møttest med oddom.
14. “Det ser eg unge Hemingen
 at du er guten snjalle,
 du skal skjota valnoti
 av din brorens skalle.”
15. “Skal eg skjota valnoti
 av min brorens skalle,
 so skal kongen neste stande
 og sjå koss lutene falle.
16. Du tarv ikkje min sæle broder,
 standa blå og bleik,
 men stå du under valnoti,
 og stå både rak og keik.”
17. Det var Hemingen unge,
 han hadde vel skote fyrr:
 ein luten at ver herd datt,
 den andre lå atter kyrr
18. Harald tala til Hemingen:
 “Med bogen er du røynd’e
 men kva vilde du med den pil
 som du or doggeri løynde?”
19. “Hadde eg skote min broren
 ha’ det so ille hendt,
 so hadde denne blanke pili
 gjenom deg, Harald, skult rent.”
20. “Det ser eg på deg, Hemingen;
 du vil ikkje lata det falla;
 du skal renna fjellet det
 som drengene Snara kalla.”
21. “Skal eg løypa fjellet det
 som drengene kalla Snara,
 so skal du kongen under standa
 og sjå korleis eg mun fara.”
22. Himingen rende Snarefjellet
ski dei skrid i kringle,
­ det totte alle som såg derpå
som stjernone rapa av himle.
23. Hemingen rende Snarafjellet
 skii skrall på snjor,
 treiv’n i kongens akselbein
 so nasane gruvla i jord.
24. Det var Heming unge,
 vender seg atter på leid:
 “Tykkjest du ha for lite fenge,
 eg hev fulla råd til meir!”
25. Heming stige på eikeskiom,
renner han nord yver heia:
alle spyrja, og ingen veit:
kvar mun den drengen er heime?
26. Heming stig’ e på eikeskiom,
 renner seg nord yver hauge,
 alle spyrja og ingen veit,
 kvar drengen er lagen daude.

1 Harald siede su un’ampia panca
Parla al suo uomo
“Non conosco nessuno come me
non deve essere ancora nato”
Il giovane Heming sa correre sugli sci (1)
2 Harald siede su un’ampia panca
guarda verso i suoi servi
“Non conosco nessuno come me
qui nelle terre natie”
3 Gli risponde un ragazzino
era così attento all’obiettivo
“Conosco un combattente gigante
che torce l’acqua dall’acciaio” (2)
4 E così è il cavallo di Heming
Quando tu lo incontri per la strada:
“E’ come guardare negli occhi un serpente
e butta fuoco fuori dal suo naso”
5 E fu così che il re Harald
Anch’egli sbuffando dal naso (disse)
“Se sarò ancora vivo dopo questa notte
voglio andare a sfidarlo”
6 Così issarono le vele di seta
Più in alto sugli alberi
Non hanno mai lasciato calare quelle vele
Prima di vedere la terra di Aslak (3)
7 Aslak stava in piedi sulla soglia
Guarda fuori così lontano
vede tante navi da guerra
Come una sola ululante sulle onde(4)
8. Ora siedi qua figlio mio
Bevi idromele con le fanciulle
Devo andare giù alla spiaggia
a scoprire chi possono essere
9. E fu così che il re Aslak
andò giù alla spiaggia
e fu così che il re Harald
portò la sua nave a riva
10 E fu così che il re Harald
Calpestò la bianca sabbia
Ascolta vecchio che sei giunto qui all’acqua
dimmi qual è il tuo vero nome
11. Ti dirò il mio vero nome
Prendi la nuda verità
io sono chiamato re Aslak
e Heming è il mio figlio più giovane (5)
12 Era mattino presto
Il sole rosseggiava tra i picchi
Ciò che il giovane Hemming desiderava era
di sfidare il Re Harald
13 Gareggiarono fuori nel cortile
il sole rosseggiava tra le cime
Nessuno poté battere l’altro
Le frecce si scontravano in modo strano(6)
14 “Io lo vedo, mio giovane Heming
tu sei un buon giocatore
dovresti riuscire a colpire
una noce sulla testa di tuo fratello”
15 “Colpirò la noce
sulla testa di mio fratello
così il re che starà vicino
E vedrà cadere i pezzi (7)
16 Non hai bisogno mio caro fratello
di essere pallido e triste
devi solo stare sotto la noce
E restare dritto e fermo”
17 Fu così che il giovane Heming
dovette scagliare la freccia per primo:
un pezzo (della noce) cadde di lato
l’altro restò ancora là (sulla testa)
18 Disse Harald a Heming:
“In fede tu sei vincitore
ma che cosa vuoi fare con quella freccia
che hai nella faretra?”
19 “Se avessi colpito mio fratello
con un colpo così sfortunato
allora questa altra freccia
sarebbe stata certo per te Harald”
20 “Ti osservo Heming
Tu non vuoi lasciare cadere la sfida
Allora scendi giù per quella montagna
che i ragazzi chiamano Snara”
21 “Scenderò giù per quella montagna
che i ragazzi chiamano Snara
tu Re devi rimanere qua sotto
e guardare come io scenderò”
22 Heming scese giù dal monte Snara
gli sci sci volavano sulla neve
abbagliando tutti quelli che guardavano
come stelle che cadono giù dal cielo
23 Heming scese giù dal monte Snara
Gli sci slittavano sulla neve
Afferrò il re per il collo
Così il suo naso sprofondò nella terra
24 E fu così che il giovane Heming
si rivolse di nuovo al rivale
“Sei più grosso ma hai pescato troppo poco
questo è tuto il mio avvertimento!”(8)
25 Heming calzò sci di legno di quercia
corse verso nord attraverso la brughiera
Tutti chiedono, ma nessuno sa rispondere
dove ha trovato casa quel ragazzo?
6 Heming calzò sci di legno di quercia
corse vero nord attraverso le colline
Tutti chiedono, ma nessuno sa rispondere
dove sarà morto quel ragazzo

NOTE
(1) Il ritornello, ripetuto alla fine di ogni strofa
(2) La presentazione di Heming come “superuomo” dotato di poteri soprannaturali ha lo scopo di solleticare la presunzione del re vichingo
(3) Aslak è il padre di Heming (che infatti nelle versioni islandese e faroese è chiamato “Alasksson”, secondo l’usanza di quelle terre di usare il patronimico come cognome
(4) immagine che vuole sottolineare la potenza del re vichingo
(5) sembra quasi che Aslak già preveda che il re Harald è lì per suo figlio
(6) Le due frecce scagliate dai contendenti arrivano nello stesso punto (presumibilmente il centro del bersaglio) e si scontrano con le punte
(7) il giovane Heming non difetta di autostima… (ma ha comunque un piano B, la freccia di scorta)
(8) …e con sfrontatezza giovanile ammonisce il potente re che le sue sconfitte potrebbero non essere finite… quasi un preavviso della “battaglia finale” che Harald perderà in terra inglese

la ballata nel folk revival

Anche nel caso di questa lunga ballata, le versioni cantate riprendono solo alcune strofe (tipicamente, l’inizio e la fase finale della gara con gli sci)

Harald Foss, storico folk singer norvegese
Folque, la più storica band del folk rock scandinavo, dall’album Kjempene pa Dovrefjell
Kim Rysstad in una versione orchestrale
Agnes Buen Garnas, dall’album Soltreet
Nymark’n (nome d’arte di Ronald Nymark Johanessen) dall’album che ha lo stesso titolo della ballata

LINK

http://balladspot.blogspot.com/2016/05/heming-and-king-harald.html

https://www.bokselskap.no/boker/kjempeballadar/tsb_e_3_hemingogharaldkongen

https://www.forn-sed.no/post/heming-og-harald-kongen

Warrior Lore (Scandinavian Folk Ballads), Ian Cumpstey, 2014 Northern Displayers, Skadi Press, England

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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