Greenland Whale Fishery: dove c’è ghiaccio e neve e le balene soffiano

” Greenland whale fishery” (o Sperm Whale Fishery) è una whaling song, una ballata del mare cantata come forebitter nelle navi baleniere. La ballata risale forse al 1700 (la troviamo in un broadside del 1725), eppure ancora oggi, è la più popolare canzone sulla caccia alla balena:  una baleniera in rotta verso la Groenlandia incrocia una balena, ammaina le lance per la caccia, ma uno degli equipaggi viene scagliato in mare  e il capitano si rammarica per la perdita dei suoi uomini (e ancor più rimpiange il mancato guadagno!)

Greenland whale fishery

Ovviamente oggi facciamo il tifo per la balena, ma all’epoca la caccia in alto mare era una lotta quasi ad armi pari tra uomini e il gigantesco mammifero!

Greenland Whale Fishery

Roud 347 ; Master title: The Greenland Whale Fishery ; Laws K21 ; G/D 1:9 ; Ballad Index LK21 ; VWML CJS2/10/1132 ; Bodleian Roud 347 ; Wiltshire 701 ; Mudcat 18356 ; trad.]

Dal punto di vista narrativo la ballata si suddivide in tre momenti (che resteranno poi una costante nelle whaling song): la partenza, la caccia e il viaggio di ritorno.

Versione The Dubliners
I
Oh in eighteen-hundred and-forty-four(1)
Of March the eighteenth day
We hoisted our colours to the top of the mast
And for Greenland bore away, brave boys
And for Greenland bore away
II
The lookout on the mainmast(2) he stood
His spyglass in his hand
“There’s a whale, there’s a whale,
there’s a whale fish” he cried
“And she blows at every span(3), brave boys
And she blows at every span”

III
The captain stood on the quarter deck
The ice was in his eye
“Overhaul, overhaul,
let your jib sheets fall
And go put your boats to sea, brave boys
And go put your boats to sea”
IV
The boats were lowered and the men aboard
The whale was full at view
Resolved, resolved was each whalerman bold
For to steer where the whalefish blew, brave boys
For to steer where the whalefish blew
V
The harpoon struck and the line paid out
With a single flourish of his tail
He capsized our boat and we lost five men(4)
And we did not catch that whale, brave boys
And we did not catch that whale

VI
The losin’ of those five jolly men
It grieved out captain sore
But the losin’ of that sperm whale fish
Now it grieved him ten times more, brave boys
Now it grieved him ten times more

VII
“Up anchor now” our captain he cried
“For the winter stars do appear
And it’s time that we left this cold country
And for the England we will steer, brave boys
And for the England we will steer”

VIII
Well, Greenland is a barren land
A land that bears no green
Where there’s ice and snow and the whale fishes blow
And the daylight’s seldom seen, brave boys
And the daylight’s seldom seen

Traduzione italiana di Cattia Salto
I [PARTENZA]
Nel 1844
il 18 marzo
issammo la bandiera sulla cima dell’albero maestro
e per la Groenlandia partimmo, miei bravi 
e per la Groenlandia partimmo
II
La vedetta stava sulla crocetta
con il cannocchiale in mano
“C’è una balena, c’è una balena,
c’è una balena gridò
“E soffia ogni volta che s’inarca, mie bravi
soffia ogni volta che s’inarca
III
Il capitano era in piedi sul ponte
con il ghiaccio negli occhi
“Ammainate le vele,
ammainate le vele di fiocco
e mettete le lance in mare, miei bravi, 
mettete le lance in mare
IV [CACCIA]
Le lance furono calate con gli uomini a bordo,
la balena era in piena vista
risoluto, risoluto era ogni baleniere e spavaldo,
per portarsi dove soffiava la balena, miei bravi, 
per portarsi dove soffiava la balena
V
L’arpione colpì e la lenza venne mollata,
con un solo colpo della coda
rovesciò la lancia e perdemmo cinque uomini
e non catturammo quella balena miei bravi, 
non catturammo quella balena
VI
La perdita di quei cinque bravi ragazzi
addolorò il nostro capitano,
ma la perdita di quel capodoglio
ora lo addolorava dieci volte tanto, miei bravi
lo addolorava dieci volte tanto
VII [VIAGGIO DI RITORNO]
“Alzate l’ancora- gridò il capitano-
perchè sorgono le stelle d’inverno
ed è tempo di lasciare queste fredde terre
e per l’Inghilterra faremo rotta, miei bravi
per l’Inghilterra faremo rotta
VIII
Beh la Groenlandia è una terra sterile
una terra che non fiorisce,
dove c’è ghiaccio e neve e le balene soffiano
e la luce del sole è vista raramente, miei bravi, 
la luce del sole è vista raramente

NOTE
1) Già nel 1576 l’Inghilterra aveva ottenuto il monopolio per la cattura delle balene nel Mare del Nord e nel Mar Bianco, e nel 1786 con una flotta di 162 navi avviò la caccia alla balena franca e alla balena di Groenlandia nello stretto di Davis:  è probabile che il testo sia stato rimaneggiato nei vari secoli, perlomeno fino al 1830 quando i mari della Groenlandia erano diventati poco proficui e la caccia si spostò verso la Baia di Baffin. A seconda delle versioni vengono citate date diverse e anche il nome di diverse navi, come pure cambia il nome del capitano
2) in the crosstrees
3) tutte le balene respirano aria dai polmoni, e anche se riescono a stare sott’acqua per mezz’ora o più, hanno bisogno di espellere l’aria per inspirare quella nuova. Allora vengono in superficie e utilizzano una specie di narice che hanno sul dorso. L’aria esce come vapore acqueo e così sembra che la balena spruzzi acqua. Quindi ad ogni emersione le balene respirano (normalmente ogni 5-10 minuti). A seconda del tipo di soffio i marinai esperti riescono a capire di che balena si tratti. La traduzione del verso non è così immediata, e mi è stata suggerita da Giorgio Gregori
4) l’equipaggio di ogni barca era composto da sei uomini, il capitano o un ufficiale, l’arpionista e 4 rematori

Folk Revival

La canzone ha avuto un discreto successo durante il folk revival degli anni 60 (The Weavers, Burl Ives) eseguita con una melodia lenta, (essendo sostanzialmente un lament) o anche con un arrangiamento più spavaldo ed energico.

The Dubliners 1969
The Pougues, la versione che va per la maggiore tra i gruppi folk-rock.
Jesse Ferguson
Peter, Paul and Mary
Van Dyke Parks in Rogue’s Gallery: Pirate Ballads, Sea Songs, and Chanteys, ANTI 2006 (strofe I, II, IV, V)
– testo qui

RIFERIMENTI
Roll And Go(p76-7),
Sea Songs and Shanties(p71-3),
American Sea Songs and Shanties(p122-5),
The Oxford Book of Sea Songs(p160-1),
Songs of American Sailormen(p151-2),
Songs The Whalemen Sang(p11-2),
The Folk Songs of North America(p61)

A. L. Lloyd, dal disco LP registrato insieme ad Ewan MacColl negli anni ’50 “Thar She Blows!” un classico canto ricreativo dei balenieri. Scrive nelle note: 

This is the oldest—and many think the best—of surviving songs of the whaling trade. It had already appeared on a broadside around 1725, very shortly after the South Sea Company decided to resuscitate the then moribund whaling industry, and sent a dozen fine large ships around Spitsbergen and the Greenland Sea.
The song went on being sung with small changes all the time to bring it up to date. Our present version mentions the year 1834, the shipLion, its captain Randolph. Other versions give other years, and name other ships and skippers (there was a whaler the Lion, out of Liverpool, but her captain’s name was Hawkins, and she was lost off Greenland in 1817). We may take it that the incident described in the song is not historical but imaginary, a stylisation like those thrilling engravings of whaling scenes that were once so popular. But the song’s pattern of departure, chase, and return home, was imitated in a large number of whaling ballads made subsequently (tratto da qui)

Questo è il più vecchio, e molti ritengono il migliore, dei canti sopravvissuti del commercio delle balene. Era già apparso su un foglio volante intorno al 1725, poco dopo che la Compagnia del Mare del Sud decise di resuscitare l’industria baleniera allora moribonda e inviò una dozzina di belle navi di grandi dimensioni a Spitsbergen e nel Mare della Groenlandia. La canzone è stata cantata rinnovandola con piccoli cambiamenti per aggiornarla. La nostra versione attuale menziona l’anno 1834, la nave Leone, il suo capitano Randolph. Altre versioni danno altri anni e nominano altre navi e comandanti (c’era una baleniera, il Leone, da Liverpool, ma il nome del suo capitano era Hawkins, e fu persa al largo della Groenlandia nel 1817). Possiamo presumere che l’incidente descritto nella canzone non sia storico ma immaginario, una stilizzazione come quelle emozionanti incisioni di scene di caccia alle balene che un tempo erano così popolari. Ma il modello di partenza, inseguimento e ritorno a casa della canzone fu imitato in un gran numero di ballate di caccia alle balene realizzate successivamente.

A. L. Lloyd & Ewan MacColl in “Thar She Blows!”
The Weavers (1963)

I
They signed us weary whaling men
For the icy Greenland ground
They said we’d take a shorter way
While we was outward bound, brave boys
While we was outward bound
II
Oh, the lookout up in the barrel stood
With a spyglass in his hand
There’s a whale, there’s a whale,
there’s a whale! He cried
And she blows at every span, brave boys
And she blows at every span
III
The captain stood on the quarter-deck
And the ice was in his eye
Overhaul, overhaul, let your davit tackles fall
And put your boats to sea, brave boys
And put your boats to sea
IV
Well the boats got down and the men aboard
And the whale was full in view
Resolved, resolved were these whalermen bold
To steer where the whale fish blew, brave boys
To steer where the whale fish blew
V
Well, the harpoon struck, the line ran out
The whale give a flurry with his tail and he upset
the boat, we lost half a dozen men
No more, no more Greenland for you, brave boys
No more, no more Greenland for you
VI
Bad news, bad news – The captain said
And it grieved his heart full sore
But the losing of that hundred pound whale
Oh, it grieved him ten times more, brave boys
Oh, it grieved him ten times more
VII
The northern star did now appear
It’s time we’ll anchor weigh
To stow below our running gear
And homeward bear away, brave boys
And homeward bear away
VIII
Oh Greenland is a dreadful place
A place that’s never green
Where the cold winds blow and the whale fish go
And the daylight’s seldom seen, brave boys
And the daylight’s seldom seen

I
Ci arruolarono stanchi balenieri
per le terre ghiacciate della Groenlandia
Ci dissero che avremmo preso una strada più breve mentre eravamo in partenza,  miei bravi
mentre eravamo in partenza

II
Oh la vedetta stava sulla crocetta
con il cannocchiale in mano
“C’è una balena, c’è una balena,
c’è una balena gridò
“E soffia ogni volta che s’inarca, mie bravi
soffia ogni volta che s’inarca
III
Il capitano era in piedi sul ponte
con il ghiaccio negli occhi
“Ammainate, ammainate mollate le cime
e mettete le lance in mare, miei bravi, 
mettete le lance in mare
IV
Le lance furono calate con gli uomini a bordo,
la balena era in piena vista
risoluto, risoluto era ogni baleniere e spavaldo,
per portarsi dove soffiava la balena, miei bravi, 
per portarsi dove soffiava la balena
V
L’arpione colpì e la lenza mollata,
la balena diede un colpo della coda e rovesciò
la lancia, si perse una mezza dozzina di uomini
niente più Groenlandia per voi, miei bravi,
niente più Groenlandia per voi,
VI
Pessime notizie, pessime notizie -gridò il capitano –
con il cuore addolorato dalla pena,
ma la perdita di quelle 100 sterline di balena,
Oh  lo addolorava dieci volte tanto, miei bravi
lo addolorava dieci volte tanto
VII
“Sorge la stella polare
è tempo di alzare l’ancora-
stivare la nostra attrezzatura
e seguire la rotta verso casa, miei bravi
e seguire la rotta verso casa
VIII
La Groenlandia è posto spaventoso
una terra che non fiorisce,
dove i venti freddi soffiano e le balene vanno
e la luce del sole è vista raramente, miei bravi, 
la luce del sole è vista raramente.
[Traduzione italiana di Cattia Salto]

FONTI
http://www.arcoacrobata.it/flash/pdf/mare1/05.pdf
https://jonwilks.online/category/folk-music-writing
http://compvid101.blogspot.it/2011/07/when-whale-gets-strike-greenland-whale.html
https://anglofolksongs.wordpress.com/2014/04/01/greenland-whale-fishery/
https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/thegreenlandwhalefishery.html
https://ismaels.wordpress.com/2010/06/01/rogue%E2%80%99s-gallery-the-art-of-the-siren-38/

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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