The Bold Pedlar and Robin Hood/ Gamble Gold

Roud 333 ; Master title: The Bold Pedlar and Robin Hood ; Child 132 ; Ballad Index C132 ; Bodleian Roud 333 ; Mudcat 22864 , 76455 ; trad.]

Le vicende di Robin Hood[1] narrate nella tradizione popolare per mezzo delle ballate occupano una buona metà delle “Child Ballads” VOL III a testimoniare la popolarità che un tempo questo fuorilegge aveva nell’immaginario medievale (e ancora di più in quello settecentesco). L’interesse per il personaggio però andò scemando sul finire dell’Ottocento e quasi tutte le sue ballate ora sono scomparse dalla tradizione orale, tranne questa cantata ancora nel secolo scorso sia in Inghilterra che in Scozia .

Gamble Gold

Il tono della ballata è scherzoso, si narra dell’incontro fortuito/disputa tra “ladri” nella green forest, il luogo d’elezione dei fuorilegge e bracconieri. Robin Hood con il fedele compagno Little John (un energumeno grande e grosso) s’imbattono in un venditore ambulante e vogliono alleggerirlo di parte della sua mercanzia. L’ambulante si difende, prima avendo la meglio su Little John e poi anche su Robin Hood (da notare la galanteria dei due personaggi, non certo degli infami tagliagole, ma “galantuomini” che si sfidano in duello).
Alla fine si scopre che Gamble Gold e Robin Hood sono cugini da parte di madre e la storia si conclude con svariati brindisi in taverna!

La versione ridotta degli Steeleye Span
1.There chanced to be a pedlar bold,
A pedlar bold he chanced to be;
He rolled his pack all on his back
And he came tripping o’er the lea.
2.By chance he met two troublesome blades,
Troublesome blades they chanced to be,
One of them was Robin Hood
The other was little John so free.
Chorus (after every other verse):
Gentlemen on highborn blood,
Gamble Gold and Robin Hood

3.“Oh pedlar, pedlar what’s in the pack?
Come speedily and tell to me!”
“I’ve several suits of the gay green silk
And silken bowstrings two or three.”
4.“If you have suits of the gay green silk
And silken bowstrings two or three,
Then, by my body,” cries Robin Hood,
“Half your pack belongs to me!”
5.“Oh no, oh no,” says the pedlar bold,
“No that can never be.
There’s never a man in Nottingham
Can take one half my pack from me!”
6.Then Robin Hood he drew his sword
And the pedlar by his pack did stand;
They fought till the blood in streams did flow
And he cried, “Pedlar, hold your hand!”
7.“Oh pedlar, pedlar what’s thy name?
Come speedily and tell to me!”
“I’m Gamble Gold of the gay green woods,
I’ve travelled far beyond the sea.”
8.“If you’re Gamble Gold of the gay green woods
Then my cousin you must be!
Let us away to a tavern near
And bottles crack most merrily.”

Steeleye Span in All Around My Hat

Traduzione italiana Cattia Salto
C’era una volta un venditore ambulante,
era casualmente un ambulante coraggioso;
con il bagaglio arrotolato in spalla
se ne andava saltellando sul prato.
Casualmente incontrò due spadaccini in cerca di guai,
erano casualmente spadaccini in cerca di guai,
uno di loro era Robin Hood
l’altro era il fuorilegge Little John.
Coro
Signori di sangue nobile,
Gamble Gold(1) e Robin Hood

“Oh ambulante cosa hai nel bagaglio?
Spicciati a dirmelo!”
“Ho diversi abiti di vivace seta verde
e due o tre corde di seta per l’arco.»
“Se hai abiti di vivace seta verde
e due o tre corde di seta per l’arco,
allora, bontà mia”, grida Robin Hood,
“metà del tuo bagaglio appartiene a me!”
“Oh no, oh no”, dice l’ambulante coraggioso,
“che non sia mai!
Non ci sarà mai un uomo a Nottingham
che possa prendermi metà del bagaglio!”
Allora Robin Hood sguainò la spada
e l’ambulante saldo in piedi accanto al bagaglio;
combatterono finché il sangue non cominciò a scorrere
e lui gridò: “Ambulante, dammi la mano!”
“Oh ambulante, come ti chiami?
Spicciati a dirmelo!”
“Sono Gamble Gold della bella foresta
e ho viaggiato ben oltre il mare.”
“Se sei Gamble Gold della bella foresta
allora devi essere mio cugino!
Andiamo in una taverna qui vicino
a festeggiare con qualche bottiglia”.
NOTE
(1) Il nome del venditore ambulante è Gamble Gold o Gamewell. Alcuni studiosi ipotizzano che si tratti di una corruzione di Gamelyn. 
Gamelyn è l’eroe del manoscritto Tale of Gamelyn (circa 1340). Nel manoscritto Sloane (circa 1450) su Robyn e Gandeleyn potrebbe trattarsi dello stesso personaggio.[2]

Ulteriori versioni nel Folk Revival

Barry Dransfield
Seán Dagher
The Owl Service

[1] Ai nostri tempi la leggenda di Robin Hood è stata romanzata, adatta a versioni cinematografiche, cartoni animati e serie televisive. Tutti conoscono, anche solo a grandi linee, la sua storia: quella di un outlow che è costretto a vivere nella foresta. Con i suoi Good Fellow deruba i ricchi per distribuire pane e soldi ai poveri (che sono in ultima analisi i contadini sfruttati dal signore feudale).
[2] https://www.contemplator.com/england/pedlar.html
si veda anche Child #115: Robyn and Gandeleyn* (Riccardo Venturi)

https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/theboldpedlarandrobinhood.html
http://bluegrassmessengers.com/recordings–info-132-bold-pedlar-and-robin-hood-.aspx

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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