Samain

Scritta da Rick Kemp e inserita in They called her Babylon (2004), Samain è l’omaggio degli Steeleye Span alla festa celtica che celebra la fine dell’estate.

In questa ricorrenza era tradizione immaginare che il velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti si assottigliasse e le anime dei defunti si unissero a quelle dei parenti per la celebrazione della festa.

Quella festa che oggi (purtroppo) è diventata la paccottiglia consumistica di Halloween

Scrive Rick Kemp nelle note alla canzone:
“Uno sguardo poetico sulla festa precristiana diventata Halloween. Questo è il periodo dell’anno che preferisco, ma mi chiedo se i pagani avessero la mia stessa visione rosea dell’inverno, senza il beneficio dei supermercati, e se il castagno fosse già stato introdotto”

la versione in studio nell’album They called her Babylon (2004)
la versione live, inserita nella raccolta pubblicata nel 2006

1.Summer has passed, now winter’s cold breath
Falls as a mist upon darkness and death
Black skeletal trees under slate grey skies
Guarding the stillness at pale moonrise 
2.The wood that we gather, to burn on this night
Will warm the departed who make sacrifice
And save us from all evil spirits that come
Beg the creator to re-kindle the sun
All God’s seasons long and good
Says the wild man of the wood
3.All good souls departed, are with us tonight
To make celebration ’till morning’s first light
To worship our Gods in whom we believe
Give praise to creation on this Hallowed Eve 
4.Lightning flashes, thunder crashes
Place your stone among the burning ashes
If your stone should move away
Within a twelve month of this sacred day
You’ll be dead, you’ll be fey
For your soul, the rest will pray
5.This great feast of Samain, our long year will end
With smoke from the fields all good souls ascend
Carry our message – with them we sing
For blessing and favour and new growth in the spring

L’estate è finita, ora il respiro freddo dell’inverno
cade come nebbia sopra oscurità e morte
neri alberi scheletrici sotto cieli grigio ardesia(1)
a guardia del silenzio al pallido sorgere della luna.
La legna che raccogliamo, per bruciarla questa notte
riscalderà i defunti, chi farà questo sacrificio(2)
ci proteggerà da tutti gli spiriti maligni in arrivo:
preghiamo il creatore di riaccendere il sole
Tutte le stagioni di Dio sono lunghe e buone(3)”
dice l’uomo selvaggio del bosco(4)
Le buone anime dei defunti sono con noi stasera
per festeggiare fino alle prime luci del mattino,
adorare i nostri Dei in cui crediamo,
lodare la creazione in questa Santissima Vigilia.
Lampi di fulmini, scoppi di tuono
mettete la vostra pietra tra le ceneri ardenti(5)
se la vostra pietra dovesse allontanarsi
entro dodici mesi da questo sacro giorno
sarete morti, sarete spiriti
chi resta pregherà per la vostra anima.
La grande festa di Samain chiuderà il nostro lungo anno
con il fumo dai campi ascendono tutte le anime buone
portate il nostro messaggio: con loro cantiamo
per la benedizione, il favore e la rinascita in primavera

(1) immagini che simboleggiano l’oscurità che caratterizza la stagione invernale
(2) il falò di Samain (senza vittima sacrificale però) proteggere i vivi dagli spiriti maligni e permettere loro di implorare il creatore affinché “riaccenda il sole”
(3) il ritornello ricorda che le stagioni seguono un ordine naturale e, in modo simbolico, che anche nella morte c’è un ciclo di rinnovamento e rinascita
(4) Il Green Man è lo spirito-guardiano dei boschi, forse un antichissimo dio della vegetazione e della fertilità trasversale a molte culture che prende il nome di Pan, Cernunno, Dioniso.. https://terreceltiche.altervista.org/jack-in-the-green/
(5) un altro rituale tipico della celebrazione di Samain, una specie di promemoria della fragilità dell’esistenza e dell’importanza di onorare i defunti. Notte di presagi e divinazioni.

LINK
[1] A poetic view of the pre-Christian festival which became Halloween. This is my favourite time of the year, but I wonder if Pagans had the same rosy view of winter as me, without the benefit of supermarkets, and if the chestnut tree was introduced by then? https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/samain.html

https://ontanomagico.altervista.org/samain-la-festa-celtica-d-inverno.html
https://oldtimemusic.com/w3/the-meaning-behind-the-song-samain-by-steeleye-span/


/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.