Changeling’s Lullaby

Changeling’s Lullaby è una canzone scritta nel 2003 da Gavin Davenport (testo) e Jess Arrowsmith (melodia) per il CD Changeling dei Crucible sulla credenza popolare del Changeling

scrivono nelle note

The belief in changelings is historically widespread in Northern Europe: where a previously ‘normal’ child was believed to be stolen by fairies and a mute, deformed or sickly and bawling fairy baby left as a substitute. Belief in changelings has been used to justify everything from forced baptism of children and adults to infanticide, abuse and maltreatment of children whose development of physical form didn’t meet their parents’ or community’s expectation. This song started as a fairly bleak and random thought of Gavin’s on whether some of the mythology of the Changeling had a link to women’s experience of Post Natal Depression (on which he says he’s no expert!) and he managed to get a song out of it.

La credenza negli “scambiati” è storicamente diffusa nell’Europa del Nord: dove un bimbo in precedenza “normale” si crede sia stato rapito dalle creature fatate e un bambino delle fate muto, deforme o ammalato e urlante viene lasciato in sostituzione. La credenza nei changelings è stata utilizzata per giustificare qualunque cosa, dal battesimo forzato di bambini e adulti all’infanticidio, abuso e maltrattamento dei minori il cui sviluppo della forma fisica non incontrava le aspettative dei genitori o della comunità. Questa canzone inizia come una riflessione un po’ cupa ed estemporanea di Gavin su come la mitologia dei changeling possa collegarsi all’esperienza femminile di depressione post-parto (su cui dice di non avere esperienza) ed è riuscito a cavarne fuori una canzone.


CHORUS: Hush awhile, hush awhile, sleep now for me.
Lay yourself softly if my babe you be,
Or did some fay creeping from your crib steal you sleeping
And leave me a creature that’s nothing of me?

1. My bairn was often silent and did sleep
through half the night.
And he greeted me every morning
with a smile so full of light,
But now you are much altered
and do bawl the whole night through,
So hush a while, my darling, so I might know it’s you.
2. Your father says you’re not his own
nor any child of man’s,
But I think you have your father’s smile,
your father’s gentle hands,
And I pray that you will love me
like your father used to do,
So hush awhile, my darling, so I might know it’s you.
3. Your skin was like the lily fair,
as soft as winter snow,
Not like some screaming devil
with his scarlet face aglow
Who wails across the wind’s soft sighs
that creep the casement through,
So hush a while, my darling, so I might know it’s you.
4. If your other couldn’t love you,
though a fairy babe you be,
I would take you to the forest
and I’d leave you ‘neath yon tree,
But while you are all I have, love,
yet I still will cleave to thee,
For whatever else you are, love,
still your mother’s love you be.

Zitto un momento dormi per me abbandonati dolcemente al sonno se sei il mio bambino, o è qualche fata che è scivolata nella tua culla e ti ha rapito mentre dormivi e mi ha lasciato una creatura che non ha niente di me?
Il mio bambino era spesso silenzioso e dormiva
per buona metà della notte
e mi salutava ogni mattina
con un sorriso pieno di luce
ma ora tu sei cambiato
e urli tutta la notte
così zitto per un po’, amore mio, che possa capire che sei tu.
Tuo padre dice che non sei figlio suo
e nemmeno figlio di un uomo
ma penso che tu abbia il sorriso di tuo padre
e le sue mani delicate
e prego che tu mi amerai
come tuo padre mi ama
così zitto per un po’, amore mio, che possa capire che sei tu.
La tua carnagione era bianca come giglio
e soffice come neve d’inverno,
non come un diavolo urlante
con la faccia tutta rossa
che geme con i sospiri del vento
che striscia dalla finestra,
così zitto per un po’, amore mio, che possa capire che sei tu.
Se gli altri non ti amano,
forse sei un bambino delle fate
e dovrei portarti nel bosco
e lasciarti sotto ad un albero (1)
ma poichè sei tutto ciò che ho, amore,
mi aggrapperò ancora a te
perchè qualunque cosa tu sia, amore,
sei ancora l’amore della tua mamma

NOTE
(1) L’usanza di “esporre” il neonato era connessa con la convinzione che  fosse stato “scambiato” ovvero rapito dalle fate e sostituito con un changeling, un mutaforma il quale per un po’ assomiglia al bambino umano, ma alla fine riprende sempre il suo vero aspetto.
La madre o il padre sfortunati lasciavano il neonato nel bosco o nei pressi di una pozza d’acqua o di una pietra antica di modo che il changeling se ne ritornasse nel suo regno e il vero bambino fosse restituito ai suoi legittimi genitori. https://terreceltiche.altervista.org/bambino-scambiato-dai-folletti/

Lady Maisery in Weave & Spin 2011

LINK
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=133606
https://mainlynorfolk.info/folk/songs/changelingslullaby.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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