The Dubliners’ Dublin: a nord del Liffey

The Dubliners’ Dublin itinerario cultural-turistico per la Dublino di ieri e di oggi sulle orme di Ronnie Drew (ideato da Cattia Salto per Terre Celtiche Blog)

The Dubliners’ Dublin

O’Donovan Rossa Bridge

Dopo la carrellata iniziale in apertura al The Dubliners’ Guide to Dublin City troviamo Ronnie ancora appoggiato a una balaustra del O’Donovan Rossa Bridg (con alle spalle il Four Courts)  a parlare del fiume che attraversa Dublino da Ovest a Est. (vedi in A spasso con Anna Liffey)

In Capel Street, a barber’s clerk

Il ponte successivo verso Est è Grattan Bridge, verso sud ci porta nel mezzo della Dublino Medievale (o meglio di ciò che ne resta) costruita sopra all’insediamento commerciale vichingo sorto nell’841 e attorno al Castello di Dublino..
Verso nord prosegue con Capel Street, tracciata nel 1697 che prende il nome da Arthur Capel conte di Essex e Lord Luogotenente d’Irlanda dal 1672 al 1677.
Capel Street è una vivace strada commerciale ricca di ristoranti, caffè e pub e piccole imprese artigianali e creative.
Nella Dublin Jack of All Trade il nostro Jack tutto fare era un garzone del barbiere, probabilmente del negozio al numero 153, elencato nel censimento del 1834 come negozio di parrucchiere e parrucche. Nel 1901 divenne una panetteria, oggi è il Brother Hubbard la caffetteria e ristorante più trendy di Dublino.

il video mostra tutte le attività commerciali presenti nella strada

La Sala Capitolare dell’Abbazia di S. Maria

L’abbazia Abbazia di Santa Maria fu fondata dal Ordine dei monaci cistercensi francesi nel 1147 su una più antica fondazione benedettina e presto divenne la casa religiosa più ricca d’Irlanda. 
Ciò che resta oggi sono qualche muro perimetrale (molte pietre dell’abbazia furono utilizzate per la costruzione dell’Essex Bridge oggi Grattan Bridge) e la Sala Capitolare (completamente restaurata). L’abbazia fu riscoperta sotto una panetteria, nel 1880, da un archeologo dilettante. A parte alcune scoperte amatoriali e accidentali, non è stato effettuato alcuno scavo organizzato nell’area che l’abbazia avrebbe occupato. Per accedere alla sala si scendono dei gradini in pietra fino a due metri sotto al livello stradale.

foto di Andy Sheridan

https://wideandconvenientstreets.wordpress.com/2014/06/20/capel-st-brotherhood/
https://www.dublintown.ie/street-of-the-week-capel-st/
https://www.historyireland.com/early-modern-history-1500-1700/st-marys-abbey/
https://www.archiseek.com/2010/st-marys-abbey-chapter-house-marys-abbey-dublin/

O’Connell Street

Ronnie nel documentario The Dubliners’ Dublin è appoggiato ad una balaustra affacciata sulla O’Connell Street, l’arteria principale di Dublino (Northside). Dal punto di vista storico l’ampia strada è una memoria in pietra della lotta per l’indipendenza irlandese condensata nell’Edificio delle Poste -Il General Post Office– (con frontone e colonnato di un tempio greco) sulle cui scalinate nel 1916 una manciata di ribelli proclamarono la Repubblica. Si possono ancora vedere i fori dei proiettili su edifici e monumenti (la statua della Vittoria alata ha un bel buco proprio al petto). La ritorsione inglese contro gli insorti portò alla distruzione dei molti eleganti edifici della Dublino georgiana. La strada tuttavia era già ben lontana dall’immagine prefigurata da Luke Gardiner quando lottizzò il terreno nel 1740 costruendoci una serie di belle case a schiera: la lussuosa zona residenziale e di passeggio era diventata una strada commerciale e di transito veicolare dopo la costruzione del ponte oggi O’Connell Bridge.

Sackville Street (poi O’Connell st) nel 1853 (da Wikipedia): l’edificio sulla destra era il grande magazzino Clerys prima della sua ricostruzione del 1922. Sulla sinistra si vede un pezzo del pronao del GPO
Al centro della strada la colonna con la statua di Orazio Nelson

Nel 1960 molti edifici moderni rimpiazzarono quelli semidistrutti per fare posto alle catene di fast-food e ai centri commerciali.
Nell’inquadratura del documentario manca “The Spire” (il pinnacolo) ufficialmente intitolato “Monument of Light” (= Monumento della Luce), il palo d’acciaio di 120 metri progettato da Ian Ritchie; soprannominato scherzosamente dai dublinesi “The Spike” (lo spuntone), o “The Erection at the Intersection” (l’erezione all’incrocio).
Il Monumento segna l’incrocio con una delle principali strade dello shopping cittadino Henry street in sostituzione al Pillar, la colonna di Orazio Nelson distrutta dall’IRA nel 1966.

I DUBS

Un gruppo di amici si ritrovava a suonare nel pub degli O’Donoghue, era il 1962 e loro si chiamavano The Ronnie Drew Ballad Group: Ronnie Drew, Ciarán Bourke, Barney McKenna e Luke Kelly. Nel video Ronnie ricorda che fu Luke a suggerire il nuovo nome Dubliners, perchè stava leggendo The Dubliners di James Joyce.

APPROFONDIMENTO
http://ontanomagico.altervista.org/foggy.html?cb=1623405033542
http://irlanda.ilreporter.com/ufficio-postale-di-dublino/ (Andrea Lessona)
https://www.ianritchiearchitects.co.uk/projects/dublin/
https://www.courts.ie/four-courts

In apertura del video The Dubliners’ Dublin prima ancora delle immagini, sentiamo le campane dal campanile della Cattedrale di Cristo che risuonano a festa. A me ricordano un brano dei Chieftains The Bells of Dublin “with the bell-ringers of Christ Church Cathedral, Dublin“.

The Chieftains The Bells of Dublin 1991 -“The Bells of Dublin/Christmas Eve” 

GRATTAN BRIDGE

Un ponte a 5 arcate ricostruito a metà del 1700 e rimaneggiato nel 1872 con l’ampliamento della carreggiata in aggetto su entrambi i lati e l’aggiunta della balaustra in ghisa (che spicca con il suo color verde-irlanda). Per un breve periodo, nel 2004, sul ponte si costruirono dei chioschi temporanei sulla falsariga del Ponte Vecchio di Firenze. Ma il progetto venne abbandonato. Grattan Bridge è uno dei ponti più decorati di Dublino e gli ippocampi dei lampioni meritano uno sguardo più ravvicinato.

The Chapter House (St. Mary’s Abbey)

Non è facile trovare l’ingresso alla Sala Capitolare (ciò che resta della grandiosa Abbazia cistercense soppressa e smantellata da Enrico VIII) indicato a volte come Off Capel Street. In realtà bisogna prendere per Mary’s Abbey e poi svoltare in Meeting house Lane.
La sala è piccola a quattro campate con volta a crociera e costoloni in pietra arenaria. Le tre bifore sulla parete est sono finte e riprodotte durante il restauro. La statua di Santa Maria, conosciuta come Nostra Signora di Dublino è una replica fedele nella nicchia che le era stata assegnata.
Alle pareti una serie di pannelli illustrano tutta la storia dell’Abbazia e il suo smantellamento. Salendo per un paio di gradini si arriva nel corridoio che un tempo collegava la sala al chiostro esterno, dove in alcune teche sono raccolti resti archeologici.

Ingresso alla Sala Capitolare dell’Abbazia S. Maria

☕COFFE TIME

BROTHER HUBBARD di James Boland e Garrett Fitzgerald
153 Capel Street, inaugurato nel 2012, si facevano solo caffè e prodotti da forno artigianali. Oggi servono colazioni, brunch e anche pranzo-cena. Piatti stagionali di influenza mediorientale, anche per salutisti/vegani/vegetariani, un’esplosione di colori, sapori e consistenza.
Predominano i toni neutri in stile nordico con qualche pezzo d’arredo stravagante. Ospita anche un negozio di cibo e articoli da regalo, oltre a uno spazio da pranzo privato (per chi non vuole fare la coda) e un accogliente cortile.
(Fanno anche catering per eventi e matrimoni e hanno aperto un altro locale Brother Hubbard South al 46 Harrington St)
Se vi fermate solo per un caffè o un tè sono da provare gli Scones con burro di fiori d’arancio e limonata spremuta a mano con infuso di rose.
Se volte provare a cucinarvi i loro piatti a casa: Brother Hubbard Cookbook
https://www.facebook.com/brotherhubbardcafe/
https://www.houseandhome.ie/food/brother-hubbard-interview-cookbook-16290

O’Connell Street & Bridge

O’Connell Street è una gigantesca arteria urbana che avrebbe potuto diventare le Ramblas di Dublino con il clima più mediterraneo di Barcellona. Questo è il posto ideale per prendere un autobus pubblico a fare il giro a random della città (o salire sui bus turistici con piano panoramico) e quindi il consiglio è di farvi la Leap Card per usufruire degli sconti. All’Ufficio Turistico di O’Connell Street potete acquistare il vostro Duplin Pass che vi permetterà di visitare gratuitamente un buon numero di Musei, chiese e attrazioni cittadine nonchè ottenere sconti nei ristoranti convenzionati.

“The Spire ” è stato eretto nel 2002 e come un gigantesco ago, si rastrema in punta (dal diametro di 3 metri alla base diventa 15 cm in cima)

GENERAL POST OFFICE

Nella Pasqua del 1916 un manipolo di uomini decide di impugnare le armi per proclamare la Repubblica d’Irlanda.
Sarà Patrick Pearse a leggere il proclama sui gradini dell’Ufficio postale occupato dai ribelli. La sua morte insieme a quella dei suoi compagni darà il via alla guerra d’Indipendenza irlandese (1919-1921)
APPROFONDIMENTO
Erin Go Bragh
Mise Éire – I am Ireland
All’interno del GPO la statua in bronzo di Cúchulainn dello scultore Oliver Sheppard è un riconoscimento all’atto di eroismo di quegli uomini.

Dubliners ambasciatori d’Irlanda

I Dubliners, con i loro capelli arruffati e le barbe lunghe, hanno svecchiato il modo di suonare il folk e hanno esportato la musica tradizionale irlandese in tutto il mondo.

Nel portale “The Little Museum of Dublin” l’iniziativa City of a Thousand Welcomes trasforma tutti i dublinesi interessati in potenziali ambasciatori della città!!

SOMMARIO
completa il giro del Northside:
SMITHFIELD SQUARE
Moore Street (Cadmen town o WASP town?)
Monto la Nighhttown di Dublino

Dicey Riley has taken to the sup
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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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