All for me grog: Tutto per il bere!

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All for me Grog

All for me Grog[1]” (in italiano “Tutto per il mio bere“), è una drinking song che è tutto un programma!

All for me Grog inizia con il ritornello, nel quale il nostro marinaio vagabondo specifica che è proprio a causa del suo amore per l’alcol, il tabacco e le ragazze, che si ritrova sempre squattrinato e pieno di guai. Per soddisfare i propri vizi, l’uomo si vende di tutto cominciando dagli stivali e, finendo con il letto. Più che un canto di lavoro dei marinai (sea shanty) era un canto nei momenti di riposo, alla fine della giornata e nelle taverne del porto; e il marinaio potrebbe benissimo essersi arruolato nella Royal Navy, ma anche imbarcato su una nave pirata in giro per le Indie occidentali. Senonchè la bevanda preferita dai pirati veniva chiamata “bumboo[2] per distinguerla dalla bevanda servita sulle navi inglesi.

[1] “Grog” è una bevanda a base di rum, ma anche un termine colloquiale usato in Irlanda come sinonimo di “drinking”.
[2] bumboo rum, acqua e zucchero, ma con un una grattatina di noce moscata invece del lime. https://sailorjerry.com/en/blog/post/the-storied-history-of-the-drink-we-call-grog
Secondo altre fonti i pirati bevevano il draque, un rum grezzo mescolato con zucchero di canna e foglie di menta (l’antenato del mojto!)

All for me grog

Roud 475 ; Master title: Good Brown Ale and Tobacco ; G/D 3:580 ; AFS 2 ; Ballad Index K274 ; GlosTrad Roud 475 ; Wiltshire 542 , 809 ; Mudcat 5512 ; trad.]

Ai nostri giorni All for me Grog è una canzone che spopola nelle rievocazioni storiche con corollario di coretti pirateschi!


CHORUS
And it’s all for me grog
me jolly, jolly grog (1)
All for my beer and tobacco
Well, I spent all me tin
with the lassies (2) drinkin’ gin
Far across the Western Ocean
I must wander

I
I’m sick in the head
and I haven’t been to bed
Since first I came ashore with me plunder
I’ve seen centipedes and snakes
and me head is full of aches
And I have to take a path for way out yonder (3)
II
Where are me boots,
me noggin’ (4), noggin’ boots
They’re all sold (gone) for beer and tobacco
See the soles they were thin
and the uppers were lettin’ in(5)
And the heels were lookin’ out for better weather
III
Where is me shirt,
me noggin’, noggin’ shirt
It’s all sold for beer and tobacco
You see the sleeves were all worn out
and the collar been torn about
And the tail was lookin’ out for better weather
IV
Where is me wife,
me noggin’, noggin’ wife
She’s all sold for beer and tobacco
You see her front it was worn out
and her tail I kicked about
And I’m sure she’s lookin’ out for better weather
V
Where is me bed,
me  noggin’, noggin’ bed
It’s all sold for beer and tobacco
You see I sold it to the girls until the springs were all in twirls(6)
And the sheets they’re lookin’ out
for better weather
VI
Well I’m sick in the head
and I haven’t been to bed
Since I’ve been ashore for me slumber
Well I spent all me dough
On the lassies don’t ye know
Across the western ocean(7) I will wander.

Traduzione italiana* 
CORO
Darei tutto per bere
il mio allegro grog,
darei tutto per birra e tabacco;
beh, ho speso tutti i soldi
in donne e bevendo gin,
e lontano sull’Atlantico
devo andare ramingo!

I
Ho un gran mal di testa
e non sono stato a letto,
da quando sono sceso a terra con il bottino,
ho visto centopiedi e serpenti
e la mia testa è piena di dolori
e devo ancora trovare la via d’uscita da qui.
II
Dove sono i miei stivali,
i miei testardi, testardi stivali?
Li ho venduti per la birra e il tabacco,
sai le suole erano consumate
e le punte si erano aperte
e i tacchi avevano visto tempi migliori.
III
Dov’è la mia camicia?
La mia testarda, testarda camicia?
L’ho venduta per la birra e il tabacco,
sai le maniche erano un straccio
e il colletto era consumato
e la coda dietro aveva visto tempi migliori.
IV
Dov’è mia moglie,
la mia testarda, testarda moglie?
L’ho venduta per la birra e il tabacco,
sai la faccia le si era sciupata
e il suo didietro ho preso a calci,
sono sicuro che ha visto tempi migliori!
V
Dov’è il mio letto,
il mio testardo, testardo letto?
L’ho venduto per la birra e il tabacco.
Sai, l’ho venduto alle ragazze
che sanno come far saltare le molle
e le lenzuola hanno visto
tempi migliori.
VI
Alla fine ho un gran mal di testa
e non sono andato a letto
da quando sono sbarcato per la mia libera uscita,
beh ho speso tutti i miei quattrini
con delle ragazze sconosciute
e sull’Atlantico andrò ramingo.

NOTE
* (dalla traduzione -revisionata da me- di Marco del Trio Binario qui)
1) grog: colloquiale termine usato in Irlanda come sinonimo di drinking; è un termine molto antico e ha il significato di “liquore” o “bevanda alcolica”. Il grog è una bevanda introdotta nella Royal Navy nel 1740: il rum dopo la conquista britannica della Giamaica era diventata la bevanda preferita dai marinai, ma per evitare problemi durante la navigazione, la razione giornaliera di rum era  diluita con l’acqua. La Marina militare Americana per distinguersi da quella inglese serviva il Bob Smith in cui il rum era sostituito dal whiskey di segale, dal nome del Segretario della Marina, tale Robert Smith a cui venne l’idea
2) lassies. Questa parola, molto usata in Scozia, è il plurale di lassie o lassy, diminutivo di lass, la forma arcaica di lady “signora”
3) yonder: “là”, “quello”, “quello là”- La frase letteralmente si traduce “devo prendere una strada per la via d’uscita quella là” Marco Zampetti traduce “devo trovare la strada fino in culo alla luna
4) nogging: nell’inglese standard sostantivo, il vocabolo significa “testa”, “zucca”, in senso ironico. Essendo un’espressione colloquiale, diventa “testardo” (aggettivo qualificativo)
5) let in = lasciare entrare, quindi per estensione tradotto con “aperto”
6) Marco Zampetti traduce “finche’ le molle schizzino fuori ” qui è implicito l’uso del materasso non solo per dormire
7) western ocean: è il termine con cui i marinai dell’epoca si riferivano all’Oceano Atlantico

All for me grog nel Folk Revival

Al Lloyd (strofe II, I, III)
The Dubliners live
The Irish Rovers
Louis Killen, Jeff & Gerrett Warner and Fud Benson
Assassin’s Creed 4: Black Flag Soundtrack (strofe II, III, VI)
Royal Bliss

IL GROG

(di Italo Ottonello)
Il grog era una miscela di rum ed acqua, in seguito aromatizzata con succo di limone, come antiscorbutico, e poco zucchero. L’adozione del grog si deve all’Ammiraglio Edward Vernon, per porre rimedio ai problemi disciplinari creati da un’eccessiva razione d’alcolici (*) sulle navi da guerra britanniche. Il 21 agosto 1740 egli emanò, per la sua squadra, un ordine che stabiliva la distribuzione del rum allungato con acqua. La razione era ottenuta miscelando un quarto di gallone d’acqua (litri 1,13) e mezza pinta di rum (litri 0,28) – in proporzione 4 a 1 – e distribuita metà a mezzogiorno e metà la sera.

Il termine grog deriva da ‘Old Grog’, soprannome dell’Ammiraglio, che in mare usava indossare dei pantaloni e un tabarro di spesso tessuto di grogram. L’uso del grog, in seguito, divenne comune nelle marine anglosassoni, e la privazione della razione (grog stop), era una delle punizioni più temute dai marinai. Temperance ships, erano dette quelle navi mercantili il cui contratto d’arruolamento conteneva la clausola “no spirits allowed” che escludeva la distribuzione di grog o altri alcolici all’equipaggio.

NOTA (*) L’acqua, non sempre buona già all’inizio del viaggio, diventava putrida solo dopo pochi giorni di permanenza nei barili.
Di fatto nessuno la beveva in quanto era disponibile la birra. Si trattava di birra leggera, di scarsa qualità, che terminava nel giro di un mese e, solo allora, i capitani consentivano la distribuzione di vino o liquori. Una pinta di vino (poco più di mezzo litro) o mezza pinta di rum erano considerati l’equivalente di un gallone (4,5 litri) di birra, la razione giornaliera. Sembra che i marinai preferissero i vini bianchi a quelli rossi che chiamavano spregiativamente black-strap (melassa). Essere destinati in Mediterraneo, dove si imbarcava il vino, era detto to be blackstrapped. Nelle Indie occidentali, invece, abbondava il rum.

RICETTA del GROG

premesso che su ogni nave le dosi potevano variare a seconda di chi lo preparava (la ricetta classica proposta da Vernon nel 1740 suggerisce di diluire il rum con acqua in proporzioni uguali) ecco le dosi per una tazza jug

1/4 o 1/3 di rum giamaicano (quello scuro, ma anche il rum bianco può andare)
succo di mezzo limone (o lime, arancia o di pompelmo)
1 o 2 cucchiaini di zucchero di canna (oppure miele)
Riempire il resto del bicchiere con acqua fredda.
Nella versione invernale il grog è servito caldo (non è altri che una variante dell’hot punch): l’acqua deve essere scaldata quasi a bollitura, si aggiungono tutti gli altri ingredienti nel bicchiere (se di vetro che sia temperato per le bevande calde). Aggiungere a piacere un po’ di spezie (bastoncino cannella, zenzero, anice stellato, chiodi di garofano, cardamomo) e la scorza di limone, ma anche del miele. E’ una classica bevanda natalizia specialmente nel Nord Europa.
Per gli amanti del vin brulè ecco l’Helgoland[3] grog
vino rosso e rum (in proporzioni 3: 2) si aggiunge acqua a piacere e si scalda la bevanda senza arrivare all’ebollizione; aggiungere zucchero e limone (ma anche a piacere cannella, chiodi di garofano) e versare nel bicchiere

[3] Helgoland è un arcipelago tedesco (formato da due isole) nella parte sud-orientale del Mare del Nord.

LINK
http://www.drinkingcup.net/navy-rum-part-2-dogs-tankys-scuttlebutts-fanny-cups/
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=5512
https://mainlynorfolk.info/lloyd/songs/allformegrog.html
http://www.lettereearti.it/mondodellarte/musica/la-lingua-delle-ballate-e-delle-canzoni-popolari-anglo-irlandesi/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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