Gruagach-Mhara: Oran mu’n Gruagaich (a song about the Gruagach)

Nelle Isole Ebridi si trovano diverse canzoni che contengono il termine Gruagach, ovvero la fanciulla del mare (Gruagach-Mhara) che potrebbe essere una selkie o una fanciulla-capra dalle inquietanti doti di sirena.
Secondo alcune interpretazioni alle origini del mito questo spirito guardiano è uno dei tanti nomi della Cailleach scozzese, la dea primigenia della creazione, il cui ricordo ha lasciato una traccia nel folklore celtico: sono le tracce di un culto primordiale conservatosi pressoché immutato anche durante l’affermarsi del Cristianesimo e praticato soprattutto dalle donne con poteri sciamanici.

(vedi prima parte)

Hill ò ho, Hù ill ò ho – Oran Luadhaidh

Ho trovato il testo originario in gaelico scozzese trascritto con rigo musicale nel “Puirt-A-Beul” di Keith Norman MacDonald (1901)[1]-la seconda grande fonte per i canti in gaelico scozzese accanto alla raccolta di Frances Tolmie.
La canzone è classificata come una waulking song dal titolo ORAN MU’N GHRUAGAICH (A SONG ABOUT THE GRUAGACH), sottotitolata “Hill ò ho, Hù ill ò ho – Oran Luadhaidh” (numero 109 pag 126)

Così scrive Ethel BassinIl Gruagach qui è una femmina, sebbene sia una “fanciulla del mare” non la si deve immaginare come la solita donna nuda dai capelli biondi con la coda di pesce. Lo spettatore mentre bada alla pecore vede una fanciulla dal mantello grigio seduta su uno scoglio al largo. Nell’alzare la testa si allunga e prende la forma di  “un animale senza le corna”.  Poi “Fendette il mare da ogni lato .. verso l’immensità dell’oceano”. Sebbene non si usi il termine “seal” si suppone che ‘the hornless animal’ dalla coda di sirena potrebbe essere una foca. L’abito grigio è un ulteriore aggiunta alla sua caratteristica di foca grigia, il cui nome è spesso abbreviato in “grey”. Nelle credenze del Nord- scrive  W.T. Dennison nel suo *Orcadian Sketch-book*- la foca occupava un posto privilegiato rispetto ad ogni altro animale inferiore e aveva il potere di assumere sembianze umane.. ogni vero discendete dai Norvegesi considera la foca come una specie di cugino di secondo grado caduto in disgrazia”

[english translation]
In the “Puirt-A-Beul” by Keith Norman MacDonald (1901)- the second great source for songs in Scottish Gaelic next to the collection of Frances Tolmie- the song is classified as a waulking song “Hill ò ho, Hù ill ò ho – Oran Luadhaidh” #109 pg 126

The *Gruagach* here is a female.  Although a ‘maid of the sea’, she must not be pictured as the conventional golden-haired nude terminating in a fish’s tail.  The spectator, while searching for sheep, sees a grey-robed maiden sitting on a distant rock.  Raising her head, she stretches herself and assumes the form of the ‘animal without horns’.  Then ‘she went cleaving the sea on every side…towards the spacious region of the bountiful ones’.  Although the literal word ‘seal’ is not used, ‘the hornless animal’ whose form the mermaid took, one may suppose to be a seal.  The ‘grey robe’ of the maiden further points to her seal character, the seal being often described as ‘grey’.  ‘In the superstitious belief of the North,’ says Mr W.T. Dennison in his *Orcadian Sketch-book*, the seal held a far higher place than any of the lower animals, and had the power of assuming human form and faculties …  every true descendent of the Norseman looks upon the seal as a kind of second-cousin in disgrace.” ( Ethel Bassin “The Old Songs of Skye: Frances Tolmie and her Circle”, 1997 )

Hill ò ho, Hù ill ò ho ‘S mis’ a chunnaic,
Hù ill ò ho

I
An diugh an t-iongnadh,
‘Sa ‘mhadainn mhoich ‘s mi
‘G irraidh chaorach!
Chunnacas Gruagach,
Chuailein chraobhaich
‘S i ‘na suidh air
Sgeir ‘na h-aonar,
Trusgan glas oirr’
Airson aodaich
II
Cha b’ fhad a bha
Sud a’ caochladh,
Thog i ‘ceann ‘s gu’n
D’ rinn i straoinadh,
‘S chaidh i ‘n riochd na
Béisde maoile (1).
III
Sgoltadh i ‘n cuan
Aig gach taobh dhi (2),
Troimh chaol Mhuile,
Troimh chaol Ile,
Troimh chaol Othasaidh
Mhic-a-Fitheadh
Gu tir fharsuinn
Nam fear fialaidh

Al momento ho rintracciato il brano solo negli archivi di Tobar An Dualchais
‘S Mise a Chunnaic An-diugh an t-Iongnadh Hò hi dhiù a ho hì hò
una lunga waulking song (della durata di più di sei min) suddivisa in tre parti di cui la storia dell’incontro con una donna-foca è la prima così come riportata nel testo-
in attesa che qualche musicista folk la riesumi.
Anche nella versione The Seal-Maiden, al momento, non ho trovato file musicali da integrare

Traduzione italiana Cattia Salto
Hill ò ho, Hù ill ò ho sono io il testimone
Hù ill ò ho

Oggi un evento meraviglioso all’alba
mentre cercavo le pecore
vidi una fanciulla dai capelli fluenti
che era seduta su una roccia solitaria
con un manto grigio come vestito
Non ci volle molto prima che mutasse
alzò la testa e si allungò
e prese la forma di  un animale senza le corna
Fendeva il mare con la pinna della coda
dallo stretto di Mull dallo stretto di Islay
dallo stretto di Oransay di MacPhee!
all’immensità dell’oceano
NOTE
Puirt-A-Beul “Mouth-tunes,” or “Songs for Dancing.” By Dr. Keith N. MacDonald
1) nella tradizione popolare la gruagach è associata ad una vacca sacra giunta dal mare e ad una pietra coppellata, una creatura soprannaturale in origine sicuramente di genere femminile,  guardiana del bestiame di un determinato territorio, la sua forma quando si getta in mare è tuttavia avvolta nel mistero.
(2) letteralmente “da ogni lato” probabile riferimento al tipico nuoto della foca che imprime il suo movimento con le zampe corte e palmate anteriori a formare un’unica “pinna”

English translation
Hill ò ho, Hù ill ò ho ‘Twas I who beheld
Hù ill ò ho

Today the wonder in the morning early
When seeking sheep
A maiden was seen of flowing hair
And she was sitting on a rock alone
A grey robe on her for her clothing
‘Twas not long before that changed
She raised her head and stretching herself
She took the form of a hornless brute (1)
She clove the sea upon each side (2)
Thro’ the Sound of Mull thro’ the Sound of Islay
Thro’ the Sound of Oransay of MacPhee!
To the wide territory of the munificent ones
FOOTNOTES
(1) in the popular tradition the gruagach is associated with a sacred cow from the sea and with a hollowed-out stones, a supernatural creature originally surely of female gender, guardian of the cattle of a given territory, its shape when it dives into the sea is however shrouded in mystery.
(2) probable reference to the typical seal swimming which gives its movement with the short and webbed front legs to form a single “fin”

The Seal-Maiden (Gruagach-Mhara): Ho eel yo

La versione in inglese del precedente canto è arrangiata da Marjory Kennedy-Fraser nel suo “Songs of the Hebrides“. VOL XXIII
In questo contesto il termine “Gruagach” accoppiato a “mhara” è usato nel senso di fanciulla del mare e sta a indicare una selkie
Un pastore ha la ventura di assistere alla trasformazione di una fanciulla dai capelli neri: in un attimo ella indossa il grigio manto mutandosi in foca e si getta in mare per nuotare verso il vasto oceano.

[english translation]
The English version of the previous song is arranged by Marjory Kennedy-Fraser in her “Songs of the Hebrides”. In this context the term “Gruagach” coupled with “mhara” means a sea maiden, a selkie.
A shepherd has the venture to witness the mutation of a black-haired girl: in a blink she wears the gray coat as a seal and floats in the wild sea.

Traduzione italiana Cattia Salto
Al mattino presto
in cerca di una pecora smarrita
vidi con grande stupore
una bella fanciulla-foca.
Lucidi i suoi neri capelli
che le coprivano il bel corpo,
Heel yo heel yo rova ho
solitaria sulla roccia sedeva la fanciulla.
Heel yo heel yo rova ho
Grigia la sua lunga veste attillata,
Heel yo heel yo rova ho
quando oh meraviglia!
All’improvviso lei cambiò
Heel yo heel yo rova ho
rialzò la testa
e si allungò in avanti
Heel yo heel yo rova ho
verso il mare
la levigata testa di foca
sulle tracce dell’alzavola
a fendere le onde del mare
Heel yo heel yo rova ho
per l’Isola di Mull,
per l’Isola di Isla
Heel yo heel yo rova ho
verso il lontano oceano meravigliosamente blu!


Early one morning Ho eel yo
stray sheep a seeking Ho eel yo
Great wonder saw I Ho eel yo
fair seal-maiden Ho eel yo
Glossy her dark hair Ho eel yo
Veiling her fair form Ho eel yo
Heel yo heel yo rova ho
lone on sea-rock sat the maiden.
Heel yo heel yo rova ho
Grey her long robe closely clinging
Heel yo heel yo rova ho
When great wonder! Ho eel yo
Suddendly changed she Ho eel yo
Heel yo heel yo rova ho
raised her head she,
stretched she outward
Heel yo heel yo rova ho
Diving seaward Ho eel yo
Smooth seal-headed she Ho eel yo
Out by the teal-tracks Ho eel yo
Cleaving the sea-waves Ho eel yo
Heel yo heel yo rova ho

Through Chaol Mhuille
Through Chaol Ile
Heel yo heel yo rova ho
To the far blue bounteous ocean!

NOTE
La struttura musicale è derivata dalla waulking song, in cui la parte del coro è formata per lo più da frasi non-sense che vengono trascritte foneticamente.

[1] http://pmjohngrant.com/2018/02/ot-2-march-1901-keith-n-macdonald-puirt-a-beul-mouth-tunes-or-songs-for-dancing-mus/

LINK
https://www.academia.edu/1354308/Keith_Norman_MacDonalds_Puirt-%C3%A0-Beul
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=51669

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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