Calan Mai in Galles: Mae’r Ddaear yn Glasu

Calan Mai/Haf (Calendimaggio) è la festa del primo maggio in Galles,  considerato il primo giorno dell’Estate e celebrato ancora secondo le consuetudini britanniche della festa celtica di Beltane.

Calan Mai (Calendimaggio) è la festa del primo maggio in Galles,  considerato il primo giorno dell’Estate e celebrato ancora secondo le consuetudini britanniche della festa celtica di Beltane.
L’usanza tipica è quello di accendere un grande falò la notte della vigilia (Nos Galan Mai), notte di predizioni e di protezioni.
Un tempo nel giorno di Calan Mai veniva anche inscenata l’antica lotta a colpi di bastone tra l’Uomo dell’Inverno (con asta di prugnolo e scudo rivestito di lana per indicare la neve) e l’Uomo dell’Estate (con asta di salice e corona fiorita) con le rispettive corti, e dopo l’immancabile vittoria dell’Estate, si incoronavano il Re e la Regina del Maggio che avrebbero dato inizio ai festeggiamenti.
La festa è stata ripristinata a Holywell (west Flintshire) sul finire degli anni 90, la tradizione è stata inizialmente ripresa da Ieuan ap Siôn con i canti di questua dei Maggianti, per diventare la Cadi Ha Festival che prosegue anche XXI sec.

LA QUESTUA DEL MAGGIO

Cadi Ha Festival:  il Cadi (travestito da donna) e il Matto entrambi hanno la faccia annerita perchè per tradizione erano i minatori di carbone del paese ad organizzare la questua del maggio

Come nelle altri parti della Britannia gruppi di maggianti giravano di casa in casa con i canti di questua, il personaggio caratteristico nel contesto gallese (Galles del Nord) è il Cadi, un uomo travestito da donna che è sinonimo di buonasorte: lui e i suoi compagni vestiti di bianco e adornati di nastri multicolori, portavano il  “Cangen Haf”  (il ramo dell’estate) decorato con piccoli oggetti d’argento.
I maggianti giravano di buon mattino per il villaggio a risvegliare le persone nelle case, poi tutti si sarebbero radunati al prato estivo (Twmpath Chware il prato comune del villaggio per far festa e dedicarsi alle attività sportive) per osservare l’innalzamento del palo del maggio (Codi’r Fedwen ‘alzare la betulla’) spesso ricavato dal tronco di una betulla

CANTI DEL MAGGIO

Alcuni antichi canti (in gaelico gallese) sono giunti attraverso la tradizione orale, ma anche a partire dal XVIII sec trascritti nei vari broadsides e almanacchi, gli argomenti di questi canti erano simili: le congratulazioni per essere ancora vivi ed aver superato la durezza dell’Inverno, la gioia per l’arrivo della stagione dell’abbondanza (con corollario sul bel tempo, gli uccellini che cinguettano e i fiori che ricoprono la terra). Prima di accomiatarsi i maggianti benedivano la casa e auguravano la buona sorte a tutti, uomini, animali e campi. In cambio del canto chiedevano solo una piccola offerta in danaro.
La funzione magica di questo rituale era di riattivare le energie della rinascita e spaventare nello stesso tempo gli spiriti maligni.

Mae’r Ddaear yn Glasu (The Earth is getting greener)

Nel Blog di Ffion Mair, CaneuonGwerin.com la folk singer di origini gallesi getta luce su questo canto del Maggio, uno dei rari May carols gallesi ancora cantati. 
The tune was collected by John Owen from East Anglesey from the singing of Robert (Robyn) Hughes, the cobbler from Rhengc Fawr, East Anglesey. The words were written by John Howel (1774-1830) who was a poet and literary editor.
[La melodia è stata raccolta da John Owen di East Anglesey dal canto di Robert (Robyn) Hughes, il calzolaio di Rhengc Fawr, East Anglesey. Le parole furono scritte da John Howel (1774-1830), che era un poeta ed editore letterario.]

Gallese
I

Mae’r ddaear yn glasu a’r coed sydd yn tyfu
a gwyrddion yw’r gerddi mae’r llwyni mor llon
a heirdd yw’r eginau a’r dail ar y dole
a blodau’r perllanau pur llawnion.
II
Os bu yn ddiweddar wedd ddu ar y ddaear
cydganodd yr adar yn gerddgar i gyd
gweld coedydd yn deilio a wnâi iddynt byncio
cydseinio drwy’n hoywfro draw’n hyfryd.
III
Mae’r ddaear fawr ffrwythlon a’i thrysor yn ddigon
i borthi’i thrigolion yn dirion bob dydd
pe byddem ni ddynion mewn cyflwr heddychlon
yn caru’n un galon ein gilydd.

Carreg Lafar in Celtic Folk from Wales 2010
raggruppano tre brani Ysbryd y Werin – Mae’r ddaear yn glasu – Carreg Lafar ( composto da Antwn Owen-Hicks uno dei fondatori dei Carreg Lafar)
Gwenan Gibbard in Cerdd Dannau 2013 in un arrangiamento più vivace e saltellante
Blanche Rowen & Mike Gulston in The Dance Goes On, 2013

Ascoltiamo Ffion Mair cantare il brano come una slow air

Ceri Owen-Jones in Carnowen 2011

English version
I
The Earth is greening
and the trees are growing
And the gardens are green –
the groves are so merry,
And beautiful are are the buds
and the leaves on the meadows
And the orchards are full of blossoms.
II
Even if lately there’s been
a dark look to the earth
The birds sang harmoniously together.
To see the trees coming
into leaf makes them carol
Harmonising throughout
our beautiful valley
III
The great fruitful Earth will all
her treasure has sufficient
To feed her inhabitants
with ease every day
If only we men, in a state of peace,
Would love each another with one heart.
NOTES Ffion Mair
The words are written in the tri thrawiad (three beat) meter, an old poetic meter (it was used by Rev Rhys Prichard who was born in 1579) which became popular in the 17th and 18th centuries.
(1) a ‘floating verse’ because it feels so disconnected with the other two verses. The third verse raises a political point which is still pertinent today. It tells us that the earth produces enough food to feed everyone but the problem is that men (i.e. everyone) can’t live side by side with each other in a “peaceful manner”. (da qui)

Traduzione italiana Cattia Salto
I
La terra rinverdisce
e gli alberi crescono
e i giardino sono verdi-
gli arbusti sono così gai
e belle sono le gemme
e l’erba dei prati
e i frutteti sono tutti in fiore
II
Anche se prima c’era stato
un velo grigio sulla terra
gli uccelli cantano armoniosamente insieme.
Vedere gli alberi mettere
le foglie li fa cantare
armoniosamente per tutta
la nostra bela valle
III
La grande e fruttifera terra
con tutti i suoi tesori ne avrà a sufficienza
per nutrire i suoi abitanti
con abbondanza ogni giorno
se solo noi uomini, nelle stato di pace,
ci ameremo l’un l’altro con un sol cuore
Note di Ffion Mair
Le parole sono scritte nel metro tri-thrawiad (tre battiti), un vecchio metro poetico (usato dal Rev Rhys Prichard che nacque nel 1579) che divenne popolare nel 17 ° e 18 ° secolo.
(1) scrive Ffion Mair: un “verso fluttuante” perché sembra così disconnesso con gli altri due versi. Il terzo verso solleva una questione politica che è ancora pertinente oggi. Ci dice che la terra produce abbastanza cibo per sfamare tutti ma il problema è che gli uomini (cioè tutti) non possono vivere fianco a fianco in modo “pacifico”.

FONTI
https://www.felinfach.com/blogs/blog/calan-mai-may-day
https://dawnsio.cymru/dances/cadi-ha-festival/
https://resources.trac.wales/traditions/may-carols
http://www.bluestonewales.com/blog/historical-traditions-of-may-day-in-wales
https://caneuongwerin.wordpress.com/2014/06/24/maer-ddaear-yn-glasu/
https://www.irish-folk-songs.com/maersquor-ddaear-yn-glasu-lyrics-and-chords.html
http://abcnotation.com/tunePage?a=trillian.mit.edu/~jc/music/abc/mirror/mochpryderi.com/Maer_Ddaear_yn_Glasu_The_Earth_is_growing_Green/0000

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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