Copshawholme Fair

Roud 9139 ; Ballad Index RcCpswFr ; Mudcat 2778 ; David Anderson]

Copshawholme Fair è una delle più note ballate su una hiring fair, la “fiera delle assunzioni”. Questa fiere a partire dal XIX secolo erano un evento che mescolava scambio di lavoro agricolo e festa di paese.

La canzone è basata su una poesia scritta da David Anderson, uno di quelli che gli accademici di letteratura inglese amano chiamare un “poeta della classe operaia”, originario del villaggio di Newcastleton, costruito nel 1793 sulle terre che anticamente avevano il nome di Copshawholme, nella regione dei Borders, ai confini tra Inghilterra e Scozia. Anderson pubblicò Copshawholme Fair all’interno della sua raccolta di poesie Musings by the Burns and Braes of Liddesdale (C. Thurnam & Sons, Carlisle, 1868) annotando di suo pugno che la poesia era stata scritta 38 anni prima. Ciò significa che la fiera a cui la poesia fa riferimento si è tenuta circa nel 1830.

Come detto, l’hiring fair era un’occasione di ricerca di lavoro, per lo più nei campi. Gli/le aspiranti ad una assunzione di sei mesi si allineavano per le strade della città e aspettavano che il padrone arrivasse e li assumesse. Una volta completate le trattative, all’assunto veniva dato uno scellino come “cauzione” per suggellare l’accordo.

Questo scellino veniva poi speso molto spesso nelle numerose bancarelle e stand della fiera, o in spettacoli di strada, balli e bevute. La ragazza citata nella canzone viene assunta per 5 sterline per semestre, il che conferma che l’assunzione sia avvenuta nella prima metà del XIX secolo, poiché la paga per le donne che lavoravano nei campi arrivò alle 10 sterline per semestre solo all’inizio del 1900.

la ballata nel folk revival

La versione registrata da Tim Hart e Maddy Prior per il secondo volume delle loro Folk Songs of Old England segue abbastanza fedelmente il testo della poesia di Anderson, saltando solo poche strofe e sostituendo qualche parola qua e là.

Scrivono nelle note di copertina “Geoff Woods ha trovato questa canzone negli archivi della Biblioteca della contea di Cumberland a Carlisle. Era stato raccolto su disco dal canto di Norman Alford e del defunto Robert Forrester.”[1]

Tim Hart e Maddy Prior in “Folk songs of old England”

David Anderson Copshawholm Fair
1.On a Friday, it fell in the month of Avril,
O’er the hill came the morn’ with the blithe sunny smile.
And the folks were a-throngin’ the roads everywhere,
Makin’ haste to be in at Copshawholme Fair.
2.I’ve seen ’em a-comin’ in from the mountains and glen,
Both rosy-faced lasses and strappin’ young men
With a joy in their heart and unburdened o’ care,
A-meetin’ old friends at Copshawholme Fair.
[3.’Tis a day when old courtships are often renewed,
Old dispute set aside
or more hotly pursued;
What Barleycorn Johnny sees fit to declare
Is law—for he’s king at the Copshawholm Fair.]
4.There’s lads for the lasses, there’s toys for the bairns,
There’s jugglers and tumblers and folks with no arms,
There’s a ballad-singer here and a fiddler there,
There are nut-men and spice-men at Copshawholme Fair.
5.There are peddlers and there’re potters and gingerbread stands,
There are peepshows and puff and darts and the green caravans,
There’s fruit from all nations exhibited there
With kale plants from Hawick at Copshawholme Fair.
6.And now about the hiring if you want to hear tell
You should ken it as afar as I’ve seen it myself.
What wages they addle, it’s ill to declare,
The muckle they vary at Copshawholme Fair.
7.Just the gal I have seen
she’s a strapping young queen .
He asked what her age was and where she had been,
What work she’d been doin’, how long she’d been there,
What wages she wanted at Copshawholme Fair.
8.Just then the pit lass stood a wee while in gloom
And she blushed and she scraped
with her feet on the ground.
Then she plucked up her heart and did stoutly declare,
“I’ll have five pound and ten
at Copshawholme Fair.”
9.Says he, “But m’lass, that’s a very big wage.“
Then he, turning about like he’d been in a rage,
Says, “I’ll give ye five pounds but I’ll give ye nae mair,
And I think you maun take it
at Copshawholme Fair.”
10.He took out a shilling for to hold the pit wench
In case it might enter her head for to flinch,
But she grabbed at it, muttering, “I should o’ had mair,
But I think I will tak’ it at Copshawholme Fair.”
11.Now the hirin’s o’er and off they all sprang
In to the ballroom for to join in the throng,
And “I Never Will Lie With My Mammy Nae Mair”
The fiddles play briskly
at Copshawholme Fair.
12.Now this is the fashion they thus pass the day
Till the night comin’ on they all hurry away,
And some are so sick that they’ll never go more
With the fighting and dancing at Copshawholme Fair.

Traduzione italiana Sergio Paracchini
Cadeva un venerdì del mese di aprile,
Sulla collina arrivò il mattino con il sorriso allegro e solare.
E la gente affollava le strade ovunque,
Per affrettarsi a essere alla fiera di Copshawholme. 
Li ho visti arrivare dalle montagne e dalla valle,
Sia le ragazze dalla faccia rosea che i giovanotti robusti
Con gioia nel cuore e senza preoccupazioni,
Ad incontrare vecchi amici alla fiera di Copshawholme.
[E’ un giorno dedicato agli antichi corteggiamenti
Vecchie dispute accantonate
o più accanitamente perseguite
ciò che Johnny Barleycorn(1) ritiene opportuno
È legge, perché egli è il re della fiera di Copshawholm.]
Ci sono ragazzi per le ragazze, giocattoli per i bambini,
Ci sono giocolieri e acrobati e gente senza braccia,
C’è un cantastorie qui e un violinista lì,/Ci sono
matti e mercanti di spezie alla fiera di Copshawholme. 
Ci sono venditori ambulanti e vasai e bancarelle di pan di zenzero
Ci sono lanterne magiche, cerbottana e freccette e carrozzoni verdi,
Lì sono esposti frutti provenienti da tutte le nazioni/Con piante di cavolo di Hawick alla fiera di Copshawholme. 
E ora parliamo delle assunzioni, se volete saperne
Dovreste capirlo da quanto ho visto io stesso.
Quale salario offrono, è brutto da dichiarare,
Il massimo che cambiano alla fiera di Copshawholme. 
La ragazza che ho appena visto
è una giovane regina(2) robusta.
Lui le ha chiesto quanti anni aveva e dove era stata,
Che lavoro stava facendo, da quanto tempo era lì,
Che stipendio voleva alla fiera di Copshawholme. 
Allora la lavorante (3) rimase un attimo nell’ombra
E arrossì e stropicciò
i piedi per terra.
Poi si fece coraggio e dichiarò fermamente:
“Avrò cinque sterline e dieci scellini
alla fiera di Copshawholme.” 
Lui dice: “Ma ragazza, è uno stipendio molto alto”.
così voltandosi come se fosse infuriato,
Dice: “Ti darò cinque sterline ma nulla di più,
E penso che dovresti prenderle,
alla fiera di Copshawholme. 
Tirò fuori uno scellino per trattenere la lavorante
Nel caso le venisse in mente di scappare,
Ma lei lo afferrò, mormorando: “Avrei dovuto averne di più
Ma penso che lo prenderò alla fiera di Copshawholme. 
Ora l’assunzione è finita e sono accorsi tutti
Nella sala da ballo per unirsi alla folla,
E “Non tornerò mai più con mia madre mai più”
I violini suonano allegramente
alla fiera di Copshawholme. 
Ora questa è la maniera in cui trascorrono la giornata
Finché arriva la notte e tutti corrono via,
E alcuni sono così malandati che non andranno mai più
Ai combattimenti e le danze alla fiera di Copshawholme.

NOTE
(1) John Barleycorn è notoriamente la personificazione della birra e del whisky. Il significato dei due versi è quindi abbastanza chiaro.
(2) “regina” ha chiaramente intento ironico
(3 ) pit lass, è più sotto pi wench: letteralmente “ragazza della fossa”. Il termine esteso pit brow lass indicava lavoratrici di superficie delle miniere di carbone. Lavoravano sulla sponda del pozzo minerario e il loro compito era separare le pietre dal carbone che veniva portato in superficie. Qui il termine sta ad indicare uno stato d’animo adombrato

Steeleye Span in HARK! THE VILLAGE WAIT (1970)

La versione degli Steeleye Span riprende quella di Hart & Prior ma salta tutta la parte sull’assunzione della ragazza

ALTRE VERSIONI

Jon Boden
Silverwheel
Bellowhead
Craig Duggan

[1] Geoff Woods found this song in the archives of the Cumberland County Library in Carlisle. It had been collected on disc from the singing of Norman Alford and the late Robert Forrester.
https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/copshawholmefair.html#davidanderson

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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