They called her Babylon

La canzone, scritta e cantata da Ken Nicol nell’omonimo album degli Steeleye Span pubblicato nel 2004, racconta vicende legate ad un episodio della guerra civile inglese, l’assedio di Latham (o Lathom) House, l’ultima roccaforte realista a resistere all’esercito dei parlamentaristi di Oliver Cromwell

Nel giugno del 1643 il settimo conte di Derby James Stanley lasciò Latham House, per dirigersi con un esercito di combattenti verso l’Isola di Man con l’intenzione di fermare le forze scozzesi in viaggio verso l’Inghilterra a sostegno di Cromwell. Lasciò la sua casa alla cura della moglie, Charlotte de la Tremoville. I cromwelliani a quel punto decisero che Latham House doveva essere conquistata. Un ministro puritano a Wigan predicò contro Lady Derby un violento sermone su un testo biblico del profeta Geremia: “Schieratevi contro Babilonia d’ogn’intorno, o voi tutti che tirate d’arco! Tirate contro di lei, non risparmiate le frecce! poich’essa ha peccato contro l’Eterno. Vendicatevi di lei! Fate a lei com’essa ha fatto! “(Geremia 50,14)[1]

Con notevole determinazione e incrollabile lealtà verso il marito e il re, e contro ogni previsione, Lady Charlotte resistette con successo e trattenne gli aggressori fino alla loro ritirata nel mese di maggio 1644.

Un anno dopo un secondo assedio, portato da un esercito ancora più grande, ebbe invece successo e Latham House cadde nelle mani dei Repubblicani.

La versione in studio, nell’omonimo album del 2004
La versione live inserita nella raccolta pubblicata nel 2006

1.To the halls of Latham House the king he did proclaim
That the seventh Earl of Derby, James Stanley was his name,
Should resist the Scottish force bound for the Isle of Man,
So he gathered up his fighters and obeyed the king’s command.
2.The Countess was of noble blood, though not of royalty,
Yet brave and as intrepid as any man was she.
So the house became a fortress, with her good Lord now gone.
Her name was Lady Charlotte but they called her Babylon.
So put yourselves in line against Babylon.
All ye that bend the bow against the crown.
And train the gunner’s sights against Babylon
Till the eagle tower does fall and the walls they are thrown down. 

3.Both the puritans and Fairfax, together they did call
For this one last royal stronghold in Lancashire to fall.
So the garrison she strengthened and the eagle tower was manned
And refusing all conditions, it was then the siege began. 
4.Twas in two good months when those rebels did retreat
They were cast out from the earthworks and driven to defeat.
With dishonour and in shame their siege came to an end,
They were routed by a lady and two hundred loyal men. 

Nelle sale di Latham House il re fece un proclama
Che il settimo conte di Derby, James Stanley era il suo nome,
Doveva resistere alle forze scozzesi dirette all’Isola di Man,
Così egli radunò i suoi combattenti e obbedì al comando del re. 
La Contessa era di sangue nobile, anche se non reale,
Eppure era coraggiosa e intrepida come qualsiasi uomo.
Così la casa divenne una fortezza, senza più il suo buon signore
Si chiamava Lady Charlotte ma la chiamavano Babilonia. 
Schieratevi contro Babilonia.
Voi tutti che tendete l’arco contro la corona.
E puntate il mirino degli artiglieri contro Babilonia
Finché la torre dell’aquila cadrà e le mura saranno abbattute.

Sia i puritani che Fairfax chiamavano a raccolta affinché quest’ultima roccaforte reale nel Lancashire cadesse.
Così ella rinforzò la guarnigione e la torre dell’aquila fu presidiata
E rifiutando ogni condizione, l’assedio allora ebbe inizio.
CI vollero due mesi buoni quando quei ribelli si ritirarono
Furono scacciati dalle trincee e spinti alla sconfitta.
Con disonore e vergogna ebbe fine il loro assedio,
Furono sconfitti da una dama e duecento uomini fedeli. 

[1] Put yourselves in array against Babylon round about; all ye that bend the bow shoot at her; spare no arrows; for she has sinned against the Lord https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/theycalledherbabylon.html

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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