Blackleg Miner

Blackleg Miner (il minatore crumiro) è tra le canzoni popolari più “dure”, un grido di collera contro i sabotatori degli scioperi dei minatori. Originaria del Northumberland è nata nel corso della serrata delle miniere del 1844.

Il settore minerario del carbone nel Regno Unito è sempre stato fortemente sindacalizzato e gli scioperi minerari come quelli del 1926, 1974 e 1984-5 hanno avuto un grande impatto sulla società britannica, creando ostilità e risentimenti nelle comunità coinvolte ma anche espressioni di solidarietà, assistenza materiale e un sentimento di appartenenza a una orgogliosa comunità di lavoratori.

La canzone descrive la posizione determinata e intransigente contro i crumiri adottata dagli scioperanti sindacalizzati. Il testo si sofferma sui metodi, certo non pacifici, usati dai dimostranti del XIX secolo contro chi boicottava lo sciopero. Ad esempio, la corda tesa attraverso l’ingresso della miniera per prendere gli strikebreakers per la gola e farli cadere all’indietro.

Alcuni sostengono che il termine “gamba nera” per indicare il crumiro abbia le sue origini nell’estrazione del carbone, poiché gli scioperanti tornavano ricoperti di polvere di carbone nero, il che rivelerebbe che avevano lavorato mentre altri erano in sciopero. Peraltro, il testo della canzone cita “i suoi pantaloni di fustagno”. I minatori (spesso provenienti dal Galles) impiegati come crumiri degli scioperi indossavano comunemente pantaloni fatti di fustagno nero.

Per un periodo negli anni ’60 e ’70, i testi intransigenti della canzone furono apprezzati per la loro durezza da molti giovani radicalizzati dalle ribellioni studentesche del 1968, e la canzone fu spesso cantata nelle Folk Music Societies.

La canzone ebbe un’altra rinascita durante gli scioperi anti Thatcher degli anni ’80, e suonarla divenne una dichiarazione politica a sostegno dello sciopero. La registrazione degli Steeleye Span veniva spesso riprodotta per intimidire i minatori che lavoravano

Blackleg miner

Roud 3193 ; Ballad Index CBThBlMi ; trad.]

Nelle note di copertina dell’album gli Steeleye Span scrivono “È strano che una canzone così potente e orecchiabile come questa sia così rara, eppure è stata raccolta solo una volta, da un uomo di Bishop Auckland, nella contea di Durham, nel 1949. Seghill e Seaton Delaval (presumibilmente il Delaval menzionato nel song) sono villaggi minerari vicini a circa sei miglia a nord di Newcastle upon Tyne, ma è difficile datare la canzone a causa degli innumerevoli scioperi minerari che vi si sono verificati. È, tuttavia, tanto interessante quanto illustra l’odio violento provato dagli uomini del “sindacato” nei confronti dei crumiri. Ashley Hutchings: “Questa è la canzone tradizionale più moderna dell’album, forse risalente alla prima parte del 20 ° secolo, ed è talvolta cantata da cantanti del Northumberland. Credo che sia stata suggerita da Tim.”


1.It’s in the evening after dark,
When the blackleg miner creeps to work,
With his moleskin pants and dirty shirt,
There goes the blackleg miner!
2.Well he grabs his duds and down he goes
To hew the coal that lies below,
There’s not a woman in this town-row
Will look at the blackleg miner.
3.Oh, Delaval is a terrible place,
They rub wet clay in the blackleg’s face,
And around the heaps they run a foot race
To catch the backleg miner!
4.So, dinna gang near the Seghill mine
Across the way they stretch a line
To catch the throat and break the spine
Of the dirty backleg miner.
5.They grab his duds and his pick as well,
And they hoy them down the pit of hell.
Down you go, and fare you well,
You dirty blackleg miner!
6.So join the union while you may.
Don’t wait till your dying day,
For that may not be far away,
You dirty blackleg miner!

IL MINATORE CRUMIRO
E’ nella sera, al calar delle tenebre
che il minatore crumiro striscia al lavoro
con pantaloni di fustagno e camicia sudicia,
eccolo che va il minatore crumiro!
Afferra i suoi stracci e se ne va giù
a spaccar il carbone che si trova là sotto.
Non esiste donna in questa città
che guardi al minatore crumiro.
Oh, Delaval è un posto terribile,
sfregano argilla umida sulla faccia del crumiro
e corrono intorno ai cumuli
per catturare il minatore crumiro.
Quindi non avvicinarti alla miniera di Seghill,
tendono una corda lungo la strada
per prendere alla gola e spezzare la spina dorsale
del lurido minatore crumiro.
Afferrano i suoi vestiti e il piccone
e li gettano giù nella buca dell’inferno,
vai giù e addio,
lurido minatore crumiro!
Perciò unisciti al sindacato finché puoi,
non aspettare fino al giorno della tua morte
perché potrebbe non essere lontano,
lurido minatore crumiro!
(trad. Flavio Poltronieri)

la ballata nel folk revival: la versione degli Steeleye Span

la prima versione in Hark! The village wait (1970)
la versione in Present (2002)
la versione in Back in Line (1986)
la versione live del 2006

[1] https://mainlynorfolk.info/louis.killen/songs/blacklegminers.html

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Pubblicato da Sergio Paracchini

Sergio Paracchini, ascoltatore seriale di buona musica, dagli anni ’70 innamorato del folk revival (celtico e non solo). Gestisce il gruppo Facebook “Folk rock e dintorni”.

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