I Rèmagg (Giovanni Rapetti)

Molte le poesie in piemontese[1] di Giovanni Rapetti (Villa del Foro, 23 agosto 1922 – Alessandria, 26 gennaio 2014) messe in musica, in particolare dal gruppo alessandrino Tre Martelli -sui CD Omi e Paiz(1995), Car der steili (2000) e Tra cel e tèra (2005).
Allo scultore e poeta contemporaneo Giovanni Rapetti i Tre Martelli hanno dedicato infine un intero album, nel 2012 è infatti uscito il CD Cantè ‘r paròli. Omaggio a Giovanni Rapetti (edizioni Felmay), dedicato al Poeta in occasione dei suoi 90 anni. Il brano i Rèmagg è ripreso anche nell’album natalizio Concerto di Natale pubblicato nel 2021.

I Rèmagg

poesia di Giovanni Rapetti
musica di Andrea Sibilio

An mèz ar stèili ‘t mustravu i trèi Rèmagg
‘r camèl stantavu vig-li, vo j’ ogg der bagg
ma mèzanocc rivavu ‘ns ra tó tèsta
ra stèila der Bambein anuà ch’ ra rèsta?
Forsi ‘ns ra stra-du-Lacc, bianca, ch’ r’ andava
purtava an paradiz chi ch’ uj rivava
à-au-long gèint sul chisà quancc ch’ ui na j’ era
magari t’ ai cunzivi pièj ra cera.

Rèmagg j’ amnivu zì a ra Bèfana
purtavu i mandarein se ‘t fai ra nana.
ampì i sucron ‘d biscocc a te e ‘r ciuli
sparzià ‘t pòrtu ‘r carbon, dl’ aj, der siguli.
Ancùa uardè ai Rèmagg fa ‘n pò tristesa
savèi ch’ is ciamu Orione var na mesa
però t’ ài pèrs cujcòz, cul ch’ un j’ è nèinta
cujcòz ant er cor dl’ òm, dra mèint ch’r’ anvèinta.

U sògn dra paz, d’ in mond con l’ ugualiansa
rispèt der pat tra òmi, stèila e pansa
‘mzò ‘t vaghi dré i Rèmagg sunè ra piva
ra pianta ch’ ra fa ‘r stèili r’ è in uliva.

Tre Martelli

In mezzo alle stelle ti mostravano i tre Remagi
il cammello stentavamo a vederlo, ci vuole l’ occhio del rospo(1)/ ma a mezzanotte arrivavano sulla tua testa
la stella del Bambino dov’è che resta?
Forse sulla “strada del latte”(2), bianca, che andava
portava in paradiso chi ci arrivava
lì lungo gente sola chissà quanta ce n’era
magari li conoscevi, guardandoli bene.

I Remagi venivano giù alla Befana
ti portavano i mandarini(3) se facevi la nanna
riempìti gli zoccoli di biscotti a te e ai creduloni
se sei discolo ti portano il carbone, l’aglio, le cipolle.
Oggi guardare i Remagi fa un po’ tristezza
sapere che si chiamano Orione(4) vale una messa
però hai perso qualcosa, quello che non c’è
qualcosa nel cuore dell’uomo, della mente che inventa.

Il sogno della pace, di un mondo con l’uguaglianza
rispetto del patto tra uomo, stella e pancia
bisogna andar dietro ai Remagi a suonare la piva
la pianta che fa le stelle è un olivo
NOTE
(1) ij’euj dëȓ bàbi, quando qualcuno ha gli occhi fuori dalle orbite
(2) la via lattera
(3) ‘frutto-regalo’ atteso dai bimbi nell’Italia del dopoguerra durante le festività natalizie
(4) Nella tradizione popolare dell’Italia centro-settentrionale, le tre stelle della Cintura d’Orione erano chiamate i Tre Re.
Nel giorni prossimi al Natale, infatti, le tre stelle oltre ad indicare Sirio si allineano verso Est, al punto dell’orizzonte dove sorge il Sole. I Re Magi calcolarono il punto in cui Sirio apparve all’orizzonte al suo sorgere. Era la ”Stella Maestra” allineata al Sole e alle tre stelle della Cintura. Ciò fece loro pensare che un Messia sarebbe giunto a portare luce agli uomini.”[2]

[1] https://www.isral.it/cultura/il-centro-di-cultura-popolare-giuseppe-ferraro/giovanni-rapetti-poeta-della-memoria-ribelle/
https://www.isral.it/cante-r-paroli-omaggio-a-giovanni-rapetti/
[2] tratto da https://www.ocean4future.org/savetheocean/archives/38375, si legga anche https://nicolasmicheletti.wordpress.com/chi-erano-davvero-i-re-magi/

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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