Dogs and Ferrets (Roud #363)

Dogs and Ferrets, (altri titoli Hares in the Old Plantation e While Gamekeepers Lie Sleeping) è canzone sul bracconaggio, attività che spesso forniva da vivere alla gente di campagna. Mentre molte ballate parlano di bracconieri catturati e deportati, qui la cattura e la vendita della lepre avviene senza che nessuno venga scoperto.

Roud 363 ; Master title: Hares in the Old Plantation ; Ballad Index TcWGaLSl , K249 ; VWML GG/1/11/680 , GG/1/18/1127 , GG/1/18/1142 ; GlosTrad Roud 363 ; Wiltshire 27 , 832 ; Mudcat 35618 , 51287 ; trad.]

La canzone risale probabilmente agli inizi del 1800, quando le nuove leggi sulla selvaggina e le leggi di recinzione cominciavano a influenzare profondamente il comportamento dei bracconieri. Conoscendo la portata della pratica del bracconaggio nelle contee inglesi, non sorprende trovare molte ballate sull’argomento arrivate fino ai giorni nostri.  Il catalogo di Roud ne riporta oltre un centinaio (tenendo conto anche delle varianti di una stessa canzone). Nel caso di questa canzone, ben più della metà delle 24 versioni citate da Roud sono registrazioni sonore, mentre non sono elencate versioni di broadsides, il che è curioso visto che molte altre canzoni di tema simile sono state trasmesse per mezzo dei fogli volanti.

Un’altra circostanza curiosa è che le canzoni popolari sul bracconaggio sembrano essere quasi esclusivamente britanniche. Nel booklet annesso alla compilation Band of Gold (2000) il curatore si chiede ironicamente “Siamo gli unici ladri in queste isole o solo gli unici a cui piace cantarne la storia?” In realtà la diffusione delle poachers ballads potrebbe, avere qualcosa a che fare con il modo in cui gli inglesi, unici in Europa se non nel mondo, hanno concesso ai proprietari terrieri diritti di proprietà sugli animali selvatici che si trovano nei loro domini in un determinato momento.(approfondimento)

La maggior parte delle canzoni che parlano delle “guerre” tra bracconieri e guardacaccia dell’inizio del XIX secolo sono piuttosto violente, a volte letali. Ma questa racconta una piccola storia in cui lo sfrontato cacciatore riesce a farla franca. Per la povera lepre nessuna pietà.

la ballata nel folk revival

La più nota versione della ballata con il titolo Dogs and Ferrets è quella degli Steeleye Span nell’album Commoners Crown (1975)

Chorus (repeated after each verse):
I keep my dogs and I keep my ferrets,
I have them in my keeping
To catch those hares that run by night
While the gamekeepers lie sleeping.

My dogs and I went out on a cold night
For to view the habitation.
Up jumped a hare and away she did run
Straight into a plantation.

She had not gone a long way in
When something caught her running.
So loudly then I heard her cry
For she knew the dogs were coming.

I took my knife all in my hand,
So quickly for to paunch her.
She was one of the female kind
How glad I was I’d caught her.

Then I’ll go down to some alehouse near
And I’ll drink that hare quite mellow.
I’ll spend a crown and a merry crown too
And say, “I’m a right good fellow.”
Last chorus:
I keep my dogs and I keep my ferrets,
I have them in my keeping.

Coro (ripetuto dopo ogni strofa):
Tengo i miei cani e tengo i miei furetti(1),
Li ho in mia custodia
Per catturare quelle lepri che corrono di notte
Mentre i guardacaccia dormono. 

I miei cani e io siamo usciti in una notte fredda
Per vedere l’insediamento.
Una lepre saltò in piedi e corse via
Direttamente in una piantagione. 

Non era andata molto lontano
Quando qualcosa la sorprese mentre correva.
Così rumorosamente, poi l’ho sentita piangere(2)
Perché sapeva che i cani stavano arrivando. 

Ho preso il coltello in mano,
Così in fretta per colpirla
Era una lepre femmina
Quanto ero felice di averla presa. 

Poi andrò in una birreria qui vicino
E berrò a quella lepre proprio morbida.
Spenderò una corona e anche una allegra corona(3)
E dirò: “Sono davvero un bravo ragazzo”. 
Ultimo ritornello:
Tengo i miei cani e tengo i miei furetti,
Li ho in mia custodia.

NOTE
(1) la caccia con il furetto è una pratica molto antica sin dai tempi degli antichi greci (nel medioevo il furetto domestico era talvolta un animale da compagnia per le dame) https://www.lospessore.com/04/02/2021/la-caccia-con-il-furetto-unantica-tecnica-siciliana/
(2) molto probabilmente la lepre è rimasta impigliata nella trappola del cacciatore
(3) una delle due corone è il ricavato della vendita della lepre, perciò è una merry crown (o almeno così verrebbe da pensare)

Versioni con altri titoli

June Tabor nell’album Airs and graces (1976)
The Watersons nell’album Green Fields (1981)
Ninebarrow (Jon Whitley and Jay LaBouchardiere) nell’album The water and the wind (2018)
Martin Carthy con la figlia Eliza nell’album Common Tongue (1996)
Chris Wood e Andy Cutting in una versione live del 2015
Faustus nell’album Death and other animals (2017)
Sprygg nell’album eponimo (2017)
Nigel Hobbins nell’album Swing Boys Swing (2016)

la versione di June Tabor

Oh I’ve got a dog and a good dog too
And I keeps it in my keeping,
For to catch those hares that run by night
While the gamekeepers lie a-sleeping.
My dog and me went out one night
For to learn some education.
Up jumped a hare and away she runs,
Right into some large plantation.
She had not gone so very far
Before something stopped her running.
Oh Aunt! Oh Aunt! she loudly cried,
Stop a minute, your Uncle’s coming!
Oh I took out my little penknife
And quickly I did paunch her.
She turned out one of the female kind.
How glad am I I caught her.
I picks her up and I smooth her down
And I puts her in my keeping.
I says to my dog, it’s time to be gone
While the gamekeepers lie a-sleeping.
Away me and my dog did go,
Back into the town.
We took that hare to a labouring man
And we sold it for a crown.
We went into some public house
And there we got quite mellow,
For we spent that crown and another one too
Don’t you think I am a good-hearted fellow?
(repeat first verse)

Oh, ho un cane, ed è anche un buon cane
E lo tengo in custodia,
Per catturare quelle lepri che corrono di notte
Mentre i guardacaccia dormono. 
Io e il mio cane siamo usciti una notte
Per fargli imparare qualche comportamento
Saltò fuori una lepre e corse via,
Proprio in una grande piantagione. 
Non era andata così lontano
Prima che qualcosa le impedisse di correre.
Oh zia! Oh zia! ha pianto ad alta voce,
Fermati un attimo, sta arrivando tuo zio! 
Oh, ho tirato fuori il mio piccolo temperino
E subito le ho dato una coltellata nella pancia.
Si è rivelata di sesso femminile(*).
Quanto sono felice di averla presa. 
La prendo in braccio e la liscio
E la metto nel carniere.
Dico al mio cane che è ora di andare
Mentre i guardacaccia dormono. 
Siamo andati via io e il mio cane,
Di ritorno in città.
Abbiamo portato quella lepre a un lavoratore
E l’abbiamo venduta per una corona. 
Siamo entrati in un pub
E lì ci siamo proprio calmati,
Perché abbiamo speso quella corona e anche un’altra
Non pensi che io sia un tipo di buon cuore? 
(ripetere la prima strofa)

NOTE
(*) in questa ballata la lepre è una lepre ma non posso fare a meno di pensare a quelle che parlano della lepre-mutaforma (on genere una lepre bianca) [Cattia Salto]

LINK
https://mainlynorfolk.info/june.tabor/songs/haresintheoldplantation.html

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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