The Bonny Labouring Boy

The Bonny Laboring Boy fu stampata su molti fogli di ballate ottocentesche e per tutto il Novecento la tradizione orale diffuse ancora la canzone in Irlanda/Irlanda del Nord e nelle campagne inglesi (in particolare nelle contee meridionali dell’Inghilterra).

The Bonny Labouring Boy

Roud 1162 ; Master title: The Bonny Labouring Boy ; Laws M14 ; Henry H576 ; Ballad Index LM14 ; Bodleian Roud 1162 ; GlosTrad Roud 1162 ; Wiltshire 76 ; DT BABORBOY , LABORBO2 ; Mudcat 3563 ; trad.]

Come Edith Fowke aveva già evidenziato durante le sue registrazioni sul campo in Québec ci sono tre distinte canzoni tradizionali irlandesi su “The Bonny Irish Boy” che sembrerebbero sovrapporsi.[1]
La versione che gli Steeleye Span hanno registrato con il titolo Bonny Irish Boy nell’album Horkstow Grange (1998) è in realtà classificata da Roud con il titolo principale di “The Bonny Labouring Boy”
Siamo alle solite una ragazza in età da marito preferirebbe sposarsi con il bel -ma povero-ragazzo irlandese e vivere un’umile vita (della serie due cuori e una capanna) piuttosto che essere destinata ad un uomo benestante probabilmente molto più vecchio di lei (e dispotico)! La melodia ha in andamento tipicamente irish e richiama molto la Lakes of Pontchartrain.

As I roved out one morning,
all in the bloomin’ spring,
I overheard a damsel,
most grievously did sing,
Saying “Oh cruel were my parents,
Who did me sore annoy,
they would not let me tarry
with my bonnie Irish boy.”
2. His hair is like the chestnut brown
His eyes as black as sloes;
He is meek in his behaviour
Wherever that he goes
He is well-sized, both neat and wise
Like a maiden’s chastity
If I had my will I would be still
In my love’s company
3.If I had all the riches now
That great men have in store
‘Tis freely I’d bestow them
On the man that I adore;
His beauty so entangled me
I never can deny
In the arms of my labouring boy
I mean to live and die

Mentre passeggiavo una mattina,
nella primavera in fiore,
sentii una damigella,
che cantava tristemente,
e diceva “Oh crudeli furono i miei genitori,
che mi procurarono tanti fastidi
perchè non mi lasciavano restare
con il mio bel ragazzo irlandese.”
I suoi capelli sono marrone castano
gli occhi neri come le prugnole;
si comporta docilmente
ovunque si trovi.
È ben piantato, snello e avveduto
come una fanciulla che si mantiene casta.
Se dipendesse dalla mia volontà sarei ancora
in compagnia del mio amore!
Se ora avessi tutte le ricchezze
che i grandi uomini hanno in serbo,
le concederei liberamente
all’uomo che adoro;
la sua bellezza mi ha così intrappolato,
non posso mai negarlo,
tra le braccia del mio ragazzo lavoratore
intendo vivere e morire

Steeleye Span in Horkstow Grange
The Irish Rovers in Come Fill Up Your Glasses, 1998
Harry Cox
Shirley Collins
Jackie Oates in The Violet Hour 2008

[1] https://mainlynorfolk.info/shirley.collins/songs/thebonnyirishboy.html
https://mainlynorfolk.info/shirley.collins/songs/thebonnylabouringboy.html
https://mudcat.org/thread.cfm?threadid=3563

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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