Bonnie Winsome Mary

Faed, Thomas; Highland Lassie

Bonnie Winsome Mary è una canzone dell’esule/d’amore scritta da Robert Tannahill su una “gaelic air” arrangiata dall’amico musicista R.A. Smith e pubblicata nel Glasgow Nightingale del 1806.

L’esule trova conforto nell’amore verso la ragazza delle Lowlands, l’affascinante Mary, che non si lascia condizionare dai pregiudizi verso gli emigranti e gli dona la sua dolcezza e il suo amore sincero.

Chi è l’esule? Un Highlander riuscito a fuggire dopo Culloden o sfrattato in seguito alle Clearances? Oppure un irlandese perseguitato per la sua fede cattolica?

Ad entrambi vanno le simpatie di Tannahill!

Bonnie Winsome Mary


Fortune, frowning most severe,
Forc’d me from my native dwelling,
Parting with my friends so dear,
Cost me many a bitter tear:
But, like the clouds of early day,
Soon my sorrows fled away,
When blooming sweet, and smiling gay,
I met my winsome Mary.

Wha can sit with gloomy brow,
Blest with sic a charming lassie?
Native scenes, I think on you.
Yet the change I canna rue;
Wand’ring many a weary mile,
Fortune seem’d to low’r, the while,
But now she’s gi’en me, for the toil,
My bonny winsome Mary.

Though our riches are but few,
Faithful love is aye a treasure–
Ever cheery, kind, and true,
Nane but her I e’er can lo’e.
Hear me, a’ ye pow’rs above!
Pow’rs of sacred truth and love!
While I live I’ll constant prove
To my dear winsome Mary.

Brian O’ Headhra in The Complete Songs of Robert Tannahill Volume II (2010)

Traduzione italiana Cattia Salto
Fortuna, con il più severo cipiglio,
Mi costrinse a lasciare la mia dimora natale,
A separarmi dai miei amici cari,
Mi è costata molte lacrime amare:
Ma, come le nuvole del mattino,
Presto i miei dolori svanirono,
Quando dolcezza in fiore e allegro sorriso,
Incontrai la mia bella Mary.

Chi può sedere con la fronte cupa,
Benedetto da una così affascinante ragazza?
Scene native, penso a voi.
Eppure non posso rimpiangere il cambiamento;
Vagando per molti chilometri faticosi,
Fortuna sembrava calare, nel frattempo,
Ma ora lei mi ha dato, in cambio del lavoro,
La mia bellissima Mary.

Sebbene le nostre ricchezze siano poche,
L’Amore fedele è proprio un tesoro…
Sempre allegra, gentile e sincera,
Nessun altra eccetto che lei potrò sempre amare
Ascoltatemi, Potenze che state in cielo!
Numi della sacra verità e dell’amore!
Finché vivrò lo dimostrerò costantemente
Alla mia cara e bella Mary.

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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