I wish that I never was wed

Nei canti tradizionali ci sono moltissime storielle di giovani mogli che devono sopportare dei vecchi mariti o degli ubriaconi perdigiorno e viceversa uomini angariati dalle mogli bisbetiche. 
I rapporti tra coniugi mal assortiti sfociavano spesso in violenti litigi, se nell’alta società marito e moglie potevano vivere vite separate e tollerarsi nell’indifferenza (la moglie era mandata nella casa di campagna o nella tenuta invernale o se dimorava in città con il marito aveva i suoi circoli e amici), tra la gente del popolo la convivenza era d’obbligo.

I wish that I never was wed

I wish that I never was wed è una canzone tradizionale irlandese molto caustica, cantata da Delia Murphy (la regina del Connemara, famosa cantante e collezionista di ballate irlandesi, nonchè moglie di uno dei più celebri ambasciatori irlandesi Thomas J Kiernan)[1] e ripresa dagli Steeleye Span per il loro album Horkstow Grange (1998).
Una giovane mogliettina si pente amaramente di essersi sposata con un marito sfaticato e ubriacone che la maltratta picchiandola.


1. O ladies take pity on me,
Let me in your company mingle.
I once was merry and free
And, like you, I was happy and single.
Me mother advised me to wed,
For seventeen years I had tarried.
So, off to the church I did go –
In a trice to a man to be married.
O I wish that I never was wed.
2.For a short time he loved me sincere,
He used me both kindly and civil;
The honeymoon scarcely was o’er
When he turned out a quare divil!
The bed he took up on his back
And off to the pawnshop he carried
Oft times I wished I was dead
Or better, I never was married.
O I wish that I never was wed.
3.To the landlord he won’t pay the rent
He says that he is not able
There’s nothin’ now left in the house
But two broken chairs and a table.
The bedclothes, the kettle and broom
Off to the pawnshop he carried.
He grunts, he snores, he roars,
O I wish that I never was married,
O I wish that I never was wed.
4.When he buys the meat once a month
That’s if I’m not sadly mistaken,
There’s nothin’ but sheep’s head and pluck
And a bit of sweet liver and bacon.
He says bread and butter are dear
And these times are shockingly harried.
All day he drinks whisky and beer,
O I wish that I never was wed.
5.One night he came home in a rage
He busted me new shoes asunder,
The cat he kicked into the grate
And the table flew out of the window.
The bellows he threw at me head,
Me clothes to the pawnshop he carried.
That night I wished I was dead
Or better, I never was married.
O I wish that I never was wed.
6.If I was but single again,
I’d sing and be joyous and merry.
I’d laugh, I’d shout, I’d roar,
I’d be heard in the Kingdom of Kerry!
So maidens single remain,
By your time, you’ll never be harried.
If I was bus single again
By jingo, I’d never get married.
O I wish that I never was wed.

Traduzione italiana Cattia Salto
O madame abbiate compassione di me
lasciatemi unire alla vostra compagnia.
Una volta ero allegra e libera
e come voi ero felice e single.
La mia mamma mi consigliò di sposarmi,
per 17 anni (1)ho indugiato
e poi sono andata in chiesa..
in un battibaleno per sposarmi ad un uomo.
Oh (come) vorrei non essermi mai sposata!
Per un breve periodo mi amò sinceramente
e si comportava con me con gentilezza e modi civili;
la luna di miele era appena finita
quando si rivelò un vero diavolo!
Si è messo il letto sulla schiena
ed è andato di corsa al banco dei pegni.
Spesso ho desiderato di esser morta
o meglio di non essermi mai sposata.
come vorrei non essermi mai sposata.
Al proprietario non vuole pagare l’affitto
dice che non ne ha i mezzi.
Non è rimasto più niente in casa
tranne che due sedie e un tavolo rotti.
La biancheria da letto, il bollitore e la scopa
ha portato al banco dei pegni.
Grugnisce, russa, strombazza,
come vorrei non essermi mai sposata,
come vorrei non essermi mai sposata.
Quando acquista la carne una volta al mese,
e purtroppo non mi sbaglio,
non c’è altro che testa e frattaglie di pecora(2)
e un po’ di fegato dolce e pancetta.
Dice che il pane e il burro sono cari
e questi tempi sono incredibilmente difficili.
Tutto il giorno beve whisky e birra,
oh, vorrei non essermi mai sposata.
Una notte che tornò a casa infuriato
mi distrusse le scarpe nuove,
buttò il gatto sulla griglia
e fece volare il tavolo fuori dalla finestra.
Mi lanciò in testa il mantice,
e portò i miei vestiti al banco dei pegni.
Quella notte ho desiderato di essere morta
o meglio di non essermi mai sposata.
come vorrei non essermi mai sposata.
6.Se fossi di nuovo single,
canterei e sarei gioiosa e allegra.
Riderei, griderei, strombazzerei
per essere ascoltata nel Regno del Kerry(3)!
Quindi fanciulle restate single,
nel vostro tempo, non verrete mai tormentate.
Se fossi di nuovo single,
perbacco, non mi sposerei mai.
Oh, vorrei non essermi mai sposata.

NOTE
(1) l’incubo delle fanciulle un tempo era quello di restare zitelle e una volta superata l’età dei 16 anni già erano guardate con rimprovero se non sospetto; si veda https://terreceltiche.altervista.org/old-maid-garret/
(2) pluck =frattaglie (interiora come cuore, fegato e polmoni). Testa di pecora o di montone (come la testa di maiale o di cinghiale) erano comuni un tempo quando della carne di un animale non si sprecava niente, comprese zampe e frattaglie. Piatti poveri della cucina contadina ancora presenti con ricette raffinate nei ricettari ottocenteschi quali piatti della tradizione.
La Ricetta storica https://lostcookbook.wordpress.com/2013/10/18/sheeps-head-soop/
si veda anche https://terreceltiche.altervista.org/ye-were-dead-gudeman-powsowdie/
(3) la contea Kerry è sopranominata il Regno e il perchè ce lo spiega Un Italiano a Sligo
https://unitalianoasligo.com/archives/45202

Delia Murphy
Steeleye Span in Horkstow Grange 1998, vocalist Gay Woods 

[1] La musica ha sempre fatto parte della vita irlandese, ma prima della radio e delle registrazioni, era un intrattenimento privato, familiare o comunitario.  Quando il noto collezionista americano Alan Lomax arrivò in Irlanda, non c’erano musicisti tradizionali che suonassero professionalmente: “registrava contadini, casalinghe, pescatori”.  Prima di Lomax, il canto di Delia aveva portato la musica dalla sfera privata a quella pubblica. Le canzoni che aveva raccolto furono ascoltate alle feste diplomatiche, ai concerti e successivamente alla radio. Trasmetteva la musica della gente. Queste non erano le canzoni raffinate di musicisti professionisti, ma i ricordi preziosi della vita delle persone che conosceva. [Gene Smith in Delia Murphy “La regina delle ballate” 1902-1971 https://tintean.org.au/2021/04/10/delia-murphy-ballad-queen-1902-1971/

https://mainlynorfolk.info/steeleye.span/songs/iwishthatineverwaswed.html

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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