The Mermaid’s croon (Crònan an Maighdinn-Mhara)

The Mermaid’s croon
Crònan an Maighdinn-Mhara


[traduzione italiana]
Crònan an Maighdinn-Mhara (in italiano il lamento della fanciulla del mare) è un brano tradizionale delle Isole Ebridi proveniente in particolare dall’isola Eigg, una delle piccole isole delle “Inner Hebrides”.

The Mermaid’s croon 

Con il titolo di The Mermaid’s croon [in italiano il canto della sirena] appare già nel Vol I delle “Songs of the Hebrides” (pag 150) pubblicato da Marjory Kennedy-Fraser (1857-1930) ed è classificata tra le Uncanny songs ossia i Canti del Mistero. 

Nelle note a margine dello spartito è segnalata anche la registrazione fonografica dalla voce di Penny O’Henley, S. Uist, l’arrangiamento per voce e pianoforte è di Marjory Kennedy-Fraser, mentre la “trasposizione” in inglese è del Rev. Kenneth Macleod. Se i primi volumi della collezione furono pubblicati con gli arrangiamenti musicali di Marjory e della figlia Patuffa, alcune delle canzoni del II volume sono state arrangiate dal compositore, nonchè amico, Sir Granville Bantock (1868–1946).
Di questo brano Bantock fece un’armonizzazione per coro pubblicata nel 1915.

Il canto è piuttosto enigmatico per certi versi ricorda una preghiera-canto alla luna[1] ma potrebbe essere un funerale del mare[2] o potrebbe essere il canto di una donna-foca (la selkie) o di una sirena mentre culla il suo bambino umano e sogna di nuotare nel mare, e infine potrebbe essere il pensiero della sirena mentre abbraccia il suo amante mortale e lo trascina negli abissi. A me piace pensare che sia un canto di libertà

Howard Pyle The Mermaid

[English translation]
Crònan an Maighdinn-Mhara is a traditional song from the Hebrides (Eigg isle-“Inner Hebrides”). As “The Mermaid’s croon” is published in the “Songs of the Hebrides” Vol 1 by Marjory Kennedy-Fraser (1857-1930) as Uncanny song. In the footnotes it’s mentioned a phonographic recording from Mrs Penny O’Henley, from South Uist with traditional words from the island of Eigg; arrang. for voice and piano by Marjory Kennedy-Fraser, the “transposition” in English is by Rev. Kenneth Macleod. If the first volumes of the collection were published with the musical arrangements of Marjory and his daughter Patuffa, some of the songs of the second volume were arranged by the composer, as well as friend, Sir Granville Bantock (1868–1946). Bantock made a harmonization for chorus from this tune, published in 1915.
The song is rather enigmatic in some ways it recalls a prayer-song to the moon[1] but it could be a funeral of the sea[2] or it could be the song of a seal-woman (the selkie) or a mermaid -(cradling her human child while she is dreaming of swimming in the sea). I like to think that it is a dream of freedom.

[poem by Kenneth MacLeod]
Pillowed on the sea-wrack, brown am I,
On the gleaming white-sheen sand
Lulled by the sweet croon of the waves I lie
Could slumber deep, part thee and me
Far away, my own gruag-ach lone
On the gleaming white-friend reefs
Lies that cause of all my moan
Did slumber deep, part thee and me
On the morrow shall I, o’er the sound
O’er the gleaming white-sheen sand
Swim until I reach my loved one brown
Nor slumber deep, part thee and me

Mermaid's croon
Il dipinto The Mermaid è di un altro amico della Marjory, il pittore John Duncan che l’accompagnò nelle sue prime visite alle isole Ebridi

Crònan an Maighdinn-Mhara

gaelico scozzese
Sèist (x2)
Ho! mo nigh’n dubh He! mo nigh’n dubh
mo nighean dubh ‘S tu mo chuachag
I (x2)
Caidil a luaidh
Fo chobhair nan stuadh
Air bodha na suaih
‘S do bhruadar ‘s a’ cheòban
II (x2)
Caidil a ghraidh
O caidil mu thràth
Is t’athair air bhàigh
Is fadal mo phòig air
III (x2)
Eala rid’ thaobh
Is roin os do chionn
Lacha Mhoire ‘sa’ chaol
‘S cha’n fhaobar mo bhrònag

Trackers of Jura in Songs of the Hebrides 1993
The Mermaid’s Croon live dall’ arr di Granville Bantock (1915)
Old Celtic & Nordic  Ballads (Jean-Luc Lenoir 2012) (voce Joanne McIver). Molto bello anche il video nel canale di Jean-Luc https://youtu.be/4P8fvPX9YFU
Ross Crean in Lullabies for Trying Times 2014
Amber Rose & Jamie Laval 2021

Traduzione italiana Cattia Salto
Coro (1)
oh amor mio dai capelli neri
mio moretto tu sei il mio piccolo cuculo
I
Dormire sotto
la schiuma delle onde
su scogli per il riposo,
sognando tra le coltri della bruma (2).
II
I fondali del mare
con le foche (3) in alto,
dal terrore dei predoni(4)
sicuri guardiani
III
Mentre canto,
bianco cigno(5) della luna,
anatra selvatica(6) del suono,
accanto a te riposano
NOTE
(1) per dare un aura magica alle canzoni delle Ebridi Marjory scriveva le parti del coro come “fonetica” senza senso delle parole originali in gaelico 
CHORUS (non sense)
Ho mo nian du He mo nian du
mo nian du Stu mo chuach -ak
(2) letteralmente “nella rugiada della nebbia. “
(3) nelle note di Marjory:  the Seals are ‘the children of the King of Lochlann under spells’ cioè i figli del re norvegese Gofraid, King of Lochlann, antenato dei primi Re delle Isole Ebridi e delle Isole settentrionali. Le donne foche erano chiamate selkie o silkie (con lo stesso nome si includevano anche gli uomini-foca)
(4) Il popolo delle foche protegge gli abitanti delle Ebridi dalle incursioni dei “predoni” cioè gli invasori/predatori che vengono dal mare
(5) Nelle note scritte da Marjory “Il Cigno è la figlia delle 12 lune” cioè ogni fase della lunazione che va dalla Luna Nuova-primo quarto-Luna piena-Ultimo quarto =mese lunare x12= anno lunare
(6) Lacha Mhoire si traduce in inglese sia come Wild duck che come Mary’s duck=Mallard (l’anatra della Vergine Maria)

English lyrics by Kenneth MacLeod
CHORUS  (1)
Ho! mo nigh’n dubh He! mo nigh’n dubh
Mo nighean dubh ‘S tu mo chuachag.
I
Sleep beneath
The foam o’ the waves
On reefs of sleep
Dreaming in dew mist.
II
Thy seabed
The seals (3) o’er head
From reivers dread
Securely guarding
III
While I croon,
White swan (5) of the moon,
Wild duck (6) of the sound,
By thee are resting.
FOOTNOTES
(1) the chorus not traslate is: “Ho! my dark or black haired dear, you are my little cuckoo”
(3) Marjory: “the Seals are ‘the children of the King of Lochlann under spells” see the legend
Women seals were called selkie or silkie (with the same name also included seal men) both in Ireland and in Scotland they abandoned the skin of seals to become maidens on the full moon night. 
(4) Marjory “the Swan is the daughter of the twelve moons’”
(5) (Mary’s duck) Mallard; Marjory: ‘the Mallard [duck] is under the Virgin [Mary’s] protection”

Surabhi  in Dreams of Sea & Sky, 1998  
isola di Eigg vista dal mare
isola di Eigg – Ebridi Interne

[1] The New Moon (in gaelico scozzese A’ Ghealach Ùr ) è la preghiera cantilena, che i Celti rivolgevano alla Luna inginocchiandosi e inchinandosi davanti alla prima Luna Nuova del Mese. Un culto/devozione ampiamente praticato nelle isole britanniche per tutto l’Ottocento, tant’è che Alexander Carmichael nel suo “Carmina Gadelica” ha raccolto una serie di preghiere in gaelico ancora recitate dagli abitanti delle Highlands.
The New Moon/ A’ Ghealach Ùr

[2] le somiglianze con Ailein Duinn sono impressionanti al punto che il canto potrebbe essere considerato una variante di quello

LINK
http://echoes.devin.com/selkie/croon.html
https://www.sheetmusicnow.com/products/mermaids-croon-cronan-na-maighdinn-mhara-p259805
https://ecobnb.it/blog/2017/05/isola-eigg-scozia/

Archivio generale sulle creature delle acque nelle leggende e mitologia celtica
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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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