Re Olaf il santo vs Harald Sigurdsson

Una mitica regata velica

Due grandi protagonisti. Re Olaf II Haraldsson (Hellig Olav) è noto come Santo Patrono della Norvegia, Harald III Sigurdsson (detto Hardrade, lo “spietato”) come ultimo re vichingo. I due erano fratellastri. Una sfida tra i due soggetti doveva apparire prospettiva allettante per i cantastorie. Questa ballata racconta in effetti una scommessa tra i due re: una gara velica, al termine della quale il vincitore diverrà unico Re di Norvegia.

re Olav

Olaf II Haraldsson, detto Olaf il Santo

 re Harald lo spietato

Harald III Sigurdsson, detto Harald lo Spietato

la storia

Prima della partenza, Harald insiste per scambiare le barche, in modo da avere Ormen (drago), la più veloce, lasciando a Olaf la lenta Oxen (bue) e questi acconsente. Così Harald è protagonista di una grande partenza, ma Olaf ha Dio dalla sua parte. Egli riesce a condurre la sua imbarcazione attraverso una scorciatoia via terra (via aria in alcune versioni), incontra i troll ma li tramuta in pietra e arriva primo al traguardo di Trondheim.

La gara descritta nella ballata è naturalmente una leggenda. Benché i due duellanti fossero fratellastri per parte di madre, Olaf aveva circa vent’anni più di Harald ed era diventato re assai prima di Harald (addirittura con altri regnanti in mezzo tra i due), quindi l’idea che possa aver battuto l’altro in una competizione velica è priva di senso. La gara sembra più che altro rappresentare metaforicamente la sfida tra le idee dei due duellanti sul futuro della Norvegia

Re Olaf il Santo

Olaf è stato una figura di culto per tutta la Scandinavia medioevale, molto popolare anche in Svezia e Danimarca e la sua tomba alla Nidarosdomen di Trondheim è tuttora meta di pellegrinaggi (esistono veri e propri “cammini di Sant’Olaf”).
nell’immagine a lato un particolare del dipinto di Olaf nella cattedrale di Trondheim

re Olav il santo

Secondo la tradizione della saga, Olaf nacque nell’anno 995, ma alcuni hanno suggerito che potesse avere qualche anno in più. Era il figlio di Harald Grenske; il cognome di suo padre lo collega a Grenland, che nell’era vichinga era l’area intorno a Norsjø nel Telemark. Sembra che il padre fosse stato ucciso in Svezia poco prima della nascita di Olaf e che quindi egli sia cresciuto con il suo patrigno. Olaf ebbe così diversi fratellastri più giovani, tra cui l’Harald Hardråde della nostra ballata

Quella che è oggi la Norvegia era originariamente divisa in molti piccoli regni. Il contributo di Olaf all’unificazione del paese fu considerevole. Regnando su un’area più vasta di qualsiasi re norvegese prima di lui, gettò le basi per un apparato amministrativo efficiente e confiscò le proprietà dei suoi oppositori in modo da aumentare le proprietà della corona, oltre a impegnarsi nel commercio e nel coniare monete norvegesi.

re Olav

Last but not least, Olaf ebbe un ruolo significativo nell’introduzione del cristianesimo in Norvegia. In realtà la religione cristiana era arrivata alle coste norvegesi già prima dell’epoca di Olaf, ma mentre si dice che i signori conti nel periodo di governo dal 1000 al 1016 permettessero a chiunque di seguire la fede che desideravano, con Olaf la cristiana divenne l’unica permessa nel regno. Così fu realizzata una organizzazione ecclesiastica nazionale con chiese e sacerdoti, un sistema giuridico cristiano, una prima sistemazione delle condizioni finanziarie della chiesa, furono introdotti il ​​battesimo, il digiuno e la sepoltura in terra consacrata.

Scultura in legno, alta 67 cm, ora nel Museo Nazionale d’Islanda, Reykjavik, ma probabilmente realizzata circa nel 1450 a Lubecca. Verso la fine del Medioevo Olaf veniva raffigurato come il cristiano vittorioso, in piedi sul drago pagano, che aveva una testa umana con i tratti del viso propri del re.

re Olav

la ballata

Sebbene la ballata sia squisitamente norvegese la versione danese qui proposta (Grundtvig, DgF 50) è meno frammentaria.

Nella premessa al testo dell’edizione raffigurata si legge:

“Olaf è l’unico santo nordico cantato in un’autentica canzone popolare, diffusa in Danimarca e Svezia come nella sua nativa Norvegia. Ma del fatto che la sua saggezza sia stata preservata, probabilmente dobbiamo ringraziare soprattutto i troll.”

Sankt Olav Konning og hans Broder
de trætte om Norgeland baade.

Det er saa favrt i Trondhjem at hvile.

De trætte om Norge og Norges Skjær,
og hvilken først kunde komme dèr.

»Hvilken af os bedst sejle kan,
han skal være Konge i Norges Land.«

Svared det Harald Haarderaad:
»Hver Mand sejler, som han har Baad.

Og ikke da vil jeg sejle med dig,
uden du vilt skifte Skib med mig.

Hvort skulde jeg med Oxen fare,
mens du haver Ormen hin snare!

Ormen han er saa snar som Sky,
Oxen driver saa langsom til By”

»Tag du da Orm hin snare!
jeg tager Oxe hin lade.

Først ville vi til Kirken fare,
før vi røre Sejl eller Aare.«

Sankt Olav ganger om Kirkegaard,
Guldgisel skinner af hans fagre Haar.

Brat kom Bud for Olav Konning ind:
»Nu sejler Harald, Broder din.«

»Lad dem sejle, der sejle vil!
Messen ville vi lyde til.

Lad dem sejle, der sejle maa!
Messen ville vi lyde paa

Messen er Vor-Herres Ord;
Svende! tager Vand! vi gange til Bords!

Vi gaa til Bords og faa os Mad!
siden saa ville vi Stranden ad.«

Saa ginge de sig til Strande,
som Oxen laa for Lande.

De til Stranden udbaare
deres Anker og deres Aare.

Løse de deres Fæste,
løbe de ud af Nøste.

Sankt Olav ganger i Fremmerstavn:
»Fri frem, Oxe, i Jesu Navn!«

Han klapped Oxen ved hviden Horn:
»Gak nu, som du gik i Korn!«

Han klapped Oxen paa Side:
»Du maat end bedre frem skride.«

»Liden Dreng! løb op i Raa!
og se, om vi kunne Harald naa!«

»Jeg ser ikke mer af Verdsens Pris
end Toppen udaf Graneris.

Jeg ser op under Norges Land
Silkesejl med Guld i Rand.

Jeg ser under Norges Skjær,
hvor Ormen Silkesejlen bær.

Jeg ser nu Ormen skride
hart under Norgelands Side.«

Sankt Olav klapper Oxen paa Lænde:
»Bedre maat du frem rende.«

Han slog Oxen ved Yve:
»Bedre maat du ad Havet dryve.«

Oxen tog til at skride,
efter stod Bølgen hvide.

Oxen tog til at bisse saa,
de Baadsmænd kunde ikke paa Bunken staa

Sankt Olav tog Reb og Line,
saa bandt han Baadsmænd sine.

Det da mælte den Styremand:
»Hvort da skulle vi sejle fram?«

»Styr du over Bjærge og Klippe,
den næste Vej, der du kanst hitte!«

Sankt Olav drog af sine Handske smaa,
og selv maattte han for Styret staa.

Han sejled over de Bjærge blaa:
ud da løbe de Trolde smaa.

Ud kom Kærling med Rok og Ten:
»Sankt Olav! hvi sejler du os til Men!

Sankt Olav med dit røde Skjæg!
hvi sejler du gjennem vor Stuevæg!«

»Stat, du Trold! du bliv til Sten!
aldrig gjøre du nogen Mand Men!«

Sankt Olav stander ved Sejletræ,
spænder han Buen for sit Knæ.

Han skød ud over Fremmerstavn:
Pilen faldt bag Oxen i Havn.

Saa hjalp Jesus Herre:
Sankt Olav kom tre Dage førre.

Harald han styred sin Snække for Land,
Sant Olav kom tre Dage før end han.

Re Olaf il Santo e suo fratello
si sfidarono per la Norvegia

E’ così bello riposare a Trondheim

Si sfidarono per la Norvegia e la corona norvegese
e quale potrebbe arrivare primo

“Chi di noi navigherà meglio
sarà Re della Terra di Norvegia”

Domandò Harald Harderaad:
“Ognuno di noi navigherà con una sua barca

E io allora non navigherò con te
a meno che non voglia scambiare la barca con me

Dove dovrei andare con i buoi
mentre tu hai i draghi al laccio!

I draghi corrono veloce verso il cielo
I buoi camminano lenti verso il villaggio”

“Prendi pure il drago al laccio!
io prenderò il bue alla stalla

Dapprima andremo in chiesa
poi toccheremo la vela o il remo”

Olaf il Santo camminava verso la chiesa
brillavano come oro i suoi biondi capelli

Improvvisa arrivò una voce al Re Olaf:
“Harald tuo fratello sta salpando”

“Lasciamo salpare chi vuole salpare
Noi vorremmo ancora seguire la messa

Lasciamo navigare chi deve navigare
Noi vogliamo ancora seguire la messa

La messa è la parola di Nostro Signore
Viaggiatore! Prendi l’acqua! Andiamo a tavola!

Andiamo a tavola e mangiamo del cibo
poi andremo alla spiaggia”

Allora essi andarono alla spiaggia
dove Oxen giaceva sulla terra

Essi andarono dritti alla spiaggia
la loro ancora e i loro remi

Allentarono la presa
uscirono fuori dal nido

Camminava Olaf il Santo sul ponte di prua:
“Vai libera, Oxe, nel nome di Gesù!”

Afferrò Oxe per il bianco corno:
“Ora cammina come camminavi a Korn!”

Afferrò Oxe ai fianchi:
“Ora farai meglio a muoverti!”

“Ragazzino! Corri su all’albero!
Vedi se possiamo raggiungere Harald!”

“Non posso vedere Ormen
più di un ramoscello di quercia

Se alzo lo sguardo alla terra di Norvegia
Una vela di seta con i bordi dorati

Se alzo lo sguardo alla corona di Norvegia
dove il Drago porta la vela di seta

Ora io vedo il Drago navigare
con forza verso la costa di Norvegia”

Olaf il Santo diede una pacca a Oxen a poppa:
“Faresti meglio a correre”

Egli colpì Oxen agli occhi:
“Faresti meglio a solcare il mare”

Il bue iniziò a muoversi
dopo l’onda rimase bianca

Allora il bue iniziò a oscillare
i barcaioli non riuscivano a stare sul ponte

Olaf Il Santo prese corda e lacci
e legò i suoi marinai

Allora disse il timoniere:
“Per dove dovremmo salpare?”

Tu guida tra montagne e rocce
ovunque tu possa trovare la via più breve!”

Olaf il Santo si tolse i guanti
e si mise egli stesso a prua della barca

Egli navigò attraverso le montagne blu
fuori giunsero dei piccoli troll

Sbucò fuori un tipo con pietre e denti
“Olaf il Santo perché navighi qui da noi!

Olav il Santo con la tua barba rossa
perché stai navigando qui tra le nostre grotte!”

“Fermo Troll! Mutati in pietra
non sarai mai un vero uomo”

Olaf Il Santo stava presso l’albero maestro
appoggiò l’arco contro il suo ginocchio

Egli scagliò una freccia attraverso il ponte
la freccia cadde dietro Oxen nel porto

Così il Signore Gesù mandò il suo aiuto
Olaf il Santo arrivò tre giorni prima

Harald aveva guidato la sua barca verso la terra
ma Olaf il Santo arrivò tre giorni prima

LINK

https://it.wikipedia.org/wiki/Olaf_II_di_Norvegia
https://it.wikipedia.org/wiki/Harald_III_di_Norvegia
https://snl.no/Olav_den_hellige
http://www.pellegrinando.it/altri-cammini/in-europa/cammino-di-san-olaf/

https://kalliope.org/en/text/folkeviser2018041070
http://www.balladeskolen.dk/dgf050.htm

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Ian Cumpstey, The Faraway North, 2016 Skadi Press England

Nella serie Tv Vikings: Valhalla troviamo entrambi i personaggi sebbene molto romanzati

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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