Baltimore whore: una canzonaccia dei marinai americani

hells-pavement

Baltimore whore/Four Old Whores/You’re a liar è una bawdy song in cui tre o quattro puttane di Baltimora fanno a gare su chi abbia la vagina più profonda: nella versione “You’re a liar” le signore sono tre e provengono da Winnipeg o dal Canada. Nel libro “The Erotic Muse: American Bawdy Songs”, Ed Cray scrive: “Una delle idee più persistenti nel folklore è la convinzione un grande organo sessuale, corrisponda ad un maggiore piacere o capacità sessuale. L’idea appare più e più volte nella canzone popolare, a volte come un verso fortuito, e talvolta, come in questa canzone del mare, come una serie di bugie stravaganti[1]

Oltre a prestarsi per “pirates convention” e “punk reunions” Baltimore whore è interpretato come “comedy song”


I
There were four old whores from Baltimore
Drinking the blood red wine
And all the conversation was
“Yours is smaller than mine.”(1)
Chorus:
Timmy(2) roly poly(3), tickle my hole-y,
Smell of my slimy slough,
and drag your nuts across me guts(4),
I’m one of the whorey(5) crew.
II
“You’re a liar,” said the first whore,
“Mine’s as big as the air
The birds fly in, the birds fly out,
And never touch a hair.”
III
“You’re a liar.” said the second,
“Mine’s as big as the sea
The ship sails in, the ship sails out
Never troubles me.”
IV
“You’re a liar,” said the third one,
“Mine’s as big as the moon,
the men jump in, the men jump out,
Never touch the womb.”
V
Swab your decks, me hearties
Slice them up with pride(5)
Light your oars, you sons of whores
Yours is smaller than mine
VI
“You’re a liar,” said the last whore,
“Mine’s the biggest of all,
the fleet sailed in on the first of June,
and didn’t come back till Fall.” (6)

Traduzione italiano di Cattia Salto
I
C’erano quattro puttane di Baltimora
che bevevano vino rosso scuro e
discutevano così
” Le vostre sono più piccole della mia”.
Coro
Per la mia ciccina, titillatemi il buco,
annusate la mia palude vischiosa
e trascinate le vostre palle per le mie viscere,
sono una del bordello!
II
“Sei una bugiarda – dice la prima puttana –
La mia è più grande del cielo,
gli uccelli ci volano dentro e fuori
e mai toccano un pelo”.
III
“Sei una bugiarda – dice la seconda –
la mia è più grande del mare,
le navi vanno e vengono
e non mi disturbano mai”.
IV
“Sei una bugiarda – dice la terza  –
la mia è grande quanto la luna,
gli uomini ci saltano dentro e fuori e
non toccano mai il fondo.
V
Ramazzate i ponti, miei cuoricini,
tranciateli (i pesci) con fierezza,
remate, figli di puttana
le vostre sono più piccole della mia.”
VI
“Sei una bugiarda – dice l’ultima puttana – l
a mia è la più grande di tutte,
la flotta ci è salpata il primo di giugno
e non è ritornata che fino all’autunno”

NOTE
1) Laurence Owen dice “Mine is bigger than yours” il riferimento è in merito alla grandezza della vagina
2) una contrazione-assonanza che sta per “Through me”
3) roly poly vuol dire cicciottella, una persona sovrappeso ovvero rotondetta, paffuta
3) anche I drag my balls across the halls (trascino le mie palle per le stanze); letteralmente “trascina le tue noccioline per le mie budella”
4) anche sporting
5) non ho la più pallida idea di cosa voglia dire, probabilmente trattandosi delle mansioni dei marinai su una nave si riferisce alla pulizia del pesce.
6) l’immagine esprime una paura tipicamente anni 50 connessa al complesso di castrazione:  la vagina femminile è vista come una voragine che inghiotte l’uomo il quale non si sente  all’altezza di un rapporto fisico, incapace di soddisfare le necessità di una donna.

Gavin Friday in Rogue’s Gallery: Pirate Ballads, Sea Songs, and Chanteys, ANTI 2006 . Ma da dove arriva questa voce così sensuale? Dal cantautore e attore irlandese già fondatore del gruppo punk, new wave- post punk o come altro dir di voglia, Virgin Prunes
Laurence Owen 2013 (strofe I, II, IV, III, VI)

[1] ‘One of the most persistent notions in folklore is the belief that the greater the size of the sexual organ, the greater the sexual pleasure or capacity. The idea appears again and again in folk song, sometimes as an incidental line, and sometimes, as in this sea song, as a series of outlandish lies.
FONTI
https://ismaels.wordpress.com/2009/01/17/rogue%E2%80%99s-gallery-the-art-of-the-siren-16/
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=2105
http://mudcat.org/@displaysong.cfm?SongID=8047
http://mudcat.org/thread.cfm?threadid=47495
http://mrlaurenceowen.bandcamp.com/track/baltimore-whores
http://www.chortle.co.uk/correspondents/2014/05/31/20297/am_i_a_misogynist
http://oldunclecrow.wordpress.com/2010/10/10/the-slimy-slough-of-late-modern-upper-middlewestern-american-boyhood-sexual-versification/
http://everything2.com/title/Doug+Clark+and+the+Hot+Nuts

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Pubblicato da Cattia Salto

Amministratore e folklorista di Terre Celtiche Blog. Ha iniziato a divulgare i suoi studi e ricerche sulla musica, le danze e le tradizioni d'Europa nel web, dapprima in maniera sporadica e poi sempre più sistematicamente sul finire del anni 90

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